Jump to content
Rapace

Svernamento "Indoor" - Guida "Pratica"

Recommended Posts

Rapace

Ho cercato sul forum ma - sebbene ci siano ben 3 topics con lo stesso titolo "svernamento" - non ho trovato alcuna risposta "organizzata" alla seguente "domandona":

 

"Non so niente di svernamento, coltivo peperoncini sul balcone e vorrei salvare alcune delle mie belle piante.

Per passare l' inverno non posso usare serre o altro, solo ricoverare alcune piante in appartamento (con riscaldamento "standard"). Vivo al centro/nord e quindi d' inverno poco sole e parecchi freddo (molti giorni sottozero).

Dato che si tratta di specie coltivate (C.Annuum, C.Chinense, C.Pubescens, C. Frutescens) Come devo fare ?"

 

Ma in realtà non mi aspetto una risposta alla domanda generica (perché la domanda generica può portare a risposta generica o incompleta che da per scontate certe nozioni che possono invece non essere chiare a tutti... a me per primo in quanto a livello di svernamento i miei "successi" in passato sono stati scarsissimi).

 

Allora.... siamo a Ottobre, ipotizziamo che le previsioni mi dicono che fra una settimana/dieci giorni inizia ad esserci il rischio di gelata notturna (le domande sotto hanno una logica "cronologica" per "guidare passo passo").

 

A) Fase dello spostamento da outdoor a indoor

 

1) Quando devo mettere dentro (in appartamento) le piante ?

2) Le metto dentro così come sono o devo rinvasare, potare, togliere foglie o altro ?

3) Ci sono "location" nell' appartamento che sono preferibili ? (es. vicino finestre)

4) E se non potessi metterle in un posto ben illuminato andrebbe bene lo stesso ?

 

Ok, adesso le piante sono dentro, preparate per passare l' inverno prima che possano essere rimesse all' aperto

 

B) Fase dell' inverno indoor (in appartamento)

 

5) Durante lo "svernamento" (fino a quando la pianta sta in casa) si devono fare potature ?

6) E concimazioni ?

7) E travasi ?

8) Come ci si deve comportare per quanto riguarda l' annaffiatura ?

 

Bene, adesso passiamo alla fase in cui l' inverno è finito e la primavera incalza...... che facciamo ?

 

C) Fase di preparazione allo spostamento outdoor

 

9) Quando si possono spostare le piante fuori ? Basta che non vada piu' sottozero ?

10) E' necessario usare una gradualità per farle abituare all' esterno ?

11) Si devono effettuare preventivamente potature ?

12) E rinvasare ? è opportuno ? Accorgimenti particolari da utilizzare ?

13) Sono opportuni altri accorgimenti in questa fase ?

 

.....ed alla fine le piante svernate sono nuovamente sul balcone.....

 

D) Fase "nuovamente fuori"

 

14) Ci possiamo comportare con queste piante come con qualsiasi altra pianta nata da seme e cresciuta sul balcone ? o sono opportuni accorgimenti particolari ?

 

Inoltre aggiungo una ulteriore domanda, che non so bene dove mettere perché non ho ancora capito quale è il momento migliore per potare....

 

Quando si fa la potatura, come va fatta ?

 

Ringrazio tutti quegli esperti di svernamento che vorranno contribuire rispondendo alle domande di cui sopra..... sarebbe importante rispondere "a tutte" (eventualmente aggiungendone altre se necessarie) oppure descrivere il "processo" di svernamento "dalla A alla Z" ad un livello di dettaglio che risponda a tutte queste domande.

 

.... e vediamo se stavolta riesco a svernare qualcosa :)

  • Like 6

Share this post


Link to post
Share on other sites
Demoniacal666

interessa molto anche a me, dal momento che vorrei salvare un paio di piante. Vorrei anche avanzare una proposta, ovvero mettere in evidenza in ogni sezione del forum, i thread più importanti che magari che restino sempre ai primi posti. Lo dico con spirito costruttivo : purtroppo a volte, ci sono molte informazioni, ma sparse quà e là, e ciò rende difficile reperirle.

questo è uno di quei thread che andrebbe messo in rilevanza, in modo da avere una sorta di guida per lo svernamento facilmente reperibile.

 

adesso aspetto le risposte :)

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

1) Quando devo mettere dentro (in appartamento) le piante ?

 

Quando c'e' il rischio concreto di gelata imminente o di lungo periodo con temperature minime poco sopra zero.

 

2) Le metto dentro così come sono o devo rinvasare, potare, togliere foglie o altro ?

 

Come sono.

Utile potare solo se troppo ingombranti.

Togliere parti secche o danneggiate.

IMPORTANTE! Necessario trattamento preventivo, se non vuole l'appartamento pieno di afidi entro 10 giorni.

 

3) Ci sono "location" nell' appartamento che sono preferibili ? (es. vicino finestre)

 

La posizione piu' luminosa possibile

Meglio lontano dai termosifoni

Le due esigenze sono spesso in contrasto perche' i termosifoni sono spesso sotto le finestre :rolleyes:

 

4) E se non potessi metterle in un posto ben illuminato andrebbe bene lo stesso ?

 

Poca luce e caldo = piante che filano

In tal caso, meglio considerare uno svernamento in quiescenza (v. oltre)

 

5) Durante lo "svernamento" (fino a quando la pianta sta in casa) si devono fare potature ?

 

No

 

6) E concimazioni ?

 

No

 

7) E travasi ?

 

No

 

8) Come ci si deve comportare per quanto riguarda l' annaffiatura ?

 

E' necessario innaffiare.

La frequenza dipende dalle condizioni e da quanto le piante vegetano.

Indicativamente una volta a settimana, ma meglio soppesare i vasi e valutare caso per caso; nella mia mansarda le piante vegetano bene e devo innaffiare ogni due giorni.

Tenere presente che spesso le piante sono portate indoor in periodi di maltempo e i vasi possono essere saturi di pioggia; all'inizio le innaffiature possono essere meno necessarie che in seguito.

 

Spesso le nostre abitazioni sono troppo "secche" per le piante.

Se possibile, nebulizzare acqua sulle foglie periodicamente (senza bagnare il tappeto persiano di vostra moglie!) puo' essere utile.

 

9) Quando si possono spostare le piante fuori ? Basta che non vada piu' sottozero ?

 

Si, quando c'e' certezza che non ci saranno piu' gelate si possono portare all'aperto

 

10) E' necessario usare una gradualità per farle abituare all' esterno ?

 

Non e' necessario.

Se il sole e' gia' forte e le piante hanno vegetato indoor, e' necessario l'adattamento graduale al sole

 

11) Si devono effettuare preventivamente potature ?

 

Personalmente mi limito a togliere le parti secche

 

12) E rinvasare ? è opportuno ? Accorgimenti particolari da utilizzare ?

 

Si, se si puo' passare ad un vaso piu' grande

Altrimenti occorre integrare il terriccio con concimazione

 

13) Sono opportuni altri accorgimenti in questa fase ?

 

No

 

14) Ci possiamo comportare con queste piante come con qualsiasi altra pianta nata da seme e cresciuta sul balcone ? o sono opportuni accorgimenti particolari ?

 

Sono come le altre piante, solo piu' grandi e robuste e (forse) a fiore/frutto prima

 

Quando si fa la potatura, come va fatta ?

 

Secondo me, a inizio stagione e solo per le parti secche o rovinate.

 

---

 

Lo svernamento indoor al caldo e' solo una delle possibilita'.

L'altra e' lo svernamento "freddo" (8-10°C) che richiede meno luce (ma non buio totale) e consente alle piante di passare l'inverno in uno stato di quiescenza; spesso perdono le foglie (non necessariamente).

Anche in questo caso, ricordarsi di innaffiare ogni tanto (molto meno che in casa, ogni 8-10 giorni circa).

  • Like 10

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Vorrei anche avanzare una proposta, ovvero mettere in evidenza in ogni sezione del forum,

 

Nella pagina iniziale del forum, a destra, sotto il logo dell'Associazione, c'e' una sezione "In evidenza"

Questo topic potra' essere aggiunto, appena ci saranno un po' di risposte.

 

Il "pin" che mantiene un topic in prima posizione nella sezione mi sembra meno utile, soprattutto per chi di solito consulta il forum con "View new content" senza aprire le sezioni

Share this post


Link to post
Share on other sites
maxi

ma da un punto di vista pratico, le piante cosi svernate, ripartono con molti piu frutti, oppure è un terno al lotto? forse dipende pure dalla varieta?

Share this post


Link to post
Share on other sites
Rapace

Grazie Claudio per le esaustive risposte, spero che molti altri le trovino utili come le ho trovate io.

 

Un' altra domanda .... ci sono differenze fra le varie specie ?

Ovvero, se si parla (ad esempio) di C. Pubescens (che ho letto da qualche parte di solito rende meglio il secondo anno che il primo...) oppure di C. Chinense..... è lo stesso ? Oppure è piu' facile svernare alcune specie rispetto ad altre ?

Ed i wild ? :)

Share this post


Link to post
Share on other sites
Ara Pacis

ma da un punto di vista pratico, le piante cosi svernate, ripartono con molti piu frutti, oppure è un terno al lotto? forse dipende pure dalla varieta?

Grazie Claudio per le esaustive risposte, spero che molti altri le trovino utili come le ho trovate io.

 

Un' altra domanda .... ci sono differenze fra le varie specie ?

Ovvero, se si parla (ad esempio) di C. Pubescens (che ho letto da qualche parte di solito rende meglio il secondo anno che il primo...) oppure di C. Chinense..... è lo stesso ? Oppure è piu' facile svernare alcune specie rispetto ad altre ?

Ed i wild ? :)

 

ho esperienza per quanto riguarda i chinense e i wild.

per mio parere personale ogni varietà ha le sue caratteristiche

di adattabilità e ogni anno c'è da scoprirne delle nuove.

 

all'interno della stessa specie ci possono essere molti punti in comune.

 

Delle mie svernate posso dire che

le selvatiche (in questo caso lanceolatum, ulupica e rhomboideum) sopportano molto i climi non propriamente adatti alla

loro sopravvivenza.

 

Chupetinho, mili, vanuatu tra i chinense,

hanno bisogno di una copertura di inerti(argilla espansa) per proteggere l'apparato radicale,

che è molto sensibile ai danni da temperature basse. parlo anche di +5°C,

come già detto,in maniera prolungata.

 

il resto è "work in progress".

 

per la potatura, se eseguita, meglio farla prima che arrivino temperature rigide,

in maniera da dare alla pianta la possibilità di rimarginare le ferite con una T più mite.

 

il chupetinho è quella che ho definito come "test".

l'altra è in pieno campo riparato, in un'aiuola rivolta verso sud.

questa è quella in vaso da 25lt: foto in sequenzae da marzo a giugno 2013 dopo lo svernamento.

messa in una sorta di serra (stanzain muratura con soffitto in vetro);

potatura preventiva delle parti più esili (seppur verdi sono molto soggette alle gelature) della pianta.

 

post-774-0-64885300-1380982630.jpg

 

post-774-0-15868800-1380982650.jpg

 

post-774-0-25490100-1380982661.jpg

 

post-774-0-98328000-1380982664.jpg

 

ora è alla terza fioritura e raccolto.

 

@maxi: se svernate bene producono molto di più.

certo che bisogna dargli nutrienti o dare nuova terra.

insieme a vanuatu e mili sono dei veri e propri alberelli.

 

@carlo: i pubescens sono molto lenti nella crescita.

quest'anno ne ho diversi da svernare. Vorrei farli trovare pronti per godersi la

primavera già da piante giovani e pronte per la fruttificazione.

 

Ovvio e scontato, il clima dove si vive, per le svernate outdoor.

Caso per cui continuerò a fare qualche esperimento quest'inverno in outdoor.

 

P.S. Alla ripresa vegetativa ho somministrato azoto in fertirrigazione a tutte le specie svernate,

e ho trattato con neem e piretro, nonchè una leggero trattamento con rame e zolfo.

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

ci sono differenze fra le varie specie ?

C. Pubescens

Ed i wild ?

 

Ci sono sicuramente differenze.

 

Come hai detto, i C.pubescens hanno fama di produrre di piu' dal secondo anno, ma la mia esperienza e' diversa.

Il Rocoto 98gr P.Onore l'anno scorso (primo anno) ha prodotto molto, anche in estate; quest'anno ha allegato 50 frutti a inizio estate, ma sono rimasti piccoli e la pianta nel complesso non e' cresciuta molto (in parte per colpa mia che non l'ho rinvasata e ho saltato qualche concimazione :rolleyes:)

 

I wild sono ognuno un caso a se, ma non e' insolito che producano meglio il secondo o terzo anno.

Il mio C.tovarii ha prodotto 5 frutti nel 2011, una dozzina nel 2012, quest'anno (terzo anno) ne ha almeno 500 in maturazione.

Anche C.ciliatum e C.flexuosum si sono rivelati molto piu' produttivi dal secondo anno.

 

Il Rocopica 2006 e' un caso eccezionale; pur avendo subito solo due rinvasi in 8 anni e scarse concimazioni, produce sempre molto, matura i frutti e addirittura riesce timidamente a vegetare sotto i 10°C, di fatto non si e' mai fermato del tutto in tutti questi anni.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Mitrandin

ottimo 3d! utilissimo!!

mi ha colpito la faccenda degli afidi.

io non ne ho sulle piante, ma c'è forse il pericolo di uova nascoste o afidi "in sonno".

cosa consigli come trattamento preventivo, tenendo conto che io le metterei dentro ancora cariche di frutti.... purtroppo ancora verdi....

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

il pericolo di uova nascoste

 

:yes:

Al calduccio si schiudono e ... :rolleyes:

 

Un consiglio non e' facile, considerando i frutti ancora sulla pianta.

Forse il Neem e' la soluzione migliore.

Inutile il piretro, se gli afidi ancora non ci sono.

Il confidor e' risolutivo per le piante da svernare, ma ovviamente non va bene se devi ancora raccogliere; inoltre ha un piccolo (ehm) difetto ... un odore non proprio gradevole.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Giampietro

Il confidor e' risolutivo per le piante da svernare, ma ovviamente non va bene se devi ancora raccogliere; inoltre ha un piccolo (ehm) difetto ... un odore non proprio gradevole.

 

io opterei per confidorizzare un paio di giorni prima di metterle dentro, risolto il problema odore e afidi con un colpo solo :blum:

Share this post


Link to post
Share on other sites
Essegi

Grazie, thread estremamente interessante. Anche a me ha colpito la parte degli afidi, non avevo proprio idea.

Avendo possibilità di scelta è comunque da preferire lo svernamento caldo?

Share this post


Link to post
Share on other sites
big jolokia

@Essegi: credo che sia una scelta personale dettata dagli ambienti che si hanno a disposizione.

 

Vorrei ricordare che oltre ai fastidiosissimi afidi ci sono altre bestiacce che sono in grado di fare danni veramente importanti (e io ne so qualcosa): gli sciaridi.

Mentre la forma adulta e quindi alata è più che altro fastidiosa, lo stadio larvale di questi esseri immondi è in grado di mandare la semina a farsi benedire.

Le uova vengono deposte nel terreno e le condizioni che cerchiamo di ottenere per far spuntare le nostre piantine dal terreno sono anche perfette per far schiudere le loro uova e le larve: SI MANGIANO LE TENERE RADICHETTE e... ciao piantine. Peggio ancora, per chi mette i semi direttamente in terra, le larve sono in grado di infilarsi nei semi e nutrirsi (il risultato è identico a quello che ho scritto prima).

 

roberto

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Big Jolokia ha fatto benissimo ad evidenziare il problema degli sciaridi.

 

In effetti non sono un problema serio per le piante adulte, ma possono diventare una vera calamita' se si svernano le piante nello stesso ambiente in cui si effettua la nuova semina!

Sciaridi che girano, apparentemente senza alcun danno per le piante adulte, diventano un problema serio quando iniziano ad esserci a disposizione vasetti pieni di tenere radici :(

 

Un trattamento preventivo sulle piante e' utile, come pure l'uso di trappole cromotropiche per catturarli (o almeno monitorarne la presenza)

Se si trovano larve nel terriccio delle giovani piantine o della semina (si riconoscono per la presenza di una specie di "bava" in superficie) si possono eliminare velocemente (e senza danni per le piantine) con insetticidi somministrati con l'innaffiatura; ho trovato particolarmente efficace il Reldan (principio attivo Clorpirifos metile)

 

In generale, comunque, non e' una buona idea far convivere piante svernate con la semina.

Share this post


Link to post
Share on other sites
tron

Veramente un bel topic! Non ho esperienze, ma dal momento che ho in mente di svernare delle piante ,in seguito potrò portare il mio contributo. Per ora ringrazio Carlo che lo ha messo in piedi , se lo ricorda era una mia idea ed è stato un argomento di discussione di quando mi ero registrato , idem per Lone che non si risparmia mai nel mettere a disposizione la propria esperienza,chiaramente tutti quelli che daranno il loro contributo e che in parte lo hanno già dato. Fino ad ora ho svernato qualche calabrese semplicemente mettendolo in posizione riparata dal freddo e dalla pioggia. Le annaffiature un paio di volte al mese per non far seccare il terriccio.

 

Riguardo ai trattamenti con il confidor o analoghi prima di rientrare le piante ,concordo con quanto detto sopra.

Aggiungerei solo un dettaglio!! Il confidor è un sistemico che mette la pianta al riparo dagli insetti ma non dagli acari che dopo questi trattamenti hanno campo libero per riprodursi ,maggiormente, quando si rientrano le piante al caldo.

Quando sarà il momento di rientrarle farò un trattamento rameico,uno col confidor,e uno con acaricida.

 

Ci aggiorniamo,

 

Gianni.

Share this post


Link to post
Share on other sites
incuso

Grazie di questi suggerimenti!

Share this post


Link to post
Share on other sites
ciani

Evviva! Da qualche anno sverno i peperoncini con grandi soddisfazioni. Ne ho parlato qua e là sul forum. Questo topic è quello che ci voleva.

 

Integro quello che è stato detto con la mia esperienza:

 

PARASSITI: Oltre ad afidi e schifezzine varie come sopra descritte, a me sui peperoncini invernati al calduccio non mancano mai le NOTTUE, bruchi generalmente verdi che da microscopici in pochi giorni diventano "salsicciotti" grandi quasi come un mignolo a spese delle foglie dei peperoncini. Le responsabili sono quelle farfalline marroncine che a settembre vedete girare attorno ai peperoncini. Per la gioia delle mogli questi bruchi attaccano qualsiasi foglia (a me hanno rosicchiato le foglie di una yucca, chi possiede questa pianta sa quanto le foglie siano dure e legnose). Io li elimino manualmente, occorre farci l'occhio perché si mimetizzano benissimo, all'inizio si possono seguire i "rosicchiamenti" delle foglie e le palline nere che si trovano in terra (la pupù dei famelici). Se si dimentica di ripulire le piante, a Natale ci si ritrova con peperoncini completamente pelati! In questo caso niente paura! Diminuite le annaffiature ma state tranquilli che la pianta si riprende.

 

CALDO O FREDDO: Io ottengo i risultati migliori invernando in una veranda esposta a sud NON riscaldata (abito ai piedi delle prealpi orobiche, con temperature esterne che d'inverno e di notte scendono regolarmente sotto lo zero e punte di minime notturne, pochi giorni all'anno, di -10/12°C). So per certo che anche nella veranda, nelle notti più fredde, la temperatura a volte scende sotto lo zero (ho trovato l'acqua gelata), ma i peperoncini non sembrano soffrirne, sia gli annuum che i chinense (habanero, fatalii, trinidad). A maggior ragione i pubescens (rocoto). Tutti i peperoncini svernati in veranda mantengono le foglie, che cambiano in primavera, quando nascono quelle nuove, e fino ai primi di dicembre portano a maturazione i frutti. Quelle svernate al caldo, oltre a subire attacchi molto più importanti dai parassiti, a volte fanno un po' di casino: alcune perdono completamente le foglie, altre al contrario continuano ad emettere foglie, che però non hanno la vitalità di quelle estive, ma anche qualche bocciolino, altre ancora emettono germogli a dicembre, che poi seccano o filano, ecc. Insomma, potendo scegliere meglio ricoverare i peperoncini in ambiente riparato freddo che caldo. A meno che non si abbia a disposizione un ambiente superilluminato e magari con possibilità di luce artificiale. Insomma una serra calda

 

ANNAFFIATURE: L'ECCESSO DI ANNAFFIATURE E' LA PRINCIPALE CAUSA DI MORTE DELLE PIANTINE INVERNATE. Sarà brutale, ma io annaffio quando vedo le foglie afflosciarsi, a volte non subito, aspetto qualche giorno. Pochissima acqua che aumento a mano a mano che la stagione si apre e le piantine danno segni di risveglio.

 

POTATURE: Non poto i peperoncini. I rami secchi secondo me vanno tolti in primavera, quando la linfa abbondante permette alle ferite di rimarginarsi più facilmente, senza contare che foglie e rami secchi contribuiscono a mantenere un microclima favorevole, cioè a trattenere il caldo, parlo delle piante invernate "a freddo", mentre per quelle invernate "a caldo" la potatura rischia di stimolare l'emissione di nuovi getti in inverno. Insomma, se bisogna mettere le forbici, sia per togliere il seccume sia per eventuali potature di contenimento, consiglio di farlo in primavera.

 

CONCIMAZIONI: Non solo vanno assolutamente evitate durante l'inverno, ma vanno interrotte a tempo debito. Per le mie zone (freddine) credo sia giusto non concimare più dopo la metà di agosto. Come per le potature, l'obiettivo è cercare di far riposare le piante durante l'inverno, evitando qualsiasi stimolo. Concimo le piante in primavera, anche quelle che rinvaserò, per contribuire ai segnali di "ripartenza" (aumento delle ore di luce, aumento della temperatura, aumento delle annaffiature, aumento dei nutrienti, eventuale potatura).

 

RISULTATI: Qualche tempo fa ho letto che la coltivazione annuale fornisce rese superiori rispetto a quella delle piante invernate. Io non ne sono proprio convinto. Il mio haba chocolate, al secondo anno, mi ha fornito oltre 120 bacche. Il Fatalii Red, 4 anni di pianta, mi ha dato almeno 300 bacche (comprese quelle in maturazione attualmente). Certo, ho una coltivazione limitata in cui il fattore c... potrebbe essere determinante. Sicuramente la ripartenza delle piantine invernate è ritardata rispetto alla coltivazione indoor, io vedo frutticini allegati delle piantine dei forumisti che usano il light box quando le mie non hanno ancora i boccioli, ma quando le invernate iniziano a fiorire emettono conteporaneamente decine (chinense) o centinaia (annuum) di boccioli.

  • Like 10

Share this post


Link to post
Share on other sites
dvdavid78

ragazzi un altra domanda, volendo mettere una pianta di habanero chocolate con frutti già a grandezza ma non ancora in maturazione, dentro casa, perché fuori piove molto e non vorrei avere l esperienza dell altra pianta morta per la troppa acqua, é fattibile la cosa? Mettere la pianta dentro casa per far maturare i frutti? Da premettere che il terriccio per la pianta non é stato fatto a regola d arte..... molta terra di campagna e poca di terriccio... quindi poco drenaggio diciamo... ma un po c'è :rolleyes:Vi posto una foto

post-2976-13811618363208.jpg

Share this post


Link to post
Share on other sites
ciani

ragazzi un altra domanda, volendo mettere una pianta di habanero chocolate con frutti già a grandezza ma non ancora in maturazione, dentro casa, perché fuori piove molto e non vorrei avere l esperienza dell altra pianta morta per la troppa acqua, é fattibile la cosa? Mettere la pianta dentro casa per far maturare i frutti? Da premettere che il terriccio per la pianta non é stato fatto a regola d arte..... molta terra di campagna e poca di terriccio... quindi poco drenaggio diciamo... ma un po c'è :rolleyes:Vi posto una foto

In attesa dei guru ti ti rispondo io. Vedo che sei di Brindisi, dalle tue parti il tempo si dovrebbe essere rimesso al bello ed è previsto un ritorno di temperature quasi estive. Togli il sottovaso per evitare ulteriori inzuppamenti e lascia la pianta all'esterno; vedrai che porterà a maturazione i frutti. Da me invece per il fine settimana sono previste nevicate dai 1200/1400 metri! :angry:

ciao

Share this post


Link to post
Share on other sites
Ara Pacis

In attesa dei guru ti ti rispondo io. Vedo che sei di Brindisi, dalle tue parti il tempo si dovrebbe essere rimesso al bello ed è previsto un ritorno di temperature quasi estive. Togli il sottovaso per evitare ulteriori inzuppamenti e lascia la pianta all'esterno; vedrai che porterà a maturazione i frutti. Da me invece per il fine settimana sono previste nevicate dai 1200/1400 metri! :angry:

ciao

 

Concordo con Ciani: dovremmo essere al sicuro ancora per un bel pò dallenostre parti, prima dei freddi

pericolosi per le piante. oggi però tantissimo vento. tutorale per bene.

Share this post


Link to post
Share on other sites
davidegiusm

ecco che intervengo io. un salentino che abita al nord. :D

ho piante sia a gallipoli che a bologna, ed agirò in due modi.

a bologna, ovviamente devo far svernare le piante. purtroppo devo compiere un'opera che spero le farà sopravvivere. devo spiantarle dai vasoni dove le ho piantate insieme e metterle in vasi da almeno 15 litri. inoltre, dato che in casa non ho proprio spazio, devo ridurle con potatura alla prima biforcazione e poi metterle nell'androne delle scale condominiali dove la temperatura non scende come in balcone ma in compenso c'è un tetto a vetro da dove entra molta luce.

a gallipoli le piante sono esposte a nord su tre balconi. ho deciso che le lascerò dove sono senza toccarle e a marzo le rinvaserò con vasi da 20l concimerò e poterò i rami da eliminare. le temperature a gallipoli mi permettono indubbiamente di tenere le piante all'aperto con la riparatura dei balconi. unico problema qualche gelata, ma non credo il gelo si posi sulle piante in balcone. al massimo le accosterò al muro per non tenerle vicino al davanzale, in modo che si facciano calduccio l'un l'altra.

e spero di azzeccarla perchè non posso seminare tante piante il prossimo anno (ne ho 70) ma vorrei dedicarmi solo ad una decina di varietà tra pubescens, wild e superhot che non ho.

ahhhhh una domanda importantissima che non ho letto: secondo voi, conviene legare i rami ad una canna centrale in modo da aiutarli ad irrobustire e a non farli spezzare con il vento?

Share this post


Link to post
Share on other sites
dvdavid78

infatti ieri ha fatto una bella scaricata di acqua dalle nostre parti, ma la pianta già stava al riparo:rolleyes:, e meno male... ha fatto tanto di quell acqua.... e comunque domani la mettere di nuovo fuori:rolleyes:

Share this post


Link to post
Share on other sites
Dean

Io ho svernato 4 piante benissimo,coperte dalla casa delle bambole di mia cognata(ora è grande e non la usa più),si trova fuori in terrazzo e devo dire che le protegge bene,ho pensato di fargli qualche modifica per usarla come serra,l'unica pecca è che non è tanto alta quindi una potatina va data,quest'anno visto che ho parecchi semi metterò a svernare solo il bhut red.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Ara Pacis

................................

ahhhhh una domanda importantissima che non ho letto: secondo voi, conviene legare i rami ad una canna centrale in modo da aiutarli ad irrobustire e a non farli spezzare con il vento?

 

certo. è importantissimo.

non dare un aiuto in termini di robustezza e protezione del vento

equivale a perdere tempo.

se riesci a fare un giro sui vari topic vedrai oltre, rispetto ad un solo tutore.

Share this post


Link to post
Share on other sites
davidegiusm

certo. è importantissimo.

non dare un aiuto in termini di robustezza e protezione del vento

equivale a perdere tempo.

se riesci a fare un giro sui vari topic vedrai oltre, rispetto ad un solo tutore.

non trovo topic. se riesci linkamene qualcuno.

Share this post


Link to post
Share on other sites

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×