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Prima volta growbox

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ADMb00mb3r
9 hours ago, Chinensino said:

Non che me ne intenda, ma non sembrerebbe necrosi, né un problema grave. Potrebbe banalmente essere abbronzatura. Se vedi, infatti, le foglie diventano via via più scure da quelle più vecchie (più chiare) a quelle più nuove (le più scure di tutte). 

Nelle foglie più vecchie sembrerebbero esserci anche scottature da sole. Prima di metterle a dimora le hai esposte gradualmente alla luce solare?

 

Aspetta comunque il parere degli esperti

Ciao e grazie per il tuo commento.

Non credo possa essere abbronzatura, in quanto le foglie del chiltepin sono molto chiare di per sé.

Comunque sì, la pianta è stata fuori in balcone per una settimana, ma purtroppo capita che qualche spiraglio di luce attraversi i bicchierini e dunque un pochino la pianta si era bruciata. Se non fosse stata abituata ora starebbe in condizioni disastrose!

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Primo aggiornamento un po' più approfondito dopo tanto tempo.

Le piante principali sono state piantate nell'orto. Purtroppo la struttura argillosa del terreno quest'anno ci sta dando più problemi del solito, in quanto io e mio padre non abbiamo potuto esagerare, dato che ci eravamo infortunati entrambi😅

 

Alcune piante stanne benone, altre meno. Tra quelle messe peggio ci sono chiltepin cappuccino: malagueta e habanero chocolate: la prima ha patito a causa di vento e terra compatta, mentre le altre 20210601_191618-min.jpg.1e57c70b1552367db4824720072a607c.jpg20210601_191633-min.jpg.4905355bb9141efad695e8ad7b613997.jpghanno perso alcune foglie e le restanti sono ingiallite, probabilmente per mancanza di nutrienti. Ecco una foto sul loro stato: 20210601_191613-min.jpg.923f901d0e342afd0b305e2c99dfc8a4.jpg

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Comunque le piante, concimate da un paio di giorni (purtroppo) con concime granulare a lenta cessione 18-8-8, stanno emettendo nuove foglione in basso, che non sto staccando a causa del loro stato di salute.

Comunque ho deciso di piantare un altro chiltepin, perché non mi convince per nulla lo stato di salute nell'altro:

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Le altre piante in terra stanno benone, soprattutto il tondo calabrese che è immacolato, senza bruciature né mozzichi.

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rocoto de seda⬇️20210601_191628-min.jpg.d05abd002af1f6550babeb9200845629.jpg

Aji amarillo⬇️

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Jamy⬇️

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Oltre al vecchio rocoto de seda, ora è in vaso anche l'aji amarillo piccolino. Data la buona salute del suo fratellone, ho deciso di sperimentare e vedere cosa succede, infatti ho riempito così il vaso: erba secca sul fondo, mix tra pollina e coniglina matura, poi un misto tra terra di vaso esaurito e terra nuova dell'oliveto, un nuovo strato di paglia e sopra uno strato di terriccio da semina. Ho inoltre mischiato qualche ciliegia caduta precocemente (senza vermi) e denocciolata e poi ho raccolto porcellini di terra e qualche lombrico. Vedremo come va.

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So di averlo riempito troppo poco, in effetti avrei voluto metterne ancora ma mi voglio risparmiare un po' di terriccio per la semina delle piante invernali (e sì, avrei potuto mettere più terra in fondo😅).

 

Diciamo che non è stata proprio l'annata migliore per iniziare una semina indoor, però tutto fa esperienza. Speriamo di raccogliere qualcosa quest'anno!

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ADMb00mb3r

Dopo più di 1 mese, ritorno con qualche aggiornamento!

 

Partiamo da due premesse:

- ho già capito che dall'anno prossimo utilizzerò dei vasi per tutte le piante (ad eccezione dell'ibrido habanero chocolate×tondo calabrese);

- per la prima volta quest'anno ho utilizzato un concime a lenta cessione e fortunatamente non vedo differenze nel sapore degli ortaggi (almeno di quelli già prodotti) e la produzione è molto più elevata.

 

Cominciamo dalle note positive:

- rocoto de seda: la pianta più grande è quella in vaso. Bellissima! E tra l'altro ha già allegato una decina di frutti ed è abbastanza piena di fiori. Spero che anche per il sapore verrò sorpreso così!

Quello in terra è più piccolino e sta facendo i primi boccioli.

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Tondo calabrese: sia quello in terra che quello che condivide la fioriera con l'habanero sono in produzione. Veramente parecchi peperoncini per essere la prima fioritura (al momento una ventina su quello in fioriera e quasi 30 per quello in terra, ma in costante aumento). La pezzatura dei frutti, però, non è enorme neanche per quanto riguarda la pianta in terra (ma ho una teoria a riguardo sul perché).

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Aji amarllo: quell'intruglio in vaso, seppure con pochissima terra (che credo man mano rincalzerò eliminando foglie e eventuali getti inferiori), sta crescendo giorno dopo giorno. Quella in terra è circa delle stesse dimensioni e sta iniziando a cacciare i boccioli.20210712_181410-min.jpg.89bac99bd650de0092cf7b8b61a28a5a.jpg

 

Chiltepin cappuccino: insoddisfatto di quelli in terra, come per quasi tutte le altre piante. Imputerei il problema al pezzo di terra, molto ombreggiato e incoltivato per 10 anni. Infatti, tutti i peperoni dolci coltivati nelle zone "Classiche" stanno producendo tantissimo e sono molto ben sviluppate.

Quella in vaso l'ho messa una ventina di giorni fa: spero che, nonostante le dimensioni ridotte, per via della produttività possa dare qualche frutto e farlo il prima possibile, dato che negli altri due non ripongo troppa fiducia.20210712_181619-min.jpg.43e9fd23546efc966e7949c3f2056ffb.jpg20210712_192857-min.jpg.0e754679fa69c13440305e03aba551e6.jpg

 

Habanero chocolate: quello che condivide la fioriera con il tondo è abbastanza piccolo, ma nonostante ciò ha allegato il suo primo frutto e sta emettendo i primi frutti. Maluccio quello in terra, che ha sofferto trapianto e temperature fino a un mese fa ed è più o meno delle stesse dimensioni. Anche questo ha cacciato i primi boccioli nonostante tutto.

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Jamy: pianta molto bella che è arrivata ad una buona altezza e sta cacciando i primi boccioli.

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Malagueta: pianta brutta che non si è integrata tanto bene in terra. La riconcimerò oggi, ma a prescindere credo la ricoltiverò anno prossimo. Spero di cogliere qualcosa, anche perché i frutescens in genere sono tra i miei preferiti.20210712_181757-min.jpg.f3f347c8562a1887dbf189e1350edee8.jpg

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In ultimo: ecco una "bella" visione di quelle in terra (insieme a qualche basilico), dopo aver tolto le erbacce20210712_181551-min.jpg.591b36c74748288e49e6f4964012a215.jpg

 

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Batigolle

 

Come mai, i vasi con i peppers  , li riempi quasi a metà di terra ?

 

 

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ADMb00mb3r
29 minutes ago, Batigolle said:

 

Come mai, i vasi con i peppers  , li riempi quasi a metà di terra ?

 

 

In realtà io prendo sempre in considerazione il bordo che si trova nei vasi, anche perché se metto piante in vaso solitamente non mi interessa del quantitativo.

Apparte per l'aji amarillo (in cui il mio errore nel dosare la terra è stato più che palese), sono sempre rientrato in quel punto.

Quello che uso nei vasi non è terriccio, ma terra passata mista a paglia parzialmente decomposta e pollina (o altro guano) matura. Subito dopo cerco in terra dei lombrichi e sotto i vasi umidi trovo i porcellini di terra, che vado a inserire nel composto. Dopo un po' di tempo il livello della terra diminuisce a causa della decomposizione.

Diciamo che tutte le piante in vaso sono presenti anche in orto e le uso più che altro per non sopprimerle (tranne nel caso dei due in fioriera, che ho accoppiato in maniera tale che mi riuscisse più semplice ibridarli in seguito.

Comunque dall'anno prossimo credo che metterò tutto nei vasi e quindi li coprirò fino all'orlo, d'altra parte c'è da dire che così fioriscono anche prima!

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Aggiornamento. Anche le piante più bruttine hanno almeno un paio di frutti, ad eccezione dei chiltepin cappuccino che sono in fioritura (sia quello in terra che quello in vaso).

 

Oggi ho iniziato ad isolare i primi fiori per inviarli all'associazione. Avendo a disposizione solo 3 sacchetti, al momento ho dovuto scegliere quali varietà isolare: a logica ho scartato l'haba chocolate (di cui immagino ci saranno a disposizione già un'enorme numero di semi) e il jamy (che dovrebbe avere più resistenza al freddo).

La scelta è ricaduta su:

- malagueta, dato che non ce n'è più disponibilità in associazione;

- aji amarillo, che è resistente al freddo ma fa frutti lenti a maturare;

- tondo calabrese, di cui non c'è traccia sul forum e quindi credo le scorte siano limitate.

 

Ho già provveduto a segnare con molta attenzione eventuali fiori già aperti o frutti già formati utilizzando pezzetti di cannuccia verdi, mentre una volta formati i frutti isolati, questi verranno marcati con pezzetti di cannuccia rossi e verranno rimossi quelli verdi. Avrei voluto marcare quelli da isolare, ma con i boccioli piccoli rischierei di far cadere la cannuccia e quindi di dover rifare tutto da capo con nuovi boccioli.

 

Mando qualche foto per far capire meglio e per dimostrare affidabilità (spero😅):

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⬆️Malagueta: ha 3 frutti, 2 dei quali sono ben visibili in foto. Ha un solo fiore del tutto aperto e 2 parzialmente aperti, comunque lontani dal ramo isolato, quindi in questo caso non ho dovuto marcare eventuali fiori o frutti probabilmente "contagiati". Data la gracilità della pianta, ho deciso di chiudere nel sacchetto anche la canna che la tiene ferma.

 

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⬆️Aji amarillo: in questo caso, all'interno del sacchetto c'è quel fiore rinsecchito più altri due fiori già aperti. Sono stati marcati tutti e 3, dunque da quelli NON verranno estratti semi.

 

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Tondo calabrese: in questo caso sono stati marcati un fiore parzialmente aperto, uno completamente aperto e un frutticino già allegato. Voi non lo vedete, ma io mi sono segnato tutti questi particolari. Se mai, per sbaglio (ma mi pare impossibile), dovessi trovare qualche pezzo di cannuccia poggiato sul sacchetto o non dovessi contare l'esatto numero di pezzetti, quel ramo verrebbe immediatamente escluso e ricomincerei con uno nuovo.

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Poi, finalmente, posso parlare del nuovo ibrido che mi ero prefissato, ovvero habanero chocolate per tondo calabrese.

Iniziamo col dire che, almeno per il momento, sono abbastanza sfortunato per quanto riguarda le allegagioni (0 su 4). Il metodo utilizzato è il classico con sacchetto per il padre, poi pinzette sul fiore della madre e successivo reinsacchettamento. Spero andrà meglio per le prossime prove. Ora ho scelto altri 3 fiori (nel frattempo ne approfitto per farvi vedere anche le due piante e vi dico che ho già consumato 5 tondi derivati da questa pianta in fioriera).20210805_170940-min.jpg.5beed88a476e485af88dfd48d2ed2916.jpg20210805_170952-min.jpg.f1c951226fa48885fa5f42ffd7a80680.jpg20210805_170946-min.jpg.de5ddd2fe913efb15c0227ccffa7faae.jpg

 

Gli obiettivi che mi prefisso per qiesto incrocio sono molto pretenziosi, ma perfettamente in linea con la mia voglia di diventare vivaista e aprire un'azienda:

1- Ottenere una varietà STABILE (stesso obiettivo che avranno tutti i miei incroci, ad eccezione di quelle specie che si riproducono asessualmente);

3- Ottenere una varietà precoce ALMENO (se non più) del tondo calabrese;

4- Ottenere una pianta vigorosa e molto produttiva;

5- I frutti dovranno essere marroni, più grandi e con consistenza identica rispetto ai tondi, ma con un minimo retrogusto di habanero. Inoltre, la piccantezza dovrà essere minore rispetto a quella dei tondi calabresi.

 

L'idea è quella, in sunto, di ottenere frutti da riempire non con pesce, ma con carne, e dal sapore un minimo "smoky". Ovviamente, se riempiti con carne i peperoncini difficilmente saranno saporiti sott'aceto e quindi la piccantezza dovrà essere raggiungibile da più persone possibili.

 

La voglia di condividere queste idee era tantissima, però son sincero e dico anche che l'idea principale è quella di utilizzare questa parte come diario di bordo, anche per ricordarmi il tutto per i prossimi anni😁

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Salve a tutti, eccomi tornato con qualche aggiornamento:

 

Purtroppo nessuna buona notizia nell'ambito impollinazione: su vari tentativi di far allegare un fiore di habanero chocolate con il polline di tondo calabrese c'è stata una sola allegagione, ma il frutto derivato è cascato dopo solo 4 giorni. Ho l'impressione di aver beccato due varietà incompatibili, ma non mi sono dato per vinto e ora sto man mano estraendo i semi da ogni frutto. Infatti, l'unico annum che coltivo è proprio il tondo (ad eccezione dei vari peperoni, che però sono in orto a varie decine di metri di distanza) e spero che dopo la quint/sesta foglia appaia qualche caratteristica da annum. Verranno fatte nascere 4 piante per ogni lotto di semi derivati dal frutto x (in degli alveoli da 4) e verranno soppresse insieme se, dopo un certo punto, nessuna delle 4 mostrerà caratteristiche da annum. Se anche solo 1 darà speranze, verranno cresciute tutte quelle appartenenti a quel lotto.

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Ora piante e isolamenti:

- Tondo calabrese: quella in fioriera insieme all'habanero ha prodotto molto nonostante il poco substrato e al momento sono rimasti solo due frutti, anche se ora è ritornato a formare tanti boccioli. Male quello in terra, del quale non solo non sono riuscito ad ottenere frutti isolati, ma che sta morendo (o forse è già morta) forse di asfissia radicale: vi dico, però, che con oltre una cinquantina di frutti ha fatto sicuramente il suo.IMG-20210829-WA0020.jpg.0e805b37bb0adc704bc32e558e4e9582.jpgIMG-20210829-WA0005.jpg.321b31fa97b2fc4c973b0e1822a76018.jpg

 

Rocoto de seda: ho una notizia molto bella che mi ero scordato di dire, ovvero che tutti i semi dei frutti di entrambe le piante sono puri. Io non coltivo capsicum che possono incrociarsi con i pubescens e al 99,9% nessuno ha rocoto nelle vicinanze (sicuramente non ce ne sono nell'arco di 1km, perché ho chiesto a tutti quanti). Spero almeno che questo potrà rendermi un po' più utile anche per l'associazione😁. Attualmente ho un fruttoquasi maturo e uno che ho fatto maturare in casa dopo che la pianta lo ha fatto cadere.IMG-20210829-WA0018.jpg.ef0c78af9b18056a3a69619a64ed6f4d.jpgIMG-20210829-WA0000.jpg.ce759c371cfecfa3b1143d30ee7ebb60.jpg20210830_190329-min.jpg.977bad964adf8068e8091243e0f29779.jpg

 

- habanero chocolate: produzione scarsa, sicuramente non da buttare per quella in fioriera. Quella in terra è grande più o meno allo stesso modo e presenta più o meno lo stesso numero di frutti, ma ci tengo a ricordare che questo pezzo di terra non viene sfruttato da anni e che non abbiamo allegerito la terra con letame o altro (cosa che faremo sicuramente l'anno prossimo).

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- malagueta: l'altra mini-pianta, forse addirittura peggiore dell'habanero. Ha comunque iniziato una buona produzione (circa una decina di frutti, ma è solo all'inizio) e sono riuscito ad ottenere 5 frutti isolati (spero di aumentare il numero, dato che in associazione non ci sono più).

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Jamy: pianta che si conferma stupenda! La principale ha sicuramente più di cinquanta frutti (la foto non rende assolutamente giustizia a questa pianta spettacolare), mentre quella che si trova nel pezzetto di terra della seconda casa è cresciuta addirittura in seccagno e senza concimazione di fondo, un'aspetto incredibile se si pensa che solitamente le piante alte hanno bisogno di più acqua! Infatti preleverò i semi, anche se non isolati, sperando di indurre nelle varie generazioni una resistenza alta alla siccità e vedrò se magari l'esposizione può aver influito oppure no. Comunque, purtroppo non ho sacchetti sufficienti per isolare.IMG-20210829-WA0014.jpg.5c90d75709b2411645674c3e6bf57b9d.jpgIMG-20210820-WA0028.jpg.1ef87c46403fab8db42ddfa5db9bf94c.jpg

 

Aji amarillo: pianta in vaso molto produttiva (sì, ho finalmente aggiunto la terra fino al bordo), così come per qualla interna. Al momento ho marcato solo 2 frutti.IMG-20210829-WA0007.jpg.1215f450cb9fcca6e21ccd4f49372601.jpgIMG-20210829-WA0022.jpg.5a7d5b699e357d617c190a0f55067b11.jpg

 

Chiltepin cappuccino: delle 2 piante in terra, una non ce l'ha fatta (la più brutta). Quell'altra non è una bestia come pianta, ma fa sicuramente il suo ed è molto produttiva nonostante le dimensioni: infatti ho 13 frutti da cui, una volta maturi, saranno estratti semi puri. Ho un'altra pianta in vaso, uno che probabilmente non supera i 6-7 litri, che è il mio orgoglio! Non come vigoria, dimensioni o altro, ma perché è semplicemente immacolata! Non c'è una scottatura, un taglietto o un difetto di qualsiasi tipo. Questa sarà l'unica pianta che verrà in casa a svernare perché per quanto è bella sarebbe un peccato perderla!IMG-20210829-WA0024.jpg.93e412e7681f6c4b2344b4f668298488.jpgIMG-20210829-WA0003.jpg.e3f58df5f5b22283217a1a17b2ef3192.jpg

 

Lazzaretto abbruzzese: ebbene sì, non ne avevo più parlato negli ultimi aggiornamenti, ma c'è anche lei. Questa pianta è stata seminata due mesi più tardi dell'altra, ma non solo, perché da adulta è stata tranciata da mia sorella per una disattenzione: era rimasto solo il fusto principale con 5 o 6 foglie che successivamente sono cadute. Ovviamente la parte superiore non ha mai radicato e quindi si è seccata. La parte inferiore è stata messa in terra e innaffiata, anche se senza mezza aspettativa. 

Oggi, contrariamente alle previsioni, lei è ancora qui e ha foglie e fiori, come a gridare "Mo c' ripijamm' tutt' chell' che è o' nuostr'", anche se probabilmente non fruttificherà in tempo. A prescindere il prossimo anno verrà coltivata una nuova pianta di questa varietà. Al momento, purtroppo, non ho una foto da mostrare. Sarà per la prossima volta!

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L0rdn40
9 hours ago, ADMb00mb3r said:

su vari tentativi di far allegare un fiore di habanero chocolate con il polline di tondo calabrese c'è stata una sola allegagione, ma il frutto derivato è cascato dopo solo 4 giorni.


Ciao. Se vuoi provare ad incrociare c. annuum con c. chinense dovresti impollinare il fiore del c. annuum con il polline del c. chinense. Non credo sia questa la causa della perdita prematura del frutto ma di per certo é ampiamente documentato che semi ottenuti impollinando c. chinense con polline di c. annuum danno spessissimo vita a piante problematiche che presentano malformazioni definire “virus like syndrome”. Inoltre far allegare un fiore di c. annuum con il polline del c. chinense è anche più facile.

 

9 hours ago, ADMb00mb3r said:

spero che dopo la quint/sesta foglia appaia qualche caratteristica da annum. Verranno fatte nascere 4 piante per ogni lotto di semi derivati dal frutto x (in degli alveoli da 4) e verranno soppresse insieme se, dopo un certo punto, nessuna delle 4 mostrerà caratteristiche da annum. Se anche solo 1 darà speranze, verranno cresciute tutte quelle appartenenti a quel lotto.


Non so, ci sono considerazioni da fare. La prima è che molto difficilmente riuscirai a riconoscere un ibrido alle prime foglie, di solito devi almeno aspettare il fiore se non proprio il frutto. Fanno eccezione solo alcuni casi, tipo quando ibridi una pianta normale con una pianta a foglie scure, dove la prima generazione eredita sempre il colore scuro delle foglie. La seconda considerazione è che quando parliamo di OP ogni seme é una storia a se stante. Non é detto che tutti i semi di un frutto siano ibridati anzi, quando avviene l’impollinazione incrociata naturale spesso il fiore viene fecondato sia con il suo polline che con polline di altre piante quindi, ricordando che ogni granello di polline é un seme, ci saranno spesso semi autoimpollinati e semi di ibridi. Per questo si suggerisce di isolare il fiore ibridato anche quando si procede con impollinazione manuale anche se a mio avviso li il rischio é molto minore, un fiore privo di petali ed antere non é appetibile per gli impollinatori che dovrebbero passarci quasi per sbaglio.

 

8 hours ago, ADMb00mb3r said:

questo pezzo di terra non viene sfruttato da anni e che non abbiamo allegerito la terra con letame o altro (cosa che faremo sicuramente l'anno prossimo).


Confermo, i pezzi di terra dove ho effettuato questa operazione a inizio anno sono decisamente più fertili degli altri e l’apparato radicale delle piante si é sviluppato molto di più. Personalmente ho utilizzato sacchi di stallatico pellettato ma il letame sarebbe ancora meglio e potresti trattare il terreno già a fine anno, si dilava molto meno.

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ADMb00mb3r
1 hour ago, L0rdn40 said:

Se vuoi provare ad incrociare c. annuum con c. chinense dovresti impollinare il fiore del c. annuum con il polline del c. chinense. Non credo sia questa la causa della perdita prematura del frutto ma di per certo é ampiamente documentato che semi ottenuti impollinando c. chinense con polline di c. annuum danno spessissimo vita a piante problematiche che presentano malformazioni definire “virus like syndrome”. Inoltre far allegare un fiore di c. annuum con il polline del c. chinense è anche più facile.

Sinceramente ricordavo il contrario. Ricordavo che la madre dovesse essere il chinense proprio per evitare questo tipo di virus. Comunque mi riguarderò un po' la sezione incroci interspecifici.

 

1 hour ago, L0rdn40 said:

molto difficilmente riuscirai a riconoscere un ibrido alle prime foglie, di solito devi almeno aspettare il fiore se non proprio il frutto.

In realtà a quello che ho potuto constatare, almeno con altre specie, è che si notano abbastanza velocemente cambiamenti soprattutto nel portamento dei frutti. Probabilmente non è così per le solanacee...

 

1 hour ago, L0rdn40 said:

Non é detto che tutti i semi di un frutto siano ibridati anzi, quando avviene l’impollinazione incrociata naturale spesso il fiore viene fecondato sia con il suo polline che con polline di altre piante quindi, ricordando che ogni granello di polline é un seme, ci saranno spesso semi autoimpollinati e semi di ibridi.

Ecco, questo non lo sapevo minimamente. Il bello è che determinate cose le ho studiate a lezione e tanto tempo fa, infatti determinati argomenti vengono trattati con i piedi. Infatti, sul testo si diceva che, non appena il polline entra il contatto con lo stigma del gineceo, l'ovulo viene fecondato.

Tu credi che avrei il tempo di riprovare l’impollinazione, oppure è troppo tardi (considerando che ha disposizione ho ancora boccioli immaturi)? Anche perché negli anni ho visto piante morire ai primissimi freddi di ottobre e altre sopravvivere anche fino a gennaio.

1 hour ago, L0rdn40 said:

Confermo, i pezzi di terra dove ho effettuato questa operazione a inizio anno sono decisamente più fertili degli altri e l’apparato radicale delle piante si é sviluppato molto di più. Personalmente ho utilizzato sacchi di stallatico pellettato ma il letame sarebbe ancora meglio e potresti trattare il terreno già a fine anno, si dilava molto meno.

Sì, ma più che altro il problema è che la mia terra è argillosa. Se lavori con la zappa e ci metti il 50% della forza ti rimbalza. Il letame mi servirebbe non solo per concimare, ma proprio per appegerire un po' le zolle, dato che ho piante (malagueta, habanero chocolate e chiltepin cappucino) che fanno una fatica terribile a svilupparsi in quel pezzetto.

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L0rdn40
11 minutes ago, ADMb00mb3r said:

Tu credi che avrei il tempo di riprovare l’impollinazione, oppure è troppo tardi (considerando che ha disposizione ho ancora boccioli immaturi)? Anche perché negli anni ho visto piante morire ai primissimi freddi di ottobre e altre sopravvivere anche fino a gennaio.


Credo che potresti provare. Riguarda bene la sezione incroci ma sono quasi certo che in un incrocio interspecifico tra c. annuum e c. chinense sia preferibile tenere c. annuum come pianta madre per evitare problemi di VLS. In tal caso sarebbe anche più facile l’allegagione e veloce la maturazione del frutto probabilmente. 
 

Nelle mie coltivazioni ho trovato questo:

 

On 7/17/2020 at 7:22 PM, Frenzgyn said:

Stando a ciò che ho letto io, il problema (VLS, Virus Like Syndrome o nanismo) si presenta quando il genitore "femmina" è il chinense, quindi sì, dovresti impollinare il fiore del Chiltepin col polline del Cheiro roxa.

 

@Oban sicuramente potrà dirimere ogni dubbio a riguardo.

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ADMb00mb3r
3 hours ago, L0rdn40 said:

Credo che potresti provare. Riguarda bene la sezione incroci ma sono quasi certo che in un incrocio interspecifico tra c. annuum e c. chinense sia preferibile tenere c. annuum come pianta madre per evitare problemi di VLS. In tal caso sarebbe anche più facile l’allegagione e veloce la maturazione del frutto probabilmente. 

Vero, ho appena controllato ed è effettivamente così. Ti ringrazio delle dritte!

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Oban
4 hours ago, L0rdn40 said:


Credo che potresti provare. Riguarda bene la sezione incroci ma sono quasi certo che in un incrocio interspecifico tra c. annuum e c. chinense sia preferibile tenere c. annuum come pianta madre per evitare problemi di VLS. In tal caso sarebbe anche più facile l’allegagione e veloce la maturazione del frutto probabilmente. 
 

Nelle mie coltivazioni ho trovato questo:

 

 

@Oban sicuramente potrà dirimere ogni dubbio a riguardo.

Confermo, le due specie sono perfettamente compatibili, il caso di un incrocio C.chinense x C.annuum allega sicuramente e con facilità, genera semi F1 fertili, sebbene germinino in percentuale minore, MA producono piante con la ben nota Virus Like Syndrome (VLS), difficilmente capace di generare frutti contenenti semi vitali.

 

Frengyn aveva postato anche il paper relativo aquesro fenomeno, lo trovate linkato nella sezione Incroci:

 

 

On 3/3/2020 at 9:38 AM, Oban said:

 

Successful Wide Hybridization and Introgression Breeding in a Diverse Set of Common Peppers (Capsicum annuum) Using Different Cultivated Ají (C. baccatum) Accessions as Donor Parents

 

Come mostrato in Fig.3 dell'articolo appena linkato, gli ibridi C.chinense × C. annuum effettuati nello studio, mostrano una sindrome simil virale, Virus-like Syndrome (VLS), indotta dalla presenza di alcuni geni dannosi nel citoplasma del C.chinense.

Gli incroci presi in esame nell'articolo mostrano una crescita stentata, foglie filiformi, internodi corti e piante che non entrano nella fase riproduttiva.

 

Ulteriori approfondimenti qui:

 

 

 

Molto più compatibile l'incrocio reciproco C.annuum x C.chinense, seppur con qualche limitazione nella progenie.

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ADMb00mb3r
5 hours ago, Oban said:

Confermo, le due specie sono perfettamente compatibili, il caso di un incrocio C.chinense x C.annuum allega sicuramente e con facilità, genera semi F1 fertili, sebbene germinino in percentuale minore, MA producono piante con la ben nota Virus Like Syndrome (VLS), difficilmente capace di generare frutti contenenti semi vitali.

 

Frengyn aveva postato anche il paper relativo aquesro fenomeno, lo trovate linkato nella sezione Incroci:

 

 

 

 

 

Molto più compatibile l'incrocio reciproco C.annuum x C.chinense, seppur con qualche limitazione nella progenie.

Ti ringrazio per la delucidazione!

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ADMb00mb3r

Ho finalmente colto e assaggiato i primi rocoto de seda (7 o 8 frutti).

Questi sono i primi semi raccolti, tutti puri in quanto non c'è presenza di altre varietà compatibili nell'arco di 2km.20210921_201207-min.jpg.b89c1456a40ddf4fe5064184eec5bdc6.jpg

Ora, dato che all'inizio ho parlato in maniera negativa della mia prima esperienza con i pubescens, voglio dare un giudizio più obiettivo e recente, ricordando comunque che la varietà provata quest'anno è diversa da quella provata qualche anno fa (rocoto rosso "ortomio").

 

Una buona parte dei miei dubbi è stata sciolta e quindi posso già anticipare che il sapore non mi è completamente dispiaciuto, anche se ci sono degli evidenti difetti al mio palato.

 

La pianta è veramente molto divertente da coltivare in quanto bella vigorosa e abbastanza produttiva anche a temperature abbastanza alte (fino a 35° i frutti sono allegati con facilità).

I frutti hanno il vantaggio, rispetto ai classici "tondi annum" (topepo, calabrese, bacio di satana e cherry bomb) di non tendere ad essiccarsi, oltre al fatto che dopo circa 2 settimane dalla loro maturazione non vi erano segni di muffe. Forse uno svantaggio è la pezzatura non così imponente.

 

Questi rocoto sono stati provati in due modi:

- pasta olio e peperoncino: io tendo a mettere il peperoncino a crudo, perché altrimenti si altera il sapore dell'olio (per lo stesso motivo preferisco non utilizzare l'aglio). Nonostante abbia sentito pareri negativi nell'utilizzare questi capsicum crudi, debbo dire che non sono completamente d'accordo. L'utilizzo di pochi pezzetti permette di fare un pasto abbastanza piacevole ed esotico, con note di mango e frutti esotici. Utilizzare tanti pezzetti, invece, rovina il tutto a causa della "dolcezza" di questo retrogusto che copre tutto il resto e stomaca abbastanza. Questo problema è ulteriormente evidenziato dal fatto che, almeno al mio palato, la piccantezza dei pezzetti è molto bassa e quindi anche amalgamando ci saranno moltissimi bocconi non piccanti.

- rocoto relleno, fatto con una delle ricette pepperfriends. Per avere un confronto, ho utilizzato anche dei tondi calabresi. Il risultato in sé è sicuramente buono, ma i de seda evidenziano ancora di più quel retrogusto di mango che dà veramente troppo fastidio e annulla tutti gli altri sapori. Con i tondi calabresi è stato sicuramente più piacevole e i sapori più equilibrati, oltre al fatto che li trovo (inaspettatamente) molto più piccanti dei rocoto!

 

Come voto finale dò un 6- per il gusto, mentre un 6,5 se consideriamo anche la coltivazione e la bellezza della pianta.

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