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kapto

Le API sono DAVVERO in PERICOLO?

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kapto

Vi invito alla visione di questo video, molto utile a comprendere la verità riguardo la questione "estinzione delle api mellifere".

Video su YouTube: trnEk--mlIs

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Frenzgyn

Giacomo è bravo, al netto di qualche leggerezza (la Varroa non si nutre solo di lipidi delle larve, ma di emolinfa di larve ed adulti, è praticamente una "zecca"), condivido.

La cosa che ho gradito meno è " Apis mellifera se la passa alla grande, protetta e propagata dall'uomo."

Lui è molto attento, mi pare sia biologo di formazione, mi sembra un... diciamo uno scivolino va.

Se parliamo di economia e allevamento, l'Ape è in crescita come popolazione (nel complesso, dopata da intervento umano), se parliamo di conservazione della biodiversità... no, le popolazioni selvatiche sono rarissime e spesso sono colonie domestiche "inselvatichite".

 

Grazie alla solita smania umana di selezionare, spostare, ibridare, ci sono interi patrimoni genetici a rischio:

-L' Apis mellifera ligustica (autoctona italiana, quindi adattata a vivere con gli altri impollinatori presenti in italia, come i bombi, che infatti hanno orari di foraggiamento diversi come tecnica di competizione. Pure i fiori scelti, a volte son specifici) è un sottospecie che sulla carta è diffusissima, forse la più diffusa , nella pratica ci sono tantissime ibridazioni che ormai si capisce ben poco.
-L'Apis mellifera sicula, endemismo siciliano, ormai è al limite, c'è un tentativo di conservazione con colonie gestite ad Ustica, ma non è una bella situazione.
-Discorso simile anche se Apis mellifera mellifera (
European dark honey bee), anche se la situazione non è grave, ci sono svariate popolazioni protette piuttsto "pure", con poche introgressioni di DNA della ligustica.

Si potrebbe continuare, ma credo che il punto sia chiarissimo, specialmente in questo forum dove conosciamo l'importanza dei semi puri per mantenere le varietà.

Segnalo un commento di un veterinario molto interessante sotto lo stesso video, Riccardo Cabbri, (al quale ho risposto anche io, aggiungendo uno studio e due considerazioni).

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Lonewolf
13 minutes ago, Frenzgyn said:

Giacomo è bravo

 

:yes:

tra i miei youtuber divulgatori di scienza preferiti

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Lonewolf

Giusto per ravvivare la discussione con qualche foto ...

Domenica mi sono divertito a fotografare i bombi sulla lavanda :)

C'è un viavai continuo ...

 

bombo1.jpg

bombo2.jpg

bombo3.jpg

bombo4.jpg

 

 

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Frenzgyn

Bello lui! Dovrebbe essere un Bombus hortorum, ma - come sempre :D - potrei sbagliarmi.

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Vincer
8 minutes ago, Lonewolf said:

Giusto per ravvivare la discussione con qualche foto ...

Domenica mi sono divertito a fotografare i bombi sulla lavanda :)

C'è un viavai continuo ...

 

bombo1.jpg

bombo2.jpg

bombo3.jpg

bombo4.jpg

 

 

I bombi mi hanno sempre affascinato (e da piccolo mi facevano paura :) per la loro dimensione)....

 

Posto anch'io una foto di una quindicina di anni fa (non so di preciso quale insetto sia ma è posato su una lantana)....

935941404_Sulantana.jpg.de6daf0a3751fd16d7d7648a3d6d11b0.jpg

 

Ciao

Vincenzo

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Frenzgyn

Sicuro è un bombo,  potrebbe essere un Bombus pascuorum.

Io ormai, ne vedo davvero pochissimi. Credo di essere stato pure uno dei pochi bambini che è riuscito a farsi pungere da uno di loro :).

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kapto

@Frenzgyn di scivoloni/leggerezze ce ne sono diverse, a partire dal triste esempio dei maiali, che indubbiamente vengono conservati, ma che di certo non possono essere considerati favoriti in un equilibrio naturale, visto che la maggioranza vive pochissimo e in condizioni di estrema cattività.

Ovviamente qualche semplificazione e imprecisione è necessaria, per comunicare con una maggioranza di pubblico che legge quotidianamente articoli sensazionalistici che raccontano fandonie (vedi l'attuale moda di creare panico raccontando di calabroni asiatici, mai arrivati in Italia).

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kapto

A proposito di bombi e giornalisti imbarazzanti 

Screenshot_20200529_235520_com.android.chrome.jpg

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Frenzgyn

L'avevo visto, purtroppo. Ridicoli.
La storia dei calabroni killer la seguo da anni. Credo debba essere un case study di giornalismo ascientifico e memoria a medio termine inesistente: tutti gli anni e dico TUTTI, tra Arpile e Maggio, fioccano sempre una miriade di articoli con lo stesso tenore che parlano di vespe killer dall'Asia.

Qualche volte scazzano proprio specie (V. mandarinia, che - come dici tu - MAI arrivata in Europa), molto spesso fanno confusioni tra foto di una roba, anni di introduzione, eventi di cronaca, cause, comportamenti, rischi ecc. oltre il limite del grottesco.

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando:

C'è una specie di vespa (V. velutina nigrithorax) originaria del sud-est asiatico che è stata introdotta accidentalmente in Francia nel 2004-2005, probabilmente con qualche regina svernante all'interno di vasellame trasportato in qualche container dalla Cina (da analisi filogenetiche le popolazioni europee sono omogenee e molto simili a quelle presenti in una specifica regione della Cina con la quale c'erano grossi scambi di quel tipo di merce). Da lì ha cominciato a diffondersi in Belgio, Spagna, Portogallo, Isole della Manica, Italia settentrionale. Per altre vie anche in Corea e alcune isolette del Giappone.

Ovviamente viene confusa con qualsiasi cosa abbia ali e faccia bzzz: io stesso nel 2017 chiesi una identificazione perché beccai una Vespa orientalis (altra alloctona che sta espandendo il suo areale) a Napoli e fui tratto in inganno, sebbene ad occhio esperto siano chiaramente diverse.


 

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Lonewolf
10 hours ago, kapto said:

maiali,

la maggioranza vive pochissimo e in condizioni di estrema cattività

 

Mi viene in mente la nota storiella del maiale che, in una fattoria, prende in giro l'asino perché sempre impegnato in lavori pesanti ...

L'asino replica: "Si lo so, faccio tanta fatica, mentre tu mangi e non fai nulla tutto il giorno ... ma, sbaglio o tu non sei lo stesso dell'anno scorso?" :lol2: 

 

Comunque la vita da maiale non è sempre così male, anche se la fine è spesso tragica.

Quand'ero ancora un ragazzino (grosso modo nel '65) ho trascorso un periodo in un paesino in provincia di Bolzano; i maiali erano curati come cagnolini, pulitissimi, spazzolati ogni sera, lasciati scorazzare in giardino con i bambini ... certo poi finivano in ottimo speck :( 

Anche i maiali neri di Ca' d'Alfieri, semi-selvatici in un grande recinto nel bosco, non se la passavano poi male (sempre sorvolando sul destino finale).

 

 

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Vincer
6 minutes ago, Lonewolf said:

Mi viene in mente la nota storiella del maiale che, in una fattoria, prende in giro l'asino perché sempre impegnato in lavori pesanti ...

L'asino replica: "Si lo so, faccio tanta fatica, mentre tu mangi e non fai nulla tutto il giorno ... ma, sbaglio o tu non sei lo stesso dell'anno scorso?" :lol2: 

In diverse zone d'Italia è uso fare un ottimo brasato d'asino :D

Il maiale potrebbe rispondere allo stesso modo :lol:

 

7 minutes ago, Lonewolf said:

Comunque la vita da maiale non è sempre così male, anche se la fine è spesso tragica.

Quand'ero ancora un ragazzino (grosso modo nel '65) ho trascorso un periodo in un paesino in provincia di Bolzano; i maiali erano curati come cagnolini, pulitissimi, spazzolati ogni sera, lasciati scorazzare in giardino con i bambini ... certo poi finivano in ottimo speck :( 

Anche i maiali neri di Ca' d'Alfieri, semi-selvatici in un grande recinto nel bosco, non se la passavano poi male (sempre sorvolando sul destino finale).

Il benessere animale e la sua dignità (poi si può essere d'accordo o meno a utilizzare animali a scopo alimentare) sono importanti per gli animali e anche per l'uomo che ne utilizzerà i prodotti perchè sicuramente migliori.

 

Ciao

Vincenzo

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kapto

In rete gira questa immagine, per chi non è pratico di imenotteri, può essere utile

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