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L0rdn40

Secondo anno capsico

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Frenzgyn

Se mi dai i riferimenti in pvt e dovessi trovarmi a passare in zona, perché no, potrei allungarmi volentieri, che è sempre bello rifarsi gli occhi.

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L0rdn40

Ecco il primo pimenta messo a dimora tra le piante di mia madre!

 

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il lazzaretto invece l’ho abbandonato triste e solo in campo per far spazio alle nuove. Ho fatto i rinvasi e buttato tutto il terriccio superfluo del lazzaretto (tra l’altro aveva anche belle radici.. Mah!). A breve le foto.

 

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L0rdn40

Veniamo al terriccio utilizzato... Il tecnico del consorzio dopo la mia ennesima richiesta di terriccio PH6, leonardite, agriperlite, pomice e osmocote, avendo preso un po’ di confidenza e non avendo nulla di tutto ciò, mi ha risposto: ti fidi di me? Ora ti dico io come devi fare. Mi ha dato questo terriccio a base di corteccia di pino, torba e lapillo

 

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questo ammendante la cui confezione fra le varie funzioni dice che acidifica il terreno, é ricco di acidi humici e fulvici ecc..

 

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e questo concime


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Le proporzioni me le ha scritte, per 80 litri di terriccio mi ha detto di mettere 750g di concime e 750g di ammendante. Io sinceramente ne ho messo meno, ho fatto 400g di uno e 400g dell’altro come fossero leonardite e osmocote anche perché la confezione di entrambi dice 1000 kg/ha che in proporzione sono 7-8g a vaso da 30 quindi boh... Forse mischiandolo al terriccio le dosi si calcolano in maniera diversa! In più ho aggiunto il 10% di argilla espansa perché benché ci fosse il lapillo, mi sembrava poco. Vediamo, fin ora su altre cose spesso ha indovinato, come ad esempio per il sangue di bue, ma a volte, una in particolare, mi ha venduto un prodotto giusto per, abbastanza nocivo e che non era utile al mio scopo... Spesa totale 25€ per 80l di terriccio così preparato più un sacchetto quasi pieno di ammendante e uno quasi pieno di concime avanzati (25 kg l’uno, il prezzo mi sembra normale).

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Frenzgyn

Guardando le etichette.

Terriccio:
-  corteccia di pino (Che dimensioni hanno i pezzetti? La corteccia aggiunge solo "struttura" e trattiene acqua e soluti, si decompone MOOOLTO piano, in vaso non so quanto abbia senso), torba chiara (dovrebbe essere la più giovane), lapillo (non funziona esattamente come la pomice, dipende pure da quanto è grande) con aggiunta di compost misto (ACM).  
- pH 8. Non è proprio il massimo.
- Conducibilità 0.9 dS/m (ovvero 900 µS/cm). Non proibitiva, ma altina. Non lo userei mai per semina o per piantine appena nate.

Non mi sembra un prodotto di qualità.

Ammendante:
- Tanti paroloni, ma è torba (probabilmente bionda o bruna) e compost vegetale (ACV). Ha pure una conducibilità discretamente elevata per essere al 50% solo torba.
Francamente credo avresti pure potuto fare 50 e 50 col terriccio universale, secondo me se non ha un pH troppo basso (purtroppo non c'è scritto, ma non credo), ci potresti pure coltivare dentro :).

Concime:
- è un 11-22-16+13S, non si capisce se a lenta cessione o se con microelementi. Che ci sia un po' di zolfo è utile come (parziale) tampone per l'alcalinità, mi lascia perplesso un così forte sbilanciamento sul fosforo. Onestamente non so darti consigli sull'uso, ma mi sento di dirti di non usarlo su piante in terra: terreni poveri di fosforo sono piuttosto rari.



Come prezzi, mi sembra che non se ne sia approfittato. Il sacco da 40kg del concime che hai preso, si trova a circa 24€ (facendo una media in rete), 25Kg di torba stanno circa 10€ e qualche € per il terriccio pure dovevi darglielo, quindi il prezzo mi sembra piuttosto onesto.

Il punto è che sinceramenta al "Ti difi di me", gli avrei risposto "No". Sarò felicissimo di essere smentito, ad ogni modo.
 

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L0rdn40
33 minutes ago, Frenzgyn said:

Il punto è che sinceramenta al "Ti difi di me", gli avrei risposto "No". Sarò felicissimo di essere smentito, ad ogni modo.


Anche io so che avrei dovuto rispondere così ma sinceramente, so che in zona non si trovano i prodotti adatti. Il terriccio migliore che ho trovato come PH ad esempio era quello di euroterriflora universale a brico, PH7 ma l’ho usato per delle rose ed era più plastica e rami che altro, tra l’altro quando innaffiavo cacciava un liquido nero. L’ottima torba PH6 usata la prima volta purtroppo l’avevano finita. Questo ti dico che al tatto non é niente male, molto fine, anche i lapilli sono piccoli, dimensione quasi della perlite. Di ordinare di nuovo online manco a parlarne. Insomma mi sono voluto adattare (anche perché il pimenta é andato comunque in terriccio PF rimasto) ed ho “tamponato”così:

 

33 minutes ago, Frenzgyn said:

lapillo (non funziona esattamente come la pomice, dipende pure da quanto è grande)


ho quindi aggiunto 10% di argilla espansa

 

33 minutes ago, Frenzgyn said:

pH 8. Non è proprio il massimo


ho utilizzato questo compost che promette di acidificare ed apportare acidi umici. In più l’ultimo strato di 2-3 cm ho messo perlite e torba acida già in mio possesso PH 4,5 (ne avevo poca dunque non aveva senso mischiarla). In più come hai detto tu il concime dovrebbe aiutare a tamponare.

 

33 minutes ago, Frenzgyn said:

è un 11-22-16+13S, non si capisce se a lenta cessione o se con microelementi.


microelementi non risultano dalla composizione. Per il resto dovrebbe essere in parte a lenta cessione in parte subito disponibile. Dura 4-5 mesi a detta del tecnico. Sinceramente si, qui mi sono fidato di lui (dopotutto mi ha salvato le piante svernate) e del fatto che la marca è utilizzata anche in ambito professionale (magari @Piccadillo può aiutarmi su validità del prodotto e le caratteristiche e idoneità di utilizzarlo a 400-750g per 88l di terriccio?).
 

Infine...

 

33 minutes ago, Frenzgyn said:

Francamente credo avresti pure potuto fare 50 e 50 col terriccio universale, secondo me se non ha un pH troppo basso (purtroppo non c'è scritto, ma non credo), ci potresti pure coltivare dentro 


Ci avevo pensato anche io ma l’etichetta come vedi porta dosaggi molto più bassi e mi sono limitato a 5g per litro. Insomma, ho appena sostituito un lazzaretto bruciato per sovracomcimazione probabilmente! 😂

 

Comunque grazie del parere, sempre molto interessante leggerti davvero! Spero di aver ragionato bene in assenza di alternative e un po’ mi pento di non aver messo più ammendante.

 

P.S. Ti ho scritto in privato i riferimenti dell’azienda agricola

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Frenzgyn

Guarda, è semplicemente 50% torba ("vecchia", che ha perso acidità ed ha ricominciato a decomporsi ad opera dei microrganismi, da qui "umificata") + 50% compost verde. STOP.

La cosa che mi lascia perplesso è la salinità indicata in etichetta, che deve essere PER FORZA un ERRORE:

- Con salinità di 65 dS/m ci incenerisci i campi (l'acqua di mare ha salinità 40-60!!!),  non ci crescerebbe NIENTE, ma pure fossero 6,5 sarebbe un substrato piuttosto salino. Credo abbiano mancato uno "zero" e sia un semplice 0.65 dS/m, valore comune a molti terricci e substrati. Mi pare che per legge debba stare sotto 0.75, ma dovrei controllare le normative.

L'errore di etichettatura e l'uso di "Activator" e "Green" non depongono a favore dell'azienda nella mia personale scala di valori (troppo marketing), resta però secondo me un buon ammendante (come lo sono d'altronde la torba o il compost pure singolarmente).

Io personalmente comincio a innervosirmi del sensazionalismo su "acidi umici e fulvici" che si sta diffondendo anche da noi (negli USA ormai è ai limiti della truffa, sullo stesso livello del "biologico" usato per tutto).

Molto più semplicemente è un tipo di sostanza organica (composti organici del carbonio) in fase di decomposizione, che in generale ha interessanti proprietà colloidali, migliora la struttura del suolo ed è utile ai suoi microrganismi (trattiene l'acqua e quindi i nutrienti in soluzione, forma aggregati, migliora la scarsa permeabilità dei suoli argillosi, è cibo per batteri ecc che "immobilizzano" gli elementi mobili, con Azoto e Zolfo e sicuramente tante altre robe).

Sono classi di molecole complesse e diverse e ciò dipende ovviamente dal materiale d'origine. La Leonardite è una di queste, ma tutti i (non molti) studi che esistono sono su prodotti specifici e a volte danno risultati diversi.
In sostanza, non c'è motivo di dubitare che abbia un effetto positivo (come TUTTA la sostanza organica apportata al suolo), ma quanto e se validato o meno da studi dipende dallo specifico prodotto della specifica marca, perché cambia la composizione in base al sito di estrazione.

Cioè, che faccia bene mi pare pacifico, sul "cosa" ci si dovrebbe aspettare e in quanto tempo è un po' un mistero.

Sarebbe come pretendere che il suolo superficiale di casa tua si comporti nello stesso esatto modo di quello di casa mia, quando magari hanno composizioni parecchio diverse. Resta il fatto che entrambi saranno meglio per i nostri usi della sabbia di mare :) o di una torbiera.

Potremmo discutere seriamente dell'utilità reale di qualsiasi materiale organico all'interno del substrato per la coltivazione in vaso in due termini:

- Migliora la struttura del substrato, che comunque in genere è GIA' tutto materiale organico (torba, compost, fibra di cocco, corteccia ecc) con l'aggiunta di inerti (aggiunti proprio per migliorare le caratteristiche fisiche), quindi ci può stare, ma secondo me non è rilevamente come ci piace pensare se il substrato è fatto bene. Ovviamente se ho bevuto parecchio e decido di voler coltivare zucche su pura corteccia, a quel punto QUALSIASI cosa ci aggiungessi, farei meglio :).

- Cede lentamente piccole quantità di nutrienti mentre continua a decoporsi. Parliamo di svariati anni però.
Che senso ha in vaso dove a) comunque si fertilizza, b) possono essere coltivazioni annuali, c) se sono coltivazioni pluriennali, dopo 3-4 anni al massimo pure tocca rinvasare perché o è cresciuta la pianta o il tutto si è compattato proprio perché si sta decomponendo in pezzi più piccoli.

Sono pure aspetti un po' in contrasto: più velocemente un materiale si decompone (per esempio paglia, compost, letame) più rilascia nutrienti velocemente (quali e quanti dipende dal materiale di origine), ma più velocemente perde "struttura". Non a caso la fibra di cocco dura parecchio, così come pure la fibra di legno, ma a livello di nutrienti aggiungono poco e niente, anzi "sottraggono" temporaneamente azoto. Ci mettono più tempo a farsi in pezzi piccoli e decomporsi.

In piena terra o nella aiuole o, perché no, in vasi dove viene mescolata a suolo "vero" (mix di argille/sabbie/limo + aria + acqua + sotanza organica naturalmente presente nell'ordine di pochi punti %) credo sia ora e possa fare solo bene.

Ti allego un documento dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Campania, molto, molto interessante, che sulla coltivazione in vaso ci dice poco, ma la parte base sulle caretteristiche del suolo e delle fertilizzazioni è oltre che interessante potenzialmente utile per le piante che hai in piena terra. Io non ne ho ancora terminata la lettura.

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L0rdn40

Insomma, morale della favola l’ammendante é in realtà un buon terriccio universale che manca di inerti ed il terriccio é il classico terriccio universale che non serviva il consorzio per comprarlo. Dunque ammendante + concime + inerte poteva dare risultati migliori. Sta bene, vediamo cosa ne esce, l’importante é non aver speso troppo e sopratutto che nella pianta che veramente mi interessava, il pimenta da neyde, ho usato il terriccio della ricetta PF che mi era rimasto. Una cosa é certa, il prossimo anno ordinerò quantità superiori e metto in deposito almeno non perdo tempo e testa ad ogni rinvaso, é una composizione studiata quella della ricetta e va bene per il 99% delle piante che coltiviamo, tutte tendenzialmente acidofile. Invece ho scoperto che il rosmarino predilige terreni alcalini, gli ho dato un bell’universale PH 8,5 miscelato con sabbia grossolana, pare stia gradendo!

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L0rdn40

Eccole qua le nuove arrivate, appena completate le operazioni di rinvaso e legatura (perciò non badate al disordine, dopo ho pulito tutto altrimenti ora vivrei sotto un ponte con le mie piantine! :lol2:)

 

JALAPENHO

 

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ROCOTO ROSSO

 

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PIMENTA DA NEYDE

 

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Per ora però la pianta più bella che sto coltivando é senza dubbio il cayenna classico!

 

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Imponente, di un bel verde scuro e molto produttiva.

 

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Dettaglio fiore che allega.

 

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Dettaglio fiore con “ei fu un tripide”

 

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Certo, se il pimenta da neyde continua così, con questi stupendi fiorellini particolarissimi, lo supererà senza problemi! Sono contento di aver scelto lei per il poco terriccio PF rimasto!

 

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Affascinante pensare che questa pianta sia nata spontaneamente in un giardino... É perfetta, più di una selezione di sua maestà Dadomo!

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L0rdn40

E niente, attualmente la situazione balcone é questa e mi é stato promesso dalla mia compagna che se ne metterò anche solo un’altra come premio potrò dormire nel sacco a pelo lì fuori con loro! :lol2:


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L0rdn40

Avrei una domanda. L'anno scorso usai per i rinvasi definitivi dei vasi diametro 25 ma si sono rivelati davvero piccoli (penso fossero circa da 5-8 litri). Quest'anno invece, ad eccezione dei due wild che hanno un vaso diametro 35, ho optato per vasi diametro 30 che equivalgono a circa 13, 15 litri di terriccio se riempiti fin su (sono circa 30x25, ho fatto la prova con le nuove piante e ci sono andati 13 litri più concime e ammendante più il terriccio del panetto originario). Tuttavia il cayenna già mi pare troppo grande per le dimensioni del vaso, e siamo appena a giugno... Dalla vostra esperienza, qual'è una misura ideale? Sicuramente il prossimo anno opterò per dei mastelli, questa conformazione che si estende più in larghezza che in altezza, seppur di poco, non la vedo un'ottima soluzione...

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L0rdn40

Approfittandone della pausa pranzo ho anche marcato i frutti di hot lemon isolati in organza ed isolato altri rami di friggitello napoletano.
 

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Queste sono le 5 piante esperimento “pure” (uso sempre le virgolette perché “friggitello” con buona probabilità identifica un tipo di peperoncino dolce o peperone nano con caratteristiche comuni ma non é ancora ben chiaro se esista una varietà univoca e ben definita. É quello che spero di scoprire insieme a voi partendo da queste piante che dovrebbero essere stabili e rispecchiare le caratteristiche di quella bontà definita “friggitello”. Per come la vedo io, il friggitello é con buone probabilità un peperoncino stretto parente del pimenta de Padron: oltre ad essere molto simile il frutto, forse solo un po’ più piccolo, presenta il 90% dei frutti dolci ma un 10% inaspettatamente piccanti!)

 

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Oban
2 hours ago, L0rdn40 said:

Avrei una domanda. L'anno scorso usai per i rinvasi definitivi dei vasi diametro 25 ma si sono rivelati davvero piccoli (penso fossero circa da 5-8 litri). Quest'anno invece, ad eccezione dei due wild che hanno un vaso diametro 35, ho optato per vasi diametro 30 che equivalgono a circa 13, 15 litri di terriccio se riempiti fin su (sono circa 30x25, ho fatto la prova con le nuove piante e ci sono andati 13 litri più concime e ammendante più il terriccio del panetto originario). Tuttavia il cayenna già mi pare troppo grande per le dimensioni del vaso, e siamo appena a giugno... Dalla vostra esperienza, qual'è una misura ideale? Sicuramente il prossimo anno opterò per dei mastelli, questa conformazione che si estende più in larghezza che in altezza, seppur di poco, non la vedo un'ottima soluzione...

Secondo me una regola non c'è, ma tutte le soluzioni possono essere valide in base alle proprie esigenze: frequenza di innaffiature, necessità di raccogliere determinate quantità di frutti per pianta, possibilità di svernare a fine stagione, spazio a disposizione, budget a disposizione per il substrato di coltivazione, stabilità della pianta stessa contro il vento, esigenze legate alle tempistiche, solo per citarne alcune.

 

In 10 L tutti i C.annuum si sviluppano bene e tanto, producendo un gran numero di frutti.

Ciò non toglie che in un volume da 15 o 25 L si sviluppino e producano un po' di più, sicuramente non si sfutta tutto il substrato e possono sembrare litri di terriccio sprecato, ma contribuisce sicuramente allo sviluppo delle piante.

 

 

Certo che sei un vulcano in questo periodo!

Non si riesce nemmeno a stare dietro alle tante curiosità o domande che posti, per fortuna vedo bene che sapete trovarvi da soli le risposte ad alcuni quesiti.

 

Il Cayenne non delude mai, un classico intramontabile, immancabile sulle nostre tavole.

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L0rdn40
1 hour ago, Oban said:

Certo che sei un vulcano in questo periodo!

Non si riesce nemmeno a stare dietro alle tante curiosità o domande che posti, per fortuna vedo bene che sapete trovarvi da soli le risposte ad alcuni quesiti.

 

Per quanto possibile, provo sempre ad utilizzare la funzione "cerca" anche se Lonewolf è già un bel po che si è arreso e non scrive più "prima di fare le domande utilizzate la funzione cerca del forum ecc..." :D Comunque quest'anno mi sto impegnando un pizzico in più del solito per cercare di portare a termine una coltivazione degna e prepararmi il "terreno" per l'anno prossimo che ho in programma l'acquisto di tutto l'occorrente necessario a seminare già da dicembre. Piuttosto, grazie a voi che provate a starmi dietro! Però voglio evidenziare una cosa... Per quanto mi è possibile sto provando anche a rispondere in maniera corretta ad alcune discussioni di utenti nuovi quindi in un certo senso, sono un rompib***e nel bene e nel male! :pardon:

 

P.S. Oban è un vero e proprio lavoro quello che svolgi ogni anno egregiamente di produrre frutti isolati, la cui parte più delicata e noiosa forse è proprio marcare i frutti allegati. Oggi sul lemon drop ci avrò perso una mezzora, anche perché ha il picciolo sottilissimo che come niente si rompe!

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Oban
52 minutes ago, L0rdn40 said:

Piuttosto, grazie a voi che provate a starmi dietro! Però voglio evidenziare una cosa... Per quanto mi è possibile sto provando anche a rispondere in maniera corretta ad alcune discussioni di utenti nuovi quindi in un certo senso, sono un rompib***e nel bene e nel male! :pardon:

Si vero, l'ho notato e non vedo nulla di male nell'interazione e nel confronto con gli altri, ancor di più su un forum quindi vai tranquillo anche per il più banale dei dubbi.

 

È bello che si restituisca un po' di quanto si sia appreso, con il tempo e la propria esperienza.

 

Quote

P.S. Oban è un vero e proprio lavoro quello che svolgi ogni anno egregiamente di produrre frutti isolati, la cui parte più delicata e noiosa forse è proprio marcare i frutti allegati.

Tutte le fasi successive richiedono equivalente impegno e attenzione, dalla raccolta dei frutti giusti, all'estrazione dei semi, fino all'asciugatura, etichettatura 8e confezionamento dei semi.

È il motivo per il quale nessuno si impegna a farlo, a partire dai venditori professionali di semi.

 

Quote

Oggi sul lemon drop ci avrò perso una mezzora, anche perché ha il picciolo sottilissimo che come niente si rompe!

Per questo motivo talvolta è meglio rimandare questa delicata operazione a quando il frutto si è iniziato a formare ed il picciolo si è irrobustito.

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Frenzgyn

Sì, in sostanza quell'ammendante è una buona base per terriccio (o ottimo modo per migliorare il terreno di un giardino) e quel terriccio è "inutilmente" subalcalino per essere usato come universale, a mio modo di vedere.

Il rosmarino si adatta tantissimo, vero è che preferisce terreni calcarei e subalcalini (che è più una conseguenza che una necessità secondo me) ma la cosa fondamentale è che ama i terreni leggeri e drenanti, forse è l'unica cosa importante, considerato che se ne frega abbastanza pure della fertilizzazione, quindi buona cosa la sabbia grossolana.

Onestamente credo tu ti faccia troppi problemi "specifici".

Tolte le acidofile vere (azalee, camelie, gardenie, parecchie felci ecc. ecc.), la buona parte delle piante sta da dio in terricci neutri e subacidi (ci sono piante che apprezzano o soffrono terreni calcarei, indipendentemente dal pH, e altre che soffrono quelli acidi, ma son casi specifici).

L'anno prossimo prendi un terriccio con pH tra 6 e 7 e va bene praticamente per tutto, al massimo puoi controllare che la conducibilità elettrica (salinità) non superi 0.6/0.7 dS/m.

Se ci fai caso, il Terflor Mixed che usano Lone e Scotti è un terriccio "povero" e "semplice": torba bionda acida di sfagno + torba bruna nella giusta misura per arrivare ad un pH di 6, con una salinità piuttosto bassa (0.4 dS/m). STOP.

Niente prefertilizzazione, niente robe strane, ecc. Quindi può permettersi in scioltezza di usare un ammendante specifico (Leonardite), tra l'altro in modiche quantità, con lo scopo di tenere il più possibile i nutrienti DENTRO il vaso ed evitare che si dilavino facilmente, ed un concime completo a lenta cessione.

L'utilizzo di perlite+pomice a grana più grossa è ottimo perché sebbene tutti e due gli inerti svolgano analoga funzione (che è principalmente di mantenere porosità e areazione - visto che entrambi non possono essere sovrasaturi di acqua - e quindi di evitare che le torbe si compattino quando si asciugano dopo essere state bagnate), hanno granulometrie diverse e quindi il risultato è ancora migliore.


 

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L0rdn40

Comunque altro aggiornamento... Pare che stia definitivamente recuperando chiltepin e ciliatum! Diagnosi delle problematiche riscontrate: al 99% troppa acqua, non mi sono saputo regolare con il connubio tra vaso grande, piante piccole ed argilla espansa in superficie..

 

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moscappo
5 hours ago, Oban said:

In 10 L tutti i C.annuum si sviluppano bene e tanto, producendo un gran numero di frutti.

Ciò non toglie che in un volume da 15 o 25 L si sviluppino e producano un po' di più, sicuramente non si sfutta tutto il substrato e possono sembrare litri di terriccio sprecato, ma contribuisce sicuramente allo sviluppo delle piante.

 

Concordo in pieno.

 

Ho un Acrata da 3 anni sempre tenuto in un vaso da 11 L, si è sempre mantenuto stabile e molto produttivo, sui 2 mt. Quest'anno ho rinvasato in un vaso da 15 L e sarà per il rinvaso, sarà per qualche L in più, ma sta superando i 2 mt... probabilmente per i chinense, qualche L in più non guasta! 

 

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L0rdn40
27 minutes ago, moscappo said:

 

Concordo in pieno.

 

Ho un Acrata da 3 anni sempre tenuto in un vaso da 11 L, si è sempre mantenuto stabile e molto produttivo, sui 2 mt. Quest'anno ho rinvasato in un vaso da 15 L e sarà per il rinvaso, sarà per qualche L in più, ma sta superando i 2 mt... probabilmente per i chinense, qualche L in più non guasta! 

 


se parliamo di acrata, l’anno scorso l’ho messo in un mastello sui 30 litri e quest’anno in campo... Confermo che anche con 15 litri rimarrai basito (non solo per grandezza ma anche per l’assurda produzione)! Il rinvaso in un mastello così grande lo feci perché con il vaso diametro 25 si ribaltava da solo senza vento tanto che era cresciuto!

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L0rdn40
3 hours ago, Frenzgyn said:

Onestamente credo tu ti faccia troppi problemi "specifici".


mah dai, non li chiamerei problemi... non mi faccio problemi a mettere un peperoncino in un terriccio PH8, più che altro provo a capire la reale differenza che fa un determinato terriccio su di una coltura ed eventuali metodi di correzione!

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Frenzgyn

Devi sempre ricordarti però che le piante hanno una grande capacità di adattamento (come letto su queste pagine, sopravvivono nonostante le nostre cure :) ), sono anche in grado di rilasciare sostanze in prossimità delle radici che tentano di alterare il pH a valori a loro più congeniali e quindi non esiste il "numero magico", semplicemente un range di valori "ottimali", che va dal neutro al sub-acido (per i pepper). Onestamente io trovo difficile reperire informazioni "univoche" sulle predilezioni di pH delle singole specie vegetali, sul web si trova tutto e il contrario di tutto, mi piacerebbe una fonte affidabile e precisa, ma ancora non l'ho trovata.

Inoltre, il pH dovresti misurarlo ad intervalli regolari e vedere come cambia nel substrato, come è quello dell'acqua con cui annaffi, come cambia la salinità (per capire quando e quanto fertilizzare), perché il valore che trovi in etichetta su un terriccio è solamente indicativo, spesso secondo me per marchi meno noti cambia da lotto a lotto senza che nemmeno aggiornino l'etichetta. Le uniche certezze che hai è che non dovrebbe essere commercializzabile un substrato misto con pH superiore a 8.5, perché quelli sono i limiti di legge.

Di seguito trovi le tabelle del decreto in materia (ha subito qualche modifica l'anno scorso, tipo hanno aggiunto il "Compost esausto di funghicultura" tra gli ammendanti e altre cosette, ma il grosso è rimasto uguale).

Substrati: https://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/10075d.pdf

Ammendanti: https://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/10075b.pdf


Non puoi stare a spaccare il capello su due valori "aleatori" (range di necessità della pianta, per forza approssimativo VS range di pH del terriccio finale) cercando di fare il substrato perfetto. Spara al centro dei range di riferimento, evitando gli estremi e utilizza le tue risorse (economiche, mentali, di tempo) su altri aspetti di cui conosci bene l'utilità.

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L0rdn40

Comunque sia @Frenzgyn so che da un lato qualsiasi substrato decente è sufficiente a far crescere qualsiasi pianta annuale, salvo valori proibitivi. Tuttavia io la differenza tra le piante messe nel terriccio come da ricetta e quelle messe in terriccio generico la sto vedendo! E quest'anno sto sperimentando in questo campo perché lo scorso anno, per utilizzare un universale da brico di una marca nemmeno ritenuta malvagia, complice il vaso da 25 litri ho dovuto integrare continuamente elementi e le piante, svernate con successo, hanno mostrato carenze micidiali tra la fine della scorsa stagione e l'inizio di questa. Ed erano carenze perché dopo aver trattato le piante stanno bene! Oltre a ciò, se ricordi, ho rinvasato anche il limone nel terriccio PF. Caspita non mi era mai capitato in vita mia di vedere un limone così sano e con una crescita così rigogliosa che sta allegando tantissimi frutti. Di solito le piccole piante di limone sono sempre problematiche, questa assolutamente no (fa tanto anche la qualità, me l'ha data sempre il vivaista che conosco). Perciò sinceramente non ho dubbi su come agirò il prossimo anno, ordinerò un quantitativo più grande degli ingredienti ad inizio stagione ed utilizzerò il terriccio quasi per tutto quello che necessità di PH tendenzialmente acidi/neutri. In merito al fatto di reperire informazioni sul gradimento del terreno di solito provo a chiedere a qualcuno esperto, anche a chi mi vende le piante per esempio, ed ho sempre ottenuto risposte confermate dai fatti.. Quest'anno ad esempio, grazie a te, sto scoprendo che un'altro valore che monitorerò in futuro è l'EC. In merito ho constatato che la maggior parte degli universali comunque ha PH8 ed EC 900. I terricci buoni invece come la torba che ho utilizzato per la ricetta riportano valori molto più bassi. Ne parlavo con il tecnico del consorzio l'altro giorno, sai quel'è l'errore che fanno molti? Aggiungere concime, inerti, ammendanti ecc a caso in terricci già pronti. In realtà andrebbero valutati i parametri di base per effettuare corrette integrazioni e qui entrano in gioco gli strumenti per misurarli. Dopotutto noi però siamo appassionati, non professionisti e benché sono sicuro che molti abbiano questi strumenti qui su, la cosa più logica è partire da torbe semplici o affidarsi a qualcuno esperto altrimenti si fanno più danni che altro. Chiudo con un consiglio che mi sento di darti. Se non lo hai già fatto, il prossimo anno prova la ricetta partendo da una base molto semplice di torba come dici tu. Vedrai la differenza, per farti un'idea vedi a me come è cresciuto il cayenna (terriccio PF) e come è cresciuto il cedrino (universale PH 8, forse proprio 8,5 corretto). Stanno bene entrambe ma il cayenna ha un aspetto ed un colorito decisamente più sano e vigoroso!

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L0rdn40

Detto ciò è ovvio che questo deve scaturire da un interesse. Molti utenti alle prime armi ad esempio (come ero partito io quest'anno tra l'altro) non vogliono problemi e chiedono un buon terriccio pronto quando gli mostri la ricetta. Il problema è che in realtà questa scelta costa di più dalla mia poca esperienza perché due sono le strade: o ordini terricci buoni che costano molto oppure metti tutto in un universale e nell'arco della stagione compri diversi prodotto a pronto rilascio per sopperire alle diverse carenze che si genereranno perché parliamoci chiaro, la pianta cresce e produce anche in terriccio universale senza concime, ma produce meno e con il tempo cresce poco. Dunque poi vengono i mille dubbi: perché le foglie sono gialle? Perché cadono le foglie? Perché a fine giornata la pianta appassisce anche se il terriccio è umido? Perché i fiori cadono? ecc... Io ci sono passato anzi, sto ancora sperimentando queste cose, sono a tutti gli effetti un principiante rispetto alla media del forum e qui sopra ovviamente si trovano tutte le risposte ma il 90% delle volte l'utente che arriva nel forum è un utente interessato e dunque non vorrà la pianta con poche foglie gialle che produce poco ed ha un pessimo aspetto, anche se sopravvive, quindi comprerà tutto ciò che serve a tamponare ottenendo comunque un risultato inferiore e spendendo di più nel lungo termine.. Questo il motivo che mi porta a ragionare sui terricci o, sbagliati o meno che siano, a chiedere pareri a persone esperte (leggi tecnico del consorzio). Sinceramente l'unico motivo per cui mi sono fidato del tecnico e non ho ordinato i componenti per la ricetta, tornando in conclusione al discorso iniziale, è che per scarsi 30 litri di terriccio non conveniva ne a me ne al fornitore probabilmente un ordine online e ripeto, dalle mie parti è davvero difficile trovare prodotti professionali. Forse spostandomi in Provincia potrei riuscirci.

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Frenzgyn

No no, aspetta, forse mi sono espresso male.

Mica intendo che non devi ragionarci! Anzi!

Cercavo di dirti solo di non impuntarti su UN SOLO specifico valore di pH. Tipo pH 6 per i pepper e invece per il rosmarino pH 8.5 (che è praticamente alla fine del range di tollerabilità, non certo un optimum secondo me), ma considerare sempre che è un intervallo di valori, perché per ovvie ragioni, quei numeri non sono precisi a meno di controllarli con un pHmetro e variano dopo la fertilizzazione (e in parte dopo l'aggiunta di inerti, che però in genere sono sul neutro).

Tra l'altro il rosmarino dovrebbe essere calciofilo, ma il pH di un terreno mica ti dice da solo perché è elevato? E se fosse elevato per accumulo di magnesio (che limita assorbimento calcio)? Chiaramente secondo me il tuo rosmarino andrà alla grande, è solo un esempio teorico per mostrare quali informazioni può dare un valore di pH e quali invece non può fornire.

Per personale esperienza, in tutti i substrati che ho avuto modo di guardare/acquistare, il pH in alcuni casi era già espresso in range, nella maggior parte in un numero ad intervalli di 0.5:  6, 6.5, 7... 8... ecc.

Secondo te è una coincidenza che difficilmente tu possa trovare valori di pH in etichetta come 6.2 o 7.15 o 5.9?

Io credo che da un lato ci siano limiti dello strumento, dall'altro siano necessarie approssimazioni per dare un valore indicativo che comunque ha la sua tolleranza (secondo me ALMENO +/- 5%)

Non ho dubbi che la ricetta PF sia ottima, infatti ho approssimato al meglio in base ai materiali che ho reperito e l'anno prossimo mi organizzerò meglio (salvo pandemie o asteroidi :))

Ho usato due terricci diversi (purtroppo problemi di reperibilità in piena crisi Covid), entrambi a base di torba  acida + ammendante vegetale non compostato (cocco o fibra di legno) + compost vegetale ed entrambi fertilizzati. Ho aggiunto il minimo di osmocote (3g/L), poco meno del 20% di perlite e un po' di torba acida in più (5-10%). La pomice non l'ho usata perché speravo di trovarla in un garden in zona, ma non c'era e piuttosto che usare lapillo o argilla espansa ho raddoppiatto perlite, invece la leonardite non l'ho usata sia perché non l'avevo, sia perché entrambi i terricci avevano già una parte importante di materiale umificato: il compost verde.

Valori di pH ed EC:  6.5 e 0.5 dS/m uno e 6 e 0.45 dS/m l'altro.

Sai pure perché è ottima la miscela PF? Struttura! Drena, non si compatta ma nemmeno si asciuga completamente all'istante.

Che poi sono i problemi della torba usata assoluta (che pure è un ottimo materiale, eh!): appena umida è perfetta, perché è leggera, ariosa e trattiene umidità, ma se si esagera diventa sovrasatura di acqua e se si asciuga completamente diventa difficilissimo bagnarla di nuovo (roba che ci vogliono decine di minuti in immersione!), perché l'acqua ci scivola sopra ed esce dai lati del vaso se la si innaffia da sopra, inoltre alla lunga si decompone in frammenti più piccoli che si compattano attorno alle radici.

Sul perché tu abbia avuto problemi con il terriccio l'anno scorso, ci sono da fare due precisazioni:

1) Che delle piante a fine stagione o a inizio ripresa vegetativa siano in carenza, è assolutamente normale, tutte le specie che cono consumatori medio-alti hanno esaurito le risorse nel terriccio, non a caso o si fa una fertilizzazione "lenta" in autunno o più frequentemente si rifertilizza alla riprese della fase vegetativa.

2) Le carenze durante la stagione in corso invece hanno ragioni diverse, una su tutte è l'inevitabile dilavamento dei nutrienti con le irrigazioni e più un nutriente è solubile, più lo perdi. Non a caso quelli che non si accumulano quasi mai sono azoto, zolfo e potassio. Fosforo in una certa misura e Calcio, tendono a essere meno dilavati. L'altra non è una carenza, ma l'impossibilità di assorbimento di alcuni nutrienti, uno su tutti il ferro, per pH del terreno troppo elevato (cioè, sub-alcalino o alcalino), cosa che può succedere sia perché il substrato di partenza era levato, sia perché con un acqua molto dura (sulle annuali però è difficile si presenti, perché per accumularsi ci vuole un po') che con le fertilizzazioni errate il pH tende ad aumentare (Magnesio e Calcio tendono ad alcalinizzare). 

Ovviamente, se avevi coltivato su un substrato di sola torba neutra e inerti NON fertilizzati, senza fertilizzare, era già una roba praticamente con zero nutrienti.


In sintesi, io volevo solo dirti di non sovranalizzare un solo parametro, ma di avere un sguardo più d'insieme.

Sia le caretteristiche del suolo che le esigenze nutritive delle piante (quindi il tipo di fertilizzante) non le puoi "schematizzare" con estrema precisione e sulla base di regole generali o ad occhio

Non esiste "il terriccio specifico" (salvo rari casi), ma "terricci che vanno bene" e non esistono "fertilizzanti per specie" o "bilanciati", ma fertilizzanti che sopperiscono a specifiche carenze a patto che tu SAPPIA che effettivamente quella carenza c'è (e l'ideale sarebbe pure sapere quanto, ma ovviamente in vaso non ha senso fare analisi, in campo invece una tantum o ad intervalli quinquennali-decennali, sì).



 

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L0rdn40

Vabbè lo scorso anno é da tralasciare, ho coltivato in vasi da 25 (5-8 litri) con terriccio universale che magari fosse stata torba, era materiale da sottobosco misto a plastica più un po’ di ammendante, quello degli impianti di compostaggio a mio parere vista la presenza di plastica... Manco il PH c’era scritto! Eppure, molti mi dissero che questa marca ha solo l’universale così pessimo, altri terricci dicono siano decenti... Detto ciò, visto che alla fine penso che non ti dispiace spiegare, mi spiegheresti anche questo passaggio?

 

28 minutes ago, Frenzgyn said:

piuttosto che usare lapillo o argilla espansa ho raddoppiatto perlite


So che il lapillo ha una funzione un po’ diversa ed é più pesante sia di perlite che di pomice quindi con le irrigazioni tende a scendere in fondo al vaso, tuttavia l’argilla espansa non dovrebbe essere simile alla pomice? Quali sono le funzioni di questi inerti e, se permetti la domanda di approfondimento, la vermiculite perché non la usa nessuno nelle miscele? Perché sei così restio all’argilla espansa? E al lapillo?

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Frenzgyn

La vermiculite ha una funzione completamente diversa: si usa per trattenere umidità, non per aumentare porosità e tenere il substrato arieggiato (non drena, assorbe acqua, non aria).

Perlite, Pomice e Argilla espansa sono simili come funzione: tutte migliorano il drenaggio e l'areazione del substrato, trattengono poco l'acqua (meno della torba, della fibra di cocco ecc), non tutte allo stesso modo ma di per sé le differenze non sono molto rilevanti. Inoltre tendono ad ostacolare il compattamento. Hanno una capacità di scambio cationica (capacità di trattenere gli ioni, ovvero la forma in cui le piante assorbono i nutrienti) che va dallo scarso (pomice/lapillo e perlite) al nullo (argilla espansa).

OT: uno dei motivi per cui è considerata manna la classe di composti volgarmente chiamati "humus", ovvero sostanza organica in decomposizione (compost di vario genere, leonardite, lignite ecc), è che sono sostanze colloidali con eleva capacità di scambio cationica, quindi "trattengono" i nutrienti nello strato superificiale del terreno dove tendono ad accumularsi (pensa al sottobosco) ed evitano che percolino sempre più giù negli strati profondi del terreno dove sono meno disponibili per le piante. C'è anche l'effetto da bioccumulo, ovvero sono pappa per organismi che immobilizzano ad esempio azato e minerali nei loro corpi, fino a che non crepano, vengano decomposti e una parte torna disponibili per piante (e altri organismi). Fanno da "cuscinetto" praticamente, sia per i minerali, che per l'acqua, che per il pH.

Indovina un po'? Torba, fibra di cocco (e simili) hanno una buona capacità di scambio cationica oltre che buona ritenzione idrica (a volte pure troppa). Per questo sono un'ottima base per i substrati da coltivazione in vaso e di fatto quasi TUTTI i terricci in commercio sono a base di torba varia ad eccezione di quelli da sole fonti rinnovabili che usano fibra di cocco (e simili) + compost vario. Di fatto la torba è una fonte non rinnovabile in tempi umani, anche se l'impatto non è pesantissimo. Fine OT.

A voler essere pignoli, l'argilla espansa è più drenante (perché crea spazi più grandi tra i materiali come la perlite, quindi l'acqua scorre via più facilmente per percolazione), riesce ad assorbirne poca (e la cede più difficilmente) e trattiene meno aria rispetto a pomice e perlite. Ma dubito siano differenze tali da cambiarne l'utilizzo, è più teoria che pratica.

Il lapillo, pur essendo un roccia vulcanica (la pomice di fatto è un tipo di lapillo) ha una porosità totale più bassa della pomice (canali più grandi, ma in proporzione meno) quindi è molto più denso, trattiene meno aria degli altri tre substrati, con una ritenzione idrica tutto sommato simile, più bassa della pomice, in linea con la perlite credo (poi dipende, ci arriveremo dopo). Credo sia una scelta migliore di una sabbia silicea a granulometria media 0-4 mm, che pure è una possibilità (e pesa ancora di più), ma non credo sia migliore degli altri tre materiali.

Arrivando alle mie personali motivazioni:

- il lapillo forse non è ottimale ma SOPRATTUTTO pesa :). Lo avessi avuto già, non mi sarei fatto scrupoli nell'utilizzarlo.
- l'argilla espansa invece non l'ho considerata perché l'ho trovata in sacchi piccoli che costavano un botto, quindi visto che di perlite già ne avevo 200 litri, ho evitato ulteriori giri o di fare una spesa inutile, anche su consiglio di joefish, che in più di un caso ha usato solo perlite e si è trovato comunque bene.

Sono sincero: credo che se cercassimo differenze PRATICHE di resa tra un uguale terriccio con aggiunta di medesime quantità di perlite, argilla espansa o pomice, non le troveremmo.


Mi piace molto la perlite perché è la più leggera in assoluto. Aggiungervi un materiale a granulometria più grande, ne caso se ne abbia possibilità, ha senso perché rende il substrato ancora più eterogeneo e quindi drenante per percolazione, ma con un effetto riserva leggermente migliore (ma stiamo a spaccare il capello).
Da un punto di vista prettamente teorico, la pomice probabilmente è la migliore perché è quella che offre il miglior compromesso tra ritenzone aria e ritenzione idrica, con alta superficie specifica è anche l'habitat migliore alla colonizzazione batterica, aspetto che però in vaso praticamente lascia il tempo che trova.

Una cosa che non bisogna trascurare è la granulometria dell'inerte, che insieme al tipo di porosità è il fattore da tenere in considerazione (poco importa l'origine del materiale, purché sia "inerte")

Più è bassa, più aumenta la capacità di trattenere acqua per capillarità (e cambia l'utilizzo).

Prendi ad esempio la perlite.

Quella che di solito si usa ha granulometria 2-6mm ed ha una ritenzione idrica del 15% volume su volume. Quella fina, 0-1mm arriva al 60%.
Stesso materiale, stessa origine, solo diversa granulometria.

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