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pasquale1982

scambio semi 2016

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pasquale1982

scambio semi non isolati

quelli che ho:

 

- black naga

- habanero mustard

- pimenta elisir

- smokin ed's' carolina reaper

- trinidad scorpion moruga red

- jalapeno

- chupetinho

- cancun

- aji orange

- cayenna

- trinidad scorpion moruga chocolate

- peter pepper

- peperoncino dell'etna

- bulgarian carrot

- royal gold

- infinity chilli

- guarda in cielo

- aribibbi gussano

- naso del cane

- jalapeno purple

- korika jolokia

- fatalii gourmet jigsaw

- heirloom

- goad's weed

- capezzoli di scimmia

- bhut jolokia purple

-syrian aleppo

- bhut jolokia chocolate

- pequin

- pimenta da neyde

- habanero red caribbean

- royal black

- cayambe

- goronong

 

 

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Umberm

scambio semi non isolati

 

:question::question::question:

 

A costo di essere ripetitivo oltre i limiti dell'antipatia non posso che ribadire per l'ennesima volta:

Nel corso di una coltivazione i semi rappresentano la spesa minore e l'approvvigionamento degli stessi l'impiego di tempo minore dell'intera coltivazione.

Che senso ha rischiare di non ottenere il risultato sperato dopo aver speso/impiegato tempo per disinfezione dei semi, germinazione, interramento, energia elettrica per l'illuminazione indoor, vasi, terriccio, fertilizzanti, irrigazione, cura delle piante con eventuale somministrazione di fitofarmaci etc. etc. etc.?

 

I semi non isolati, semplicemente, non vanno considerati semi...

 

Mi dispiace pasquale, ma in un Forum di appassionati non si può non essere chiarissimi su questo punto. :pardon:

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pasquale1982

Infatti l'ho specificato e poi non n li sto vendendo,li sto scambiando. Penso ci sono molti che non isolano. Io lo faccio solo con alcune alcune varietà a me care per il resto sé esce un ibrido non fa niente, anzi c'è chi crea gli ibridi.

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Lonewolf

Scambiare semi non isolati è legittimo, purche' sia ben specificato.

Per quanto possa sembrare strano, ci sono coltivatori a cui non importa la conformita' del risultato.

 

Tuttavia sono fortemente tentato di non consentire piu' la pubblicazione di proposte di scambio di semi non puri (dal prossimo anno), se non in casi particolari (varieta' rare per cui non e' stato possibile produrre semi puri)

C'e' gia' abbastanza confusione sulle varieta', magari evitiamo di crearne anche noi.

Il principale problema non si verifica quando dai semi non puri escono varieta' chiaramente ibride, ma quando nascono piante "apparentemente" conformi; qualcuno potrebbe essere tentato di isolarle e trattare i semi come puri, ma quelle varieta' possono contenere caratteri recessivi che potrebbero manifestarsi in seguito.

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Umberm

Infatti l'ho specificato e poi non n li sto vendendo,li sto scambiando. Penso ci sono molti che non isolano. Io lo faccio solo con alcune alcune varietà a me care per il resto sé esce un ibrido non fa niente, anzi c'è chi crea gli ibridi.

Ovviamente non era una accusa personale, con i tuoi semi puoi fare ciò che vuoi e nessuno ti ha accusato di voler vendere semi non puri.

Ciò che ho scritto vale per te e per chi è tentato di prendere semi non puri: pensateci bene, magari volete dieci Habanero chocolate e vi trovate, dopo mesi di cura alle piante e decine di euro spesi, con dieci Habanero red... per non aver speso 3 minuti di tempo e 1,50 euro... Se vi va bene così nessun problema!

 

Tuttavia sono fortemente tentato di non consentire piu' la pubblicazione di proposte di scambio di semi non puri (dal prossimo anno), se non in casi particolari (varieta' rare per cui non e' stato possibile produrre semi puri)

C'e' gia' abbastanza confusione sulle varieta', magari evitiamo di crearne anche noi.

 

:yes:

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pasquale1982

Non pensavo ci fossero tutti sto problemi. Io possiedo oltre 150 varietà e mi è capitato che anche con venditori professionali mi sono usciti ibridi e poi non sto minacciando nessuno anzi l'ho specificato. Cmq era la prima volta che pubblicavo una lista. Per l'anno prossimo pubblicherò solo lista dei semi isolati. Per chi invece ha intenzione di scambiare mi contatti in pvt.

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Umberm

Mi dispiacerebbe se l'avessi presa male, purtroppo i toni in messaggi scritti non traspaiono e quindi non lo so. La mia voleva essere solo una "critica costruttiva"e non una accusa personale: ci mancherebbe! Non hai commesso alcuna scorrettezza e non hai fatto nulla di sconsigliato, almeno ad oggi, dalla policy del Forum, vorrei sgombrare il campo da ogni dubbio a riguardo.

Posso dire che è vero che capita l'ibrido, anche da semi provenienti da fornitori seri, ma è un evento raro. A titolo di esempio lo scorso anno sulle circa 230 piante cresciute al Garibaldi da semi dell'Associazione ho avuto solo 4 casi di non conformità. L'errore umano (seme finito nella bustina sbagliata o nel vasetto sbagliato) o un seme con carattere recessivo capriccioso può sempre capitare.

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maxi

tranquillo UMBERM tra romani ve capite :hyper:

ciao PASQUALE 1982 anche io cedo semi di peperoncino non isolato,ma in altri forum, sai, la differenza : gli amanti del peperoncino guardano alla conformita delle varieta e sono interessati a coltivare e collezzionare; altri coltivatori si accontentano del peperoncino piccante e basta; altri ancora sono ortolani che nel oro orto gli piace avere qualche peperoncino e tutto qui ; poi c è chi per coltivare prende tutto (è successo pure a me) ma dopo il primo anno non si è piu interessati ai semi non isolati :rofl:

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luca1973

(....) poi c è chi per coltivare prende tutto (è successo pure a me) ma dopo il primo anno non si è piu interessati ai semi non isolati :rofl:

 

Esattamente!!!!

Straquoto quanto appena asserito da maxi!

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pasquale1982

tranquillo UMBERM tra romani ve capite :hyper:

ciao PASQUALE 1982 anche io cedo semi di peperoncino non isolato,ma in altri forum, sai, la differenza : gli amanti del peperoncino guardano alla conformita delle varieta e sono interessati a coltivare e collezzionare; altri coltivatori si accontentano del peperoncino piccante e basta; altri ancora sono ortolani che nel oro orto gli piace avere qualche peperoncino e tutto qui ; poi c è chi per coltivare prende tutto (è successo pure a me) ma dopo il primo anno non si è piu interessati ai semi non isolati :rofl:

Ciao maxi anche io isolo quelli che mi interessano. Sono anni che coltivo peperoncino. Certo per me è solo un hobby. Possiedo varietà instabili che anche coltivatori professionali vendono (kraken scorpion, Carbonero, carboruga etc. ). Quoto Umberm per il fatto che per crescere una pianta la spesa è notevole. Anche io coltivo indoor da gennaio e uso prodotti professionali. L'anno prossimo prometto che isolo. Non ci ho visto nulla di male inserire la mia lista qui specificando che non erano isolati. Tutto qui. Buon natale a tutti.

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pasquale1982

Ciao maxi anche io isolo quelli che mi interessano. Sono anni che coltivo peperoncino. Certo per me è solo un hobby. Possiedo varietà instabili che anche coltivatori professionali vendono (kraken scorpion, Carbonero, carboruga etc. ). Quoto Umberm per il fatto che per crescere una pianta la spesa è notevole. Anche io coltivo indoor da gennaio e uso prodotti professionali. L'anno prossimo prometto che isolo tutto. Non ci ho visto nulla di male inserire la mia lista qui specificando che non erano isolati. Tutto qui. Buon natale a tutti.

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andrea M
Il principale problema non si verifica quando dai semi non puri escono varieta' chiaramente ibride, ma quando nascono piante "apparentemente" conformi; qualcuno potrebbe essere tentato di isolarle e trattare i semi come puri, ma quelle varieta' possono contenere caratteri recessivi che potrebbero manifestarsi in seguito.

Non voglio scatenare confusioni o altro,ma però l'unica maniera per diffondere una cultivar o varietà selezionata al 100% è tramite riproduzione agamica(talea)secondo quanto dice la genetica.Perchè i semi "puri" non esistono,sempre in termini genetici.Le serie di cultivar ecc o comunque la "stabilizzazione" delle medesime,è solo un modo per selezionare da seme degli esemplari che si avvicinano a una buona percentuale alle caratteristiche della pianta madre selezionata(non sò alta produzione,colore ecc),quindi neanche da semi "puri" puoi avere le certezze assolute che si presenterà una pianta tale e quale a quella ricercata(anche se ad occhio sembra l'originale,ma sono i geni che cambiano e non sembra si manifestano con grandi differenze),ma una pianta che si avvicina a un 90/95% forse.... se non ha subito troppa ricombinazione genetica.Quindi le confusioni magari si potrebbero evitare dando via talee di una pianta ben selezionata,più che i vari semi.Se dovessi prendere dei semi "puri" non avrò comunque la certezza assoluta che nasca tale e quale a quella desiderata e magari se io coltivo sempre da seme ogni anno seleziono sementi che via a via magari si discostano sempre di più dall'originale o che comunque rimangono prossime ad essa.Poi se ti scatta un fenotipo un pò diverso e non te ne accorgi,oplà li scende la percentuale ancora di più.

Non voglio fare il pignolo eh:)però era giusto specificare anche di questo,cioè le cultivar che girano alla fin fine sono molto simili alla pianta madre selezionata,ma da seme non è quella pianta.

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Lonewolf

Teoricamente il ragionamento e' corretto.

Qualsiasi varieta', per quanto stabile possa essere, ha una certa percentuale di caratteri eterozigoti che possono generare figli leggermente diversi dai genitori per qualche carattere.

Tuttavia, nella pratica si riscontra una notevole stabilita' nelle varieta' "storiche" e stabili da tempo.

E' quindi evidente che la riproduzione tramite semi ottenuti per autoimpollinazione di varieta' stabili funziona ed e' un modo semplice e sicuro per coltivare varieta' che rispondano alle attese.

 

La riproduzione per talea garantisce il risultato, ma (ahime') garantisce anche la trasmissione ai figli delle patologie (batteriosi, virosi ecc) che in buona parte non sono invece trasmesse via seme.

La perfezione sarebbe la micropropagazione, ma (per i nostri scopi) ha costi proibitivi.

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Rapace

Dico la mia:

 

Premetto che coltivo per "passione", nessuna voglia o necessità di commercializzare alcunché.

 

1. Il post di Pasquale1982 mi sembra sia del tutto legittimo (stanti per lo meno le attuali regole del forum). Non mi sento di criticare alcunché.

 

2. Il fatto di produrre semi puri e della loro importanza fa parte della diffusione della cultura capsica, quindi ribadire il significato del "perché semi puri" va bene, però - a mio modesto parere - è sempre bene chiarire che si sta appunto "diffondendo informazione", non che si sta attaccando chi correttamente dichiara che i semi non sono puri (tanto piu' se non li vende ma li scambia o li regala).

 

3. Riguardo al "replicare per talea" ed all' intervento di Andrea M, non entro (anche perché non penso di esserne in grado) nella bontà "tecnica" dell' intervento. Però personalmente non mi intriga la riproduzione per talea..... io voglio veder nascere la radichetta... e poi i cotiledoni... e poi le foglie vere...etc.etc.

Va tenuto conto anche di queste "emozioni" quando si parla di coltivazione per hobby.

Certo, voglio anche che se semino semi della varietà X......ottenga piante e frutti della varietà X.... ma non mi interessa una pianta con l' esatto patrimonio genetico della madre.

Sappiamo che il "rischio" di non conformità c'è..... cerchiamo di ridurlo al minimo.... ma poi accettiamo il "rischio residuo" serenamente.

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Lonewolf

Altra ovvia difficolta' legata alla riproduzione per talea e' nello scambio di varieta'.

E' semplice inviare una busta con centinaia di semi; una busta con centinaia di talee crea di certo qualche problema :lol2:

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andrea M

Per rispondere a tutti e due:

é vero che quella presunta "stabilità" è meglio di niente o che comunque meglio di una possibile impollinazione indesiderata,magari tramite altre varietà.Ma in termini genetici dire che da seme si ottiene la cultivar in maniera pura è sbagliato.Da seme si ottiene la linea della cultivar e quindi sicuramente presenta una buona percentuale dei caratteri,la virosi ecc dipende dall'esemplare,se un esemplare è soggetto a malattie lo sarà anche la prole se non si seleziona gli esemplari più resistenti.Poi c'è da contare che ok la percentuale di presenza di caratteri fenotipici trasmessi da seme da piante selezionate(selezionate cioè incrociate tra quelle con simil caratteri fenotipici)sia meglio di altro,ma se si hanno da stabilizzare piante con un patrimonio genetico troppo misto,per dire(giusto per sparare eh)un Bhut jolokia "pinko pallino x BBR" ottenuto tramite due cultivar di chinense,che a loro volta avevano ognuna un altro patrimonio misto di cultivar chinense diversi,a livello genetico ci vorrà una vita per ottenere delle piante che generino una serie di cultivar stabili da seme,e le sorprese su grandi numeri sono da contare..E voi direte ok ma quel 5/6 percento(sperando che sia solo cosi) è un residuo accettabile..si è vero,ma solo se lo sai isolare,perchè ad occhio nudo la piccola variazione non la puoi vedere,e in base anche al clima e terreno di coltivazione il fenotipo può anche variare per attivazione di chissà quali tratti(poi trasmessi da seme),quindi se quella percentuale finisce in mano a uno che smercia tanto a livello di semina...be oplà il danno su scala commerciale è fatto...perchè poi arriva al neofita o a qualcuno che magari non ci fa caso o non gli interessa,e lo riproduce da seme rivendendolo/scambiandolo a sua volta..e la catena continua.

 

Be in termini amatoriali 100 talee in scambio sono cose impossibili:D però professionalmente è anche poco.La micropropagazione è ancora più rognosa per l'addattamento dell'esemplare da acclimatare.

 

Si non voglio scatenare polemiche o altro,era solo per puntualizzare il fatto che anche da semi puri,la certezza non è assoluta,specialmente con nuove varietà.Tutto qua.

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Lonewolf

la virosi ecc dipende dall'esemplare,se un esemplare è soggetto a malattie lo sarà anche la prole se non si seleziona gli esemplari più resistenti

 

Quando ho scritto che le piante ottenute per talea possono ereditare virosi, non intendevo che possono essere soggette a virosi come la pianta madre, ma che se la pianta madre e' malata anche le talee saranno sicuramente malate.

La maggior parte dei virus non si trasmette via seme (alcuni si, purtroppo), quindi le piante ottenute da seme possono essere sane.

 

 

Per il resto del ragionamento, il cuore del problema e' definire cosa si intende per varieta' stabile.

Se una varieta' seminata da molte persone per piu' anni genera sempre piante con le stesse caratteristiche, e' molto improbabile che contenga geni di caratteri recessivi, almeno per le caratteristiche piu' evidenti.

Nel caso piu' semplice (un carattere qualitativo monogenico, come per esempio la presenza di piccantezza) c'e' un 25% di probabilita' di ottenere figli con il carattere recessivo omozigote (quindi manifesto nella pianta) nella seconda generazione, una percentuale molto alta.

Coltiviamo varieta' che da almeno 10 anni non sbagliano un colpo, sempre uguali: solo alcuni esempi: Napoli, Numex twilight, Beni highlands, Habanero arancio ...

Se contenessero evidenti caratteri recessivi, ogni tanto avremmo qualche sorpresa.

 

Certo, le tante varieta' strane in circolazione, soprattutto super-hot, generano spesso risultati imprevedibili, ma non le definirei propriamente "varietà stabili" :no:

Anzi, stiamo combattendo una battaglia (persa in partenza) contro la moda di diffondere incroci di incroci di incroci senza la minima stabilizzazione.

 

Credo che per i nostri scopi pratici, la produzione di semi per autoimpollinazione sia l'unica strada realmente praticabile e che i risultati siano piu' che soddisfacenti.

Se così non fosse, se la variabilita' fosse molto elevata in ogni caso, non avrebbe senso gran parte del lavoro delle aziende sementiere.

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andrea M

 

Quando ho scritto che le piante ottenute per talea possono ereditare virosi, non intendevo che possono essere soggette a virosi come la pianta madre, ma che se la pianta madre e' malata anche le talee saranno sicuramente malate.

La maggior parte dei virus non si trasmette via seme (alcuni si, purtroppo), quindi le piante ottenute da seme possono essere sane.

 

Si ma questo è un fattore che dipende da come si tiene-coltiva la pianta..non è un dato di fatto assoluto per dire che se fai talee di fatto le malattie sono assicurate:)uno seleziona con cura la madre da cui selezionare i cloni.

 

Per il resto del ragionamento, il cuore del problema e' definire cosa si intende per varieta' stabile.

Se una varieta' seminata da molte persone per piu' anni genera sempre piante con le stesse caratteristiche, e' molto improbabile che contenga geni di caratteri recessivi, almeno per le caratteristiche piu' evidenti.

Nel caso piu' semplice (un carattere qualitativo monogenico, come per esempio la presenza di piccantezza) c'e' un 25% di probabilita' di ottenere figli con il carattere recessivo omozigote (quindi manifesto nella pianta) nella seconda generazione, una percentuale molto alta.

Coltiviamo varieta' che da almeno 10 anni non sbagliano un colpo, sempre uguali: solo alcuni esempi: Napoli, Numex twilight, Beni highlands, Habanero arancio ...

Se contenessero evidenti caratteri recessivi, ogni tanto avremmo qualche sorpresa.

 

Ok però se tu hai una pianta chinense XYC e che la F1 per il quale vuoi selezionare tale pianta,presenta un fenotipo con caratteristiche particolari,che sò frutto da 12 cm,colore fucsia,tu mi devi garantire tali caratteristiche,e per farlo ci volgiono anni anni anni anni...E colui che prende poi i semi considerati "puri" dovrà poi avere piante che dà frutti di 12 cm e non da massimo 7 nonostante una cospiscua fertilizzazione e un color rosa più acceso...In questo caso si presenta quella particolare percentuale non desiderata..Evitabile almeno le prime volte,tramite la talea F1.E credo che per un appassionato sia bello selezionare le varietà che più piacciono e non avere una lista lunga un kilometro.Quindi comprare una decina di talee all'anno(ma anche meno) credo sia la cosa migliore finchè non si stabilizzano certe linee.Poi per dire talee intendo comunque già radicate ecc,non il ramo appena tagliato e messo su lana di roccia ecc:).Diverso però è il fattore:ma chi ti fa le talee è capace di farle a dovere?:D e questa è un altra storia...

 

Certo, le tante varieta' strane in circolazione, soprattutto super-hot, generano spesso risultati imprevedibili, ma non le definirei propriamente "varietà stabili" :no:

Anzi, stiamo combattendo una battaglia (persa in partenza) contro la moda di diffondere incroci di incroci di incroci senza la minima stabilizzazione.

 

Per questo dicevo certe cose,non travisare alcune frasi Claudio:)io condivido il tuo pensiero,solo che reputo più ovvio a livello tecnico genetico,dare via le talee delle nuove varietà all'inizio e aspettare il giusto tempo per poi diffonderle da seme dopo ANNI DI SELEZIONE ACCURATA,e da gente che sa veramente come selezionare e non fatto alla "Valà che va ben".Lo sto iniziando a capire adesso su questo genere di piante,ma coltivando anche altre piante da anni,mi accorgo che la stabilità per certi esemplari...è LUNGHISSIMA se non impossibile a livello amatoriale.

 

Credo che per i nostri scopi pratici, la produzione di semi per autoimpollinazione sia l'unica strada realmente praticabile e che i risultati siano piu' che soddisfacenti.

Se così non fosse, se la variabilita' fosse molto elevata in ogni caso, non avrebbe senso gran parte del lavoro delle aziende sementiere.

 

Infatti però girano quelli anche e definire con quel nome varietà nate da poco ma diffuse alla grande....è un omicidio per i selezionatori :D

Ma le aziende che commercializzano sementi orticole non operano con genetiche troppo complesse,e chi lo fa,tipo le buste di carta con scritto varietà stranissime,hanno semi con cui nascono mix assurdi:).Diversamente le aziende di un certo livello vendono piante F1 (talee) oppure talee di piante ben selezionate,proprio per evitare certe sorprese e avere il massimo della caratteristica fenotipica richiesta.

Conta che ok magari come dici tu nel caso dei peperoncini storici la % è minore(di rimescolamento),ma per chi coltiva grandi numeri da seme(come anche nel caso di cereali,insalate ecc) i venditori di semenze complesse,sanno bene che all'interno di una serra o campo la percentuale di variazione è un dato già considerato,specialmente nei vari frumenti coltivi oggi un F1 e dopo un pò di anni il grano prodotto sarà già un pò diverso rispetto al primo,ma finchè fa numero e soddisfa certe esigenze commerciali,tutto può andare(anche perchè sarebbe impossibile selezionare piante annuali da talee e altro) e dico questo solo per dire che certe caratteristiche anche nelle perenni riprodotte da seme avranno sempre un pò di variabilità della stessa selezionata.

 

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Lonewolf

Temo che la discussione possa continuare all'infinito senza approdare ad una conclusione :pardon:

Ultimo intervento :)

 

Si ma questo è un fattore che dipende da come si tiene-coltiva la pianta..non è un dato di fatto assoluto per dire che se fai talee di fatto le malattie sono assicurate:)uno seleziona con cura la madre da cui selezionare i cloni.

 

 

Certamente una talea non è automaticamente malata, ma occorre essere certi che la pianta madre non abbia patologie, in particolare virosi, altrimenti la trasmissione è certa al 100%

Quando in una coltivazione appaiono sintomi virali, nessuna delle piante presenti nella coltivazione è esente da rischi, anche se non manifesta (ancora) sintomi evidenti.

Di conseguenza, la produzione di talee "sicure" puo' essere problematica.

 

Ok però se tu hai una pianta chinense XYC e che la F1 per il quale vuoi selezionare tale pianta,presenta un fenotipo con caratteristiche particolari,che sò frutto da 12 cm,colore fucsia,tu mi devi garantire tali caratteristiche,e per farlo ci volgiono anni anni anni anni...

 

E' chiaro che la selezione e' un processo lungo, che richiede anni e pazienza e non sempre riesce.

Pero' non c'e' un altro modo ... e ovviamente qualcuno la fa e ottiene anche risultati di rilievo (basti pensare alle moltissime varieta' selezionate e stabilizzate da Mario Dadomo).

La riproduzione di piante interessanti per talea non costituisce un passo avanti nella stabilizzazione di nuove varieta', semplicemente sposta in avanti il problema ... a meno di riprodurre la pianta per talea per un tempo indefinito.

 

Tuttavia, a mio avviso, esistono talmente tante varieta' belle e stabili che non c'e' alcuna necessita' reale di continuare a crearne di nuove.

 

Quindi comprare una decina di talee all'anno(ma anche meno) credo sia la cosa migliore finchè non si stabilizzano certe linee.Poi per dire talee intendo comunque già radicate ecc,non il ramo appena tagliato e messo su lana di roccia ecc:).Diverso però è il fattore:ma chi ti fa le talee è capace di farle a dovere? :D e questa è un altra storia...

 

solo che reputo più ovvio a livello tecnico genetico,dare via le talee delle nuove varietà all'inizio e aspettare il giusto tempo per poi diffonderle da seme dopo ANNI DI SELEZIONE ACCURATA

 

Il punto debole del ragionamento e' che in realta' nessuno commercializza talee (per il peperoncino).

La produzione da seme e' di gran lunga piu' economica e meno rischiosa.

Prova a procurarti talee anche solo di una decina di varieta' per la tua coltivazione 2016, poi ne riparliamo.

 

Inoltre le piante da talea non sono proprio equivalenti a piante da seme per forma e tipo di sviluppo.

A meno di usare solo l'apice di giovani polloni, le talee hanno spesso uno sviluppo poco armonioso.

 

 

Diversamente le aziende di un certo livello vendono piante F1 (talee) oppure talee di piante ben selezionate,proprio per evitare certe sorprese e avere il massimo della caratteristica fenotipica richiesta.

 

Non conosco aziende di un certo livello che vendano talee di peperoncino.

Al momento è poco diffusa anche la commercializzazione di ibridi F1, anche se inevitabilmente la tendenza per il futuro sara' quella.

Giusto per chiarezza, un ibrido F1 (nel linguaggio dei breeder) non e' frutto di una impollinazione incrociata "improvvisata", ma l'incrocio tra due varieta' assolutamente stabili e con caratteristiche genetiche ben note per produrre un risultato finale del tutto prevedibile e ripetibile di anno in anno (ripetendo ogni volta lo stesso incrocio).

Questa tecnica, usata moltissimo per altre colture, garantisce un risultato costante nel tempo, ma richiede un lungo lavoro preparatorio per selezionare padre e madre e ha lo svantaggio che i semi del prodotto finale non sono riutilizzabili (sono del tutto instabili).

Per le linee pure di partenzadegli ibridi F1 avrebbe un senso la replicazione per talea, ma non credo che in realta' sia molto praticata.

 

 

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maxi

ma alla fine conta anche il piacere ,onestamente pensare di fare talee non mi interessa ; molto piu bello seminare :blum: visto che siamo appassionati bisogna tenere in considerazione anche questo lato che non è trascurabile :shifty:

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andrea M

ma alla fine conta anche il piacere ,onestamente pensare di fare talee non mi interessa ; molto piu bello seminare :blum: visto che siamo appassionati bisogna tenere in considerazione anche questo lato che non è trascurabile :shifty:

Ma la semina per chi ha passione,la fa per ottenere "nuove cose",non quelle già esistenti..Ecco perchè chi ha passione ibrida,semina e seleziona :blum:

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andrea M

Temo che la discussione possa continuare all'infinito senza approdare ad una conclusione :pardon:

Ultimo intervento :)

 

Concordo.. :yes:

scusa Pasquale per l'off topic :D

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Umberm

Ma la semina per chi ha passione,la fa per ottenere "nuove cose",non quelle già esistenti..Ecco perchè chi ha passione ibrida,semina e seleziona :blum:

Questa affermazione mi trova al 100% contrario.

So di avere passione e semino per avere risultati certi (o quasi certi, per la precisione) non avendo nessun piacere nell'ibridazione e nella selezione degli ibridi.

Non mi attira neanche sapere se la mia pianta è conforme esattamente al 100%: mi basta che abbia caratteristica di forma, colore, sapore e profumo come mi aspetto con quel minimo di variabilità tipica di ogni cosa naturale che non fa che aggiungere fascino ad ogni assaggio. Questa cosa la ottengo seminando semi puri di varietà stabili nel 99% dei casi. Per me va bene così.

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Rapace

@Pasquale.....

 

Non te la prendere... hai involontariamente scatenato una discussione sulla quale secondo me non c' entri niente, perché hai solo detto che scambiavi dei semi).

 

Spero di vedere presto la tua coltivazione 2016.

Carlo

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maxi

ANDREA M a scritto:Ma la semina per chi ha passione,la fa per ottenere "nuove cose",non quelle già esistenti..Ecco perchè chi ha passione ibrida,semina e seleziona :blum:.............................sempre questione di gusti personali,se ci sono forum di amanti della semina e non forum di amanti di talee (che ci sono ma in minor numero) evidentemente un motivo c è !

poi ognuno riproduce come meglio crede

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