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C.eximium, CAP 1491

Peperoncini 2019 - 0043.jpg

 

 

Bhut Jolokia White JW

Peperoncini 2019 - 0044.jpg

 

 

Rocopica OB29 X Rocoto Big Brown (F1)

Peperoncini 2019 - 0045.jpg

Peperoncini 2019 - 0046.jpg

 

 

Rocoto Stolen Yellow X CAP 500 (F1)

Peperoncini 2019 - 0047.jpg

Peperoncini 2019 - 0048.jpg

Peperoncini 2019 - 0049.jpg

 

 

Rocoto Aji Oro

Peperoncini 2019 - 0051.jpg

 

 

Bhut Jolokia Rust

Peperoncini 2019 - 0052.jpg

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Domenica ho rinvasato le piantine e sono passate dai bicchierini da 80 cc ai vasi da 0,5 L (7x7x10 h).

Fino ai primi di Marzo rimarranno in questa dimora, in attesa del rinvaso intermedio in 1 L, 2,5 L o 3,6 L, a seconda dello sviluppo vegetativo che voglio ottenere dalle diverse cultivar.

Peperoncini 2019 - 0055.jpg

 

 

Queste sono le piante che terrò per me, iniziavano a soffrire un po' con poco substrato a disposizione, adesso le foglie hanno ripreso vigore.

Mancano solamente un paio di C.chinense che dopo dieci giorni in germbox, ancora non danno segni di vita.

Peperoncini 2019 - 0056.jpg

 

 

La maggior parte dei bicchierini di carta andranno donate quanto prima per liberare un po' di spazio nel Lightbox da 130 L.

Peperoncini 2019 - 0057.jpg

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Iniziano a germogliare anche i pochi semi di C.chinense che avevo aggiunto recentemente.

 

Un'immagine a distanza di soli quattro giorni mostra come siano germinati tutti i Ghostly Jalapeno, l'unica varietà che non vorrei coltivare quest'anno visto che ho tante alternative di colore rosso e per tale motivo li utilizzerò per fare qualche regalo agli amici.

Peperoncini 2019 - 0053.jpg

 

 

La varietà di colore arancione, la prima ad essere seminata e che vorrei coltivare assolutamente, si sta facendo desiderare, 12 giorni dalla posa su lana di roccia non sono poi così tanti, ma la prima radichetta è spuntata appena ieri, le altre radichette degli altri scomparti sono comparse nei giorni scorsi ed iniziano ad emergere dal terriccio.

 

Per i semi di C.flexuosum ancora nulla da fare, non appena mi libero dei semi di C.chinense lascio il portaminuterie sul termosifone e nelle ore in cui il riscaldamento non è acceso saranno a temperatura ambiente e ci sarà più escursione termica: ho ottenuto migliori risultati in passato, rispetto alla situazione attuale nella quale ho una temperatura alta e costante nel germbox.

 

Dell'incrocio trai due C.pubescens ho ottenuto molte più germinazioni del previsto, ho smesso di intrrrare i germogli, 3 piantine le ho tenute per me ed altrettante le sto regalando.

 

Oban 2019 - Semina 2.jpg

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Le piante stanno crescendo alla grande quest'anno, un'immagine di oggi a distanza di 9 giorni dal primo rinvaso di Domenica scorsa.

Devo aver indovinato il momento per rinvasarle perché non hanno mai smesso di crescere e a parte qualche arricciamento fogliare, le piante sono in gran forma.

Provo a tenerle il più possibile nella scatola da 130 L e ritardare il più possibile il passaggio allo scaffale metallico aperto, più arieggiato e freddo.

IKEA SAMLA - contenitore 130L 78x56x44h - coperchio 79x57x2h - LightBox - 65.jpg

Peperoncini 2019 - 0058.jpg

Peperoncini 2019 - 0059.jpg

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Tabasco Greenleaf

Un po' di arricciamenti fogliari.

Peperoncini 2019 - 0064.jpg

 

 

Judy's Blue Mystery X CAP 1478 (F1)

Ha molto del C.praetermissum che ho coltivato l'anno scorso, sicuramente la pubescenza densa e la tendenza a delle foglie a stare basse, richiuse verso il fusto.

Peperoncini 2019 - 0065.jpg

 

 

C.eximium, CAP 1491

Presenta una fisiopatia che ho osservato frequentemente nei C.eximium coltivati indoor, le foglie hanno una tendenza ad accartocciarsi su se stesse.

è un fenomeno che si sistema con il tempo, da solo, l'aspetto non è certo aggraziato, tutt'altro!

I C.eximium, tra le specie appartenenti alla Purple Corolla Clade, sono tra le piante più brutte da coltivare nelle prime fasi, anche l'aroma emanato dalle foglie è tutt'altro che gradevole, poco persistente, nulla in confronto all'odore emanato da sua maestà il C.cardenasii, bello ed improntato a leggiadria fin dalle primissime fasi.

Peperoncini 2019 - 0062.jpg

Peperoncini 2019 - 0063.jpg

 

 

Bengle Naga X CAP 1478 (F1)

Peperoncini 2019 - 0060.jpg

Peperoncini 2019 - 0061.jpg

 

 

Bhut Jolokia CPI

Peperoncini 2019 - 0066.jpg

 

 

Aji Amarillo X Jamy (F1)

Peperoncini 2019 - 0068.jpg

 


Jamy X Aji Amarillo (F1)

Peperoncini 2019 - 0069.jpg



Aji Amarillo X Jamy (F1) a SX & Jamy X Aji Amarillo (F1) a DX

Grosse differenze ancora non si notano, i secondi sono germinati con qualche giorno di ritardo e sono un' indietro.

Peperoncini 2019 - 0067.jpg

 

 

Chiltepin Cappuccino X Bhut Jolokia Mulatto (F1)

Peperoncini 2019 - 0070.jpg

Peperoncini 2019 - 0071.jpg

 


Rocopica OB29 X Rocoto Big Brown (F1)

Finora sono le uniche ad avere il portamento ed altre caratteristiche del Rocopica.
Peperoncini 2019 - 0072.jpg

 

 

Rocoto Brown

I Rocoto iniziano a biforcare, non male, considerando che al massimo hanno 40 giorni di vita.

Peperoncini 2019 - 0073.jpg

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MatteoPetrioli
19 minutes ago, Oban said:

C.eximium, CAP 1491

Presenta una fisiopatia che ho osservato frequentemente nei C.eximium coltivati indoor, le foglie hanno una tendenza ad accartocciarsi su se stesse.

è un fenomeno che si sistema con il tempo, da solo, l'aspetto non è certo aggraziato, tutt'altro!

Hai qualche ipotesi sulle cause di questa fisiopatia? Troppa umidità? poco ricircolo di aria? cosa?

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Oban
1 hour ago, MatteoPetrioli said:

Hai qualche ipotesi sulle cause di questa fisiopatia? Troppa umidità? poco ricircolo di aria? cosa?

Siamo nel campo delle ipotesi ma è possibile sia legato all'umidità, troppo bassa o troppo alta, ad ogni modo su un esemplare mi sono comparse anche a metà Marzo, quando solitamente spengo l'illuminazione artificiale e metto le piante sul davanzale interno di casa.

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Rapace
On 2/7/2019 at 9:47 AM, Oban said:

Siamo nel campo delle ipotesi ma è possibile sia legato all'umidità, troppo bassa o troppo alta, ad ogni modo su un esemplare mi sono comparse anche a metà Marzo, quando solitamente spengo l'illuminazione artificiale e metto le piante sul davanzale interno di casa.

 

Daniele, vedendo le foto sopra l' impressione che ho avuto "al volo" è che diverse piante fossero in leggera crisi idrica...... anche a me capita soprattutto su pubescens, eximium e cardenasii....... 

Con piu' acqua le foglie si "ravvivano"...... poi secondo me c'è anche il problema alla lunga di tenerle troppo sotto a lungo sotto la luce artificiale (anche se secondo me i led, o per lo meno i led che uso io mi pare "velocizzino" la produzione di boccioli......

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Oban
11 hours ago, Rapace said:

Daniele, vedendo le foto sopra l' impressione che ho avuto "al volo" è che diverse piante fossero in leggera crisi idrica...... anche a me capita soprattutto su pubescens, eximium e cardenasii....... 

Ciao Carlo, nel caso del C.eximium è possibile che sia così, ma non so se la fisiopatia sia correlata a questo, le foto le ho fatte al volo e qualche pianta l'ho innaffiata dopo gli scatti, soppesandole è abbastanza intuitivo capire dove fare aggiunte, tenendo conto dello sviluppo vegetativo.

 

Con le innaffiature non sono mai stato parco ma con gli anni ho imparato a gestirle in base alle condizioni ambientali che ho in un determinato periodo: quando si hanno temperature alte ed  una buona illuminazione, non per forza artificiale, è necessario dare TANTA acqua e le piante ripagano con crescita veloce, tenerle a secco in questi casi non fa altro che limitarne lo sviluppo.

 

Quando ho invece le piante nello scaffale aperto (LNAB) ho minime di 16°C anche per alcuni giorni di seguito (la stanza non è riscaldata sempre) e se inzuppi il pane di terra, rischi di poter ribagnare le piante dopo 10 giorni, lo sconsiglio.

 

11 hours ago, Rapace said:

Con piu' acqua le foglie si "ravvivano"......

Si, si riprendono anche da crisi idriche serie, ci vuole solo un po' più di tempo, alcuni arricciamenti non sono reversibili però, bisogna aspettare le nuove foglie.

 

11 hours ago, Rapace said:

poi secondo me c'è anche il problema alla lunga di tenerle troppo sotto a lungo sotto la luce artificiale (anche se secondo me i led, o per lo meno i led che uso io mi pare "velocizzino" la produzione di boccioli......

è un po' generica come affermazione, non sono i LED ad accelerare la fioritura ma sono alcune specifiche lunghezze d'onda a favorirle, spesso presenti anche nei vecchi tubi neon.

Se non ricordo male sono quelle intorno ai 660 nm ma è un range molto stretto e molte sorgenti luminose non è detto che abbiano il picco massimo intorno a quei valori, dipende da come sono costruiti, magari hanno il "RED" ma non è quello giusto, assorbito dalle piante.

Potete approfondire questi aspetti leggendo le guide che abbiamo sul forum, forse è scritto qui o nei recenti topic di Joefish:

 

Strisce LED - Considerazioni sull'illuminazione

 

 Un altro bel thread di Umberto è questo, ne consiglio la lettura:

 

Favorire la fotosintesi: illuminazione e altro

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Oban

Come se non lo sapeste che sono meticoloso e pedante, gli accademici della Crusca non avrebbero problemi a definirmi un "Cacacazzi". :lol:

 

11 minutes ago, Oban said:

pubescens, eximium e cardenasii

Scritti così, senza indicare il "Genus" non vogliono dire nulla, è il caso di perdere qualche secondo in più per anteporre il genere Capsicum davanti alla specie.

Va bene anche abbreviare con C.pubescens, C.eximium e C.cardenasii, meglio ancora se scritti così: C.pubescens, C.eximium e C.cardenasii.

 

 

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Lonewolf

La proprietà di linguaggio è sempre importante, ma anch'io a volte scrivo frasi tipo "i chinense ..." o "gli eximium ...". Siamo in un forum di peperoncini, in molti casi il significato è evidente.

Basta non trasferire la stessa approssimazione in altri ambiti; scrivere in modo corretto i nomi delle specie è un importante indicatore che si è preparati sulla botanica in generale.

Magari poi quella è l'unica cosa che si conosce, ma se si sbaglia quella si da l'impressione di non essere proprio del mestiere :rolleyes:

 

In effetti, quando visito qualche mostra di piante in cui sono indicate le specie, mi salta subito all'occhio come sono scritti i nomi di specie.

All'Orto botanico di Padova o all'Orto botanico alpino di Novezzina sono tutti giusti ( :acute:), in molti altri siti ... no :no: ... e capisci subito che hai a che fare con dilettanti.

 

Ah, dimenticavo ... complimenti per la nuova stagione e la documentazione che già si preannuncia ricchissima :clapping:

 

 

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Oban

Per qualche giorno fuori casa ho preferito lasciare le piante nella la soluzione aperta, le temperature medie sono più basse anche di 8° C o 10 °C (16° C o 17° C fissi) ma le piante sono più distanziate e prendono più luce alla base del fusto.

Ahimè, fino a quando non stabilizzo come si deve lo scaffale, non posso rivestirlo per non disperderle la preziosa luce e garantire una buona temperatura all'interno, senza disperderla nella stanza.

Peperoncini 2019 - 0076.jpg

Peperoncini 2019 - 0075.jpg

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Oban
1 hour ago, Lonewolf said:

La proprietà di linguaggio è sempre importante, ma anch'io a volte scrivo frasi tipo "i chinense ..." o "gli eximium ...". Siamo in un forum di peperoncini, in molti casi il significato è evidente.

Basta non trasferire la stessa approssimazione in altri ambiti; scrivere in modo corretto i nomi delle specie è un importante indicatore che si è preparati sulla botanica in generale.

Magari poi quella è l'unica cosa che si conosce, ma se si sbaglia quella si da l'impressione di non essere proprio del mestiere :rolleyes:

Posso certamente sottoscrivere il tuo intervento, se mi permetto di farlo con alcuni PF non è solo perché li reputo amici ma perché ho la certezza che ci sia tanta sostanza dietro che può essere valorizzata dalla forma.

 

Se però ti vedo scrivere che hai seminato "I Chinensi" ne riparliamo.:D

 

Quote

In effetti, quando visito qualche mostra di piante in cui sono indicate le specie, mi salta subito all'occhio come sono scritti i nomi di specie.

All'Orto botanico di Padova o all'Orto botanico alpino di Novezzina sono tutti giusti ( :acute:), in molti altri siti ... no :no: ... e capisci subito che hai a che fare con dilettanti.

Tutto dipende da come ci si pone, se si ha la presunzione di saperne più di quanto realmente si sa, non tendo nemmeno a correggere le persone, anzi li faccio parlare o meglio, scrivere. :yes:

 

Il discorso è valido anche per il sottoscritto e in tal caso vi invito a correggermi quando dico delle inesattezze: dalle critiche possono nascere confronti ed approfondimenti.

 

Tuttavia la possibilità di diffondere le giuste informazioni si ha spesso e volentieri, può solo che essere un piacere farlo, anche in pizzeria quando ci rifilano l'olio santo fatto con i peperoncini freschi.☠️

 

Quote

Ah, dimenticavo ... complimenti per la nuova stagione e la documentazione che già si preannuncia ricchissima :clapping:

:good:

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Rapace
1 hour ago, Oban said:

Come se non lo sapeste che sono meticoloso e pedante, gli accademici della Crusca non avrebbero problemi a definirmi un "Cacacazzi". :lol:

 

Io avrei detto "un preciso" ma forse la tua autodefinizione può rappresentare meglio il concetto :).

 

1 hour ago, Oban said:

 

Scritti così, senza indicare il "Genus" non vogliono dire nulla, è il caso di perdere qualche secondo in più per anteporre il genere Capsicum davanti alla specie.

Va bene anche abbreviare con C.pubescens, C.eximium e C.cardenasii, meglio ancora se scritti così: C.pubescens, C.eximium e C.cardenasii.

 

 

 

Corretto, devo dire che io ci sto anche attento e le scrivo (quando ci metto davanti Capsicum C.).

Pero' per una volta non lo ho scritto e lo hai beccato subito (non credo ci siano molti altri miei post con questo "errore", per lo meno in tempi recenti).

 

1 hour ago, Lonewolf said:

La proprietà di linguaggio è sempre importante, ma anch'io a volte scrivo frasi tipo "i chinense ..." o "gli eximium ...". Siamo in un forum di peperoncini, in molti casi il significato è evidente.

Basta non trasferire la stessa approssimazione in altri ambiti; scrivere in modo corretto i nomi delle specie è un importante indicatore che si è preparati sulla botanica in generale.

Magari poi quella è l'unica cosa che si conosce, ma se si sbaglia quella si da l'impressione di non essere proprio del mestiere :rolleyes:

 

In effetti, quando visito qualche mostra di piante in cui sono indicate le specie, mi salta subito all'occhio come sono scritti i nomi di specie.

All'Orto botanico di Padova o all'Orto botanico alpino di Novezzina sono tutti giusti ( :acute:), in molti altri siti ... no :no: ... e capisci subito che hai a che fare con dilettanti.

 

Ah, dimenticavo ... complimenti per la nuova stagione e la documentazione che già si preannuncia ricchissima :clapping:

 

Mizzega, Oban ha superato in "precisione" il Presidente !

 

 

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Rapace
14 hours ago, Rapace said:

 

Daniele, vedendo le foto sopra l' impressione che ho avuto "al volo" è che diverse piante fossero in leggera crisi idrica...... anche a me capita soprattutto su Capsicum pubescens, Capsicum eximium e Capsicum cardenasii...... 

Con piu' acqua le foglie si "ravvivano"...... poi secondo me c'è anche il problema alla lunga di tenerle troppo sotto a lungo sotto la luce artificiale (anche se secondo me i led, o per lo meno i led che uso io mi pare "velocizzino" la produzione di boccioli......

 

EDIT

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Rapace
2 hours ago, Oban said:

Ciao Carlo, nel caso del C.eximium è possibile che sia così, ma non so se la fisiopatia sia correlata a questo, le foto le ho fatte al volo e qualche pianta l'ho innaffiata dopo gli scatti, soppesandole è abbastanza intuitivo capire dove fare aggiunte, tenendo conto dello sviluppo vegetativo.

 

Colgo l' occasione, dato che considero anche importante l' aspetto "divulgativo" (non tutti possono avere immediatamente "chiaro" il significato di fisiopatia) riporto qui una definizione (tratta da vita in campagna qui http://www.vitaincampagna.it/dizionario/fisiopatia-3/)

Fisiopatia

Alterazione della pianta non causata da organismi viventi ma da carenze o eccessi di elementi nutritivi nel terreno, squilibri fisiologici causati per esempio da piogge o irrigazioni eccessive, danni causati da eventi climatici quali gelate o scottature, ecc.

 

2 hours ago, Oban said:

 

Con le innaffiature non sono mai stato parco ma con gli anni ho imparato a gestirle in base alle condizioni ambientali che ho in un determinato periodo: quando si hanno temperature alte ed  una buona illuminazione, non per forza artificiale, è necessario dare TANTA acqua e le piante ripagano con crescita veloce, tenerle a secco in questi casi non fa altro che limitarne lo sviluppo.

 

Quando ho invece le piante nello scaffale aperto (LNAB) ho minime di 16°C anche per alcuni giorni di seguito (la stanza non è riscaldata sempre) e se inzuppi il pane di terra, rischi di poter ribagnare le piante dopo 10 giorni, lo sconsiglio.

 

Si, si riprendono anche da crisi idriche serie, ci vuole solo un po' più di tempo, alcuni arricciamenti non sono reversibili però, bisogna aspettare le nuove foglie.

 

Yes, tutto chiaro, condivido appieno le considerazioni che hai fatto. Anche io ho una LNAB con minime simili alle tue e cerco di non inzuppare mai il pane di terra.

Sicuramente non è necessario annaffiare tutti i giorni in tale condizione.

Tuttavia mi è successo di trovare alcune piante delle specie che ho indicato prima (C.pubescens, C.eximium, C.cardenasii) in crisi idrica mentre le altre non lo erano.

 

2 hours ago, Oban said:

 

è un po' generica come affermazione, non sono i LED ad accelerare la fioritura ma sono alcune specifiche lunghezze d'onda a favorirle, spesso presenti anche nei vecchi tubi neon.

Se non ricordo male sono quelle intorno ai 660 nm ma è un range molto stretto e molte sorgenti luminose non è detto che abbiano il picco massimo intorno a quei valori, dipende da come sono costruiti, magari hanno il "RED" ma non è quello giusto, assorbito dalle piante.

Potete approfondire questi aspetti leggendo le guide che abbiamo sul forum, forse è scritto qui o nei recenti topic di Joefish:

 

Strisce LED - Considerazioni sull'illuminazione

 

 Un altro bel thread di Umberto è questo, ne consiglio la lettura:

 

Favorire la fotosintesi: illuminazione e altro

 

Consigli per la lettura sacrosanti, la mia era una considerazione che capisco sia generica ma purtroppo non ho neanche dati precisi sulle mie strisce led e non ho possibilità di reperire strumenti che consentano di avere misurazioni delle lunghezze d'onda (tutto quello che sapevo lo ho postato nei topic delle mie precedenti coltivazioni).

Non sono strisce led specializzate (cosi' come non erano specializzati i tubi fluorescenti - meglio chiamarli con il loro nome e non "neon" :) ).

In ogni caso, secondo me, per ottenere benefici "effettivi" sulla coltivazione sono necessari ancora studi e sperimentazioni.

Per il momento ritengo che per un coltivatore come me la strategia migliore sia di far riferimento a illuminazione led a costi modesti.

Le lampade specializzate ancora hanno un costo molto alto in rapporto ai benefici che mi pare possano dare.
Gli esperimenti fatti finora (a meno che io non mi sia perso qualcosa) non hanno evidenziato sostanziali benefici per coltivazioni amatoriali di peperoncini nell' utilizzo di lampade specializzate.

Correre il rischio di spendere 200 euro o forse di piu' per una lampada "specializzata" che non ti fa guadagnare niente o pochissimo non è un gioco che valga la candela (a meno che ovviamente uno non sia interessato alla sperimentazione e non consideri tali somme elevate).

Sono invece convinto che comunque nel futuro si riuscirà (magari anche proprio da chi sperimenta su questo forum) a trovare delle combinazioni "ideali" di illuminazione a prezzi "ragionevoli".

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joefish
On 2/10/2019 at 10:18 AM, Oban said:

Se non ricordo male sono quelle intorno ai 660 nm ma è un range molto stretto e molte sorgenti luminose non è detto che abbiano il picco massimo intorno a quei valori, dipende da come sono costruiti, magari hanno il "RED" ma non è quello giusto, assorbito dalle piante.

 

Visto che stiamo parlando di precisione.....

 

La luce a 660 nm e' essenziale per la fotosintesi e questo e' un dato certo.

Questa lunghezza d'onda corrisponde ad un massimo di assorbimento della clorofilla a e vicino a quella b.

Ha, sicuramente, anche  effetti sulla fioritura, ma da quel che ho capito solo se in combinazione con la luce "farred" a 730, queste due lunghezze d'onda sono responsabili del passaggio di "forma" del fitocromo che regola, tra le tante altre cose, anche la fioritura.

Purtroppo per quanto cerchi di fare luce o tirare una somma in questo settore, non riesco ad arrivare a molto. Ci sono talmente tanti lavori che dicono tutto e il contrario di tutto che e' difficile districarsi.

 

Nel caso di quello che dice Rapace sulla accelerazione della fioritura con i led bianchi, mi sento solo di dire che essendo la sua coltivazione "aperta" non e' proprio facile

dire qualcosa. Sicuramente arriva luce solare sulle sue piante, anche se non diretta. Da quel che ho imparato e' che per far agire il fitocromo serve pochissima, ma veramente 

pochissima luce. 

Nel suo caso i led bianchi, che di rosso a 660 nm ne hanno praticamente nulla e meno di nulla a 730 nm, quello che osserva andrebbe visto come effetto combinato

 dello spettro dei led bianchi a quel (poco) di luce solare che le piante assorbono. 

Giusto per la cronaca c'e' un articolo che dice che una combinazione di led  660+450 nm rallenta la fioritura rispetto ad una combinazione 635+450.

Potrebbe andare nella direzione giusta se non fosse che, come ho detto, di luce rossa ce ne e' veramente poca.

 

Sarebbe interessante se tutti coloro che hanno luci a led in una LB chiusa riportassero le proprie tempistiche di coltivazione per vedere se si riesce a tirare fuori qualche dato

che abbia una ratio.

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MatteoPetrioli
1 hour ago, joefish said:

 

Sarebbe interessante se tutti coloro che hanno luci a led in una LB chiusa riportassero le proprie tempistiche di coltivazione per vedere se si riesce a tirare fuori qualche dato

che abbia una ratio.

Ciao io ho una LB chiusa (rimuovo solo il coperchio 2-3 ore al giorno e la LB è in un bagno senza finestre). Cosa intendi per "tempistiche di coltivazione"? Quali parametri sarebbe interessante valutare? Io mi renderei disponibile se mi dite esattamente cosa fare :D

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Oban
On 2/10/2019 at 1:01 PM, Rapace said:

 

Colgo l' occasione, dato che considero anche importante l' aspetto "divulgativo" (non tutti possono avere immediatamente "chiaro" il significato di fisiopatia) riporto qui una definizione (tratta da vita in campagna qui http://www.vitaincampagna.it/dizionario/fisiopatia-3/)

Fisiopatia

Alterazione della pianta non causata da organismi viventi ma da carenze o eccessi di elementi nutritivi nel terreno, squilibri fisiologici causati per esempio da piogge o irrigazioni eccessive, danni causati da eventi climatici quali gelate o scottature, ecc.

Si, hai fatto bene, nelle nostre coltivazioni sono abbastanza frequenti ma non comprometto necessariamente lo sviluppo della pianta.

 

Quote

 

Yes, tutto chiaro, condivido appieno le considerazioni che hai fatto. Anche io ho una LNAB con minime simili alle tue e cerco di non inzuppare mai il pane di terra.

Sicuramente non è necessario annaffiare tutti i giorni in tale condizione.

Si, a volte è un vantaggio, mi è capitato di abbandonare le piante al rinvaso intermedio per 8 giorni di seguito e ritrovarle ancora vive, nemmeno troppo assetate, con una temperatura di 25°C o più è impensabile.

 

Quote

Tuttavia mi è successo di trovare alcune piante delle specie che ho indicato prima (C.pubescens, C.eximium, C.cardenasii) in crisi idrica mentre le altre non lo erano.

A memoria non credo di ricordare un Rocoto in crisi idrica durante la fase indoor.

Quando le piante iniziano ad aver poca autonomia idrica, magari vuol dire che l'apparato radicale è molto sviluppato in proporzione al substrato e necessita di un rinvaso.

A me è successo con i C.baccatum appena prima del rinvaso intermedio, magari a te è successo con quelle specie perché solitamente sono le prime ad essere seminate, ma è solo una mia ipotesi.

 

Quote

Consigli per la lettura sacrosanti, la mia era una considerazione che capisco sia generica ma purtroppo non ho neanche dati precisi sulle mie strisce led e non ho possibilità di reperire strumenti che consentano di avere misurazioni delle lunghezze d'onda (tutto quello che sapevo lo ho postato nei topic delle mie precedenti coltivazioni).

Nessuno di noi le ha, mandai dei campioni delle varie strips che acquistai a Joefish per vedere le differenze nello spettro con quelle del primo esperimento, i grafici dovrebbero essere sul forum e magari sono gli stessi che monti tu sul ripiano assemblato al tempo.

 

Quote

Non sono strisce led specializzate (cosi' come non erano specializzati i tubi fluorescenti - meglio chiamarli con il loro nome e non "neon" :) ).

Si giusto, tutti noi utilizziamo quelle con ottimi risultati, del resto ci sono sorgenti luminose specializzate ma sono specifiche per altre coltivazioni: quelle dove sono costretti a fare interi cicli indoor, dalla semina, alla fioritura, fino ad arrivare al raccolto, per fortuna non è il nostro caso.

 

Quote

In ogni caso, secondo me, per ottenere benefici "effettivi" sulla coltivazione sono necessari ancora studi e sperimentazioni.

Si, sono d'accordo, l'interesse a fare sperimentazione e diffondere i dati, sono influenzati da un mercato molto più redditizio di chi coltiva per un paio di mesi piantine di peperoncino che alla prima giornata soleggiata di Marzo vanno a finire sul balcone.

 

Quote

Per il momento ritengo che per un coltivatore come me la strategia migliore sia di far riferimento a illuminazione led a costi modesti.

Si, è esattamente quello che facciamo e consigliamo qui sul forum da anni, del resto è solo un piccolo aspetto della nostra passione, a volte si può farne anche a meno dell'illuminazione artificiale.

Non per questo dobbiamo ambire all'eccelleza per le nostre piante, giustamente è meglio farlo tenendo sempre ben presente il rapporto rischi/benefici e le altre analisi costi/benefici.

 

Quote

Le lampade specializzate ancora hanno un costo molto alto in rapporto ai benefici che mi pare possano dare.
Gli esperimenti fatti finora (a meno che io non mi sia perso qualcosa) non hanno evidenziato sostanziali benefici per coltivazioni amatoriali di peperoncini nell' utilizzo di lampade specializzate.

Correre il rischio di spendere 200 euro o forse di piu' per una lampada "specializzata" che non ti fa guadagnare niente o pochissimo non è un gioco che valga la candela (a meno che ovviamente uno non sia interessato alla sperimentazione e non consideri tali somme elevate).

Non solo le cifre di alcune lampade sono esorbitanti e necessiti di alcuni anni per ammortizzare quella spesa, spesso e volentieri sono lampade che consumano anche 500 W o 600 W e non è detto che tutta quella luce venga assorbita dalle piantine.

 

Poi sarà anche comodo collegare un spina ed appendere una plafoniera, ma già un minimo di manualità e tempo per assemblare si può spendere un decimo ed ottenere risultati accettabili con un decimo dei consumi medi.

 

Tanto per fare un esempio, il ripiano dello scaffale mostrato nell'ultima foto consuma solamente 40 W e ospita decine di piante, sicuramente si può dare più luce, oppure un spettro specifico e mirato per questa fase ed ottenere ulteriori benefici, ma possiamo benissimo acvontentarci, in fondo l'importante è avere piante in salute prima di portarle all'aperto, il resto può essere solo uno sfizio.

 

 

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Sono invece convinto che comunque nel futuro si riuscirà (magari anche proprio da chi sperimenta su questo forum) a trovare delle combinazioni "ideali" di illuminazione a prezzi "ragionevoli".

Me lo auspico, magari si possono fare piccoli passi in avanti anche con le nostre sperimentazioni, l'importante è ridurre al massimo le variabili e i falsi positivi, meglio   pochi dati ma significativi che tanti, ma privi di evidenza scientifica.

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Oban
19 hours ago, joefish said:

 

Visto che stiamo parlando di precisione.....

 

La luce a 660 nm e' essenziale per la fotosintesi e questo e' un dato certo.

Questa lunghezza d'onda corrisponde ad un massimo di assorbimento della clorofilla a e vicino a quella b.

Ha, sicuramente, anche  effetti sulla fioritura, ma da quel che ho capito solo se in combinazione con la luce "farred" a 730, queste due lunghezze d'onda sono responsabili del passaggio di "forma" del fitocromo che regola, tra le tante altre cose, anche la fioritura.

Purtroppo per quanto cerchi di fare luce o tirare una somma in questo settore, non riesco ad arrivare a molto. Ci sono talmente tanti lavori che dicono tutto e il contrario di tutto che e' difficile districarsi.

Grazie delle precisazioni.

 

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Nel caso di quello che dice Rapace sulla accelerazione della fioritura con i led bianchi, mi sento solo di dire che essendo la sua coltivazione "aperta" non e' proprio facile

dire qualcosa. Sicuramente arriva luce solare sulle sue piante, anche se non diretta. Da quel che ho imparato e' che per far agire il fitocromo serve pochissima, ma veramente 

pochissima luce. 

Nel suo caso i led bianchi, che di rosso a 660 nm ne hanno praticamente nulla e meno di nulla a 730 nm, quello che osserva andrebbe visto come effetto combinato

 dello spettro dei led bianchi a quel (poco) di luce solare che le piante assorbono. 

Giusto per la cronaca c'e' un articolo che dice che una combinazione di led  660+450 nm rallenta la fioritura rispetto ad una combinazione 635+450.

Potrebbe andare nella direzione giusta se non fosse che, come ho detto, di luce rossa ce ne e' veramente poca.

Se non sbaglio, Carlo ha mantenuto lo stesso scaffale di quando montava i tubi fluorescenti, nella stessa stanza, ha solo cambiato la sorgente luminosa, quindi gli effetti della luce naturale li aveva anche prima di questa sua sensazione sull'illuminazione a LED.

Concordo però che sia una serie di parametri, non trascurabili, ad indurre la fioritura.

 

A tal proposito ho 3 piante seminate a fine estate, iniziano ad essere abbastanza grandi e hanno parecchi internodi che, a temperature più alte dei 12°C medi alle quali stanno, avrebbero già prodotto dei fiori.

Sebbene di luce naturale ne prendano tantissima dalla finestra esposta a Sud, i minuscoli abbozzi di bocvioli si seccano subito in quanto mancano le condizioni per fiorire.

 

Nel fine settimana le ho rinvasate ed ho portato il Rocoto Big Brown e uno dei due Rocoto Big Brown x Rocopica OB03 (F1) dentro casa: prendono molta meno luce e solo da Nord, ma la temperatura è costantemente intorno ai 20° C, fra qualche settimana gli effetti di questo cambio di dimora potrebbero essere evidenti e potrebbero fiorire prima dell'altro esemplare in posizione ben esposta ma al freddo, vedremo.

 

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Sarebbe interessante se tutti coloro che hanno luci a led in una LB chiusa riportassero le proprie tempistiche di coltivazione per vedere se si riesce a tirare fuori qualche dato

che abbia una ratio.

Tante, troppe variabili da considerare: substrati, concimazioni, capienza dei vasi, tanto per nominare i parametri più scontati.

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joefish
20 hours ago, Oban said:

Se non sbaglio, Carlo ha mantenuto lo stesso scaffale di quando montava i tubi fluorescenti, nella stessa stanza, ha solo cambiato la sorgente luminosa, quindi gli effetti della luce naturale li aveva anche prima di questa sua sensazione sull'illuminazione a LED.

Si vero.

Quello che volevo dire e' che gli effetti non sono tanto quelli della sola luce naturale che, come hai fatto osservare, non e' cambiata, ma bensi' la combinazione di questa con quella supplementare dei led o dei tubi fluorescenti.

Dal punto di vista puramente spettroscopico sono due lampade completamente differenti.

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Oban

Bhut Jolokia Rust

Un po' indietro rispetto agli altri C.chinense germinati con una settimana di anticipo.Peperoncini 2019 - 0081.jpg

 

 

Rocopica OB29 X Rocoto Big Brown (F1)

Di questo incrocio, solo adesso mi ricordo di avere un terzo esemplare.

Peperoncini 2019 - 0082.jpg

Peperoncini 2019 - 0083.jpg

Peperoncini 2019 - 0084.jpg

 

 

Rocoto Stolen Yellow X CAP 500 (F1)

Sono le uniche piante che al momento mi lasciano molto perplesso. 🤔

C'è da aspettarsi un po' di variabilità da questo incrocio C.pubescens X C.eximium, ma le piante sono molto differenti fra loro e la seconda non mi sembra abbia nulla della specie selvatica, da alcune caratteristiche mi sembra a tutti gli effetti un C.pubescens.

Nella prima invece il fusto è esile, l'orientamento ed il colore delle foglie, il portamento ricordano quello di un C.eximium.

 

Vediamo se si riesce a capire se è normale oppure ho commesso qualche errore in fase di marcatura frutti, estrazione dei semi o in fase di semina/interramento, tendo ad escludere errori nella procedura di come ho effettuato l'incrocio o nell'etichettatura durante il primo rinvaso.

Ho prodotto parecchi semi di questo cross, vediamo che esce fuori dagli altri PF che lo hanno seminato, se i dubbi permangono, semino qualche pianta in tarda primavera e faccio un confronto con più piante: questo è un evidente limite del coltivare pochissime piante per incrocio.

Peperoncini 2019 - 0091.jpg

Peperoncini 2019 - 0077.jpg

Peperoncini 2019 - 0078.jpg

Peperoncini 2019 - 0079.jpg

Peperoncini 2019 - 0080.jpg

 

 

Rocoto Stolen Yellow X Rocoto Big Brown (F1)

Peperoncini 2019 - 0087.jpg

Peperoncini 2019 - 0088.jpg

Peperoncini 2019 - 0089.jpg

 

 

Rocoto Riesen Yellow X Rocoto Big Brown (F1)

Peperoncini 2019 - 0085.jpg

Peperoncini 2019 - 0086.jpg

Peperoncini 2019 - 0084.jpg

 

 

Rocoto Big Brown (Fat Pheno)

Sebbene abbia seminato 3 giorni dopo rispetto all'anno passato, dalle vecchie foto mi sembra di essere in anticipo di una settimana in confronto alla scorsa stagione.

Peperoncini 2019 - 0090.jpg

 

 

Rocoto Aji Oro

è stato precoce fin da subito, ho notato una tendenza a crescere molto in altezza fin da subito, sembrava stesse addirittura filando ma alla fine è l'unica che presenta già un paio di boccioli.

Peperoncini 2019 - 0093.jpg

Peperoncini 2019 - 0094.jpg

 

 

Bhut Jolokia White JW

Peperoncini 2019 - 0092.jpg

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chocolatorang

C'è veramente poco da dire se non farti i complimenti per la documentazione e leggere attentamente per imparare.

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Oban
7 minutes ago, chocolatorang said:

C'è veramente poco da dire se non farti i complimenti per la documentazione e leggere attentamente per imparare.

Grazie Claudio, alla fine un inconveniente diventa motivo di riflessione e di approfondimento, per quanto riguarda le altre, aspetto con ansia le fioriture e le allegagioni.

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lautodidatta
2 hours ago, Oban said:

Rocoto Stolen Yellow X CAP 500 (F1)

Sono le uniche piante che al momento mi lasciano molto perplesso. 🤔

C'è da aspettarsi un po' di variabilità da questo incrocio C.pubescens X C.eximium, ma le piante sono molto differenti fra loro e la seconda non mi sembra abbia nulla della specie selvatica, da alcune caratteristiche mi sembra a tutti gli effetti un C.pubescens.

Nella prima invece il fusto è esile, l'orientamento ed il colore delle foglie, il portamento ricordano quello di un C.eximium.

 

Anche a me sembrano effettivamente diverse.

Farò attenzione alle mie, dovrei averne quattro in crescita. Non sono al livello di sviluppo delle tue, ma magari qualche differenza, se presente e di quel tipo, potrebbe notarsi.

Appena riesco le "raduno" e faccio qualche foto di confronto.

 

Complimenti come sempre.

 

P.

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