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Bonnet

Bonnet 2013

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Bonnet

Fatto, il ph non è cambiato, è leggermente più alto (circa 5,5) ma perchè ieri ho aggiunto acqua di rubinetto per alzare il ph.

 

Al volo ho provato a fare un esperimento mai fatto. Ho provato a misurare il ph del terriccio, metodo assolutamente empirico, inventato al momento, senza prendere eventuali precauzioni del caso. il risultato è stato molto particolare. Proverò a informarmi come farlo meglio ma è già un buon punto di partenza.

 

Ho preso un vaso a caso con un pianta di peperoncino, ho versato nel vaso molta acqua acidificata (quella fatta ieri, ph circa 5,5) e ho raccolto in un secchio tutta l'acqua uscita dal vaso. Ho infine misurato il ph dell'acqua risultante.

 

Ecco il risultato, decisamente alto a fronte di acqua acidificata. Forse per il benessere delle piante è proprio il caso di riportare il ph verso il 6. La sperimentazione continua ;)

 

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Ara Pacis

qual'era il ph del terriccio che hai utilizzato (quello riportato sulla confezione)?

hai fatto dei test sul terriccio appena comprato?

e quello dell'acqua di irrigazione?

ciao

grazie

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Lonewolf

L'innalzamento del PH nell'acqua lasciata decantare e' un fenomeno che ho notato anch'io.

Non so di preciso quale sia la causa chimico-fisica, ma il dato e' quello ...

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Ara Pacis

L'innalzamento del PH nell'acqua lasciata decantare e' un fenomeno che ho notato anch'io.

Non so di preciso quale sia la causa chimico-fisica, ma il dato e' quello ...

 

oltretutto non so se la stessa cosa si verifica (e sarebbe bene determinare in che misura)

anche nell'acqua già assorbita dal terriccio.

una buona prova sarebbe misurare partendo da sola acqua da decantare in un periodo di 24h

e poi oltre.

La temperatura all'atto delle misurazioni potrebbe svolgere un ruolo non da poco;

in relazione a questo il ph dell'acqua da bere

è riportato in etichetta insieme alla temperatura del liquido al momento della stessa misurazione.

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Bonnet

qual'era il ph del terriccio che hai utilizzato (quello riportato sulla confezione)?

hai fatto dei test sul terriccio appena comprato?

e quello dell'acqua di irrigazione?

ciao

grazie

 

- ph terriccio come riportato sulla confezione : 6,5

- mai fatto dei test sul terriccio appena comprato

- il ph dell'acqua di irrigazione : circa 8 (ho messo il post ieri con il test dei phametri)

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Bonnet

Farò altri test per verificare meglio il variare del valore del ph nel tempo. Ricordo che ieri dopo le foto etc ho aggiunto altri litri all'acqua acidificata (in orgine misurava ph 4,7) per alzare il valore. Oggi la misurazione ha dato 5,5 ma non so se questo valore è realistico o meno.

Non sono un chimico ma il fenomeno dell'aumento del ph dopo tot ore potrebbe essere dovuto all'evaporazione del cloro (e/o altro?) contenuto nell'acqua.

 

 

La temperatura all'atto delle misurazioni potrebbe svolgere un ruolo non da poco;

in relazione a questo il ph dell'acqua da bere

è riportato in etichetta insieme alla temperatura del liquido al momento della stessa misurazione

 

E' vero ma penso che per il discorso dell'etichettatura ci siano delle normative molto ferree. In realtà quasi tutti i phametri hanno la compensazione automatica del ph al variare delle temperatura proprio per ovviare al problema della differenza del ph a diverse temperature.

 

Per riassumere

 

Terriccio di partenza : ph 6,5

Irrigato per 5 mesi SOLO con acqua di rubinetto (mai preso acqua piovana etc) : a ph 8,00 (circa)

Brocca di acqua acidificata nel vaso: ph 5,5

Acqua di recupero uscita dal vaso : ph 7,25

 

Credo, ma solo il tempo lo potrà dire, che outdoor la funzione dell'acqua piovana serva proprio come regolatore del ph del terriccio (fonte wikipedia -> Generalmente la pioggia ha un pH leggermente inferiore a 6) mentre indoor con il prolungarsi del tempo di coltivazione viene meno l'effetto tampone del terriccio che lentamente modifica il ph in base all'acqua ricevuta.

Nel caso di rinvasi frequenti il ph viene aggiornato dal nuovo terriccio.

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ChemJala

mi intrometto permettendomi di portare qualche nozione chimico-fisica e tecnica:

- agitare, roteare, mescolare coi pH-metri è un modo sicuro per cestinarli in poco tempo. nell'ipotesi migliore si stara solamente, altrimenti si sfascia proprio l'elettrodo, che per quanto costi relativamente poco, si tratta pur sempre di un elettrodo a potenziale di giunzione (trovabile come spiegazione sotto il nome ione-selettivo), un giocattolino piuttosto delicato [il setto poroso andrebbe sempre riequilibrato prima di ogni utilizzo, con reidratazione in soluzioni apposite e tarato previo utilizzo, altrimenti quell'8 che si legge potrebbe anche corrispondere ad un 6 o ad un 12... per lo stesso motivo và delicatamente lavato con una spruzzetta di acqua distillata dopo ogni utilizzo, e lasciato a mollo in acqua distillata tra una misurazione e l'altra se a breve distanza di tempo]

- il pH delle soluzioni non è stabile nel tempo e a diverse profondità per diversi fattori, tutti riconducibili al riequilibrarsi delle condizioni della soluzione con l'atmosfera:
l'atmosfera ha bene o male un potenziale ossidante tamponato [stabile], se sono presenti specie chimiche ossidabili, potenziale e opera di organismi vari permettendo, queste verranno ossidate. I prodotti "ultimi" di ossidazioni, specie operate da viventi, sono acidi (si pensi a cosa capita al lattosio che diventa acido lattico per dare yogurt). NB: il termine "ultimi" è virgolettato, perchè in linea teorica, in presenza di ossigeno, questi prodotti non si presentano (il vino non diventa aceto se circola aria), la realtà è che come prodotti secondari c'è di tutto e di più.
Inoltre nell'acqua saranno sicuramente presenti dei tamponi carbonato/idrogenocarbonato o idrogenocarbonato/anidride carbonica, a seconda del pH, essendo che questi equilibri presentano una specie volatile, verranno spostati se le soluzioni non si trovano più nell'ambiente chiuso delle tubature, ma in un secchio aperto...

queste sono nozioni un pò campate in aria, non avendo fatto i test appropriati, ma in linea generale sempre valide per soluzioni acquose da rubinetto e/o filtrate dai vasi

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Lonewolf

Interessante.

Ne deduco che:

 

- il PHmetro si usa per sola immersione, senza agitare (se necessario, si mescola prima con altro metodo)

- Meglio acidificare solo l'acqua che si usa nell'immediato

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ChemJala

Esatto, prima di una misura di una qualsiasi proprietà fisica/chimica di una soluzione bisognerebbe sempre mescolare per bene, ma non con le sonde...

Per l'acidificazione converrebbe invece acidificare diciamo mezz'ora/1ora prima della misura del pH, inutile misurare e calibrare un'acidità, che una volta messa nella terra e stando lì cambia progressivamente... il top per avere pH stabili sarebbe usare un tampone, ovvero una miscela di un acido + un suo sale, diciamo acido citrico + citrato di sodio. Così si garantirebbe una bella stabilità del pH sia della soluzione che del vaso, dopo un pò che si annaffia con questa.
Non so però quanto posso piacere ai pepper essere inondati di sodio, inoltre a lungo andare si avrebbe una potente "basificazione" del terreno (l'acido citrico viene metabolizzato, rientra nel ciclo respiratorio dei viventi, alcuni batteri in particolare ne sono ghiottissimi).

io personalemente, essendo un novellino e non avendo l'acido citrico a disposizione, piuttosto di fertirrigare con una soluzione a pH circa 8 (ho diluito il fertilizzante e ho sentito odore di ammoniaca, ho voluto misurare... mi sono spaventato!!), ho preferito usar euna soluzione d'emergenza: ho portato a pH circa 5,5 con aceto.
soluzione d'emergenza sia perchè l'acido acetico è volatile, sia perchè anche lui viene facilmente metabolizzato.

Ultimo consiglio da chimica analitica: attenzione ai pH-metri!! se nella soluzione misurata è presente una concentrazione non trascurabile di ioni potassio, situazione più che certa se c'è stata fertilizzazione, il valore misurato non sarà corretto. Gli elettrodi ione-selettivi non sono poi così selettivi, K+ interferisce particolarmente con l' H3O+ che vogliamo misurare... in questo caso, se non si ha un'idea almeno vaga di quale sia la concentrazione di potassio lì dentro e/o non si abbia voglia di fare una curva di calibrazione, consiglierei proprio di usare una cartina tornasole! con un pò di allenamento si notano anche le differenze di circa mezzo punto di pH, quindi potrebbe essere più preciso (per i nostri scopi và più che bene) di un pH-metro non tarato e corretto...

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Barbantano

Esatto, prima di una misura di una qualsiasi proprietà fisica/chimica di una soluzione bisognerebbe sempre mescolare per bene, ma non con le sonde...

 

Per l'acidificazione converrebbe invece acidificare diciamo mezz'ora/1ora prima della misura del pH, inutile misurare e calibrare un'acidità, che una volta messa nella terra e stando lì cambia progressivamente... il top per avere pH stabili sarebbe usare un tampone, ovvero una miscela di un acido + un suo sale, diciamo acido citrico + citrato di sodio. Così si garantirebbe una bella stabilità del pH sia della soluzione che del vaso, dopo un pò che si annaffia con questa.

Non so però quanto posso piacere ai pepper essere inondati di sodio, inoltre a lungo andare si avrebbe una potente "basificazione" del terreno (l'acido citrico viene metabolizzato, rientra nel ciclo respiratorio dei viventi, alcuni batteri in particolare ne sono ghiottissimi).

 

io personalemente, essendo un novellino e non avendo l'acido citrico a disposizione, piuttosto di fertirrigare con una soluzione a pH circa 8 (ho diluito il fertilizzante e ho sentito odore di ammoniaca, ho voluto misurare... mi sono spaventato!!), ho preferito usar euna soluzione d'emergenza: ho portato a pH circa 5,5 con aceto.

soluzione d'emergenza sia perchè l'acido acetico è volatile, sia perchè anche lui viene facilmente metabolizzato.

 

Ultimo consiglio da chimica analitica: attenzione ai pH-metri!! se nella soluzione misurata è presente una concentrazione non trascurabile di ioni potassio, situazione più che certa se c'è stata fertilizzazione, il valore misurato non sarà corretto. Gli elettrodi ione-selettivi non sono poi così selettivi, K+ interferisce particolarmente con l' H3O+ che vogliamo misurare... in questo caso, se non si ha un'idea almeno vaga di quale sia la concentrazione di potassio lì dentro e/o non si abbia voglia di fare una curva di calibrazione, consiglierei proprio di usare una cartina tornasole! con un pò di allenamento si notano anche le differenze di circa mezzo punto di pH, quindi potrebbe essere più preciso (per i nostri scopi và più che bene) di un pH-metro non tarato e corretto...

io per acidificare uso giusto le cartine tornasole

 

Davide

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Hellas

Ottime relazioni ChemJala, molto interessanti. Mi sono reso conto di quanto io sia ignorante in materia.

Se hai voglia e se te la senti di assumerti questa responsabilità, potresti scrivere una specie di guida abbastanza sintetica che descriva in maniera semplice e pratica procedure, metodi e strumenti per ottenere un PH corretto. Sempre in relazione alla nostra passione piccante.

Ovviamente nessuno ti obbliga, ma vedo che conosci molto bene l'argomento. Risulterebbe molto utile, a me in primis!

 

Danio

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ChemJala

Ottime relazioni ChemJala, molto interessanti. Mi sono reso conto di quanto io sia ignorante in materia.

Se hai voglia e se te la senti di assumerti questa responsabilità, potresti scrivere una specie di guida abbastanza sintetica che descriva in maniera semplice e pratica procedure, metodi e strumenti per ottenere un PH corretto. Sempre in relazione alla nostra passione piccante.

Ovviamente nessuno ti obbliga, ma vedo che conosci molto bene l'argomento. Risulterebbe molto utile, a me in primis!

 

Danio

Mi incarico volentieri del lavoro, vedrò di farla il più completa possibile e ragionando bene su come ottenere valori buoni e dare linee guida a seconda dell'acqua di partenza, solo devo per forza di cose rinviare il tutto a dopo la sessione esami, dalla prossima settimana ricomincia il delirio e proprio dalla chimica analitica.

Bhè, nel frattempo mi studierò ancora un pò gli intervalli utili per l'assorbimento dei nutrienti e le fertirrigazioni da voi provate, così sarà sicuramente più completo

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Hellas

Ti ringrazio fin d'ora :hi:

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big jolokia

io per acidificare uso giusto le cartine tornasole

??? questo mi è veramente poco chiaro: forse volevi dire che usi le cartine tornasole per misurare il PH, vero?

 

roberto

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Demoniacal666

??? questo mi è veramente poco chiaro: forse volevi dire che usi le cartine tornasole per misurare il PH, vero?

 

roberto

No, sono idrosolubili :lol2:

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takkomatto

No, sono idrosolubili :lol2:

confermo sono idrosolubili

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ChemJala

Se sono cartine non sono idrosolubili, esistono anche altri indicatori non su supporto solido, ma sono appunto altri indicatori...
Da verificare se utilizzabili allo stesso modo e se sono assorbiti dalla pianta una volta che gli si dà da bere la soluzione...
Così al buio non ne ho la minima idea, ma fosse nei miei vasi sinceramente lo eviterei... tanto la classica cartina costa anche meno generalmente

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takkomatto

Se sono cartine non sono idrosolubili, esistono anche altri indicatori non su supporto solido, ma sono appunto altri indicatori...

Da verificare se utilizzabili allo stesso modo e se sono assorbiti dalla pianta una volta che gli si dà da bere la soluzione...

Così al buio non ne ho la minima idea, ma fosse nei miei vasi sinceramente lo eviterei... tanto la classica cartina costa anche meno generalmente

è uno scherzo, le cartine tornasole servono a verificare il PH ovviamente e non a regolarlo sciogliendole dentro

chiedo scusa per lo spam

 

detto ciò.... che fine hai fatto bonnet ci sei ancora? come vanno le piantine?

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Barbantano

??? questo mi è veramente poco chiaro: forse volevi dire che usi le cartine tornasole per misurare il PH, vero?

 

roberto

si per controllare l'acqua che acidifico uso le cartine ^^

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big jolokia

detto ciò.... che fine hai fatto bonnet ci sei ancora? come vanno le piantine?

Forse non è il topic giusto per chiederglielo... è la coltivazione 2013 :D

 

roberto

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