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Squawk

Realizzazione microirrigazione da balcone

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Squawk

Ciao a tutti, come anticipato nel post di coltivazione, quest'anno il progetto era di dotare il balcone di un impianto di microirrigazione per risparmiare fatica, garantirmi qualche giorno di autonomia nel caso di assenze e cercare di ridurre al minimo i problemi di marciume apicale dell'anno scorso (causati sicuramente dalle mie innaffiature irregolari e periodi di stress idrico). Condivido il mio progetto, magari può essere di ispirazione per qualcuno :)

 

I problemi principali da affrontare erano tre:


- mancanza di acqua corrente
- i kit già pronti come quello della claber con pannello solare non riescono a garantire il fabbisogno necessario nel periodo più caldo o in presenza di troppe piante.

- possibilità di tarare il timer al minuto

Ho risolto con un impianto fai-da-te con timer elettronico, pompa da acquario e riserva di acqua da circa 50 litri (un cestino della pattumiera rinforzato con delle fascette di plastica spesse).

Questa la vista d'insieme. Uno dei problemi con gli impianti del genere è la pressione di esercizio: purtroppo le pompe economiche non offrono mai prestazioni eccellenti, tuttavia la pompa da acquario che ho usato ha una pressione nominale di 0.3 bar (o alternativamente una prevalenza di 3 metri), più che sufficienti se accoppiati a gocciolatori regolabili. Credo però siano inutilizzabili gli autocompensanti, o che comunque funzionino, ma con flussi irrisori.

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Questo il timer elettronico, che ha funzioni piuttosto flessibili di temporizzazione. Inoltre è programmabile con intervalli minimi di 1 min, molto utile per tarare con precisione il tutto. Essendo da uso interno (e costando le scatole di derivazione da esterno un occhio della testa) ho optato per usare un tupperware a chiusura stagna come contenitore da esterno, con dei pressacavi per garantire il massimo della tenuta.

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Insorge ora un altro problema: se la riserva di acqua è piena, il pelo dell'acqua si trova ad una quota superiore rispetto ai gocciolatori, e quando la pompa si spegne si instaura un effetto sifone per cui l'acqua continua a fluire nel tubo.
Soluzione: un raccordo a tre vie con valvola di non ritorno. Durante il normale funzionamento la valvola è chiusa è l'acqua fluisce senza problemi. Quando l'impianto si spegne, la depressione che si crea è sufficiente a far aprire la valvola facendo entrare aria e interrompendo il sifone.

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Per evitare intasamenti dei gocciolatori ho preferito inserire un filtro in linea. Il contenitore non è stagno e l'acqua di Milano è piuttosto calcarea, è praticamente la norma vedere depositi di calcio consistenti sui filtri dei rubinetti. Questo filtro impedirà che particelle troppo grosse possano finire più a valle.

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Come gocciolatori ho utilizzato questo modello della claber.

 

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Con la pompa in dotazione, facendo diverse misurazioni, ho visto che in posizione totalmente aperta erogano 3 litri/ora, non male considerando la portata e la pressione tutto sommato minuscole. Ovviamente impostando timer e apertura dei gocciolatori è possibile regolare molto di fino l'erogazione, fattore molto utile soprattutto ora che le piante sono ancora di dimensione contenuta e non sono così assetate. 

Alcune note pratiche: la linea principale è realizzata con un tubo da 13/16 mm. Le linee secondarie con capillare da 4/6mm collegate in parallelo: pur dividendosi il flusso totale per ogni capillare presente la pressione rimane grossomodo inalterata, scelta praticamente obbligata visto il dimensionamento dell'impianto.

Facendo dei calcoli spannometrici conto di avere in definitiva 6 piante che nel periodo più torrido ho visto possono richiedere circa 1.5 litri d'acqua al giorno. Considerando il reservoir da 50 litri vuol dire circa 5 giorni e mezzo di autonomia, non male per il periodo più critico. Avendo inoltre una riserva centralizzata, in caso di necessità è possibile effettuare somministrazione sistemiche (ad esempio di fertilizzante verso fine stagione) semplicemente diluendolo nel contenitore.

Al momento ho quattro piante nel vaso definitivo, fra un po' lo spazio rimasto verrà occupato dai pomodori. Questo impianto mi permette una flessibilità e un'autonomia che non avevo, soprattutto considerata la mancanza di acqua corrente e lo spazio limitato di noi coltivatori urbani. Come spesa totale dovrei essere rimasto attorno agli 85€, ma ne vale decisamente la pena ;)

Alla prossima!

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kapto

Complimenti. Bellissimo e ingegnoso.
Sono anni che vorrei mettere un sistema automatico di irrigazione, ma tra gatti e cani temo che durerebbe veramente poco :)

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Oban

Molto interessante ed utile.

Quando facevo le monocolture isolate sul balcone, Joefish mi aveva proposto un sistema a caduta con un'elettrovalvola a 12 V, non avendo nemmeno la corrente elettrica sul balcone.

 

Mi studio meglio le soluzioni che hai adottato, magari in futuro posso sfruttare il tuo progetto, grazie.

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Squawk
6 minutes ago, Oban said:

Molto interessante ed utile.

Quando facevo le monocolture isolate sul balcone, Joefish mi aveva proposto un sistema a caduta con un'elettrovalvola a 12 V, non avendo nemmeno la corrente elettrica sul balcone.

 

Mi studio meglio le soluzioni che hai adottato, magari in futuro posso sfruttare il tuo progetto, grazie.

 

Guarda, per la verità in teoria nemmeno io avrei la corrente, ma ho sfruttato  la scatola di derivazione del condizionatore per attaccarci un cavo. Ovviamente maneggiando la 220V bisogna sapere cosa si sta facendo (lo metto come disclaimer) :)

 

Se hai bisogno scrivimi in pvt, ci mancherebbe

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escucho

Ragazzi io avendo un terrazzo vorrei realizzare un qualcosa del genere ma il mio unico timore è quello di non far arrivare l’acqua alle piante che si trovano ad una certa distanza dal rubinetto. Come potrei risolvere? Immagino sia una questione di pressione, considerate che abito al 6° piano e che le ultime piante si troverebbero ad una distanza di max 15 dal rubinetto. 

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joefish

Immagino tu intenda 15 metri.

In base alla mia esperienza ti posso dire che la pressione non e' il problema principale. Anche io sono stato per anni al 6 piano e ho dovuto mettere un riduttore di pressione. 

Sia per salvaguardare l'impianto, in particolare la valvola del temporizzatore, sia per avere una pressione costante ed non impazzire con le regolazioni. Se vedi i manuali, i dati sono sempre riferiti a pressioni di esecrazioni di 1.5 bar.

 

Il vero problema, secondo me, e' proprio la regolazione. Mi spiego. Anche se tu utilizzassi vasi tutti della stessa capienza, avresti sempre piante che richiedono più acqua e altre meno.

Ti dico un po' le conclusioni (per nulla certe, eh!) a cui sono arrivato nelle mie prove.

 

1. Avere un circuito chiuso ad anello aiuta molto la distribuzione dell'acqua.

2. Meglio tempi lunghi e poca acqua che gocciola che il contrario. Anche se ora ho visto che Leroy Merlin vende un temporizzatore che va anche al secondo.

3. Ad avere tempo la cosa migliore e' sistemare tutto, mettere delle bottiglie sotto i gocciolatori e regolarli cercando di avere stesse quantità d'acqua a parità di tempo

4. Effetto farfalla, chiudi un gocciolatore e questo scombussola tutto

5. Tubo da 16 per l'anello principale e diramazioni con quello da 6, il rischio e' di dover ricorrere a tappi, rubinetti micro e altro in caso di modifiche se non addirittura la sostituzione del tubo intero.

6. E' utile segmentare l'anello principale, ci sono dei raccordi a due vie proprio per giuntarli, in questo modo hai la possibilità  di sostituire piccoli pezzi anziché tratti lunghi e tutto risulta più versatile

7. pensare bene prima all'impianto invece di farlo man mano

 

Questo se ti attacchi alla rete idrica di casa, se devi usare un serbatoio e una pompa il discorso e' simile ma ci vuole più attenzione nella messa a punto.

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escucho
10 hours ago, joefish said:

Immagino tu intenda 15 metri.

In base alla mia esperienza ti posso dire che la pressione non e' il problema principale. Anche io sono stato per anni al 6 piano e ho dovuto mettere un riduttore di pressione. 

Sia per salvaguardare l'impianto, in particolare la valvola del temporizzatore, sia per avere una pressione costante ed non impazzire con le regolazioni. Se vedi i manuali, i dati sono sempre riferiti a pressioni di esecrazioni di 1.5 bar.

 

Il vero problema, secondo me, e' proprio la regolazione. Mi spiego. Anche se tu utilizzassi vasi tutti della stessa capienza, avresti sempre piante che richiedono più acqua e altre meno.

Ti dico un po' le conclusioni (per nulla certe, eh!) a cui sono arrivato nelle mie prove.

 

1. Avere un circuito chiuso ad anello aiuta molto la distribuzione dell'acqua.

2. Meglio tempi lunghi e poca acqua che gocciola che il contrario. Anche se ora ho visto che Leroy Merlin vende un temporizzatore che va anche al secondo.

3. Ad avere tempo la cosa migliore e' sistemare tutto, mettere delle bottiglie sotto i gocciolatori e regolarli cercando di avere stesse quantità d'acqua a parità di tempo

4. Effetto farfalla, chiudi un gocciolatore e questo scombussola tutto

5. Tubo da 16 per l'anello principale e diramazioni con quello da 6, il rischio e' di dover ricorrere a tappi, rubinetti micro e altro in caso di modifiche se non addirittura la sostituzione del tubo intero.

6. E' utile segmentare l'anello principale, ci sono dei raccordi a due vie proprio per giuntarli, in questo modo hai la possibilità  di sostituire piccoli pezzi anziché tratti lunghi e tutto risulta più versatile

7. pensare bene prima all'impianto invece di farlo man mano

 

Questo se ti attacchi alla rete idrica di casa, se devi usare un serbatoio e una pompa il discorso e' simile ma ci vuole più attenzione nella messa a punto.


Quindi in base alla tua esperienza @joefish per dirla in altri termini il gioco non vale la candela? Anche perchè effettivamente, ragionando su quanto hai detto, il problema è la regolazione ovvero mica tutte le piante hanno bisogno della stessa quantità d’acqua quindi come si fa? Si stabilisce uno standard per tutte e stop oppure si può agire sulla singola quantità di acqua erogata alla pianta? E inoltre non è detto che x acqua alla pianta oggi vada bene sempre per la stessa pianta tra 1 settimana e quindi bisogna regolare costantemente? 

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joefish

No no, mi spiace essere sembrato cosi' drastico, ho scritto anche un po' velocemente perche' ero al lavoro.

 

La regolazione di massima si fa all'inizio, io cerco di fare in modo da dare il minimo indispensabile e poi di tanto in tanto correggo con irrigazioni tradizionali. Certo se pensi di doverle abbandonare per parecchio tempo (> 2-3 settimane) la cosa, per come la vedo io, potrebbe diventare complicata. In un modo o nell'altro non ho mai superato le due-tre settimane di "abbandono". 

Avendo quasi sempre qualche vaso piu' piccolo, con la piantina che non vuoi abbandonare, con quella di non pepper che ti dispiace se muore e con qualche altra pianta qua e la' finisce sempre che ci si deve inventare qualche diramazione a basso flusso per non trovarsi con fuoriuscite di acqua che provocano danni ai vicini sottostanti. (vai a vedere, nelle mie coltivazioni passate, cosa mi sono dovuto inventare per evitare rogne con il vicino).

 

Proprio stamattina ho fatto la prima irrigazione automatica. Nel mio impianto uso i gocciolatori Claber da 0-6 l/h praticamente chiusi, li chiudo e poi faccio un giro ad aprire. Le piante nei vasi da 15  litri sono andate bene al momento, poi si deve vedere su piu' giorni se la quantità e' sufficiente o meno. Le piu' piccole avevano i sottovasi pieni. Ho provato a chiudere ulteriormente. Tengo impostato 6 minuti di irrigazione alle 7 del mattino.

 

Credo che confrontarsi sia molto utile, ma alla fine si deve fare molta pratica con il proprio impianto e cercare di non modificarlo troppo per non ricominciare da zero ogni volta. 

 

E chiaramente c'entra pure che, magari, sono io farmi pippe mentali... :D

 

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escucho
35 minutes ago, joefish said:

No no, mi spiace essere sembrato cosi' drastico, ho scritto anche un po' velocemente perche' ero al lavoro.

 

La regolazione di massima si fa all'inizio, io cerco di fare in modo da dare il minimo indispensabile e poi di tanto in tanto correggo con irrigazioni tradizionali. Certo se pensi di doverle abbandonare per parecchio tempo (> 2-3 settimane) la cosa, per come la vedo io, potrebbe diventare complicata. In un modo o nell'altro non ho mai superato le due-tre settimane di "abbandono". 

Avendo quasi sempre qualche vaso piu' piccolo, con la piantina che non vuoi abbandonare, con quella di non pepper che ti dispiace se muore e con qualche altra pianta qua e la' finisce sempre che ci si deve inventare qualche diramazione a basso flusso per non trovarsi con fuoriuscite di acqua che provocano danni ai vicini sottostanti. (vai a vedere, nelle mie coltivazioni passate, cosa mi sono dovuto inventare per evitare rogne con il vicino).

 

Proprio stamattina ho fatto la prima irrigazione automatica. Nel mio impianto uso i gocciolatori Claber da 0-6 l/h praticamente chiusi, li chiudo e poi faccio un giro ad aprire. Le piante nei vasi da 15  litri sono andate bene al momento, poi si deve vedere su piu' giorni se la quantità e' sufficiente o meno. Le piu' piccole avevano i sottovasi pieni. Ho provato a chiudere ulteriormente. Tengo impostato 6 minuti di irrigazione alle 7 del mattino.

 

Credo che confrontarsi sia molto utile, ma alla fine si deve fare molta pratica con il proprio impianto e cercare di non modificarlo troppo per non ricominciare da zero ogni volta. 

 

E chiaramente c'entra pure che, magari, sono io farmi pippe mentali... :D

 


bhe siamo in due allora a farsi pippe mentali, a volte me ne faccio tante, forse troppe 😂 comunque sia la mia voglia di fare un impianto di irrigazione è più per comodità che necessità visto che allo stato attuale difficilmente lascio casa per piu giorni quindi per le piante non c’e rischio di abbandono però potrebbe sempre capitare e quindi prevenire è meglio che curare. Avendo tante piante sul terrazzo (non solo peppers) mi stavo informando proprio per ottimizzare i tempi di irrigazione ed essere più efficiente. Ah un’altra cosa, ma per le piante che hanno cadenze di irrigazione diverse ma che si trovano collegate allo stesso tubo, bisogna procedere a serrare completamente i gocciolatori in modo tale che l’acqua non arrivi a loro ma ad altre piante? Mi spiego meglio, albero di limone e pianta grassa sulla stessa linea, ovviamente il primo va innaffiato più spesso del secondo quindi come si procede? Scusate per le domande forse idiote e dalla risposta scontata però non essendo pratico di un sistema di irrigazione vorrei capirne di più confrontandomi con gente che già lo adotta. 

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