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Bonnet

Ortoterapia

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Bonnet

Mondo vegetale = aiuto sociale?

La domanda pone le basi per migliaia di argomenti e tematiche vastissime. :lol:

 

Lavoro in ambito sociale da diversi anni e con curiosità ho spesso notato come le persone con particolari problematiche riescano a superare dei momenti difficili grazie alla coltivazione delle piante. Da puro “ignorante” basavo spesso i miei interventi sfruttando il mondo vegetale, ma questo benessere non influiva solo le persone che seguivo. I peperoncini in particolare diventavano un hobby importante anche per colleghi e amici, che di piante non avevano mai coltivato nulla. Sembrava e sembra una mania dilagante. Un bisogno di qualcosa che si concretizza nella coltivazione.

Da poco ho cambiato lavoro (per me cambia il tipo di utenza) ma l’idea, primaria, è quella di rifare tutto quello che di bello c’è nella coltivazione e riproporre quello che ho già fatto.

Un paio di giorni fa, raccogliendo materiale informativo su Internet, scopro quello che in realtà avevo già potuto osservare in anni di lavoro, l’ortoterapia.

Mi si apre un mondo, più cerco e più capisco che ci sono le basi per capire, sperimentare, condividere e informare. I forum di coltivazione non ne parlano ma la tematica è al pari della ricerca scientifica con le piante stesse, tanto che il Ministero della Salute rilascia crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) per chi partecipa a corsi di orto terapia:

 

La validità e il riconoscimento di questa terapia sono ormai affermati, tanto che la Scuola (scuola agraria del parco di Monza) è stata riconosciuta quale provider ECM (i crediti ECM vengono rilasciati dal Ministero della Salute che certifica l’Educazione Continua in Medicina).

 

Spesso riportiamo nei topic le nostre emozioni che proviamo durante la coltivazione, ma la tendenza (giustamente) è quella di rimarcare il lato della coltivazione in se, mentre le nostre parole di benessere si limitano a poche parole o frasi che spesso non vogliamo rimarcare proprio per non infarcire il topic di troppe “emozioni”. E’ ancora difficile coniugare tematiche “sociali” con tematiche di coltivazione visto che in Italia siamo indietro anni luce su questo aspetto…..

 

Vi invito a leggere il testo di Orti Didattici, veramente ben fatto e chiaro in ogni sua parte. Ricco di spunti e tematiche che aprono la strada a tante cose. Nulla di pesante e nulla a che vedere con new age, biodinamica e altre strane discipline.

 

Copiato da Orti Didattici – Ortoterapia

 

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Terapia orticolturale Probabilmente non ne avete ancora sentito parlare, eppure, quasi certamente, ognuno di voi ne ha già potuto sperimentare i benefici effetti.

"Terapia orticolturale": difficile pensare ad un percorso di valorizzazione della persona che metta in gioco abilità e motivazioni più vicine al nostro "essere naturale".

"...saliamo su un fico per fare colazione. In equilibrio su una scala a pioli scrutiamo tra il chiaroscuro del fogliame, tastiamo la consistenza dei frutti, ... tutti verdi... e ci chiediamo se affonderemo i denti nella polpa rossa e profumata o, al contrario, se ci ritroveremo la bocca piena di granuli sabbiosi..."

 

CHE COS'È?

La "Terapia Orticolturale" o "ortoterapia", traduzione dell'originale anglosassone Horticultural Therapy, si basa sul presupposto, dimostrato scientificamente, che il contatto con la natura, anche la semplice visione di un paesaggio verde, abbia effetti benefici sull'individuo, lo aiuti a sopportare meglio il dolore, la depressione, e addirittura stimoli la ripresa dell'organismo in fase di convalescenza.

La percezione sensoriale, la coordinazione motoria, la soluzione creativa dei problemi, vengono efficacemente stimolate e potenziate da questa pratica, che ha il vantaggio di farci concentrare su un fine che si spiega da sé, assomigliando più ad uno stile di vita che ad una terapia.

 

COME FUNZIONA?

Dalla vangatura alla raccolta della semenza, la diversificazione del lavoro è tale che tutti vedono riconosciuto il proprio saper fare in sinergia col gruppo. Si rafforza così l' autostima, il senso di appartenenza, di identità, di responsabilità, si contrasta il vissuto di isolamento e di inutilità frequente nelle persone con gravi disabilità o negli anziani soli.

Il senso del tempo, dato dalla stagionalità della vita delle piante, il senso dello spazio, che si concretizza nella loro localizzazione fisica, in uno spazio da mappare e rimappare mentalmente in relazione alle rotazioni delle colture, sono continuamente sollecitati mentre la persona, progressivamente, radica i suoi punti di riferimento in questi elementi ancestrali e naturali.

 

CHI L'HA INVENTATA?

La funzione riabilitativa del paesaggio è stata inizialmente riscoperta e promossa soprattutto nei paesi anglosassoni sia sotto forma di Healing Garden che di Therapy Garden, rivolta primariamente a pazienti con disagi di tipo psico-sociale. Negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in Giappone, in Germania e in Inghilterra, l'Horticultural Therapy è praticata come una vera e propria disciplina scientifica: sono stati progettati paesaggi, giardini e aree verdi grazie alla collaborazione di architetti del paesaggio. I giardini terapeutici, come quelli per non vedenti, per anziani e disabili motori, per malati di Alzheimer, permettono di muoversi tra piante e fiori senza bisogno di un accompagnatore, permettendo un' esperienza di contatto ed esplorazione più autonoma.

 

E IN ITALIA?

In Italia si fa ancora molto poco, e quello che c'è nasce di solito dall'iniziativa individuale di persone particolarmente sensibili a questo tema, anche se ultimamente sta facendosi strada la concezione di habitat come risorsa sociale e terapeutica e hanno preso avvio, a livello nazionale, diverse esperienze significative che si raccolgono attorno ai temi del paesaggio terapeutico e delle fattorie sociali. L'insieme di queste esperienze si inserisce nel più ampio panorama della cosiddetta Agricoltura Sociale, uno dei nuovi modelli di welfare che si sta tentando di sperimentare nei territori rurali e nelle nuove relazioni tra città e campagna. Riguarda esperienze, programmi e interventi, nei quali vengono condotte attività agricole, di coltivazione, di allevamento o di trasformazione di prodotti agroalimentari, che vedono coinvote attivamente persone appartenenti alle cosiddette fasce deboli.

 

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Alcuni siti interessanti:

http://www.ortogiardinoterapia.org/ -> ORTOS: Osservatorio in Rete Telematica dell'Ortoterapia nel Sociale.

http://vivereilverde.blogspot.com/2009/02/ortoterapia.html

http://www.monzaflora.net/it/left_ortoterapia.php

 

http://www.ahta.org/ -> American Horticultural Therapy Association

 

coltivazione = sociale = ricerca = condivisione

 

Questi argomenti non sono dedicati a particolari tipologie di persone ma riguardano tutti noi!!

 

Alla prossima puntata…... :D

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mich

Bene, Bonnet, complimenti per questo "articolo"!

 

Per quanto mi riguarda il tutto è scontato (o già assimilato da lungo tempo), ma è bene rimarcare questi aspetti molto sani e positivi. Coltivare ci fa far parte della Terra, della Natura e le emozioni che si provano sono tali da permetterci di combattere sensazioni negative e di migliorare, al contempo, la nostra emotività e la nostra psiche, come pure il nostro corpo.

 

Come si sa, io lavoro in modo molto empirico e poco teorico (non sono in grado -non voglio???- di assimilare determinati concetti e già mi blocco a parole come "fenotipo"). Ma quel che è certo, quando sono in campo a vangare, seminare, strappare infestanti, potare, guardare, ammirare, raccogliere, beh, in quei momenti sono un tutt'uno con la Natura. E l'emozione perdura dentro me attivando la positività e il desiderio di rappresentare quello che provo, perché no?, tramite immagini:

 

Fatalii-naga.JPG

 

Le stesse emozioni possiamo provarle con passeggiate in montagna e/o in luoghi ancora incontaminati o con altre attività sane. Ma la coltivazione fa parte di noi per tutto l'anno (o quasi) ed è sicuramente il miglior modo di rendersi conto che essa può fare del bene a noi, permettendoci di capire che anche noi possiamo fare del bene alla Natura stessa. La coltivazione è come la nostra Vita, solo che procede rapidamente, iniziando verso gennaio e terminando a inizio inverno (mediamente...).

 

Come diceva Teo forse proprio ieri a proposito dell'a i s p e s, non domandiamoci cosa può fare la Natura per noi, domandiamoci cosa possiao fare noi per lei. E facciamolo! E lo scambio sarà equo, perché entrambi abbiamo solo da guadagnarci!

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Bonnet

Gran bel post Mich! Secondo me materiale da convidere ne abbiamo, ho trovato libri che trattano l'argomento dell'ortoterapia, soprattutto in inglese (del resto le origini sono anglosassoni e americane). Devo capire su quale orientarmi.

Se qualcuno ha materiale da condividere ben venga, del resto voglio dire se queste tematiche vengono inserite nel triennio universitario di certe facoltà un motivo ci sarà no? L'importanza è al pari della coltivazione stessa.

 

:D

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Lonewolf

Ottimo spunto!

 

E' evidente che "coltivare" ha un effetto positivo sulla nostra psiche, ma spesso non diamo troppo peso a questo aspetto e non ne parliamo.

A maggior ragione questa attivita' puo' essere utile a persone con disagi sociali di qualsiasi tipo

(beh, anche noi, a dirla tutta, non siamo proprio del tutto normali :D)

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Piccantilly

... a tal proposito vi segnalo questo libro, veloce e leggero da leggere <_<

 

ortoterapia.pdf

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hot cat
... a tal proposito vi segnalo questo libro, veloce e leggero da leggere :)

 

ortoterapia.pdf

Ahhh!!! pensavo che era il Libro "intero" e invece è solo la copertina!! <_<:) mi sono Auto"imbarcato" :D :D

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Bonnet

Piccantilly lo hai?? Come è?

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megamastger71

Devo dire che con me l'ortoterapia ha funzionato :D

 

adesso sorrido ma l'anno scorso ero davvero a pezzi .....

 

purtroppo oramai da più di un anno soffro di acufene ... oramai l'ho assimilato e neanche mi da più tanto fastidio (solo un po' la mattina appena sveglio e prima di andare a letto)

 

I primi tempi ero proprio a terra ... direi anche sotto ....

 

Oltre alla mia famiglia ed agli amici (anche forumistici) mi è stata di grandissimo aiuto la passione per i peperoncini e per la campagna .... certe volte andavo apposta in campagna a zappare, lavorare e raccogliere proprio per distrarmi .... e mi è servito tanto per superare indenne quei brutti momenti ....

 

Avere una passione (banale o importante che sia) è una grande terapia .... a maggior ragione se consiste nello stare a contatto diretto con la meraviglia della natura

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mayta
Devo dire che con me l'ortoterapia ha funzionato :thumbsup:

 

adesso sorrido ma l'anno scorso ero davvero a pezzi .....

 

purtroppo oramai da più di un anno soffro di acufene ... oramai l'ho assimilato e neanche mi da più tanto fastidio (solo un po' la mattina appena sveglio e prima di andare a letto)

 

I primi tempi ero proprio a terra ... direi anche sotto ....

 

Oltre alla mia famiglia ed agli amici (anche forumistici) mi è stata di grandissimo aiuto la passione per i peperoncini e per la campagna .... certe volte andavo apposta in campagna a zappare, lavorare e raccogliere proprio per distrarmi .... e mi è servito tanto per superare indenne quei brutti momenti ....

 

Avere una passione (banale o importante che sia) è una grande terapia .... a maggior ragione se consiste nello stare a contatto diretto con la meraviglia della natura

 

 

Ho letto solo adesso questo thread, e certamente il mio commento è molto off topic, e me ne scuso subito.

Volevo però dire a Megamastger che ho sofferto anch'io di acufene e so che è snervante, chi non ha esperienza non immagina come ti può ridurre. Io ho trovato un otorino bravissimo qui a Trento che è riuscito a tirarmene fuori dopo 10 mesi di aerosolterapia con cortisone, facevo anche altre inalazioni di vario genere, e per ultimo ho anche passato le vacanze al mare a tirare su acqua marina col naso (aahh, il mare di Sardegna....). Ora non ce l'ho più, solo ogni tanto quando c'è molta umidità lo sento leggero leggero, ma poi se ne va. Non demordere, fatti venire una capoccia tosta come la mia e magari sarai altrettanto fortunato. Però se ti sei abituato e non ti scassa più le scatole va benone, a me tutti i medici avevano detto che prima ti abitui è meglio è. Comunque auguri :)

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megamastger71

Grazie mille ....

 

si oramai è un brutto ricordo ... ci convivo senza grosse difficoltà

mentre scrivo sento quel fischio che mi è oramai familiare :thumbsup:

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Maverick

Credo che questo 3D possa essere quello più appropriato dove inserire questo articolo trovato sul web in merito alla passione benefica per l'orto!

 

Contro l'ansia da crisi ecco l'orto fai-da-te

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