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Oban

Chiltepin Cappuccino X Bhut Jolokia Mulatto (Capsicum annuum var. glabriusculum X Capsicum chinense)

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Creatore dell' incrocio (Breeder): Oban

 

Capsicum annuum var. glabriusculum (Dunal) Heiser & Pickersgill X Capsicum chinense Jacq.

 

Chiltepin Cappuccino X Bhut Jolokia Mulatto o nome da definire in futuro. 

Incrocio interspecifico tra una specie selvatica ed una varietà di specie coltivata effettuato da @Oban nel corso della stagione 2018.

 


Varietà madre (P1): Chiltepin Cappuccino

La pianta madre coinvolta nell'incrocio è una varietà della specie selvatica Capsicum annuum var. glabriusculum caratterizzata da frutti rotondeggianti decidui ma poco o nulla sugosi, di colore marrone e di forma rotondeggiante e di dimensioni contenute, 0,6 mm fino a 1 cm di diametro, di piccantezza molto alta.

La pianta è nata da semi puri, ulteriori informazioni sulla varietà qui:

 

 

Varietà padre (P2): Bhut Jolokia Mulatto

La pianta padre dal quale si è prelevato il polline è una pianta di SuperHot indiano caratterizzata da frutti di piccantezza estrema con la tipica forma a cuneo e di colore ruggine.

La pianta è nata da semi puri, ulteriori informazioni sulla varietà qui:

 

 

Creazione dell' incrocio

Per eseguire l'incrocio ho applicato il "metodo di Pixie".

Sulla pianta madre (P1) ho selezionato più di un bocciolo ben sviluppato ma non ancora aperto, rimosso con l'ausilio delle pinzette prima i petali che costituivano il bocciolo, poi ho operato una emasculazione manuale del fiore, rimuovendo le antere e facendo particolare attenzione che non avessero già prodotto del polline.

Prelevato il polline dai fiori della pianta padre (P2), precedentemente isolati con organza per evitare che gli insetti impollinatori potessero apporre e mescolare polline proveniente da altre piante adiacenti.

Ho impollinato i fiori demascolinizzati di P1, trasferendo il polline raccolto dai fiori di P2 sullo stigma dei fiori di P1.

NON ho isolato i boccioli appena impollinati di P1 con un ulteriore sacchetto di organza, come sarebbe auspicabile fare per escludere qualsiasi ulteriore impollinazione futura da parte degli insetti pronubi, tuttavia l'assenza di petali e antere dovrebbe impedire ulteriori visite da parte di impollinatori.

Ad ogni modo la progenie mostra inequivocabilmente la riuscita dell' incrocio con la presenza nelle piante F1 di caratteri intermedi tra le piante P1 e P2, di due specie distinte di Capsicum sicuramente compatibili fra loro ed appartenenti alla stessa clade.

 

 

Obiettivi dell' incrocio (criteri di selezione per le generazioni successive fino alla stabilizzazione)

Ottenere in futuro frutti dalle caratteristiche tipiche dei Chiltepin, frutti decidui e succosi ma con aromi e profumi tipici dei C.chinense.

La prima prerogativa è quella di ottenere frutti di consistenza soft, caratteristica perfettamente ereditata dalla specie selvatica, sebbene il Chiltepin Cappuccino abbia bacche poco decidue e ancora meno succose, anzi francamente secche.

In F1 questi obiettivi sono stati perfettamente raggiunti, con frutti piccoli e dalla forma a goccia,la colorazione dei frutti è di colore Brown negli individui F1.

In F2 e nelle generazioni successive invece, potrebbe variare la consistenza dei frutti, essendo un carattere che può essere modificato da alcuni geni:

https://www.pepperfriends.com/forum/topic/10911-parliamo-di-ibridi/?tab=comments#comment-295880

Per questo motivo la prima prerogativa per proseguire la selezione è la scelta dei frutti più decidui e succosi possibili, al contempo mantenere le eccellenti caratteristiche organolettiche rilevate nella generazione F1.

Al di là delle interessanti caratteristiche botaniche di questo incrocio interspecifico infatti, è senza dubbio il sapore delle bacche a stupire e a godere dei benefici dell'effetto sinergico ottenuto combinando le caratteristiche più interessanti fra le due varietà originarie.

I frutti sono soft, decidui ma decisamente più succosi rispetto al Chiltepin Cappuccino, all'interno del frutto è possibile notare le vescicole piene di liquido, così come il numero di semi contenuti è piuttosto ridotto rispetto ai frutti della specie selvatica che ha generato questo incrocio.

La consistenza soft ereditata dal peperoncino selvatico lo rende scioglievole al palato, succoso, pungente in gola e la piccantezza molto alta è veicolata molto bene all'interno della bocca grazie alla succosità dei frutti.

L'aroma da C.chinense è veramente marcato in questo incrocio interspecifico, il profumo intenso del SuperHot indiano ha migliorato sensibilmente lo scarso bouquet aromatico del Chiltepin Cappuccino, con note predominanti di bosco.

 

Ulteriori informazioni ed approfondimenti su alcune tematiche lambite sono disponibili negli articoli scientifici:

  • PAUL G. SMITH, INHERITANCE OF BROWN AND GREEN MATURE FRUIT COLOR IN PEPPERS, Journal of Heredity, Volume 41, Issue 5, May 1950, Pages 138–140, https://doi.org/10.1093/oxfordjournals.jhered.a106109
  • Borovsky, Y., Paran, I. Chlorophyll breakdown during pepper fruit ripening in the chlorophyll retainer mutation is impaired at the homolog of the senescence-inducible stay-green gene. Theor Appl Genet 117, 235–240 (2008). https://doi.org/10.1007/s00122-008-0768-5

 

Storia della selezione finora operata

Nel 2019 sono state coltivate 3 piante dalle caratteristiche sovrapponibili tra i vari individui F1, una pianta è documentata qui:

Chiltepin Cappuccino X Bhut Jolokia Mulatto (F1) OB01

 

Si è deciso di proseguire la selezione futura con i semi puri F2 di quest'ultima pianta.

 

 

Nel 2020 sono state coltivate e documentate queste piante nate da semi puri (F2) ed altre nate da semi (F2) prodotti in libera impollinazione:

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