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tattico

biogrow e impianti di irrigazione

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tattico

Vi espongo un problemino che mi si presentò anche l'anno scorso e che si risolse con una progressiva diminuzione di uso del biogrow fino ad annullarne l'utilizzo. Con evidenti peggioramenti dello stato di salute delle piante...

Mi spiego

Se metti in opera un impianto di irrigazione automatico, cosa che consiglio assolutamente, le occasioni di utilizzo dei fertilizzanti si riducono, in quanto il classico giretto con annaffiatoio alla mano viene sostituito dalla quotidiana spruzzatina del gocciolatore di turno. Quindi la fertilizzazione va programmata, ma non è così scontata sta cosa...

Allora vi chiedo, come fate? Ogni tanto aggiungete un giro extra ricco di fertilizzante?

Oppure esistono altri metodi?? Idroponica a parte ovviamente.

Grazie a tutti e scusate se l'argomento può sembrare banale ma io l'anno scorso mi sono trovato un pò arenato su sta cosa...

ciao

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nipotastro

la via piu' breve e' creare una vasca (bidone, serbatoio) nella quale aggiungere il fertilizzante, tra il rubinetto e l'impianto di distribuzione...

 

e' quello che cerchero' di fare io: aggiungero' settimanalmente il fertilizzante nel bidone che sara' riempito di acqua, e posizionero' il programmatore in uscita da quest'ultimo.

 

 

 

 

l'alternativa e' quella di dotarsi di una sorta  miscelatore che faccia scendere la dose giusta di fertilizzante nell'impianto. (esistono, ma costicchiano)

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Lonewolf

Un bidone per l'acqua a monte della centralina di irrigazione e' la riposta giusta, come indicato da nipotastro.

Walter ha un sistema davvero sofisticato in cui all'apertura della centralina scatta una pompa che spinge l'acqua nell'impianto prelevandola da due grossi bidoni; in questo modo il metodo e' utilizzabile anche per impianti con molti gocciolatori o (come nel suo caso) con dislivelli (di fatto i bidoni sono all'altezza delle piante piu' basse).

 

Un ulteriore vantaggio del metodo e' la possibilita' di controllare il PH dell'acqua.

 

Una possibile alternativa e' l'uso di concime a lenta cessione; e' quello che stiamo sperimentando quest'anno (Mich, Walter io e forse altri) con il Basacote; in teoria dovrebbe bastare per 6 mesi.

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tattico

ma la centralina si attacca a un rubinetto, no? Quindi il bidone, chiuso?, deve averne uno, giusto?

 

basacote? Scusa Claudio ma forse ho perso qualche 3d...mi daresti maggiori informazioni?

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Lonewolf

http://www.international.compo.com/export/...df/basacote.pdf

Su vari post nel forum trovi solo discussioni sulle dosi (3-5 gr per litro di terriccio)

 

Nell'impianto di Piccantilly la sequenza e' rubinetto+bidoni+pompa+centralina e' collegata ad un tubo che arriva dai bidoni; c'e' un sensore (non so spiegarti i dettagli) che "sente" quando la centralina si apre e fa partire la pompa.

I bidoni si riempiono aprendo il rubinetto a centralina chiusa.

Con due bidoni di tipo industriale (credo da 150 litri l'uno) c'e' una buona autonomia; in ogni caso penso sia possibile anche lasciare aperti i rubinetti (in caso di assenza prolungata)

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tribo75

Scusate la domanda magari banale.

Se si mette il fertilizzante nel bidone e non viene utilizzata tutta l'acqua, non c'è il rischio che il fertilizzante rimasto precipiti e non sia più disponibile o magari anche solo una parte dei microelementi non siano più assimilabili?

Se ricordo bene alcune sostanze soffrono la temperatura elevata una volta disciolti e presumo che un bidone in piena estate si scaldi parecchio.

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Lonewolf

Nell'impianto di Walter il problema surriscaldamento non si pone perche' i bidoni sono indoor, praticamente in cantina.

La precipitazione di componenti del fertilizzante e' possibile e in certi casi sarebbe necessario mescolare i componenti solo all'ultimo minuto prima di utilizzarli; e' uno dei motivi per cui ci sono due bidoni (presumo che la pompa peschi simultaneamente da entrambi, ma non conosco questo dettaglio)

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