Jump to content
Lonewolf

Lonewolf 2015, quest'anno mi riposo ...

Recommended Posts

leonidas

Perdona la mia curiosità e la mia ignoranza, ma che senso ha coltivare oltre 5000 piante di peperoni dolci in una serra a prova di insetto? Non credo per la produzione di semi puri... mi viene da pensare che ci sia qualche beneficio rispetto a quelli coltivati in pieno campo ma non capisco quale sia!

Grazie x il chiarimento!

SerGio

Quando si fa "selezione varietale" ci sono sempre motivi.

Uno può essere la ricerca del carattere di un picciolo che si stacca facilmente e/o della buccia spessa (per la raccolta a macchina)

Può essere per migliorare il sapore, o per testare la resistenza a malattie o parassiti, come nel caso specifico di quando sono andato a trovare Claudio, Gianni e Gabor alla esasem, dove mi hanno fatto vedere un "Tunnel" con dei peperoni coltivati nello stesso posto per più anni (ristoppio), per testare la resistenza ai nematodi (parassiti radicali).

In Europa è vietata la produzione di OGM e quindi si lavora incrociando piante con diversi caratteri fino ad ottenere l'ibrido desiderato, lo si stabilizza (5 generazioni) e poi si producono semi puri...

Questo è l'interminabile lavoro di Gianni...uno dei titolari, che è un personaggio sempre sotto battuta (non ha ferie!)... :shok:

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
Pr0digal_son

Naturalized C.eximium in Verona!!! Will the fruit ripen before winter? I have a couple spontaneous praetermissum that are emerging now,never a chance for them to flourish,our growing season is too short.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Will the fruit ripen before winter?

 

I think yes, climate is still good and we could have up to 60 days before the end of season.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Ogni tanto mi viene in mente che ho anche una quindicina di piante di "mangerecci" in separata sede:)

La' le piante fanno tutto da sole, con l'impianto di irrigazione automatico e la supervisione di mia mamma; basta solo andare a raccogliere ;)

 

Anche se non e' passato molto tempo dall'ultimo raccolto e avevo spazzolato tutto (tranne gli aji amarillo), anche stasera ho trovato qualcosa di pronto B)

 

4,3 kg

 

raccolto.jpg

 

e un po' di Tabasco

 

tabasco.jpg

 

I frutti li raccolgo in gran parte verdi perche' finiscono tutti sottaceto o in agrodolce e così restano più croccanti.

 

A proposito di Aji amarillo ...

Quelli coltivati in vaso sono decisamente piu' piccoli di quelli coltivati a terra in serra; anche le piante non sono paragonabili; comunque anche in vaso le piante sono cariche.

Tecnicamente si potrebbero anche considerare puri (e' l'unico C.baccatum), ma abbiamo gia' tanti semi dalla serra che non vale la pena produrne altri.

 

Quelli da cui ho estratto i semi ho provato ad essiccarli; mai visto peperoncini così difficili da disidratare!

La polpa spessa e la buccia esterna molto resistente rendono problematica l'essicazione, ci vuole moltissimo tempo.

Al confronto, i pochi rocoto essiccati insieme erano pronti in meta' tempo.

  • Like 4

Share this post


Link to post
Share on other sites
serfavil

Ogni tanto mi viene in mente che ho anche una quindicina di piante di "mangerecci" in separata sede:)

La' le piante fanno tutto da sole, con l'impianto di irrigazione automatico e la supervisione di mia mamma; basta solo andare a raccogliere ;)

 

Anche se non e' passato molto tempo dall'ultimo raccolto e avevo spazzolato tutto (tranne gli aji amarillo), anche stasera ho trovato qualcosa di pronto B)

 

4,3 kg

 

attachicon.gifraccolto.jpg

 

e un po' di Tabasco

 

attachicon.giftabasco.jpg

 

I frutti li raccolgo in gran parte verdi perche' finiscono tutti sottaceto o in agrodolce e così restano più croccanti.

 

A proposito di Aji amarillo ...

Quelli coltivati in vaso sono decisamente piu' piccoli di quelli coltivati a terra in serra; anche le piante non sono paragonabili; comunque anche in vaso le piante sono cariche.

Tecnicamente si potrebbero anche considerare puri (e' l'unico C.baccatum), ma abbiamo gia' tanti semi dalla serra che non vale la pena produrne altri.

 

Quelli da cui ho estratto i semi ho provato ad essiccarli; mai visto peperoncini così difficili da disidratare!

La polpa spessa e la buccia esterna molto resistente rendono problematica l'essicazione, ci vuole moltissimo tempo.

Al confronto, i pochi rocoto essiccati insieme erano pronti in meta' tempo.

Nella ciotola dei mangerecci, a parte i jalapeño, che varietà sono quelli grossi verdi? Molto interessante quello in basso a sx che presenta il corking![emoji7] [emoji39]

E quello rosso con le striature scure in basso é lo stesso di quello verde ma più maturo?

Quest'anno i miei marconi golden hanno segni di marciume/scottature che mi fanno temere di non arrivare neanche a raccoglierne uno... (vedi post mia coltivazione)

L'anno prossimo devo mettere varietà mangerecce più semplici e più produttive.

Alla prossima!

SerGio

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Nella ciotola dei mangerecci, a parte i jalapeño, che varietà sono quelli grossi verdi? Molto interessante quello in basso a sx che presenta il corking!

E quello rosso con le striature scure in basso é lo stesso di quello verde ma più maturo?

 

I "peperoni grossi" sono Carmagnola x Jalapeno.

Quello rosso con striature scure e' lo stesso, in maturazione.

Ho varie piante, tutte F1, la forma e' quindi variabile.

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
Pr0digal_son

Claudio,what are your feelings on a container plant producing more fruit than inground? I have seen this happen with pubescens. The inground plant gets a larger frame and sets fruit later,while the container sets earlier fruit and many more smaller fruit. The plants don't flourish like inground,but it is a fair trade to have many pubescens,which can lack productivity depending on variety.

 

Speaking of pubescens,I am impressed with the shape and size of the P.Onore,perfect apple shape. I should have some ripe ones this weekend.

 

Ciao

John

Share this post


Link to post
Share on other sites
giorgioprimo

Una domanda, a parte le prove di essiccazione, cosa ne fai degli aji amarillo ?

Share this post


Link to post
Share on other sites
Umberm

 

 

A proposito di Aji amarillo ...

Quelli coltivati in vaso sono decisamente piu' piccoli di quelli coltivati a terra in serra; anche le piante non sono paragonabili; comunque anche in vaso le piante sono cariche.

Tecnicamente si potrebbero anche considerare puri (e' l'unico C.baccatum), ma abbiamo gia' tanti semi dalla serra che non vale la pena produrne altri.

 

Quelli da cui ho estratto i semi ho provato ad essiccarli; mai visto peperoncini così difficili da disidratare!

La polpa spessa e la buccia esterna molto resistente rendono problematica l'essicazione, ci vuole moltissimo tempo.

Al confronto, i pochi rocoto essiccati insieme erano pronti in meta' tempo.

 

Una domanda, a parte le prove di essiccazione, cosa ne fai degli aji amarillo ?

Gli Aji amarillo sono diventati quest'anno il mio "magereccio" preferito! Credo ci si possa fare davvero di tutto.

 

Ne ho mangiati circa una decina aggiunti all'insalata (uno al giorno nell'insalata mista) ma anche una peperonata ce la vedrei bene... appena me ne procurerò ancora una decina proverò a frullarli e a condirci la pasta, sono certo che sarà deliziosa!

 

Senza dimenticare le salse tradizionali peruviane... la huancaina sopra a tutte, ma anche questa crema non deve essere male

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Una domanda, a parte le prove di essiccazione, cosa ne fai degli aji amarillo ?

 

Non erano prove di essiccazione, li ho proprio essiccati tutti (quelli provenienti dalla serra); poi li macino e diventano polvere piccante

 

Quelli raccolti qui a casa finiscono in gran parte nei vasetti in agrodolce, mescolati agli jalapeno e altro

 

Anche a me piacciono in insalata, ma ovviamente c'e' un limite a quanti se ne possono mangiare in quel modo :)

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Claudio,what are your feelings on a container plant producing more fruit than inground? I have seen this happen with pubescens. The inground plant gets a larger frame and sets fruit later,while the container sets earlier fruit and many more smaller fruit. The plants don't flourish like inground,but it is a fair trade to have many pubescens,which can lack productivity depending on variety.

 

Speaking of pubescens,I am impressed with the shape and size of the P.Onore,perfect apple shape. I should have some ripe ones this weekend.

 

Ciao

John

 

Hi John,

we often discussed that more soil allows bigger plants, but requires more time, so fruits setup may be delayed.

In the case of C.pubescens this may cause also to miss the right time (temperatures and daylight length) to optimal fruits setup.

Waiting for photos of your C.pubescens ;)

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf
Foto, aspettando la pioggia (che, finora, mi ha graziato ...)


Ebony & Ivory :)

La pianta scura e' nata su una crepa del cemento proprio sotto il gradino su cui si trova il variegato


bw.jpg


Direste che da questo Goat's weed sono stati raccolti oltre 300 frutti maturi solo pochi giorni fa'?


goatsweed1.jpg


Alcuni ornamentali spontanei stanno superando in dimensioni le ornamentali in vaso (interrato)

In particolare e' molto bello quel simil-Napoli al centro ...

In primo piano CAP 1546


ornamentali.jpg


I Pimenta Kathumby mi danno soddisfazione, nonostante siano germinati solo a meta' marzo (da semi 2008)

Hanno anche quella variabilita' che tanto va' di moda :lol:

Nella coltivazione di Scotti trovate una terza versione, sempre dagli stessi semi.


kathumby0.jpg


kathumby1.jpg


kathumby2.jpg


kathumbygiallo1.jpg


In light-room prosegue la crescita dei Napoli "da seme" e dei Carmagnola x Jalapeno F2

A sinistra i 9 Napoli "seminati", poi i 5 Napoli regalatimi, infine a destra gli F2 ...

Tutto indoor per non aver problemi con l'impollinazione incrociata, questi servono tutti per produrre semi.


lightroom.jpg


lightroom2.jpg


lightroom3.jpg

  • Like 8

Share this post


Link to post
Share on other sites
Hellas

I vasi in light-room sono da due litri?

Per continuare la stabilizzazione dei Carmagnola x ... non basterebbe portare avanti una sola pianta F2? Ne porti avanti di più per avere la possibilità di scegliere e gestire le variabili (forma del frutto, piccantezza, ecc) che ogni pianta ti darà?

 

Come sempre, bellissime piante capo :thumbsup:

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

I vasi in light-room sono da due litri?

 

Si

 

Per continuare la stabilizzazione dei Carmagnola x ... non basterebbe portare avanti una sola pianta F2? Ne porti avanti di più per avere la possibilità di scegliere e gestire le variabili (forma del frutto, piccantezza, ecc) che ogni pianta ti darà?

 

Esattamente. Scegliero' come F2 (da cui estrarre i semi per l'F3) la pianta piu' conforme a quel che voglio ottenere

Giusto per evidenziare ancora una volta l'instabilita' degli F1, in questo caso c'e' una probabilita' del 25% di ottenere F2 NON piccanti (quindi, statisticamente, 1 o anche 2 di quelle 5 piante)

 

La cosa che piu' mi colpisce nelle 9 piante di Napoli da seme e' che sono tutte uguali, sembrano prodotte in serie!

  • Like 3

Share this post


Link to post
Share on other sites
Hellas

in questo caso c'e' una probabilita' del 25% di ottenere F2 NON piccanti (quindi, statisticamente, 1 o anche 2 di quelle 5 piante)

 

Queste cose dove le hai lette, imparate? Non ricordo se c'è qualcosa sul forum?

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

 

Queste cose dove le hai lette, imparate? Non ricordo se c'è qualcosa sul forum?

 

A scuola!

Piselli di Mendel :acute:

 

C'e' qualche discussione sul forum, appena ho un attimo cerco.

 

Comunque, in breve, la presenza/assenza di piccantezza e' determinata da un solo gene e la presenza e' dominante.

La madre (Carmagnola) dell'incrocio non era piccante, quindi aveva sicuramente configurazione del gene "pp" (non piccante in entrambe gli alleli).

Assumiamo che lo jalapeno fosse omozigote, quindi con configurazione del gene "PP" (piccante in entrambi gli alleli)

Il figlio F1 ha necessariamente alleli "Pp" ed e' piccante.

L'incrocio tra due F1 puo' avere alleli "PP", "Pp","pP" o "pp" (il primo dalla madre, il secondo dal padre)

Le prime 3 combinazioni su 4 possibili (75%) generano un figlio piccante, l'ultima (25%) un figlio non piccante.

Del 75% piccanti pero' solo un 25% sono omozigoti ("PP") e solo i figli di quelli saranno certamente piccanti; per fare un passo avanti significativo bisogna avere la fortuna di scegliere proprio uno di quelli come F2 ...

 

Tutto questo per un solo carattere e per giunta monogenico!

Fa ben capire quanto folle sia l'abitudine di mettere in circolazione incroci F1 o F2 e considerarli "stabili"; pura illusione!

 

Se quel che ho scritto sembra aramaico antico :lol:, bisognera' partire proprio dall'inizio ... le basi della genetica :pardon:

 

PS.

La fortuna nella scelta della pianta da portare avanti puo' essere sostituita da test genetici o anche dalla conoscenza dettagliata del genoma e dei "marcatori" che permettono di scegliere a ragion veduta, altro argomento complesso ...

  • Like 7

Share this post


Link to post
Share on other sites
Hellas

Quindi, se ho capito bene, si considera stabile un F5 perchè si sono scartate statisticamente tutte le combinazioni errate.

In pratica è come se ricominciasse il giro, giusto?

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

La stabilita' si ottiene quando tutti i caratteri principali sono omozigoti, cioe' la pianta possiede per ciascun gene due alleli uguali (piccante-piccante, per esempio) e quindi incrociandosi con se stessa puo' trasmettere per ciascun gene sempre e solo la stessa caratteristica.

Questo, nella pratica, significa che seminando un numero di piante significativo, si ottengono gli stessi caratteri su tutte.

I 5 anni considerati un tempo standard sono solo un'ipotesi, puo' volerci meno, ma anche molto di piu', dipende molto dalla fortuna e anche dalle conoscenze di genetica del breeder.

  • Like 3

Share this post


Link to post
Share on other sites
Leonardo Bruno

In pratica di quante piante su anno stiamo parlando per "seminando un numero di piante significativo"? Figo sto aramaico antico...ihihihih

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Diciamo almeno una decina di piante (anche ripartite tra piu' coltivatori), per essere sicuri che non ci siano piu' fuori tipo.

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Per amore di precisione, devo evidenziare che secondo Gianni Gatto il Carmagnola HA il gene della piccantezza attivato, anche se il livello percepibile (che dipende da molti altri geni) e' minimo.

Questo spiega, tra l'altro, perche' nei frutti incrociati era possibile "sentire" un minimo di piccantezza, al limite delle possibilita' percettive e della possibilita' di escludere inquinamento ambientale (a casa mia e' difficile avere mani, superfici, utensili del tutto indenni da piccantezza residua).

Quindi nel caso specifico, gia' in partenza abbiamo probabilmente due varieta' piccanti e questo velocizza il raggiungimento di piccantezza stabile (ma non la stabilita' di altri caratteri)

I ragionamenti che ho scritto sopra sono comunque validi per una delle varieta' di partenza sicuramente NON piccante.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Umberm

Se dovessi condurre io una stabilizzazione direi che 20 è un numero di piante significativo... ma credo che chi fa questo per professione ne semini anche di più...

Il brutto è che se non si è abbastanza abili e si selezionano, ad esempio 5 F2 validi, si dovrebbero seminare circa 100 F3... o volendo ridurre un po' almeno 50 (non più 20 piante ma 10 per "genitore valido"). In F4 la situazione dovrebbe migliorare perché si dovrebbe cominciare a vedere una certa stabilizzazione...

Ovvio che per una ibridazione "casalinga" le 10 piante indicate da Lonewolf vanno comunque bene... ma aumenta il rischio di veder sfumare tutto il lavoro fatto e di non riuscire ad ottenere una nuova varietà stabile.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Hellas

L'argomento è davvero interessante, si potrebbe quasi aprire o spostarlo in un topic dedicato.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Umberm

Sul numero di piante necessario per ottenere una nuova varietà stabile ci può essere di aiuto questa tabella:

1 pianta 25%

2 piante 43,75%

3 piante 57,81%

4 piante 68,36%

5 piante 76,27%

6 piante 82,20%

7 piante 86,65%

8 piante 89,99%

9 piante 92,49%

10 piante 94,37%

Cosa vuol dire?

Significa che se stiamo cercando una ibridazione dove è presente un carattere recessivo (es. Carolina reaper giallo), quindi una possibilità su 4, seminando 4 piante avremo il 24% circa di possibilità di non ottenere neanche una pianta gialla in F2 (al netto di tutti gli altri caratteri!). Quindi circa una volta su 4 avremo buttato due anni di lavoro!

Seminando ben 10 piante ci rimane ancora il 5% di non ottenere neanche un frutto giallo...

E, ricordo, si tratta di UN SOLO carattere!

Quindi chi si improvvisa ibridatore o non conosce genetica e aritmetica o... molto peggio di così!

  • Like 4

Share this post


Link to post
Share on other sites
gianni48

.....

Quindi chi si improvvisa ibridatore o non conosce genetica e aritmetica o... molto peggio di così!

Però, se per caso ti capita ciò che è successo a Neyde Hidalgo...

https://www.pepperfriends.com/forum/topic/10494-pimenta-da-neyde/

A questo proposito vorrei chiedere una cosa che da qualche parte di questo forum sarà stata chiarita ma che non ho trovato:

E' corretto considerare di due specie diverse peperoncini che danno fra loro ibridi fertili?

Share this post


Link to post
Share on other sites

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×