Jump to content
Sign in to follow this  
Mistah

Acidificare acqua per coltura in pieno campo

Recommended Posts

Mistah

Ho notato che le piante nell'orto sono molto più lente di quelle in vaso. Sicuramente ciò è dovuto alle diverse altitudini: l'orto è a 450 metri, i vasi in piena città e qualche grado può fare la differenza. In ogni modo, ho letto che l'acidità del terreno favorisce l'assorbimento di nutrienti e quindi per le piante in vaso ho preso l'abitudine di acidificare (seppur "a occhio") l'acqua di irrigazione con alcune gocce di "succo di limone" di quelle boccettine che vendono nei supermercati.

 

Per intenderci tipo queste: succo_limone_1lt_big.jpg

 

Mi chiedevo se ciò potesse essere utile anche in pieno campo, oppure se la quantità smisurata di terreno risulti un tampone troppo eccessivo, vanificando quindi l'acidificazione apportata. In tal senso occorre irrigare con acqua più acida che in vaso?

 

Comunque qual è il ph ottimale per irrigare? (Non riesco a trovarlo con la funzione cerca dato che ph è un termine troppo corto, ho provato con acidificare ed altro, ma non trovo niente di soddisfacente)

Share this post


Link to post
Share on other sites
tribo75

Anche io sospetto che l'effetto tampone del terreno possa vanificare il lavoro.

Sarebbe meglio acidificare il terreno aggiungendo letame o compost.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Mistah

Quando ho vangato, ho messo dello stallatico sfarinato e della leonardite. Forse avrei potuto mettere anche della torba acida..

Potrebbe essere d'aiuto aggiungere della leonardite intorno alle piante?

 

Come misurare poi il ph del terreno?

Ho letto in rete di alcuni metodi empirici che consistono nel prendere della terra in zone diverse, mischiarla e poi aggiungere non ricordo che % d'acqua, quindi misurare il ph della "melma" ottenuta.

Qualcuno ha un metodo sicuro/testato?

Share this post


Link to post
Share on other sites
pepentone

anche se e' tardino puoi comunque mescolare un po' di torba acida allo strato superficiale del terreno intorno alle piante, l'acqua di irrigazione la attraversera' e migliorera' comunque.

inoltre potresti mescolare, sempre allo stato superficiale del terreno, un po' di perfosfato acido e/o di zolfo agricolo.

non risolvono ma un po' aiutano...

 

EDIT: per quanto riguarda la misura del pH del terreno, non e' una questione facile e le misure empiriche possono dare risultati abbastanza fantasiosi. dovresti fare diverse campionature e ripetere diverse volte il test del pH...

sarebbe piu' semplice, e probabilmente piu' indicativo, avere un'idea del pH dell'acqua che usi per irrigare; comunque, in entrambi i casi, (terreno e acqua di irrigazione) potresti provare con un test di quelli per misurare il pH degli acquari, non sono precisissimi ma per avere un'idea vanno bene, tanto piu' se poi confronti il risultato dell'acqua con quello del terreno

Share this post


Link to post
Share on other sites
Mistah

Grazie a tutti per le info.

Maurizio: sto leggendo il topic con avidità, grazie!

 

Aggiungo che in campo ho un cassone da 1000 litri da cui viene presa l'acqua sia per casa che per l'orto.

Un'idea poteva essere quella di acidificare da lì, solo che non so se ci siano controindicazioni per gli impianti idrici del resto della casa.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Maurizio
Grazie a tutti per le info.

Maurizio: sto leggendo il topic con avidità, grazie!

Di niente.

Aggiungo che in campo ho un cassone da 1000 litri da cui viene presa l'acqua sia per casa che per l'orto.

Un'idea poteva essere quella di acidificare da lì, solo che non so se ci siano controindicazioni per gli impianti idrici del resto della casa.

L'unica controindicazione che vedo è che magari non vi piaccia la limonata!!! ;) ;) B)

Share this post


Link to post
Share on other sites
guly

ho acquistato oggi per 9/10 euro, presso una nota catena per il bricolage, un giochino che pare possa misurare umidita', grado di illuminazione e ph. non ho dettagli al momento ma penso proprio che faro' svariati test nell'orto per vedere 1) come si comporta 2) che acidita' ho nel terreno/acqua. poi se funziona bene vi do i dettagli

Share this post


Link to post
Share on other sites
Barcello

beh fare i paragoni tra vaso e orto.. questo non è molto consono...

acidificare a occhio... questo non è molto consono...

 

per misurare l'acidità del terreno esistono gli igrophmetri li trovi ovunque.. :-)

il ph giusto.. non esiste diciamo che c'è un range corretto altri meno corretti ed altri nettamente sbagliati...

il ph idoneo deve essere leggermente acidulo... intorno al 6 (secondo il mio parere)

 

cercare di acidificare con l'acqua un intero campo è un impresa un po colossale..

dovevi pensarci nel momento della vangatura... secondo me col succo di limone sprechi solo prezioso materiale alimentare

Share this post


Link to post
Share on other sites
sav91

potresti provare con del solfato di ferro , apporta ferro al terreno , e quando si dissocia forma ioni solfato in acqua che acidificano abbastanza. In più lo zolfo è essenziale per la pianta anche se nella maggior parte dei suoli non è mai carente.

Share this post


Link to post
Share on other sites
guly
ho acquistato oggi per 9/10 euro, presso una nota catena per il bricolage, un giochino che pare possa misurare umidita', grado di illuminazione e ph. non ho dettagli al momento ma penso proprio che faro' svariati test nell'orto per vedere 1) come si comporta 2) che acidita' ho nel terreno/acqua. poi se funziona bene vi do i dettagli

 

domani lo porto indietro, reagisce principalmente alle percosse ma umidita' luce e ph non gli interessano. mi scuso per aver inquinato il post :)

Share this post


Link to post
Share on other sites
Mistah

Beh, oggi ho comprato un test ph a reagente chimico della ghe. Ed ho visto che l'acqua romana ha ph 8.

Con 4ml di succo d'arancia (di quello in vendita nei supermercati) per litro d'acqua il ph scende a circa 6,5.

Share this post


Link to post
Share on other sites
mich

Non so bene dove postare questo contributo "extra-Forum" che ho ricevuto perché ci sono tante discussioni che ne parlano.

 

A me direttamente la cosa non interessa perché non ho di questi problemi (ackua sfitzera, ja?! :innocent: ), ma a molti di voi, forse, può essere utile, anche per dibatterne.

 

Quindi, ecco il contributo (copiato e incollato tal quale) di Emanuele, un amico di Piacenza che ci segue ma non si iscrive per mancanza di tempo:

 

Posso darti un altra dritta, leggevo che abbassate il ph della soluzione con aceto o limone, niente di piu sbagliato e ti spiego il perchè, sia l'aceto che il limone non vengono assorbiti dalla pianta e quindi dopo un po di irrigazioni o mesi si ha un accumulo nel substrato e la cosa non giova alle radici.

 

Per abbassare il ph della soluzione ci vogliono degli acidi che vengano assorbiti dalla pianta come l'acido Nitrico(N)=azoto; che si usa nella fase vegetativa perchè la pianta in quel momento ha piu bisogno di un apporto di N...

 

In fioritura invece si usa l'acido fosforico (P) che in fioritura e frutificazione la pianta ne ha un bisogno maggiore.

 

Altra cosa non meno importante è che il controllo del ph della soluzione si usa soltanto con fertilizzanti minerali (tipo chillyfocus), perchè son direttamente assimilabili dalla pianta e quindi il ph va controllato in modo da avere il max assorbimento..... ma per chi usa i fertilizzanti BIO il ph non va controllato, perchè saranno i batteri del terreno e i loro enzimi a scomporre le sostanze e renderle disponibili alla pianta, cosa che con i minerali non succede perchè uccidono i batteri.

 

MINERALE= ZERO BATTERI=CONTROLLO DEL PH

 

BIOLOGICO=MILIARDI DI BATTERI= NESSUN CONTROLLO DEL PH.

 

CON QUESTO NON VOGLIO INSEGNARVI NIENTE, MA QUANDO LEGGEVO CHE NESSUNO DAVA QUESTE SPIEGAZIONI AVEVO VOGLIA DI REGISTRARMI, MA COME TI HO DETTO , NON AVREI TEMPO DA DEDICARVI.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Maverick
Non so bene dove postare questo contributo "extra-Forum" che ho ricevuto perché ci sono tante discussioni che ne parlano.

 

A me direttamente la cosa non interessa perché non ho di questi problemi (ackua sfitzera, ja?! :innocent: ), ma a molti di voi, forse, può essere utile, anche per dibatterne.

 

Quindi, ecco il contributo (copiato e incollato tal quale) di Emanuele, un amico di Piacenza che ci segue ma non si iscrive per mancanza di tempo:

 

Posso darti un altra dritta, leggevo che abbassate il ph della soluzione con aceto o limone, niente di piu sbagliato e ti spiego il perchè, sia l'aceto che il limone non vengono assorbiti dalla pianta e quindi dopo un po di irrigazioni o mesi si ha un accumulo nel substrato e la cosa non giova alle radici.

 

Per abbassare il ph della soluzione ci vogliono degli acidi che vengano assorbiti dalla pianta come l'acido Nitrico(N)=azoto; che si usa nella fase vegetativa perchè la pianta in quel momento ha piu bisogno di un apporto di N...

 

In fioritura invece si usa l'acido fosforico (P) che in fioritura e frutificazione la pianta ne ha un bisogno maggiore.

 

Altra cosa non meno importante è che il controllo del ph della soluzione si usa soltanto con fertilizzanti minerali (tipo chillyfocus), perchè son direttamente assimilabili dalla pianta e quindi il ph va controllato in modo da avere il max assorbimento..... ma per chi usa i fertilizzanti BIO il ph non va controllato, perchè saranno i batteri del terreno e i loro enzimi a scomporre le sostanze e renderle disponibili alla pianta, cosa che con i minerali non succede perchè uccidono i batteri.

 

MINERALE= ZERO BATTERI=CONTROLLO DEL PH

 

BIOLOGICO=MILIARDI DI BATTERI= NESSUN CONTROLLO DEL PH.

 

CON QUESTO NON VOGLIO INSEGNARVI NIENTE, MA QUANDO LEGGEVO CHE NESSUNO DAVA QUESTE SPIEGAZIONI AVEVO VOGLIA DI REGISTRARMI, MA COME TI HO DETTO , NON AVREI TEMPO DA DEDICARVI.

 

Utile.

Mi ha spinto a cercare altre info e a trarre alcune considerazioni che riporto.

Il problema, se così possiamo definirlo per le nostre piccole/grandi coltivazioni, deriva principalmente (per chi ha avuto manifesto il problema eh..!) dall'utilizzo di acqua potabile che, solitamente, presenta un pH elevato dovuto essenzialmente alla concentrazione di carbonati.

Il problema dei carbonati si riconduce non tanto ad una immediata variazione del pH del terreno (limitata dal potere tampone del terreno stesso), ma alla formazione di complessi tra carbonati e ferro che diviene non più assorbibile dalle radici delle piante.

Le piante, qualora il quantitativo di ferro disponibile (e non legato in complessi colloidali con i carbonati) fosse scarso, andrebbero/vanno incontro alle sintomatologie da "clorosi ferrica" (aspetto clorotico delle giovani foglie -ingiallimenti- le cui nervature rimangono verdi; presenza di ramificazioni corte ed esili).

L'utilizzo di acido citrico o acetico non determina un effetto immediato sul pH del terreno (ce ne vuole per modificarlo...!), ma sui carbonati: in questo modo, anzichè formare complessi con il ferro, i carbonati si legano agli ioni H+ dell'acido citrico (che in acqua si dissocia completamente essendo un acido forte).

Agganciandomi a quanto postato dall'amico di Mich, concludo dicendo che a livello amatoriale è sufficiente, sempre secondo il mio punto di vista, utilizzare acido citrico (il classico succo di limone insomma...) nei casi di estrema necessità (clorosi ferriche o sintomi iniziali di clorosi); è molto più pratico e, proprio perchè teoricamente non se ne utilizza un quantitativo eccessivo, non causa particolari problematiche alle pianti nelle fasi successive.

Logico che, se tutti i giorni si innaffia con acqua inacidita con acido citrico...allora qualche problemino, alla lunga, potrebbe esserci!.

Share this post


Link to post
Share on other sites
Lonewolf

Premesso che non sono un agronomo, alcune osservazioni di Emanuele mi lasciano un po' perplesso

 

E' indubbio che i "professionisti" utilizzano acido fosforico e non citrico (l'abbiamo visto, per esempio, durante la visita a Orto2000).

Altrettanto evidente che per dei dilettanti come noi procurarsi e maneggiare acido fosforico comporta qualche problema pratico in piu' che trattare aceto, limone o acido citrico.

 

Quel che ci preme e' abbassare il PH dell'acqua, elevato principalmente per la presenza di calcare.

A questo scopo qualsiasi acido e' adatto perche' solubilizza il carbonato di calcio trasformando il gruppo dell'acido carbonico in anidride carbonica e acqua.

Che il "residuo" sia utilizzabile dalle piante (come nel caso di acido nitrico o fosforico) oppure no (acido acetico e citrico) ha scarsa rilevanza, almeno per la coltivazione in vaso dove i tempi di somministrazione sono in ogni caso limitati (cambiamo terriccio ad ogni stagione).

 

Soprattutto mi incuriosisce questa frase

cosa che con i [fertilizzanti] minerali non succede perchè uccidono i batteri.

 

Non ne comprendo il motivo, mi sembra un po' una di quelle "frasi fatte" con cui normalmente si rivendica la superiorita' del "bio" sul "chimico".

Magari una concimazione minerale sara' meno favorevole alla crescita di certi batteri rispetto ad una bella dose di letame, ma perche' mai dovrebbe addirittura "ucciderli" ?

 

Sarebbe comunque interessante capire meglio da che pulpito arriva la predica, ovvero quali sono le conoscenze specifiche di Emanuele; e' un agronomo, un orticoltore?

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
luca1973

Riprendo un'altra volta un vecchio topic per chiedere alcune delucidazioni in merito.

Nella discussione di cui sopra c'è chi si riferisce all'acidità del terreno e chi dell'acqua; per quanto mi riguarda, coltivando in vaso e utilizzando l'acqua potabile, vorrei focalizzare il discorso su come acidificare l'acqua.

Pensavo di utilizzare aceto di mele nelle dosi di un cucchiaio da cucina per 1,5L di acqua potabile, potrebbe andare bene?

In caso affermetivo, l'acqua andrebbe acidificata ad ogni innaffiatura? O solo saltuariamente (es. 1 vola a settimana) per limitare accumoli di residui nel substrato non utilizzabili dalle piante e potenzialmente dannosi?

Ringrazio anticipanamente tutti coloro che posteranno i loro pareri/consigli.

Ciao.

Luca

Share this post


Link to post
Share on other sites
Barbantano

Ti consiglio acido citrico lo vendono in grani al cobsorzio 1kg a 5 euro credo io facciobin una tanica da 10 LT e porti il pH dell'acqua a 5.5 e sei apposto per le piccole per le grandi pupi dare acqua di rubinetto

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites
bilos2511

Confermo. con 1 kg di acido citrico in grani....ci fai una montagna di acqua acidificata per tutta la stagione.

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
Sign in to follow this  

×