marcello79 279 Posted December 27, 2018 Pianta di C.flexuosum di quasi due anni, l'apparato radicale si espande piu in larghezza che in profondità. Ho messo la pianta in piena terra dove diventerà un bellissimo cespuglio Farò crescere la pianta come natura vuole senza potature, le uniche cose che riceverà sono innaffiature e concime. Share this post Link to post Share on other sites
marcello79 279 Posted December 27, 2018 Il mio aiutante 1 Share this post Link to post Share on other sites
marcello79 279 Posted December 27, 2018 C.rhomboideum Finalmente si è deciso a mettere qualche fiore. 1 Share this post Link to post Share on other sites
marcello79 279 Posted December 28, 2018 Bonchi C.flexuosum 1 Share this post Link to post Share on other sites
marcello79 279 Posted January 2, 2019 Il bun anno si vede dalla fioritura Buona coltivazione a tutti!!! 1 Share this post Link to post Share on other sites
leo72 1,383 Posted January 2, 2019 43 minutes ago, marcello79 said: Il bun anno si vede dalla fioritura Buona coltivazione a tutti!!! Ciao Marcello,hai isolato i fiori di rhomboideum o stai cercando di fare qualche ibridazione? Vedo dei fili di cotone legati ai fiori Share this post Link to post Share on other sites
marcello79 279 Posted January 2, 2019 Non faccio isolamento se voglio riprodurre delle piante tutte identiche le clono Mi passo il tempo con qualche test si legge che alcune specie di wild non si possono ibridare. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,170 Posted January 2, 2019 Il C.rhomboideum in via del tutto teorica si potrebbe incrociare (considerando solo le specie per cui sono disponibili semi nel mondo degli appassionati) solo con C.lanceolatum. Sono infatti le uniche due specie con 26 cromosomi. L'incrocio potrebbe essere anche possibile con le altre specie dell'Andean Clade, ma di fatto non sono disponibili; qualcuno ha semi di C.hookerianum? Anche l'incrocio con le specie a 26 cromosomi del Sud Est del Brasile potrebbe essere teoricamente possibile, ma (indisponibilità dei semi a parte) le piante sono tanto diverse che mi sembra una possibilità molto remota. L'incrocio con le altre specie disponibili, tutte a 24 cromosomi, non può funzionare (se non con tecniche di ingegneria genetica). 4 hours ago, marcello79 said: Non faccio isolamento se voglio riprodurre delle piante tutte identiche le clono Questione di scelte. Condividere semi è più semplice che condividere piantine clonate, ma senza isolamento il risultato delle semine è sempre incerto. Share this post Link to post Share on other sites
leo72 1,383 Posted January 2, 2019 19 minutes ago, Lonewolf said: Il C.rhomboideum in via del tutto teorica si potrebbe incrociare (considerando solo le specie per cui sono disponibili semi nel mondo degli appassionati) solo con C.lanceolatum. Sono infatti le uniche due specie con 26 cromosomi. L'incrocio potrebbe essere anche possibile con le altre specie dell'Andean Clade, ma di fatto non sono disponibili; qualcuno ha semi di C.hookerianum? Anche l'incrocio con le specie a 26 cromosomi del Sud Est del Brasile potrebbe essere teoricamente possibile, ma (indisponibilità dei semi a parte) le piante sono tanto diverse che mi sembra una possibilità molto remota. L'incrocio con le altre specie disponibili, tutte a 24 cromosomi, non può funzionare (se non con tecniche di ingegneria genetica). Questione di scelte. Condividere semi è più semplice che condividere piantine clonate, ma senza isolamento il risultato delle semine è sempre incerto. Qualche annetto fa' feci l'ibridazione tra il rhomboideum (madre)e il lanceolatum(padre)ottenni dei semi ma nelle semine successive non ho avuto alcuna germinazione Share this post Link to post Share on other sites
marcello79 279 Posted January 2, 2019 1 hour ago, Lonewolf said: Il C.rhomboideum in via del tutto teorica si potrebbe incrociare (considerando solo le specie per cui sono disponibili semi nel mondo degli appassionati) solo con C.lanceolatum. Sono infatti le uniche due specie con 26 cromosomi. L'incrocio potrebbe essere anche possibile con le altre specie dell'Andean Clade, ma di fatto non sono disponibili; qualcuno ha semi di C.hookerianum? Anche l'incrocio con le specie a 26 cromosomi del Sud Est del Brasile potrebbe essere teoricamente possibile, ma (indisponibilità dei semi a parte) le piante sono tanto diverse che mi sembra una possibilità molto remota. L'incrocio con le altre specie disponibili, tutte a 24 cromosomi, non può funzionare (se non con tecniche di ingegneria genetica). Infatti sto cercando di incrociare le due specie in questo periodo stanno mettendo fiori e frutti. In teoria se riesce l'incrocio potrebbe uscire fuori una cosa tipo il C.scolnikianum Voglio precisare che le foto sono del signor David Scherberich Questione di scelte. Condividere semi è più semplice che condividere piantine clonate, ma senza isolamento il risultato delle semine è sempre incerto. Dipende dal tipo di pianta se si ha una pianta dove sai che la riproduzione per seme non ti darà la stessa pianta preferisco riprodurla sia per talea che per innesto. Per quanto riguarda i semi posso mettere le piante in serra e rete anti insetto, ma di solito non lo faccio sia perche le piante le faccio sopravvivere per anni sia perche non faccio piu scambi semi dopo le brutte esperienze di buste mai arrivate. Gli scambi li faccio solo con persone serie! Share this post Link to post Share on other sites
marcello79 279 Posted January 2, 2019 1 hour ago, leo72 said: Qualche annetto fa' feci l'ibridazione tra il rhomboideum (madre)e il lanceolatum(padre)ottenni dei semi ma nelle semine successive non ho avuto alcuna germinazione A volte non basta una sola ibridazione bisogna insistere piu volte se madre natura vuole allora avviene il miracolo. Provare e riprovare non costa nulla Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,610 Posted January 2, 2019 Ciao, Che tecnica utilizzi per provare gli incroci ? Voglio dire... per essere sicuro che il fiore di autoimpollini o che qualche impollinatore non si posi sopra con polline di altre piante (o di altri fiori della stessa pianta) ? Io conosco solo il metodo che prevede di togliere antere (non mature) in modo che il fiore non possa autoimpollinarsi e petali (in modo che gli impollinatori non vi si posino). La chiamo "la tecnica di Pixie" perché è stato questo utente il primo su questo forum a descrivere nel dettaglio il meccanismo Share this post Link to post Share on other sites
marcello79 279 Posted January 2, 2019 1 minute ago, Rapace said: Ciao, Che tecnica utilizzi per provare gli incroci ? Voglio dire... per essere sicuro che il fiore di autoimpollini o che qualce impollinatore si posi sopra con polline di altre piante (o di altri fiori della stessa pianta) ? Io conosco solo il metodo che prevede di togliere antere (non mature) in modo che il fiore non possa autoimpollinarsi e petali (in modo che gli impollinatori non vi si posino). Di questi periodi non vedo api anche se il tempo qui in sicilia è mite come se fosse la primavera e poi le piante sono in serra. Cmq impollino prelevando il polline dalle antere del fiore A. e faccio in modo che il pistillo del fiore B. viene ricoperto di polline. Non tolgo le antere del fiore A. lascio piu possibile il fiore senza causare danni, anche se successivamente si aprono le antere e fanno cadere il polline sul pistillo c'è uno strato di polline del fiore B Share this post Link to post Share on other sites
leo72 1,383 Posted January 2, 2019 41 minutes ago, marcello79 said: A volte non basta una sola ibridazione bisogna insistere piu volte se madre natura vuole allora avviene il miracolo. Provare e riprovare non costa nulla Mi sembra che allegarono 3 frutti,al primo sguardo i semi sembravano normalmente formati ma non ebbi germinazioni,sono d'accordo che provare non costa nulla e anzi è una parte divertente del nostro hobby Share this post Link to post Share on other sites
marcello79 279 Posted January 2, 2019 3 hours ago, Lonewolf said: Questione di scelte. Condividere semi è più semplice che condividere piantine clonate, ma senza isolamento il risultato delle semine è sempre incerto. Dipende dal tipo di pianta se si ha una pianta dove sai che la riproduzione per seme non ti darà la stessa pianta preferisco riprodurla sia per talea che per innesto. Per quanto riguarda i semi posso mettere le piante in serra e rete anti insetto, ma di solito non lo faccio sia perche le piante le faccio sopravvivere per anni sia perche non faccio piu scambi semi dopo le brutte esperienze di buste mai arrivate. Gli scambi li faccio solo con persone serie! Share this post Link to post Share on other sites
marcello79 279 Posted January 2, 2019 3 hours ago, Lonewolf said: Il C.rhomboideum in via del tutto teorica si potrebbe incrociare (considerando solo le specie per cui sono disponibili semi nel mondo degli appassionati) solo con C.lanceolatum. Sono infatti le uniche due specie con 26 cromosomi. L'incrocio potrebbe essere anche possibile con le altre specie dell'Andean Clade, ma di fatto non sono disponibili; qualcuno ha semi di C.hookerianum? Anche l'incrocio con le specie a 26 cromosomi del Sud Est del Brasile potrebbe essere teoricamente possibile, ma (indisponibilità dei semi a parte) le piante sono tanto diverse che mi sembra una possibilità molto remota. L'incrocio con le altre specie disponibili, tutte a 24 cromosomi, non può funzionare (se non con tecniche di ingegneria genetica). Il bello delle piante è che possono sempre avvenire mutazioni come Il famoso (Bud sport) generando una nuova pianta con caratteristiche diverse. Ma ne dubito che avviene su piante stagionali. Io li ho visti sempre su piante di diversi anni, su agrumi. Succede anche su piante da fiore ecc, stessa cosa la variegatura. Poi ci sono le chimere per innesto su piante grasse succede molto spesso, su agrumi c'è l'esempio piu famoso della bizzarria dove la chimera è avvenuta per fusione del materiale genetico. https://www.vialattea.net/content/2902/ Tutto sta a fare tentativi se fosse facile come impollinare un rocoto con un cardenasii ci sarebbero mutazioni o chimere ovunque Il fatto è che nel campo dei pepper non si praticano ne innesti ne far sopravvivere piante per un decennio quindi è un campo inesplorato per il 98% di chi li coltiva. Share this post Link to post Share on other sites
marcello79 279 Posted January 2, 2019 Vi mostro un cambiamento di colorazione del frutto. Ho praticato un innesto su rocoto la marza è stata prelevata dalla pianta con frutto marrone (Big blakc mama) Una volta innestato la fruttificazione ha cambiato colore. Questo è un piccolo esempio di come un semplice innesto puo cambiare la caratteristica della pianta. La cosa succede anche su piante da frutto dove alcuni portainnesti sono nanizzanti altri hanno una vigoria maggiore, altri rendono la pianta precoce ecc. Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,170 Posted January 3, 2019 19 hours ago, marcello79 said: Voglio precisare che le foto sono del signor David Scherberich Immagini molto belle, anche se non concordo con la classificazione. Più probabilmente si tratta di C.geminifolium (alias C.lycianthoides). Giusto per sicurezza, hai chiesto il permesso all'autore per pubblicarle? Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,170 Posted January 3, 2019 18 hours ago, marcello79 said: Di questi periodi non vedo api anche se il tempo qui in sicilia è mite come se fosse la primavera e poi le piante sono in serra. Cmq impollino prelevando il polline dalle antere del fiore A. e faccio in modo che il pistillo del fiore B. viene ricoperto di polline. Non tolgo le antere del fiore A. lascio piu possibile il fiore senza causare danni, anche se successivamente si aprono le antere e fanno cadere il polline sul pistillo c'è uno strato di polline del fiore B Non sono chiari i ruoli di A e B, nelle due frasi sembra si invertano. In ogni modo, assumendo che A fornisca il polline e B sia il fiore impollinato, non è necessario togliere le antere da A, ma è opportuno toglierle da B, altrimenti c'è il rischio concreto che l'impollinazione avvenga ad opera del polline di B (soprattutto se il polline di A fallisce il suo compito). Inoltre B dovrebbe anche essere privato della corolla, altrimenti può essere visitato da impollinatori anche in seguito. Senza questi accorgimenti, non c'è certezza su chi sia il padre. L'applicazione di tecniche non del tutto sicure spiega la "riuscita" di incroci improbabili, come per esempio l'Impact di Vladan (Bih Jolokia x C.galapagoense (?!), risultato che di C.galapagoense non ha proprio nulla). Share this post Link to post Share on other sites
Lonewolf 18,170 Posted January 3, 2019 17 hours ago, marcello79 said: Il bello delle piante è che possono sempre avvenire mutazioni come Il famoso (Bud sport) generando una nuova pianta con caratteristiche diverse. Ma ne dubito che avviene su piante stagionali. Io li ho visti sempre su piante di diversi anni, su agrumi. Succede anche su piante da fiore ecc, stessa cosa la variegatura. Poi ci sono le chimere per innesto su piante grasse succede molto spesso, su agrumi c'è l'esempio piu famoso della bizzarria dove la chimera è avvenuta per fusione del materiale genetico. https://www.vialattea.net/content/2902/ Tutto sta a fare tentativi se fosse facile come impollinare un rocoto con un cardenasii ci sarebbero mutazioni o chimere ovunque Il fatto è che nel campo dei pepper non si praticano ne innesti ne far sopravvivere piante per un decennio quindi è un campo inesplorato per il 98% di chi li coltiva. Interessante, ma non vedo il nesso con le mie frasi quotate a cui questo commento e' stato aggiunto. Le mutazioni nei Capsicum avvengono, eccome! Ad Eucarpia 2016 ho visitato la collezione di mutanti di Gabor Csillery (Ungheria), con oltre 300 diverse mutazioni (incluso, ovviamente, l'ormai ben noto "filiform"). E nonostante questo, ogni tanto salta fuori ancora qualcosa di insolito; Gabor non aveva mai visto nulla di simile al mio Uchu cream 2018 con i cotiledoni a pois. Tra le varietà che coltiviamo normalmente le mutazioni non sono così frequenti, ma il Pimenta da Neyde potrebbe essere uno splendido esempio; il suo colore viola anche a maturazione non ha infatti precedenti noti e la varietà sembra apparsa "dal nulla". Tra l'altro, i Capsicum in natura vivono a lungo (ho visto piante di almeno 25 anni), c'è tutto il tempo per le mutazioni spontanee. Circa gli incroci, la mia esperienza è che le piante di diverse specie selvatiche tendono a non incrociarsi (almeno in natura), anche quando condividono lo stesso areale; p.es. C.schottianum e C.villosum si trovano spesso insieme, ma non ho mai visto individui con caratteristiche intermedie. Share this post Link to post Share on other sites
Rapace 9,610 Posted January 3, 2019 21 hours ago, Rapace said: Ciao, Che tecnica utilizzi per provare gli incroci ? Voglio dire... per essere sicuro che il fiore della pianta madre non si autoimpollini o che qualche impollinatore non si posi sopra di esso con polline di altre piante (o di altri fiori della stessa pianta) ? Io conosco solo il metodo che prevede di togliere antere (non mature) in modo che il fiore non possa autoimpollinarsi e petali (in modo che gli impollinatori non vi si posino). La chiamo "la tecnica di Pixie" perché è stato questo utente il primo su questo forum a descrivere nel dettaglio il meccanismo Devo dire che rileggendo il mio post in alcune parti ho scritto con una grammatica veramente oscena a confusa.Ho corretto sopra in modo da essere piu' chiaro 21 hours ago, marcello79 said: Di questi periodi non vedo api anche se il tempo qui in sicilia è mite come se fosse la primavera e poi le piante sono in serra. Cmq impollino prelevando il polline dalle antere del fiore A. e faccio in modo che il pistillo del fiore B. viene ricoperto di polline. Non tolgo le antere del fiore A. lascio piu possibile il fiore senza causare danni, anche se successivamente si aprono le antere e fanno cadere il polline sul pistillo c'è uno strato di polline del fiore B 2 hours ago, Lonewolf said: Non sono chiari i ruoli di A e B, nelle due frasi sembra si invertano. In ogni modo, assumendo che A fornisca il polline e B sia il fiore impollinato, non è necessario togliere le antere da A, ma è opportuno toglierle da B, altrimenti c'è il rischio concreto che l'impollinazione avvenga ad opera del polline di B (soprattutto se il polline di A fallisce il suo compito). Inoltre B dovrebbe anche essere privato della corolla, altrimenti può essere visitato da impollinatori anche in seguito. Senza questi accorgimenti, non c'è certezza su chi sia il padre. Ok, anche io ho capito che il fiore A è il "padre" che cede il polline e "B" è il fiore "madre" che riceve il polline e produce allegagione e frutto. Penso che il metodo che viene applicato da Marcello abbia il grosso vantaggio che il fiore impollinato non viene "stravolto" dalla rimozione di antere e corolla (cosa che in effetti spesso causa il "decesso del fiore"). Quindi la possibilità di allegare un incrocio mi pare molto piu' "facile" perché il fiore "madre" non si sciupa. C'è pero' il rischio significativo direi di seminare semi che si credono frutti di incrocio ed invece non lo sono (e quindi di trovarsi sorprese non gradite). Probabilmente se si ha spazio sufficiente a disposizione per correre il rischio di seminare piante diverse da quelle che si crede..... allora è applicabile, con spazio limitato come ho io da coltivatore da balcone meno. 20 hours ago, marcello79 said: Vi mostro un cambiamento di colorazione del frutto. Ho praticato un innesto su rocoto la marza è stata prelevata dalla pianta con frutto marrone (Big blakc mama) Una volta innestato la fruttificazione ha cambiato colore. Questo è un piccolo esempio di come un semplice innesto puo cambiare la caratteristica della pianta. La cosa succede anche su piante da frutto dove alcuni portainnesti sono nanizzanti altri hanno una vigoria maggiore, altri rendono la pianta precoce ecc. Piacevole per me la citazione della Bizzarria ("roba Toscana" :), andata perduta e poi ritrovata per un colpo di fortuna), una delle Chimere piu' famose. Interessanti comunque le sperimentazioni sugli innesti........... sicuramente un "mondo" quasi inesplorato nel campo dei peppers. Share this post Link to post Share on other sites
marcello79 279 Posted January 3, 2019 4 hours ago, Lonewolf said: Immagini molto belle, anche se non concordo con la classificazione. Più probabilmente si tratta di C.geminifolium (alias C.lycianthoides). Giusto per sicurezza, hai chiesto il permesso all'autore per pubblicarle? Anche se si tratta di C.germifolium era solo per avere un ipotesi di come potrebbe uscire un eventuale ibrido C.lanceolatum X C.rhomboideum Onestamente io non ho pubblicato le foto non ho fatto copia incolla, ho inserito i linck di David Scherberich. e si sono aperte le foto direttamente nel forum? Share this post Link to post Share on other sites