Vincer 4,762 Posted September 9, 2018 Gli assaggi di Vincer Assaggio numero 11 IL MIO TRINIDAD DOUGLAH Pepper assaggiato : Trinidad Douglah Data assaggio : 28/08/2014 Tipo assaggio : con cibo (Pizza) Quantità assaggio : 1/6 di frutto tagliato in minuscoli pezzetti Foto: Esame visivo: Il frutto è di forma oblunga (circa 5 x 2,5 cm.) e si presenta rugoso, "spinoso" e semi lucido. Colore : marrone Esterno : rugoso, "spinoso" e semi lucido Interno : Il frutto è ricco di placenta e come ogni super hot anche l'interno del frutto ne è ricoperto. Il numero di semi non sono riuscito a quantificarlo poiché ho tolto solo la parte inferiore del frutto. Esame olfattivo e gustativo : Lavato il frutto, tolgo il picciolo...per ora nessun sentore di piccantezza. Annuso da vicino il frutto e tutto tace. Parto con l'intenzione di mangiare 1/3 di frutto. Conoscendo già la mia difficoltà "stomacale" con i superhot non voglio esagerare. Taglio il terzo inferiore del Trinidad Douglah. Annuso. Il parte il pizzicore istantaneo che ti fa ritrarre il naso dal frutto. E' abbastanza forte. L'odore è quello tipico oleoso dei superhot. Lo guardo e lo riguardo...l'interno è unto...è la placenta che ricopre l'interno...quel color giallino chiaro che sembra innocuo ma che nasconde insidie viperine...ed in effetti quella placenta assomiglia ad un veleno di serpente. Tagliuzzo mezzo terzo (praticamente 1/6 di pepper) in striscie da 1 mm e poi queste in micro pezzetti da 2/3 mm. Non oso assaggiare in purezza...più che altro a stomaco vuoto... Pizza prosciutto, pomodorini secchi e rucola e trinidad douglah. Mangio una fetta senza peppers...giusto per fare il fondo. La prima fetta con un pezzettino di pepper è rivelatrice. La piccantezza è importante ma mascherata dal cibo. Arrivato allo stomaco sento il dolore che i superhot mi provocano...è minimo come il pezzettino che è sceso ma c'è. Il sapore è un misto tra un Naga Morich e un Habanero Chocolate...ovvero la violenza sprezzante del Naga Morich e il gusto un po' affumicato del Chocolate. Non è male ma sento che non devo esagerare. Infatti tagliuzzo anche l'altro sesto di pepper ma non lo mangerò. I pezzetti di Trinidad Douglah si susseguono nei vari bocconi di pizza. La piccantezza è importante, ma non è devastante. Rispetto ai primi assaggi di due anni fa, deve essere subentrata una sorta di abitudine minima al piccante e l'impatto psicologico è differente. Le prime volte è qualcosa di mistico. Sento le labbra leggermente bruciacchianti e lo stomaco leggermente dolorante...ma porto a termine la missione. Poi accade qualcosa di tipico degli assaggi con cibo. Appena termino la pizza e smetto di mangiare cresce la piccantezza che, probabilemtne, il meccanismo meccanico del mangiare e relativo attrito leggermente attenua. La piccantezza mi prende la lingua...è abbastanza forte e sento la lingua leggermente gonfia...ma penso sia solo una sensazione e non la realtà. Il tutto dura una decina di minuti e poi sparisce. Piccantezza : elevata (diciamo 9 su 10) La piccantezza è elevata e nell'assaggio con cibo si percepisce soprattutto dopo aver terminato la masticazione. Considerazioni finali: La considerazione principale è che occorre una certa educazione ai peppers per arrivare a mangiare queste tipologie di superhot senza esserne totalmente travolti. Diciamo che è un percorso che si può tentare. L'abitudine e l'allenamento per gradi e senza esagerare (passando per gli habanero per esempio) può essere d'aiuto. C'è anche una componente mentale/psicologica importante da superare dopo aver assaggiato i super hot. Però pian piano, forse, si riesce ad approcciarli...pian piano, significa che parti per mangiarne un terzo e ne mangi un sesto perchè senti che non è il caso. Comunque la mattina seguente mi sono svegliato un leggero sottofondo di mal di pancia...chiamiamola "sindrome da transito"...scomparso nel giro di un paio d'ore. Mi capita soprattutto con l'Habanero Red Savina e ora ho capito anche con i superhot. Mio voto finale : 7/7,5 Share this post Link to post Share on other sites