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Rocoto

Pianta piccola = piccolo fabbisogno

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Rocoto

Cosa ne pensate di questo articolo che ho trovato in rete?

 

LA FERTIRRIGAZIONE IN VIVAIO

“Pianta piccola = piccolo fabbisogno”, di acqua ed elementi nutritivi, è un’altra errata convinzione molto diffusa nei vivai. A essere più precisi, è vero esattamente il contrario: un’alta concentrazione di nutrienti, ovvero un’elevata conducibilità (Ec) delle soluzioni fornite è spesso uno strumento indispensabile per ottenere tessuti consistenti, piante compatte è più generative.

Alle giovani piantine è necessario fornire soluzioni nutritive complete di macroe microelementi fin dalla saturazione dei substrati in cui vengono fatti germinare i semi. Nel caso di semina di piante orticole, ad esempio, si usano di solito soluzioni nutritive con Ecmassima di 1-1,5mS/ cm, mentre è stato dimostrato più volte che risultati ottimali si ottengono con Ec di 2,5-3,5 mS fin dalla fase di germinazione.

Che fa danni, invece, è spesso un innalzamento repentino di Ec, conseguenza di una disidratazione spinta del substrato di propagazione. Non solo la disidratazione non consegue gli scopi per cui di solito viene praticata, quali rallentamento della crescita, compattamento della pianta, indurimento dei tessuti (si tratta, infatti, di effetti temporanei che, dopo il trapianto, di solito si ritorcono nel loro contrario), ma è anche spesso la premessa per gravi danni alle radici. La disidratazione spinta della torba crea una contrazione delle fibre a cui sono ancorate le giovani e tenere radichette, provocando numerose micro-fratture, una vera e propria autostrada per gli attacchi di Pythium, ad esempio.

Una buona pratica vivaistica, pertanto, deve prevedere l’uso di soluzioni complete e di un’alta Ec fin dalle prime fasi di semina, oltre almantenimento di un livello di saturazione idrica relativamente elevato nei substrati.

Per quel che riguarda lemodalità di somministrazione delle soluzioni nutritive, la tecnica più efficiente è sicuramente la sub-irrigazione (ebb&flood system), accompagnata da alcune somministrazioni sovra-chioma per aspersione o nebulizzazione. In questo modo si possono fornire soluzioni con salinità più alta alle radici (fino a 4-4,5 mS/cm di Ec), senza il rischio di danneggiare le foglie per deposito di sali, in concomitanza con elevata insolazione. L’irrigazione sovra chioma, invece, andrebbe usata solouna tantum per omogeneizzare la concentrazione di sali lungo il profilo verticale dei substrati di propagazione.

 

Fonte :

http://www.agricoltura24.com/orticoltura-s...ori/p_2823.html

 

Vorrei provare su alcune piante dite che c'è da fidarsi ? :rolleyes:

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pioc

beh... sperimentare è l'unica via! ma su poche poche piantine please! :rolleyes:

certo non mi sorprenderebbe se fosse esattamente così perchè basta pensare a quanto

sono alte (ad esempio) pianticelle di orticole cresciute in spazi alveolari a volte grandi poco più di

un nostro dito, oppure le piante ornamentali che, all'atto dell'acquisto, sono verdi che più verdi

non si può e... poco dopo che le abbiamo in casa/ufficio iniziano a dar segni di fiacchezza!

 

certo che questo articolo sovverte quanto finora ...

chissà!

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Rocoto

A quanto pare bisogna solo stare attenti che il terriccio non si secchi :rolleyes:

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pioc

già!

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Lonewolf

Si, anch'io ho colto questo aspetto ...

capita che qualche piantina finisca in crisi idrica perche' sono piuttosto avaro con l'acqua, cerchero' di prevenire questo potenziale problema.

Per il resto, l'idea di usare EC elevati fin da subito e' rivoluzionaria, non si usa comunemente nei vivai (almeno per quel che ne so)

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megamastger71

Anche io sapevo l'esatto contrario ....

 

a questo punto SPERIMENTIAMO B)

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Peppe®

allora io ho sbagliato tutto...

l'anno scorso irrigavo solo quando il terriccio iniziava ad asciugarsi e con acqua+ concime ad EC max di 1mS,

0,8 da piccole... B)

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pioc

sarebbe interessante, visto che Peppe lavora nel settore, capire se tali 'nuove' informazioni sono attendibili o meno!

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Peppe®
sarebbe interessante, visto che Peppe lavora nel settore, capire se tali 'nuove' informazioni sono attendibili o meno!

 

chi io? :lol:

 

ma no, se non l'avete capito, li si parla di gestione di un vivaio, quindi spazi minimi (vasi) massima resa

a loro interessa lo sviluppo della giovane pianta, non la fruttificazione e questo vuol dire, a volte, fare cose che siano a favore della prima ma a discapito della seconda...

un esempio: io vivaista semino in contenitori alveolari un tot di peperoncini per eventuale vendita, al momento giusto di sviluppo ne vendo solo la metà... che faccio butto tutto? no, ci perderei! tratto le piantine con una specie di "conservante" che mi mummifica le piantine, anche per un mese finchè non sbologno tutto... B)

voi comprate quelle piantine e... :D

 

io comunque coi vasi, a parte i peppers, non c'ho mai avuto a che fare! B)

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pioc

le tue parole (esperte) confermano il fatto che a livello vivistico, orticole comprese, le piante vengono sovralimentate per

essere maggiormente vendibili, a tal proposito mi torna in mente l'acquisto di alcuni peppers che feci presso un vivaio, pianticelle

giovani alte già una ventina di centimentri, in alevolati pari a tazzine da caffè, dal fusto assolutamente verde, segno che la lignificazione

era ben lontana (presumo per via di molto azoto ricevuto) rispetto a delle pari età che avremmo potuto tirar sù noi appassionati

che, quasi certamente, sarebbero meno alte (a livello commerciale diremmo poco vendibili), mi permetto di dire, più in salute! B)

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Peppe®

infatti!piantine come quelli che hanno molti di voi, alte 10 cm e larghe altrettanto, sarebbero inconcepibili... loro fanno piantine alte e sottili per economizzare spazio, e a loro basta un foro da 2x2 cm! ora non posso fare foto ma ne ho un mucchio di contenitori da vivaio...

 

tipo questo:

 

cont_S220.jpg

 

in pratica li ci sono solo radici e quasi niente terra

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peppox
in pratica li ci sono solo radici e quasi niente terra

 

povere piantine... :friends:

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Rocoto

Ho ricevuto una mail piuttosto sintetica dal Dott. Paolo Battistel, autore dell'articolo da me citato e mi conferma che l'EC ottimale in vivaio per il peperoncino è di 2,5 mS/cm, perciò ora dobbiamo solo fare delle prove, i dati anche se pochi li abbiamo :whistling:

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pioc

ma quel valore di E.C. fin dalla nascita va bene?! :sorcerer:

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Rocoto
ma quel valore di E.C. fin dalla nascita va bene?! :sorcerer:

 

A quanto pare si :wacko:

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pioc

e vabbè... col prossimo giro di semine (annuum) vedremo di provarci, decisamente sono curioso :sorcerer:

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Rocoto
e vabbè... col prossimo giro di semine (annuum) vedremo di provarci, decisamente sono curioso :wacko:

 

Idem con patate :sorcerer:

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LorenzoNeon

Discussione molto interessante :sorcerer:

 

Peccato che non saprei come misurare l'EC del soluzione circolante se è di quella che si parla...

quello che cioè abbiamo negli interstizi delle particelle del terreno.

 

A quanto pare è regolabile con una fertirrigazione? Scusate la mia ignoranza ...

 

L'aspetto colto da Giuseppe è molto interessante, spesso valutare le cose con una visione più ampia può far capire molte cose, chi aveva capito di che piantine sta parlando, in generale di ortofloricoltura direi, questo mi fa pensare ad una coltivazione piuttosto intensiva, per nualla regolare.

In effetti è anche quello che noi facciamo nel lightbox ma è un processo, per dire, meno "spinto" rispetto alle piantine da vivaio, considerando poi che rimangono negli alveoli per quanto, 5-10 gg? Spesso quando andavo a prendere le piantine per l'orto, una buona parte era un po' sofferente :wacko:

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pioc

facendo un ragionamento molto grossolano:

 

se abbiamo un terriccio che di base sappiamo avere un dato valore di E.C.

aggiungiamo fertilizzazione fino al valore citato, ovvio che non saremo mai precisi

e l'unica sarebbe dotarsi del misuratore E.C. da terriccio (ma costicchia!) però ci si

potrà togliere la curiosità di vedere quel che accade; sono d'accordo sul fatto che spesso

le piantine negli alveolati le si vede in sofferenza ma credo, per quanto ci riguarda, che

l'esperimento (nostro) verta sul verificare che le piante, già neonate, possano reggere

alti valori di E.C. magari in contenitori adeguati :sorcerer:

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Rocoto
....

se abbiamo un terriccio che di base sappiamo avere un dato valore di E.C.

aggiungiamo fertilizzazione fino al valore citato, ovvio che non saremo mai precisi

e l'unica sarebbe dotarsi del misuratore E.C. da terriccio (ma costicchia!) ....

 

Facendo delle misurazioni del percolato dovremmo riuscire a darci un'idea, per prima fare una prova sul terriccio, sapendo già che valore di EC ha, poi aggiungere fertilizzante fino a raggiungere il valore desiderato tenendo conto del discostamento della lettura del terricio iniziale :sorcerer:

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pioc

... anche! :sorcerer:

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Rocoto

Oggi ho fatto alcune prove, non so se serviranno ma tanto per vedere come alzare l'EC del substrato.

 

Ho preso due terricci della Klasman, uno riporta sul sacco un EC di 25 mS/m e l'altro un EC di 55 mS/m, ho riempito due bicchierini da caffè, circa 25g di terriccio, due bicchierini ( pari volume ) di acqua osmotica e ho mischiato il tutto in due bicchieri, ho fatto una prova dopo circa un'ora scolando e filtrando il terriccio, quello con un EC di 25mS/m mi ha dato un valore di 282 µS/cm, quello con un EC di 55 mS/m mi ha dato un valore di 1278 µS/cm, dopo tre ore il primo un valore di 248 µS/cm e il secondo 1300 µS/cm, i valori sono risultati più o meno stabili, naturalmente nessuna relazione con il valore indicato sul sacco, però quello con il valore più alto potrebbe andare bene per iniziare ad aggiungere del fertilizzante, meglio idrosolubile o a lenta cessione ?, calcolando di usare acqua di rete non dovrebbe servirne molto, cosa ne dite?

:lol:

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pioc

secondo io: lenta cessione se si decide di usare un vaso definitivo o semi, l'idrosolubile lo vedo invece più

indicato per piccoli contenitori e con maggiore possibilità di fare successivi dosaggi ecc.

 

bell'impazzimento, eh Rocoto!? :lol:

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Peppe®

a me l'ec, sembra un pò sballato... se uno metteva 10 ml invece di un bicchierino, i risultati erano certamente diversi... stessa cosa con un bicchiere grande al posto del piccolo. calcolare l'ec di un terriccio non è semplice!

qui ci vuole megamarco! :lol:

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Rocoto
secondo io: lenta cessione se si decide di usare un vaso definitivo o semi, l'idrosolubile lo vedo invece più

indicato per piccoli contenitori e con maggiore possibilità di fare successivi dosaggi ecc.

 

bell'impazzimento, eh Rocoto!? ;)

 

Visto che le piante andranno sicuramente in bicchieri di caffè per iniziare, anche io sarei più propenso per quello idrosolubile NPK 10.6.15+3Mg+0,2B, quello a lenta cessione se poi è troppo si deve disfare tutto.

Hai ragione bell'impazzimento :lol:

 

 

a me l'ec, sembra un pò sballato... se uno metteva 10 ml invece di un bicchierino, i risultati erano certamente diversi... stessa cosa con un bicchiere grande al posto del piccolo. calcolare l'ec di un terriccio non è semplice!

qui ci vuole megamarco! :D

 

ho messo un bicchierino per avere la giusta quantità di liquido che mi permettesse di immergere il conduttivimetro, ho letto vari sistemi ma necessitano di strumenti e conoscenze più approfondite, però adesso ho qualche dato in più :lol:

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