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Lonewolf
Spesso trovo o mi sono segnalati siti di vendita semi o discussioni su social network in cui si proclama che isolare per produrre semi puri non serve a nulla, tanto si ottengono comunque frutti conformi perche' la percentuale di impollinazione incrociata e' molto bassa e altre amenita' di questo tipo.


Certo, se non si isola, non c'e' certezza che ci sia realmente una ibridazione; e' possibile, forse probabile, ma non certo.

Si puo' essere fortunati e ottenere comunque frutti conformi, ma non si puo' esserne certi a priori.




La percentuale di impollinazione incrociata dipende molto dalla varieta'; se lo stigma e' molto corto, e' piu' facile ci sia autoimpollinazione.

Dipende anche molto da quanti impollinatori ci sono in circolazione.

Il risultato dipende anche in qualche misura dalla stabilita' dei caratteri della varieta' madre; piu' i suoi caratteri sono dominanti, piu' e' probabile che i figli da impollinazione incrociata le assomiglino, almeno nella prima generazione.


Con varieta' di questo tipo si possono ottenere risultati che sembrano conformi, ma con geni recessivi "nascosti" che possono dare effetti indesiderati in generazioni successive.

Per esempio, l'incrocio di una varieta' (omozigote) a frutti rossi (carattere dominante) con una a frutti gialli produce sempre frutti rossi nella prima generazione, ma nella seconda possono apparire frutti gialli ...



La mia esperienza diretta (che vale ovviamente per la mia coltivazione, dove girano parecchi impollinatori) e' che in assenza di isolamento la probabilita' di ottenere frutti non conformi e' molto alta.

Lo dimostra, per esempio, il semplice fatto che nell'aiuola dove coltivo 4-5 vasi di ornamentali ogni anno nascono spontaneamente moltissime piantine, quasi tutte con caratteristiche intermedie tra quelle che ho coltivato l'anno precedente.

Quasi mai vedo piantine del tutto conformi alle possibili madri.

Questo si puo' anche spiegare pensando che gli ibridi tra diverse varieta' siano piu' forti e nascano spontaneamente e crescano piu' facilmente dei semi puri, ma resta il fatto che gli incroci avvengono, eccome!



Comunque, c'e' un argomento che, a mio avviso, e' molto convincente per rendere evidente l'importanza di isolare.


Aziende sementiere che operano con i Capsicum effettuano ogni anno prove di incroci e stabilizzazioni.

Per queste attivita' operano in serre a prova di insetto che costano decine di migliaia di euro.

Inoltre, per produrre i semi da vendere utilizzano monocolture (principalmente in Asia).

Tutto questo comporta a queste aziende dei notevoli costi.

Se il rischio ibridazione fosse trascurabile, potrebbero benissimo coltivare in Italia e in pieno campo (o in serre "normali") con costi molto minori.

Non credo che questi professionisti siano tutti sciocchi che buttano i soldi per precauzioni inutili, no?


Pensiamo anche a Mario Dadomo, alle sue coltivazioni sotto tunnel in tnt ben chiusi per la produzione di semi e ai tanti sacchetti sparsi per il campo catalogo ...

Era anche lui uno sciocco?

Non credo proprio.


Ci sono anche molti articoli/libri di Paul Bosland sull'argomento, con spiegazioni dettagliate e immagini di serrette in tnt per l'isolamento.


cages.jpg


E' anche lui tanto sciocco da sobbarcarsi tanto lavoro inutile?


Ci si puo' girare attorno finche' si vuole, ma l'unico modo per avere una ragionevole certezza di ottenere risultati conformi alle attese e' produrre semi in isolamento.
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joefish

e ha detto TUTTO!

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aquiladimare

Ciao a tutti... Bellissimo post e soprattutto molto comprensibile. Sono al primo anno di esperienza e le mie piantine sembrano venire su bene (a parte la botta di freddo che hanno preso ieri e per la quale sono state trasferite dentro casa). Vorrei evitare l'ibridazione e userà il metodo del TNT. Ho solo un dubbio. Alcune piantine stanno già facendo i primi fiorellini alla base della biforcazione a Y che si sta formando in questo periodo. Credo che ora sia un po' prematuro coprire i primi fiorellini, dico bene? Meglio aspettare che crescano di più e facciano più fiori?

 

GRAZIE MILLE! :pirate:

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Lonewolf

Si,k coprire solo i fiori alla prima biforcazione e' complicato, bisogna di fatto insacchettare tutta la pianta.

Una pianta piccola tutta insacchettata e' un invito a nozze per il vento :(

Meglio aspettare che ci siano rami piu' robusti :yes:

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Breintrast

ciao

durante l'essicazione si potrebbero tenere anche al sole,i semi?

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Lonewolf

durante l'essicazione si potrebbero tenere anche al sole,i semi?

 

Meglio di no. C'e' il rischio che i semi raggiungano temperature troppo elevate (50°C o piu') che potrebbero ridurne la vitalita'.

Sappiamo, da test effettuati su semi estratti da un essicatore, che i semi possono germinare anche dopo essicazione a 60°C o oltre, ma la percentuale di germinazione si riduce.

Inutile rischiare.

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Breintrast

ah,io pensavo che per ridurre i problemi di muffa dovuti all'estrazione semi dal frutto fresco fosse meglio asciugarli al sole

avrei un'altra domandina riguardo i semi......quelli di peperoncini ibridi sono fertili?

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Lonewolf

pensavo che per ridurre i problemi di muffa dovuti all'estrazione semi dal frutto fresco fosse meglio asciugarli al sole

 

38°C e' la temperatura ideale, ma per piccole quantita' va benissimo la temperatura ambiente, all'ombra (in casa)

 

i semi......quelli di peperoncini ibridi sono fertili?

 

Certo!

Probabilmente piu' di quelli puri, considerando che in natura l'impollinazione incrociata e' un modo per migliorare il patrimonio genetico.

Fanno eccezione alcuni ibridi particolari tra specie molto diverse, che potrebbero anche essere poco o per nulla fertili.

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Breintrast

Lonewolf,ti ringrazio per la bella spiegazione

io se mi permetti approfitto della tua gentilezza per chiedere ancora.i semi vanno sempre prima essiccati,o possono essere seminati anche freschi cioè appena estratti dal frutto?

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Lonewolf

Si, i semi di peperoncino si possono seminare anche appena estratti dai frutti; in certe specie nascono anche piu' facilmente che dopo l'essiccazione

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Lonewolf

 

Spesso trovo o mi sono segnalati siti di vendita semi o discussioni su social network in cui si proclama che isolare per produrre semi puri non serve a nulla, tanto si ottengono comunque frutti conformi perche' la percentuale di impollinazione incrociata e' molto bassa e altre amenita' di questo tipo.
Certo, se non si isola, non c'e' certezza che ci sia realmente una ibridazione; e' possibile, forse probabile, ma non certo.
Si puo' essere fortunati e ottenere comunque frutti conformi, ma non si puo' esserne certi a priori.
La percentuale di impollinazione incrociata dipende molto dalla varieta'; se lo stigma e' molto corto, e' piu' facile ci sia autoimpollinazione.
Dipende anche molto da quanti impollinatori ci sono in circolazione.
Il risultato dipende anche in qualche misura dalla stabilita' dei caratteri della varieta' madre; piu' i suoi caratteri sono dominanti, piu' e' probabile che i figli da impollinazione incrociata le assomiglino, almeno nella prima generazione.
Con varieta' di questo tipo si possono ottenere risultati che sembrano conformi, ma con geni recessivi "nascosti" che possono dare effetti indesiderati in generazioni successive.
Per esempio, l'incrocio di una varieta' (omozigote) a frutti rossi (carattere dominante) con una a frutti gialli produce sempre frutti rossi nella prima generazione, ma nella seconda possono apparire frutti gialli ...
La mia esperienza diretta (che vale ovviamente per la mia coltivazione, dove girano parecchi impollinatori) e' che in assenza di isolamento la probabilita' di ottenere frutti non conformi e' molto alta.
Lo dimostra, per esempio, il semplice fatto che nell'aiuola dove coltivo 4-5 vasi di ornamentali ogni anno nascono spontaneamente moltissime piantine, quasi tutte con caratteristiche intermedie tra quelle che ho coltivato l'anno precedente.
Quasi mai vedo piantine del tutto conformi alle possibili madri.
Questo si puo' anche spiegare pensando che gli ibridi tra diverse varieta' siano piu' forti e nascano spontaneamente e crescano piu' facilmente dei semi puri, ma resta il fatto che gli incroci avvengono, eccome!
Comunque, c'e' un argomento che, a mio avviso, e' molto convincente per rendere evidente l'importanza di isolare.
Aziende sementiere che operano con i Capsicum effettuano ogni anno prove di incroci e stabilizzazioni.
Per queste attivita' operano in serre a prova di insetto che costano decine di migliaia di euro.
Inoltre, per produrre i semi da vendere utilizzano monocolture (principalmente in Asia).
Tutto questo comporta a queste aziende dei notevoli costi.
Se il rischio ibridazione fosse trascurabile, potrebbero benissimo coltivare in Italia e in pieno campo (o in serre "normali") con costi molto minori.
Non credo che questi professionisti siano tutti sciocchi che buttano i soldi per precauzioni inutili, no?
Pensiamo anche a Mario Dadomo, alle sue coltivazioni sotto tunnel in tnt ben chiusi per la produzione di semi e ai tanti sacchetti sparsi per il campo catalogo ...
Era anche lui uno sciocco?
Non credo proprio.
Ci sono anche molti articoli/libri di Paul Bosland sull'argomento, con spiegazioni dettagliate e immagini di serrette in tnt per l'isolamento.
E' anche lui tanto sciocco da sobbarcarsi tanto lavoro inutile?
Ci si puo' girare attorno finche' si vuole, ma l'unico modo per avere una ragionevole certezza di ottenere risultati conformi alle attese e' produrre semi in isolamento.

 

 

Riporto in primo piano questo mio messaggio per aggiungere una riflessione.

Gli appassionati che producono semi puri partendo da varietà stabili e assicurando l'autoimpollinazione con l'isolamento sono ormai una sparuta minoranza ...

 

L'imperativo è produrre continuamente nuovi incroci; questa tendenza in effetti maschera benissimo il fatto che ogni anno ci sono in circolazione nuove varianti non solo per il gusto delle novità, ma anche perchè nessuno riesce a replicare quelle dell'anno prima :rolleyes:

 

Vedo molte foto di coltivazioni, in giro per il web, ma quasi mai mi capita di vedere una qualsiasi forma di isolamento.

 

Vorrei solo far notare ai "creatori di incroci seriali" che l'isolamento è fondamentale non solo per ottenere semi in purezza, ma ANCHE per avere un minimo di certezza sul padre di un qualsiasi incrocio.

Se infatti si prende il polline da un fiore aperto e non isolato, è concreta la possibilità che qualche granulo di polline non sia di quel fiore, ma sia stato portato lì da un'ape di passaggio; in pratica, si può prendere il polline da un fiore della varietà Y per creare l'incrocio X x Y, ma in realtà si sta impollinando X con polline di padre ignoto ... :rolleyes:

Ovviamente i risultati potrebbero riservare qualche sorpresa.

 

Analogo discorso vale anche per il fiore impollinato sulla pianta madre; se non si ha l'accortezza di isolarlo o almeno togliere i petali e le antere, c'è la possibilità che il fiore poi si autoimpollini e/o sia visitato da api provenienti da altre varietà ...

 

Circa la presunta bassa percentuale di impollinazione incrociata nei Capsicum, credo che chi sostiene questa ipotesi non abbia mai osservato un'ape, un bombo o un sirfide al lavoro.

La visita di fiori di diverse varietà in sequenza non è certo una possibilità remota e teorica; uno solo di questi insetti può visitare sistematicamente TUTTI i fiori aperti di molte piante diverse in sequenza, con i risultati che si possono immaginare.

 

Ricordo infine che ottenere un frutto (apparentemente) conforme da semi non puri non da alcuna garanzia che altri semi dallo stesso frutto possano dare lo stesso risultato.

Ogni seme è il risultato di un diverso granulo pollinico ed è una storia a sé ...

 

Mi rendo conto di essere una "vox clamantis in deserto", ma a forza di insistere magari qualche briciolo di informazione arriverà a qualcuno ... se non a chi vende semi, almeno a chi li acquista ...

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