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Alexrm

Perché usare Micorrize? Guida veloce.

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Alexrm

Volete un non fertilizzante migliore di un fertilizzante a fare il fertilizzante? Volete valorizzare al massimo i nutrienti nel vostro substrato? Non vi piace la concimazione che non è bio? Avete provato ogni concime ma vi sembra che lo sviluppo sia comunque poco? Non volete continuare a concimare perché le piante si potrebbero bruciare?

Ecco la soluzione, un consiglio che do sempre!

LE MICORRIZE 

Cosa sono?

Mykes, dal greco fungo. rhiza, dal greco, radice. Si tratta di un'associazione simbiotica, ovvero due diversi generi di viventi, che convivono alla grande. In questo caso due specie appartenenti a diversi regni di viventi.

Altri esempi sono l'essere umano con il batterio dell'Escherichia coli, il pesce pagliaccio Nemo con le anemoni di mare, le maledette formiche con i maledetti afidi e molti altri esseri viventi che si scambiano favori.

Questa in particolare è una simbiosi localizzata nell'apparato radicale della pianta e si estende attraverso le ife del fungo.

Nello specifico, è una simbiosi di tipo mutualistico, il che vuol dire che fungo e pianta sono molto a contatto e guadagnano vantaggi reciprocamente soprattutto di tipo nutrizionale.

E cosa ci guadagnano i funghi?

Una sola lettera, sintetica, ma fondamentale: C. Carbonio. Carbonio organico che deriva dai processi di fotosintesi clorofilliana, dalla pianta alle varie strutture fungine.

E cosa ci guadagnano le mie piante?

Tante cose.

Innanzitutto più nutrienti. Questi funghi trovano nel terreno nutrienti inorganici e/o organici, e li cedono alla pianta tramite il processo di simbiosi.

Questi nutrienti sono anche i micronutrienti, oltre che i Macro. Rame, Zinco, Azoto, Fosforo.

Questo comporta che le piante guadagnano moltissimo in termini di assorbimento di nutrienti, quindi di velocità nella crescita, ma non solo. Ingrandendosi l'apparato radicale, esso diventa anche molto più robusto.

Insomma valorizza i nutrienti che già ci sono nel substrato e non brucia le piante neanche quando sono giovani per chi volesse bombarle di macronutrienti e micronutrienti. 

Essendo una cosa naturale, oltre che aiutare gli appassionati di coltura biologica, non comporta svantaggi. La simbiosi non l'abbiamo inventata noi ma la natura :) e ciò che è naturalmente "buono" da 450 milioni di anni, è naturalmente giusto da 450 milioni di anni per le nostre piante.

Altra cosa non da sottovalutare è che è stata provata è che le piante resistono meglio allo stress da trapianto.

Altra ancora che favoriscono un maggiore assorbimento di acqua.

Altri vantaggi

Le Micorrize, per chi coltiva in piena terra, favoriscono un netto miglioramento della struttura del suolo e aiutano i cicli dinamici: il terreno è più ossigenato, è inoltre più facile l'estensione dell’apparato radicale delle piante. 

Esistono altre simbiosi simili?

Ci sono alcuni batteri, spesso venduti insieme al Micorrize che compiono ruoli simbiotici.

Esistono moltissimi prodotti (a cui non farò pubblicità) a base di batteri, o batteri e Micorrize, molto buoni e utili.

Dipende dallo scopo che si ha. Esistono batteri più adatti alla crescita radicale, altri più adatti a migliorare i processi di fotosintesi clorofilliana (e a mio avviso sono i più utili in associazione con le Micorrize, poichè meglio lavora la fotosintesi,e più carbonio si produce, meglio lavorano i funghi), altri più adatti a evitare che altri esseri viventi scomodi prendano il loro posto, evitando così batteriosi e malattie fungine.

 

Il mio scopo, non è di fare una lunga e noiosa guida, ma di mettere in evidenza le Micorrize, che sono spesso molto sottovalutate, perciò non mi dilungo oltre, anche se ci sarebbero un mondo di altre informazioni, ma mi tengo disponibile per rispondere a domande eventuali.

Se qualcun'altro è esperto o, come me, ha semplicemente avuto a che fare con le Micorrize, non si faccia scrupoli a migliorare questa "guida veloce" , se così si può chiamare e/o a correggere eventuali miei errori:)

 

Apertissimo a obiezioni/opinioni/critiche/vaffadei

 

Ciao,
Alex

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L0rdn40

concordo al 100%, sopratutto per i principianti, resistono molto di più a diversi tipi di stress le piante micorrizzate. Io uso delle capsule di micorrize e Trichoderma. Le piante così trattate hanno sopravvissuto alle più disparate torture e superato l’inverno senza troppi problemi. Per questi motivi quest’anno sono state micorrizzate tutte le piante messe a dimora definitiva. Poi, se si trattano quelle in campo, a mio avviso l’effetto é ancora più evidente. Quest’anno ho estirpato un hot lemon così trattato ed aveva delle radici assurde, mai viste prima. In merito alla produzione non posso affermare che viene aumentata ma posso dirvi al 100% che i frutti delle punte inoculate sono più grandi. Chiaro, queste sono solo evidenze e non ho fatto alcuno studio perché mi occupo di tutt’altro.

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Frenzgyn

Specifico che non voglio fare il bastian contrario, anzi, trovo l'argomento estremamente interesante, semplicemente ogni volta che vedo un possibile interesse commerciale in qualche campo di studio scientifico di rilievo, mi pongo domande su quanto siano robe realmente utili e quanto pompate dal marketing e se ci sia un modo migliore di utilizzare questi potenziali strumenti.

Per quanto mi riguarda è FANSTASTICO il mondo delle micorrize e delle relazioni mutualistiche in generale. Non c'è alcun dubbio della loro importanza in natura.

I miei dubbi sono differenti.

a) In campo, ha senso? Se c'è suolo fertile, con altre piante, la rizosfera è già piena di microorganismi che non tarderanno a colonizzare le radici delle piante immesse ampliando il network. Se stiamo piantando su un banco di sabbia calcarea dove non crescono nemmeno più le piante calciofile, beh, direi che abbiamo un problema più grande da risolvere prima.

b) Tralasciando dettagli specifici, il rapporto mutualistico ha un costo in carbonio (zuccheri) per la pianta (oltre ai vantaggi). Per le giovani plantule sotto luce artificiale, terriccio limitato (e facilmente esplorabile, anzi, spesso diventa poco e il rapporto suolo/radici diventa bassissimo perché ritardiamo i rinvasi per questioni di spazio) e zero competizione, ha senso inoculare, considerando che prima di un tempo di X mesi (in base a quanto si semina) non verranno messe fuori/in vasi di capienza più grande? quanto ha senso per piante che non vogliamo svernare, coltivate a regime annuale?

c) In generale, sulle piante in vaso, nei vivai che usano substrati sterilizzati o senza terra, dovrebbe avere senso e la cosa è interessante. La vera domanda è se nei vari prodotti ci sono ceppi di micorrize che riescono a colonizzare anche la specie di nostro interesse o no. Sono specie specifiche? Di bocca buona?

Resta il fatto, che è comunque argomento sulla mia lista delle cose da testare, insieme ad un'analisi del terreno per capire DAVVERO che problemi ha il mio giardino.

Visto che avete usato credo svariati prodotti, senza fare nomi, mi sapreste quantificare spesa e metodica di applicazione?

Quest'anno credo ormai andrà così, sto valutando se fare un sistema di microirrigazione, ma sono ancora un po' spaesato e devo ancora comprare i tubi per fare i supporti (spesa banale, ma logistica non semplice di 'sti tempi)

il prossimo dovrò fare delle modifiche alla LightBox (qualche cambio strutturale e mylar diamantato), alla Germobox (accrocchiare il termostato, ne ho già uno a 12v, ma devo fare i collegamenti con alimentatore da accendere/spegnere con cui alimentare il cavetto) e valutare delle modifiche alle grondaie di casa per fare raccolta acqua piovana e mettere un serbatoio, che d'estate probabilmente sarà sempre più un casino visto scarsità idriche.

Diciamo che già così, senza imprevisti, le spese non saranno pochissime e mi devo contenere.

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kapto

Senza voler offendere il buon Alex, che ne sa sicuramente più di me, ma dirò la mia opinione assolutamente priva di valore scientifico: Le ho provate per due anni, senza nessun risultato tangibile.
Ho fatto anche le classiche prove "pianta con e pianta senza": Sicuramente il numero dei campioni era limitato per un'attendibilità scientifica, ma sufficiente per capire che, nel mio caso, sono stati soldi buttati. Sarà che spendo già un patrimonio in terricci di qualità, ma le piante sono cresciute bene e hanno fruttato come le altre, ne più ne meno.

 

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Alexrm
1 hour ago, Frenzgyn said:

Specifico che non voglio fare il bastian contrario, anzi, trovo l'argomento estremamente interesante, semplicemente ogni volta che vedo un possibile interesse commerciale in qualche campo di studio scientifico di rilievo, mi pongo domande su quanto siano robe realmente utili e quanto pompate dal marketing e se ci sia un modo migliore di utilizzare questi potenziali strumenti.

Per quanto mi riguarda è FANSTASTICO il mondo delle micorrize e delle relazioni mutualistiche in generale. Non c'è alcun dubbio della loro importanza in natura.

I miei dubbi sono differenti.

a) In campo, ha senso? Se c'è suolo fertile, con altre piante, la rizosfera è già piena di microorganismi che non tarderanno a colonizzare le radici delle piante immesse ampliando il network. Se stiamo piantando su un banco di sabbia calcarea dove non crescono nemmeno più le piante calciofile, beh, direi che abbiamo un problema più grande da risolvere prima.

b) Tralasciando dettagli specifici, il rapporto mutualistico ha un costo in carbonio (zuccheri) per la pianta (oltre ai vantaggi). Per le giovani plantule sotto luce artificiale, terriccio limitato (e facilmente esplorabile, anzi, spesso diventa poco e il rapporto suolo/radici diventa bassissimo perché ritardiamo i rinvasi per questioni di spazio) e zero competizione, ha senso inoculare, considerando che prima di un tempo di X mesi (in base a quanto si semina) non verranno messe fuori/in vasi di capienza più grande? quanto ha senso per piante che non vogliamo svernare, coltivate a regime annuale?

c) In generale, sulle piante in vaso, nei vivai che usano substrati sterilizzati o senza terra, dovrebbe avere senso e la cosa è interessante. La vera domanda è se nei vari prodotti ci sono ceppi di micorrize che riescono a colonizzare anche la specie di nostro interesse o no. Sono specie specifiche? Di bocca buona?

Resta il fatto, che è comunque argomento sulla mia lista delle cose da testare, insieme ad un'analisi del terreno per capire DAVVERO che problemi ha il mio giardino.

Visto che avete usato credo svariati prodotti, senza fare nomi, mi sapreste quantificare spesa e metodica di applicazione?

Quest'anno credo ormai andrà così, sto valutando se fare un sistema di microirrigazione, ma sono ancora un po' spaesato e devo ancora comprare i tubi per fare i supporti (spesa banale, ma logistica non semplice di 'sti tempi)

il prossimo dovrò fare delle modifiche alla LightBox (qualche cambio strutturale e mylar diamantato), alla Germobox (accrocchiare il termostato, ne ho già uno a 12v, ma devo fare i collegamenti con alimentatore da accendere/spegnere con cui alimentare il cavetto) e valutare delle modifiche alle grondaie di casa per fare raccolta acqua piovana e mettere un serbatoio, che d'estate probabilmente sarà sempre più un casino visto scarsità idriche.

Diciamo che già così, senza imprevisti, le spese non saranno pochissime e mi devo contenere.

Ciao!

Grazie per le interessanti questioni.

Praticamente tutti i siti che ho visitato negli anni hanno sempre consigliato l'uso di Micorrize ovunque :) E devo dire che a mio avviso, per quella che è stata la mia esperienza sulle piante in cui lo ho usato ha avuto un effetto sbalorditivo :)

Sia in piena terra nel 2017 ma anche l'anno scorso (in ritardo) ha aiutato molto la crescita in vaso.

Non ho capito rispetto alla domanda su spesa e applicazione a quale prodotto ti riferisci. Le Micorrize le ho trovate circa a 10,50€ (un prodotto comprato un anno fa chiamato micoplus, in polvere) ma non ricordo precisamente le dosi di applicazione, ad ogni modo erano scritte ;) 

Rispetto allo scambio simbiotico anche se alle piante "costasse" carbonio (cosa di cui non sono sicuro) sarebbe un'ottima spesa perché la fotosintesi avverrebbe comunque meglio alla fine della fiera.

Scusa l'ultima risposta, molto empirica, poco precisa :) 

13 minutes ago, kapto said:

Senza voler offendere il buon Alex, che ne sa sicuramente più di me, ma dirò la mia opinione assolutamente priva di valore scientifico: Le ho provate per due anni, senza nessun risultato tangibile.
Ho fatto anche le classiche prove "pianta con e pianta senza": Sicuramente il numero dei campioni era limitato per un'attendibilità scientifica, ma sufficiente per capire che, nel mio caso, sono stati soldi buttati. Sarà che spendo già un patrimonio in terricci di qualità, ma le piante sono cresciute bene e hanno fruttato come le altre, ne più ne meno.

 

Figurati @kapto, non è affatto un offesa :D 

Ognuno ha la sua opinione in base alle esperienze che ha notato. 

Personalmente le mie erano il doppio con l'utilizzo delle Micorrize, quindi, anche in base a esperienze positive di tutti coloro che hanno scritto qualcosa riguardo ciò che ho letto, e evidenze scientifiche che ne provano l'utilità, mi sono sentito di consigliarlo.

Poi dipende molto anche dal prodotto utilizzato. Il primo anno di micorrize (2017, utilizzato in parte anche nel 2018), mi trovai con un prodotto regalato da un amico di papà (@Umberm) che funzionava ancora meglio rispetto al micoplus dell'altro anno in cui l'ho usato (2019):)

Che dirti... non metto affatto in dubbio la tua esperienza negativa con le Micorrize, ma non saprei darti spiegazioni sul perché non ha funzionato o simili.

detto questo io mi sento lo stesso di consigliarlo in base ai motivi sopra citati :) 


Ciao,

Alex

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Frenzgyn

Be', non conosco tutti i possibili di casi, ma in genere la relazione è: pianta cede carbonio organico al fungo, cioè zuccheri ottenuti dalla fotosintesi e il fungo cede composti organici, inorganici reperiti nei dintorni e acqua per capillarità.

Credo che tutto il gioco dipenda da dove sta il collo di bottiglia: se la pianta era in carenza di qualcosa che il fungo può fornire (micronutrienti, acqua ecc) bene, se il fattore limitante invece era un'altro (luce artificiale non sufficiente), il discorso dovrebbe cambiare.

La domanda sul costo mi rendo conto era posta male, riformulo.

Modalità: l'inoculo si fa in un'unica soluzione? Sono tutti prodotti solubili con cui innaffiare?

Costo: Alla fine della fiera, quant'è il costo aggiuntivo per pianta? Su che cifre ci aggiriamo? O posta al contrario, con una confezione di prodotto (10-15) euro, quante piante ci inoculo?

 

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kapto
10 minutes ago, Alexrm said:

Figurati @kapto, non è affatto un offesa :D 

Ognuno ha la sua opinione in base alle esperienze che ha notato. 

Personalmente le mie erano il doppio con l'utilizzo delle Micorrize, quindi, anche in base a esperienze positive di tutti coloro che hanno scritto qualcosa riguardo ciò che ho letto, e evidenze scientifiche che ne provano l'utilità, mi sono sentito di consigliarlo.

Poi dipende molto anche dal prodotto utilizzato. Il primo anno di micorrize (2017, utilizzato in parte anche nel 2018), mi trovai con un prodotto regalato da un amico di papà (@Umberm) che funzionava ancora meglio rispetto al micoplus dell'altro anno in cui l'ho usato (2019):)

 Che dirti... non metto affatto in dubbio la tua esperienza con le Micorrize, ma non saprei darti spiegazioni sul perché non ha funzionato o simili.

detto questo io mi sento lo stesso di consigliarlo in base ai motivi sopra citati :) 


Ciao,

Alex

 

Forse quelle che ho preso io (non ricordo il marchio) non erano eccezionali. (sai indicarmi quelle che usi tu? MicoPlus?)
Forse dipende dal fatto che uso concimi liquidi tipo Biobizz per tutta la stagione (che contengono già un bel po di roba come acidi fulvici, ecc) e che sono già "dopate" a sufficienza 😂

O forse sono io che, lavorando a casa, ho troppo tempo per le mie piante e le stalkero in continuazione :D 

In futuro farò un'altra prova, magari su qualche pianta o varietà con qualche problema.

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Alexrm
6 hours ago, kapto said:

 

Forse quelle che ho preso io (non ricordo il marchio) non erano eccezionali. (sai indicarmi quelle che usi tu? MicoPlus?)
Forse dipende dal fatto che uso concimi liquidi tipo Biobizz per tutta la stagione (che contengono già un bel po di roba come acidi fulvici, ecc) e che sono già "dopate" a sufficienza 😂

O forse sono io che, lavorando a casa, ho troppo tempo per le mie piante e le stalkero in continuazione :D 

In futuro farò un'altra prova, magari su qualche pianta o varietà con qualche problema.

l'ultimo che ho preso si chiamava MicoPlus,e andava bene... dovrei ricordarmi il nome del primo che funzionava da Dio.

 

PS Hai un MP

:)

 

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L0rdn40
16 hours ago, Frenzgyn said:

mi pongo domande su quanto siano robe realmente utili e quanto pompate dal marketing e se ci sia un modo migliore di utilizzare questi potenziali strumenti.


Il prezzo é irrisorio, credo che tra le tante cose “inutili” che diamo alle nostre piante, forse le micorrize sono ciò che può far meno danni ed essere meno nocivo, dunque se ti va credo che puoi provare.

 

16 hours ago, Frenzgyn said:

a) In campo, ha senso?


da quel poco che so in capo ha più senso che i vaso. Mi spiego, in campo ci sono sicuramente molti più elementi nutritivi per le piante ma spesso sono più difficilmente assorbibili se il terreno non é perfettamente idoneo a “quel tipo di pianta”. Le micorrize in questo aiutano. Inoltre pare creino dei rapporti simbiotici anche con le altre piante che sono nelle vicinanze bilanciando appunto la distribuzione di beni limitati (nutrienti) in base al reale fabbisogno di ogni pianta. Online puoi trovare molti articoli. Di contro nel vaso tutto ciò non avviene e comunque avendo concimazione controllata e substrato auspicabilmente preparato ad hoc per il tipo di pianta le micorrize non svolgono tutte le loro funzioni ma ho potuto sperimentare che le piante micorrizzate in vaso andavano più difficilmente in deficit idrico.

 

16 hours ago, Frenzgyn said:

Visto che avete usato credo svariati prodotti, senza fare nomi, mi sapreste quantificare spesa e metodica di applicazione?


Io per una questione di praticità/economicità utilizzo delle micorrize in tablet già complete sia dell’inoculo di funghi che altri microorgsnismi utili al loro sviluppo.


 

14 hours ago, kapto said:

Sarà che spendo già un patrimonio in terricci di qualità, ma le piante sono cresciute bene e hanno fruttato come le altre, ne più ne meno


esatto, per i motivi detti prima credo che la differenza in una coltivazione controllata (in vaso) in cui siano ricreate le condizioni ottimali sia irrilevante.

 

P.S. Non vendo micorrize e nella vita faccio tutt’altro! 😂

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Frenzgyn

Ri-ri-riformulo.

Ho guardato online, ci sono prodotti diversi a prezzi molto diversi. Buona parte si sciolgono in acqua. Io voglio capire: devo inoculare uno starter con una innaffiatura, poi attecchisce e se la vede lui o se è una roba transitoria che va ripetuta nel tempo, perché evidentemente quei microorganismi non creano colonie durature, ergo non si stabiliscono.

Nel primo caso, mi posso fare un conto. Ad esempio: soluzione di 5g per pianta, con una confezione da 250g ci faccio circa 50 piantine ad un costo X.

Nel secondo caso, non mi interessa.

Riguardo al discorso del pieno campo, ribadisco: le micorrize e altri microorganismi sono GIA' presenti in un terreno maturo, salvo che sia una roba tipo un nuovo giardino fatto con terreni di scavo sterili, un banco di inerti, insomma, ci siamo capiti. Tant'è che le hanno scoperte in natura, mica da n'altra parte. Per questo facevo il discorso di microorganismi specie-specifico: se c'è evidenza che un qualche microorganismo trovato tra una popolazione di chiltepin in Messico e non presente altrove dia particolari risultati con determinate piante, allora forse vale la pena, se è un microorganismo ubiquitario, non specifico e che fa la stessa cosa di molti simili, non vedo il senso, sarebbe utile (e infatti lo è) nutrire quelli che ci sono già e avrebbe senso a questo punto affidarsi a tecniche di coltura come la non lavorazione (o lavorazione non profonda) per rispettare le relazioni e gli equilibri che già ci sono.

Fermo restando che portare deliberatamente un organismo da una parte a l'altra del mondo è una roba che comunque mi suscita allarme, perché le interazioni non sono prevedibili.

Off Topic

Vi faccio n'esempio emblematico: il comune lombrico, in Europa, è il miglior amico del giardiniere: digerisce detriti lasciando fertilissimo humus di lombrico, con le sue gallerie arieggia il terreno e ne migliora la texture. Nelle foreste Nord Americane è una specie invasiva e le sta distruggendo, diminuendone la biodiversità e alterandone la composizione, perché digerisce e aumenta la decomposizione dei grossi strati di foglie, aprendo la strada a specie diverse che soppiantano i grandi alberi che si erano adattati a terreni a lenta decomposizione.

Fine Off Topic

Se avete articoli di letteratura specifici da linkare, fate pure mi fa piacere. Sto già cominciando a leggiucchiare qualcosa, ma sono aperto a consigli.


 

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Lonewolf

Ho corretto il nome dappertutto ed eliminato i post relativi al nome sbagliato.

A breve cancellerò anche questo messaggio.

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L0rdn40
1 hour ago, Frenzgyn said:

Riguardo al discorso del pieno campo, ribadisco: le micorrize e altri microorganismi sono GIA' presenti in un terreno maturo, salvo che sia una roba tipo un nuovo giardino fatto con terreni di scavo sterili, un banco di inerti, insomma, ci siamo capiti.

 

Ciao, forse prima mi sono espresso male, questo che hai scritto è proprio quello che sostengo io ovvero micorrizzare una pianta le consente di svilupparsi in maniera ottimale anche nei terreni poveri di nutrienti o in situazioni sfavorevoli. Viene da se che se hai un orto ottimale diventa poco utile così come è poco utile nei vasi dove hai modo di controllare ogni singolo fattore per ricreare la situazione ottimale. A tal proposito giova sottolineare che mentre nei vasi si riesce a creare substrati diversi per colture diverse nell'orto ciò nen sempre è possibile ed un substrato ottimale per i peperoncini non è detto ad esempio che lo sia per le zucchine! Venendo al discorso della presenza in natura di questi microorganismi certo, nei terreni di bosco oppure in orti "naturali" sicuramente sono già presenti spore e miceli dei funghi micorrizogeni; tuttavia nel mio caso (come in molti altri suppongo) l'orto è comunque ricavato da terreni di riporto che per quanto possano essere degli ottimi substrati è probabile che ci vorranno anni affichè come dici tu "maturino" e vengano colonizzati da tutti i microorganismi utili. E' qui e solo in questi casi (peraltro molto comuni) che l'inoculo ha senso. In merito ai vasi invece l'unico miglioramento notato è quello che le piante soffrono meno gli stress idrici. Il resto concordo, è marketing!

 

1 hour ago, Frenzgyn said:

Ho guardato online, ci sono prodotti diversi a prezzi molto diversi. Buona parte si sciolgono in acqua. Io voglio capire: devo inoculare uno starter con una innaffiatura, poi attecchisce e se la vede lui o se è una roba transitoria che va ripetuta nel tempo, perché evidentemente quei microorganismi non creano colonie durature, ergo non si stabiliscono.

 

Come ti dicevo io quelli che utilizzo sono in tablet che vengono posizionati sotto le radici (1 o 2 tabs in base alla dimensione del vaso. Se sono in campo anche di più) e le istruzioni non indicano di dover fare nuovi trattamenti di mantenimento. Questo prodotto l'ho comprato al prezzo di 14.90 euro 25 pastiglie che in vasi grandi (oltre 25 cm) bastano per 12 vasi, se utilizzi vasi piccoli (meno di 25 cm) anche per 25 piante. Evidenzio che questo prodotto l'ho comprato lo scorso anno per provare per questo te lo suggerisco visto che costa poco ed è pratico, anche se sono convito che ne esistano di più efficaci infatti quest'anno dopo varie ricerche, avendo esaurito le tabs, nei prossimi rinvasi vorrei utilizzare un prodotto che sembra ottimo a base di leonardite e micorrize e che si usa in rapporto 5-15 kg/mc. Non ho ancora fatto i calcoli ma un barattolo da 800 g costa sui 15 euro ed apprendo ora da internet che 1 litro di terreno dovrebbe equivalere ad 1 decimetro cubo.. La scheda tecnica non parla di ripetere l'aplicazione ma ne consiglia l'utilizzo nel substrato in fase di rinvaso o in campo in fase di preparazione.

 

1 hour ago, Frenzgyn said:

Se avete articoli di letteratura specifici da linkare, fate pure mi fa piacere. Sto già cominciando a leggiucchiare qualcosa, ma sono aperto a consigli.

 

Non essendo affatto io esperto ed avendone sentito parlare proprio da @Alexrm l'anno scorso per la prima volta, molte delle cose che ti ho scritto le ho apprese da internet in generale e quanto più si avvicina ad una ricerca scientifica, al netto di marketing, è questa pubblicazione.

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L0rdn40

@Frenzgyn già che ci sei che vai in negozio, se trovi delle micorrize a buon prezzo comprale per provare almeno su di una pianta così avremo un parere in più, tra l’altro di un occhio attento dalla precisione con cui affronti le cose! 

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Frenzgyn

Dubito che ne avranno, ma darò uno sguardo. Ho trovato online quelle che hai usato tu e mi sono segnato i microorganismi chiave:

 

Rhizophagus irregularis (ex Glomus intraradices);

Funneliformis mosseae (ex Glomus mosseae);

Trichoderma atroviride.

Sarei curioso di sapere se su altri prodotti usati i microorganismi siano gli stessi, così prossimamente mi farò qualche ricerca in letteratura a riguardo.

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L0rdn40
4 minutes ago, Frenzgyn said:

Dubito che ne avranno, ma darò uno sguardo. Ho trovato online quelle che hai usato tu e mi sono segnato i microorganismi chiave:

 

Rhizophagus irregularis (ex Glomus intraradices);

Funneliformis mosseae (ex Glomus mosseae);

Trichoderma atroviride.

Sarei curioso di sapere se su altri prodotti usati i microorganismi siano gli stessi, così prossimamente mi farò qualche ricerca in letteratura a riguardo.


se parliamo di ricerca, darei anche uno sguardo a questo

 

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L0rdn40

Comunque aggiungo che probabilmente come dicevi tu esistono dei prodotti specifici per determinate piante. Ad esempio questo che ti ho citato fa prodotti a base di micorrize per colture orticole (questo sopra), specifici per il prato e specifici per la vite.

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RocotoD

@Alexrm

Rispolvero questo interessante topic ponendo questa domanda: dopo quanto tempo dalla somministrazione delle micorrize si vedono i primi effetti? E' possibile stabilire una tempistica in base alla dimensione della pianta trattata?

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Alexrm
On 11/2/2021 at 3:38 PM, RocotoD said:

@Alexrm

Rispolvero questo interessante topic ponendo questa domanda: dopo quanto tempo dalla somministrazione delle micorrize si vedono i primi effetti? E' possibile stabilire una tempistica in base alla dimensione della pianta trattata?

Se per effetti intendi effetti visibili sulla crescita della pianta, assumendo che sia del genere Capsicum, ho notato degli effetti molto visibili in un mese dopo aver somministrato il prodotto dopo il travaso definitivo.

Nel 2017 non la avevo somministrata ad alcune piante "doppioni" e la differenza dello sviluppo era ben visibile.

Poi bisogna anche considerare anche la qualità del prodotto che si somministra, il bisogno effettivo della pianta di questa simbiosi a cui deve cedere qualcosa e tantissimi altri fattori per cui di certo in una coltivazione hobbystica in vaso di diverse specie, cultivar e incroci è impossibile dare delle tempistiche precise (almeno per me).

Però è indubbiamente qualcosa che consiglio e che dà effetti positivi durante l'arco di tempo della coltivazione :)

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