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Rapace

Afidi - Conosciamo il nemico

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Rapace

Gli afidi sono uno dei nostri principali nemici.

 

Leggo continuamente posts di coltivatori che lanciano (giustamente, perché anche io sono uno di loro) anatemi contro questi parassiti.

 

Leggendo in giro su internet ho recentemente scoperto delle cose che secondo me è utile mettere in evidenza perché ci possono indirizzare verso un comportamento piu' produttivo nel combatterli e nell' evitare che le nostre piante ne soffrano.

 

Tutti gli interventi di chi è piu' esperto (non sono un biologo né un chimico) o di chi la pensa diversamente sono benvenuti (pregherei però di motivare gli interventi).

 

Il punto che vorrei trattare qui è il seguente: Quale è il modo migliore per combattere i nostri nemici afidi ?

Ognuno probabilmente ha le sue idee..... la mia sensazione è che molti vogliano semplicemente andare per le spiccie...... bombardo e rado al suolo e non ci penso piu'....... (ma ...veramente non ci penso piu' ?).

Io invece la penso esattamente all' opposto........ non voglio inquinare, non voglio far fuori gli insetti utili, voglio mangiare frutti che vengono da piante non trattate chimicamente........ e questo per me è piu' importante che perdere una pianta.

Sarà che finora gli afidi gli ho schiacciati o "lavati" oppure fatti mangiare dalle coccinelle & altri nemici e non mi hanno mai creato grossi problemi.

 

Però qui non vorrei è un dibattito fra chi è pro o contro l' uso di certi prodotti, ma chiarire quali sono le opzioni, i pro ed i contro e le conseguenze (o possibili conseguenze) dell' utilizzo di un metodo o di un altro (mi pare un pò troppo "pomposo" ma vorrei quasi dire "creare consapevolezza").

 

Quanto dirò sotto ha come principale fonte Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Aphidoidea) (scrivo in corsivo i brani che riporto da tale fonte - le sottolineature e grassettature sono invece aggiunte da me per mettere in evidenza i passi che ritengo piu' significativi)

In caratteri normali scriverò invece le mie riflessioni.

 

Intanto è importante sapere come si riproducono gli afidi.... perché questo ha degli effetti sull' efficacia dei metodi per combatterli:

 

"Negli Afidi è particolarmente diffusa la partenogenesi di tipo apomittico (stabilità dei caratteri nella discendenza per assenza di meiosi). La riproduzione anfigonica, in genere, si alterna dopo un numero imprecisato di generazioni partenogenetiche. L'anfigonia non spiega da sola la notevole variabilità genetica degli afidi. Sulla base di osservazioni cariologiche, COGNETTI (1961), ha descritto una singolare forma di ricombinazione genica, detta endomeiosi, che spiegherebbe la variabilità genetica di questi insetti"

 

Beh, la descrizione è piuttosto "tecnica" (per lo meno per me) ma il punto è che - come vedremo sotto questa modalità di riproduzione da dei vantaggi agli afidi sulla capacità di resistenza anche ai prodotti chimici.

 

Passando alle conseguenze per l' agricoltura....

"Gli afidi rientrano tra gli insetti fitofagi più conosciuti per gli ingenti danni causati alle coltivazioni. Il loro potenziale riproduttivo è così alto che le loro popolazioni raggiungono in breve tempo livelli tali da causare il deperimento dell'ospite attaccato"

 

E fino a qui.... niente di nuovo direi....ma...... come fare per combatterli al meglio ?

E da qui in poi invece iniziano delle piccole sorprese........

 

"L'associazione della ricombinazione genica per endomeiosi alla partenogenesi è inoltre un fattore biologico di successo che ne rende difficile il controllo chimico: gli insetticidi sistemici sono infatti i più efficaci nella lotta agli afidi, tuttavia la loro specificità strutturale è causa di mutazioni che generano resistenza, la quale, grazie alla partenogenesi, si propaga rapidamente nella popolazione. Al pari degli acari e dei funghi patogeni gli afidi rientrano pertanto fra le avversità di natura biologica che mostrano frequentemente fenomeni di resistenza agli agenti chimici".

 

Quindi (vedi quanto in grassetto sopra)...... per gli afidi ...... utilizzare insetticidi sistemici non è detto che sia la panacea di tutti i mali......... anzi....... data la modalità di riproduzione degli afidi, la resistenza che si genera si propaga velocemente alla popolazione.

In altri parole io la capisco cosi'..... si sparge veleno per afidi e loro sviluppano resistenza a questo veleno (gli afidi, non i loro nemici.. che magari invece sono stati semplicemente sterminati per sempre) e questa resistenza viene trasmessa a tutta la popolazione di afidi che si sviluppa facendola diventare piu' forte...... (... hai voglia a riavvelenarli... gli fa poco o niente..... o magari li fa diventare ancora piu' resistenti se incrementi le dosi).

 

Un' altra tecnica che si sente nominare talvolta è quella basata sulla cosiddetta "lotta a calendario" ovvero fare dei trattamenti periodici indipendentemente dal presentarsi della infestazione e dai rischi che queste infestazioni si verifichino.

Questa tecnica è considerata oggi obsoleta in agricoltura e molto ridimensionata..... sia per motivi di costo che di rispetto dell' ambiente.

Quando leggo però sul forum di trattamenti "preventivi" periodici con prodotti chimici (magari "ad ampio spettro")....... mi ricorda molto questa tecnica.
Anche volendo lasciar perdere (ed io non li lascio certo perdere) tutti i ragionamenti che si possono fare di tipo "salutistico / ambientale"..... per i nostri peperoncini l' uso di questa tecnica ha effetti "deleteri".

Quindi.... oltre a spendere ...... l' effetto sarebbe contrario a quello atteso di risolvere il problema afidi

 

"La lotta a calendario, specie se condotta con principi attivi poco selettivi, ha invece effetti deleteri per i seguenti motivi:

  • è efficace sulle prime infestazioni, ma può causare la comparsa di fenomeni di resistenza, rendendo difficile il controllo delle infestazioni successive, quando si abusa con trattamenti ripetuti a base di aficidi specifici;
  • abbattendo le prime popolazioni sotto la soglia d'intervento causa un ritardo della dinamica di popolazione degli entomofagi;
  • ha un impatto devastante sull'entomofauna utile quando s'impiegano prodotti a largo spettro d'azione."

 

Insomma....... magari risolvo la prima infestazione e mi garantisco anche in questo caso infestazioni successive di afidi piu' forti (senza che si abbiano i loro nemici naturali che ho già sterminato in precedenza).

 

Passiamo ad un' altra cosa interessante che - seppur sembri logica - penso sia bene mettere anch' essa in evidenza. La concimazione (azotata) oltre a nutrire la pianta..... fa aumentare la fecondità degli afidi

 

"Nelle regioni con estati calde e asciutte il controllo sulle popolazioni è esercitato dalla riduzione della disponibilità alimentare. Per questi motivi le pullulazioni degli afidi sono particolarmente temibili, nelle nostre condizioni ambientali, soprattutto in primavera, in quanto l'elevato numero di germogli teneri e l'elevato tenore in azoto solubile nella linfa hanno un effetto stimolante sulla fecondità delle virginogenie. Tra i fattori climatici hanno un ruolo non trascurabile anche le precipitazioni e i forti venti, che interferiscono con le migrazioni delle alate. In ogni modo va considerato che gli agrosistemi deviano spesso dalle condizioni ambientali naturali e possono costituire microambienti favorevoli alle infestazioni degli afidi anche in piena estate. In tal senso ha un ruolo non trascurabile la duplice azione positiva delle concimazioni azotate e dell'irrigazione perché, stimolando il rigoglio vegetativo, hanno un effetto favorevole anche per le infestazioni degli afidi.

 

... Andiamo ora a parlare invece dei nemici degli afidi (e nostri amici)

 

"Tra i fattori biologici hanno un ruolo fondamentale gli insetti entomofagi. Fra i predatori sono particolarmente attivi sugli afidi i Coleotteri Coccinellidi, i Ditteri Sirfidi, i Neurotteri Crisopidi e diversi Rincoti Eterotteri (Antocoridi, Miridi, Nabidi). I predatori sono spesso ostacolati dalle Formiche, che tendono a proteggere le colonie allontanando i predatori. Fra i parassitoidi sono particolarmente importanti gli Imenotteri Braconidi (Aphidiinae) e Calcidoidi (Aphelinidae) e i Ditteri Cecidomidi.

Le dinamiche di popolazione degli Afidi e degli insetti ausiliari sono sfasate e gli entomofagi, pur essendo efficacissimi nel controllo biologico, fanno sentire il loro peso con uno spiccato ritardo (fine primavera, inizio estate), perciò da soli non sono in grado di controllare le infestazioni primaverili. In questo contesto ha un ruolo fondamentale la lotta integrata"

La lotta integrata si basa su una drastica riduzione di prodotti chimici, limitandosi a quelli poco o niente tossici, selettivi (che colpiscono specificatamente alcuni organismi), facilmente denaturati dall'azione biochimica del terreno e dall'aria. Inoltre si utilizzano solo quando si rilevano le condizioni per lo sviluppo dei nostri nemici.

Si utilizzano invece la lotta biologica (inserimento di organismi "nemici" dei parassiti che si vogliono eliminare), eliminazione di piante infette,

Insomma...... sembra che ricorrere a rimedi piu' naturale, utilizzando pochi antiparassitari, naturali, non tossici e selettivi....... sia una buona idea.

Chiudo qui........... sperando che sia di interesse per molti e che molti intervengano portando anche le loro esperienze e commenti.

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Lonewolf

Argomento stimolante!

Gli afidi sono uno dei nostri principali nemici.

 

Non sono d'accordo.

Gli afidi sono uno dei nemici piu' evidenti e facili da individuare, ma probabilmente i meno pericolosi per i peperoncini e i piu' facili da combattere (principalmente perche' poco mobili)

 

Temo molto di piu' gli acari (soprattutto eriofidi) e i tripidi, difficili da vedere e molto mobili.

Per non parlare di batteri, funghi e virus ...

 

Il maggior pericolo negli attacchi da afidi e' la possibilita' che trasmettano virus.

E' da notare che anche l'uso di un insetticida sistemico non mette al riparo da questo problema (anche se riduce il rischio); gli afidi infatti arrivano comunque e muoiono solo dopo aver punto la pianta.

 

 

Vero che le particolarita' della riproduzione degli afidi rende possibile l'apparire di popolazioni resistenti agli insetticidi.

Fino ad ora pero' non ho mai rilevato nelle mie coltivazioni popolazioni resistenti al piu' semplice degli insetticidi; con una buona dose di piretro (in soluzione acida e irrorato con una pompa a spalla per assicurare una bagnatura uniforme delle piante) ho sempre fatto piazza pulita.

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big jolokia

Approfitto del topic aperto da Carlo per raccontare la mia prima (e per ora breve) esperienza di lotta agli afidi con le coccinelle.

In questo caso non si tratta di una pianta di pepper ma di Atropa belladonna, ma l'importante è il risultato.

 

Purtroppo l'inverno passato non è stato poi così rigido e quest'anno intorno a casa gli afidi sono apparsi prima del solito e in quantitativi importanti (non ne avevo mai visti così tanti).

Avendo la fortuna di vivere in mezzo alla campagna (circondato da prati e vigneti) e in un posto non ancora troppo inquinato, ci sono anche parecchie coccinelle che banchettano allegramente su ogni arbusto infestato dagli afidi.

Oggi ho pensato di provare a recuperare un po' di adulti e un po' di larve e metterli sulla pianta di Belladonna per vedere un po' quanto potevano essere efficaci e... sono rimasto letteralmente sbalordito.

 

Dicono che un'immagine vale più di mille parole e quindi allego subito un esempio

 

post-1164-0-18870500-1430667117.jpg

 

Come si può notare, nella parte superiore dell'immagine si notano parecchi afidi che affollano le foglie e, nella parte inferiore, la stessa foglia a distanza di circa 4 ore.

Questo risultato è legato alla larva che si vede nella parte alta della foto e di un adulto.

 

Secondo me, se si ha la possibilità di recuperare delle larve ci si fa un grosso favore: sono molto mobili, voraci e soprattutto non possono volare via facilmente.

In questo momento infatti, su una decina di adulti sulla pianta ne sono rimasti un paio, mentre le 3 larve sono ancora lì a rimpinzarsi.

 

Dopo 6 ore buone di "pasto", ora la pianta ha tantissimi afidi in meno, e anche se ce ne sono ancora parecchi, le piccole si stanno ancora rimpinzando.

 

Visto che tra gli adulti che avevo trasferito c'erano anche un paio di coppie che "lottavano per evitare l'estinzione" :rofl: , il risultato è che hanno pensato di lasciare un regalino che se tutto va bene aiuterà la pianta più avanti

 

post-1164-0-00547500-1430667582.jpg

 

Fermo restando che non è sempre attuabile questo tipo di soluzione e che comunque in questo topic si parla di Afidi, vista questa prima positiva esperienza mi sento di consigliarla a tutti quanti :good:

 

roberto

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carbonella

Intervengo in questa discussione anche se non ho l'esperienza per dare consigli ma trovo l'argomento interessante e purtroppo d'attualità.
Proprio per questo mi sto documentando su come porre rimedio all'invasione di queste creaturine.
Internet, rimedi di nonna , e consigli da amici/parenti ascoltati e valutati...(devo ancora andare al vivaio però)alla fine ho tirato le somme:
Anche se in ritardo penso che il macerato di equiseto e/o ortica valga la pena provarlo
~1kg in 10l d'acqua per l'orto mentre per gente come me, quindi da balcone, l'idea è 200g di prodotto essiccato (preso in erboristeria) in 2l d'acqua. Come tempistiche dovrebbe essere pronto tra i 3/5 giorni. Vedremo.
Vorrei sapere se qualcuno ha già provato o semplicemente pensa che sia una cavolata.

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Lonewolf

I macerati naturali in genere sono un mondo misterioso; la questione e': quali principi attivi contengono? Sono efficaci per gli afidi? Hanno controindicazioni? (p.es. sono tossici anche per le api?)

Possono essere pericolosi anche per l'uomo? (certe piante contengono principi attivi molto tossici)

Tutto da scoprire e verificare.

Mi limito ad osservare, per quanto riguarda i macerati a base di aglio, ortica, peperoncino, che tutte queste piante possono essere a loro volta attaccate dagli afidi, quindi eventuali principi attivi non sono letali almeno per alcune specie di afidi.

Anche piante molto velenose come la belladonna e l'oleandro sono attaccate da afidi; non e' detto che cio' che per noi e' velenoso o repellente, lo sia anche per gli insetti (e viceversa)

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Lonewolf

Aggiungo che le piante che sicuramente contengono principi attivi efficaci sono usate da molto tempo per la produzione di insetticidi; cito, per esempio, piretro, neem, rotenone ...

Se l'ortica (p.es.) contenesse principi attivi efficaci in quantita' rilevanti, perche' mai i produttori di insetticidi non dovrebbero utilizzarla su larga scala? Dopo tutto e' piu' facile da coltivare del Neem ...

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carbonella

Aggiungo che le piante che sicuramente contengono principi attivi efficaci sono usate da molto tempo per la produzione di insetticidi; cito, per esempio, piretro, neem, rotenone ...

Se l'ortica (p.es.) contenesse principi attivi efficaci in quantita' rilevanti, perche' mai i produttori di insetticidi non dovrebbero utilizzarla su larga scala? Dopo tutto e' piu' facile da coltivare del Neem ...

Su questo non mi trovi d'accordo.

Secondo me è un discorso che non regge, entriamo in un mondo ben più ampio e complesso cioè quello industriale e delle multinazionali che lascio volentieri perdere, mi viene un esempio spicciolo: perché se ho mal di gola trovo in farmacia una infinità di robaccia chimica quando potrei curarlo con della propoli o con dei semplici risciacqui limone e sale quasi a costo zero?non so se mi sono fatto capire.

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carbonella

 

 

I macerati naturali in genere sono un mondo misterioso; la questione e': quali principi attivi contengono? Sono efficaci per gli afidi? Hanno controindicazioni? (p.es. sono tossici anche per le api?)

Possono essere pericolosi anche per l'uomo? (certe piante contengono principi attivi molto tossici)

Tutto da scoprire e verificare.

Mi limito ad osservare, per quanto riguarda i macerati a base di aglio, ortica, peperoncino, che tutte queste piante possono essere a loro volta attaccate dagli afidi, quindi eventuali principi attivi non sono letali almeno per alcune specie di afidi.

Anche piante molto velenose come la belladonna e l'oleandro sono attaccate da afidi; non e' detto che cio' che per noi e' velenoso o repellente, lo sia anche per gli insetti (e viceversa)

D'accordissimo invece su questo.

Osservare e porsi queste domande lo trovo sacrosanto.

Il mio intervento era però riferito ad una coltivazione "misera" purtroppo,da centro città. Nel senso che di sicuro non mi metto a spargere piretro a spalla...purtroppo! E in un certo senso posso stare tranquillo anche sul discorso api e coccinelle...giustamente si tengono già alla larga da smog e confusione

 

Si è capito che voglio andare a vivere in campagna?

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Lonewolf

Il mio paragone non e' un confronto tra robaccia chimica vs rimedi naturali, ma tra due diversi rimedi naturali, uno dei quali basato su una pianta tropicale (neem, Azadirachta indica) e l'altro su una pianta che nelle nostre zone e' ovunque e cresce molto facilmente (ortica, Urtica dioica).

Se il principio attivo contenuto nell'ortica fosse efficace come insetticida o acaricida almeno quanto il Neem, la sua produzione sarebbe economicamente conveniente e vantaggiosa anche per i produttori; c'e' da scommetterci che le "multinazionali" non si sarebbero lasciate sfuggire l'occasione.

 

Non mi risulta che esistano insetticidi a base di principi attivi estratti da ortica.

Intendo insetticidi registrati come tali, con autorizzazione ministeriale, venduti con le dovute segnalazioni, frasi di rischio, tempo di carenza, scheda di sicurezza ecc ecc

Ricordo di aver visto in passato un prodotto a base di ortica venduto in spruzzino pronto all'uso, tra l'altro ad un prezzo assurdo; tuttavia non c'erano indicazioni sulla classe di pericolosita', numero di registrazione ecc, segno che di fatto non era considerato un insetticida (o, piu' propriamente, un agrofarmaco).

 

Utilizzando il tuo esempio, sarebbe come confrontare la cura del mal di gola con propoli oppure limone + sale e chiedersi, ammesso che abbiano pari efficacia, perche' usare la costosa propoli se e' sufficiente il banale risciacquo limone + sale (rimedio che, peraltro, non conoscevo).

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carbonella

È un piacere confrontarsi con delle persone come te Lonewolf. Grazie

Rifletterò sicuramente sulle domande uscite fuori e cercherò di documentarmi al meglio.

 

Per i gargarismi limone (mezzo) e sale (un cucchiaino raso) garantiscono le mie tonsille! 2volte al giorno per due, tre giorni secondo necessità.

 

Va bene stop, si parlava di afidi qui...

 

p.s. la belladonna è sicuramente velenosa...;-)

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luca1973

Anche io mi trovi a combattere con gli afidi in questo periodo, stanno attaccando i germogli e foglioline più tenere vicino ai boccioli. Essendo iniziata la produzione di frutti sono perplesso sui rimedi da utilizzare:

- rimedi fatti in casa es. soluzione di H2O e sapone di Marsiglia (nelle rose sembra funzionare anche se lentamente)?

- oppure andare giù direttamente di piretro o pirotenoidi (con il timore di ritrovarne tracce nei frutti)?

- coccinelle o loro larve sui pepper non ne ho trovate.

- Prodotti bio a base di spinosad non sembrano efficaci!

- anche il neem pare serva più come repellente che insetticida.

Cosa mi consigliate?

Grazie

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big jolokia

Scelta difficile: dopo aver visto personalmente quanto riescono a fare le nostre amiche con i puntini (le coccinelle) mi ero quasi convinto a non usare altro, purtroppo (ebbene sì, c'è un "purtroppo") le coccinelle abbandonano la pianta quando non c'è più cibo a sufficienza e basta che si "dimentichino" anche solo 3 o 4 esemplari di afidi e dopo pochi giorni la situazione è uguale a prima.

 

Su piante fiorite, o prossime alla fioritura, gli afidi si possono rimuovere anche con semplice acqua e uno spruzzino a pressione, però è un rimedio temporaneo e di veramente breve durata.

 

L'uso della chimica non significa che non avrai più afidi sulle piante, anche perché se usi un sistemico tipo il Confidor (o simili) questo li uccide dopo che hanno succhiato la pianta, mentre altri prodotti che agiscono per contatto... il più delle volte li devi usare ben più di una volta.

 

roberto

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Lonewolf

- oppure andare giù direttamente di piretro o piretroidi (con il timore di ritrovarne tracce nei frutti)?

 

Non penetrano nei frutti e si degradano molto rapidamente.

In ogni caso la dose letale per l'uomo e' altissima; per i topi si parla di circa DL50 orale=2 gr/kg

Rapportata ad un uomo medio (70 kg), una dose letale e' dell'ordine di almeno 140 grammi di principio attivo.

Considerando che nelle confezioni professionali da litro la percentuale e' tipicamente del 4%, per correre seri rischi bisognerebbe bere 3,5 litri di prodotto :hyper:

 

Questioni di principio a parte, credo che abbiamo a che fare ogni giorno con sostanze ben piu' pericolose.

 

 

PS.

Considerando quel che costa, ci sono modi piu' semplici e anche piu' economici per suicidarsi :lol2:

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luca1973

Grazie per i consigli!!!!

Sono anche un pò restio nell'uso del piretro a causa degli effetti che potrebbe avete sugli animali domestici (es. il gatto) che in questo periodo passano molto tempo sul balcone...

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Lonewolf

Non vedo per quale motivo il peperoncino dovrebbe essere repellente per insetti che non hanno i recettori per il piccante.

In effetti ci sono bruchi che "mangiano" peperoncini o cimici che li pungono e non li trovano per nulla repellenti.

 

Peraltro non credo si possa dare alcun credito ad un articolo che esordisce in questo modo:

 

Questo mese vogliamo suggerirvi alcune “ricette” per creare dei concimi e repellenti completamente biologici che vi aiuteranno a mantenere lontani gli insetti indesiderati nel completo rispetto della natura e delle vostre coltivazioni.

 

e poi suggerisce l'uso di macerato di tabacco come insetticida (punto 7).

Non c'e' dubbio che funzioni, la nicotina e' davvero un potente insetticida, ma mi sfugge completamente cosa ci sia di biologico e rispettoso della natura in questo intruglio (con i suoi quasi 4000 composti dannosi per la salute).

Senza contare il rischio concreto di trasmissione del virus del mosaico del tabacco.

L'inizio del punto poi e' una vera "perla"

 

La nicotina, presente naturalmente nelle foglie di tabacco non crea dipendenza solo nell'uomo, ma anche negli insetti fungendo da ottimo repellente.

 

Non ho capito ... crea dipendenza, quindi e' repellente?

Ma cosa s'era fumato chi ha scritto questa frase?

 

rejected.jpg

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Umberm

Grazie per i consigli!!!!

Sono anche un pò restio nell'uso del piretro a causa degli effetti che potrebbe avete sugli animali domestici (es. il gatto) che in questo periodo passano molto tempo sul balcone...

Non voglio fare apologia del piretro ma escludo che se somministrato correttamente, nel giusto orario possa essere dannoso per uomo e animali domestici.

Il piretro andrebbe somministrato la sera: il vero pericolo è il danno che può fare ad insetti "amici" (specie gli impollinatori), ma già dopo 12 ore la sua efficacia è veramente scarsa (ho visto formiche passeggiare su piante "piretrizzate" la sera prima). Se qualche foglia/fiore/frutto sfugge allo spruzzo del piretro puoi scommettere che ci trovi sopra afidi vivi. Per questo spesso è necessario ripetere il trattamento dopo una decina di giorni. Insomma è letale per gli insetti solo il contatto diretto con la sostanza appena irrorata.

Gatti e altri amici a quattro zampe difficilmente la notte si vanno a strusciare sulle foglie, ma se anche lo facessero subito dopo che le foglie si sono asciugate non avrebbero di certi danni per la salute...

Alcuni piretroidi di sintesi hanno carenze abbastanza lunghe (sino a 10 giorni), il piretro naturale ha carenza tre giorni... quindi di fatto si può mangiare il frutto subito (tre giorni è proprio il "minimo sindacale")

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luca1973

Beh iniziate quasi a convincermi... Tra l'altro l'infestazione sembra ancora agli inizi, mi auguro di debellare gli afidi senza un uso eccessivo di insetticida. Grazie ancora per i consigli!!!

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andrewto

Ho avuto in passato un'esperienza molto negativa con afidi.

Ho comprato 10 piantine alla fiera di Carmagnola a inizio settembre e circa un mese dopo erano piene zeppe di afidi sul mio balcone, ho passato piretro, olio di Neem e altre soluzioni naturali, ma le piante sono comunque morte quasi subito.

Non riuscivo assolutamente trovare il rimedio per rimuovere almeno la maggior parte degli afidi, sembrava quasi che queste soluzioni non gli facessero proprio nulla.

Sono arrivato a una conclusione, se usare queste soluzioni quando già gli afidi hanno attaccato non serve niente, bisognerebbe utilizzare qualcosa di preventivo.

A maggior ragione, chi coltiva moltissime piante magari oltre le 100 come me quest'anno sarebbe impossibile mettere larve o altri animaletti sulle foglie colpite di ogni pianta oppure sperare che piretro e Neem risolvano la situazione.

Sarei anch'io d'accordo, se si riuscisse a trovare un metodo sicuro al 100% contro la lotta a questi animaletti senza utilizzare ciò che uso.

Io utilizzo l'afidane praticamente il confidor e posso garantire che su 100 e passa piante quest'anno e 76 lo scorso non ho visto neanche un afido sulle foglie.

Ovvio, questo è chimico ma per il principio attivo che si mette su ogni pianta che viene poi distribuito all'interno di tutti frutti della stagione penso che ce ne sia talmente poco per la quantità di peperoncino che poi ingeriamo da non riuscirlo a vedere proprio come una cosa dannosa per l'uomo.

Nel frattempo però mi fa dormire tranquillo, almeno per ora.

Non vorrei avere l'esperienza passata che nell'arco di 10 giorni tutte le piante sterminate accetto volentieri altri tipi di soluzioni naturali ma funzionanti

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andrewto

Un po' come le lumache, ho portato quest'anno delle piante molto piccole all'orto, sono ritornato dopo due giorni e si erano pappate la maggior parte delle foglie di molte piante.

Che fare? attendo sperando che la pianta metta più velocemente foglie nuove rispetto a quelle mangiate dalle lumache oppure agisco con lumachicida? È bastato mettere qualche granello di lumachicida sul telo da pacciamatura che le foglie anche di piante molto piccole non sono state più toccate. È vero, anche la lumachicida ha effetti collaterali contro molti animali però che avrei potuto fare, lasciarmi mangiare le piccole piantine dalle lumache, il mio orto è infestato di queste ...

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Lonewolf

Non riuscivo assolutamente trovare il rimedio per rimuovere almeno la maggior parte degli afidi, sembrava quasi che queste soluzioni non gli facessero proprio nulla.

 

Leggo spesso frasi di questo tipo, ma non ne comprendo il motivo.

Forse utilizzo di acqua non acidificata?

 

Ho avuto in passato brutte esperienze con gli afidi, ma i trattamenti con piretro sono sempre risultati efficaci; dopo una buona passata di piretro, preparato con acqua acida e irrorato con pompa a spalla, non rimaneva proprio nulla di "vivo".

Mi riferisco in particolare all'attacco in massa di inizio giugno 2012:

https://www.pepperfriends.com/forum/topic/6922-lonewolf-2012-questanno-meno-piante/?p=228994

https://www.pepperfriends.com/forum/topic/6922-lonewolf-2012-questanno-meno-piante/?p=229511

 

Piretro (piazza pulita ogni sera) e trappole cromotropiche mi hanno permesso di "sopravvivere" a 10 giorni di inferno senza particolari danni alle piante.

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andrewto

L'acqua che ho utilizzato in passato ovviamente non era acidificata.

Stasera leggeró il tuo link per vedere come acidificare l'acqua, ogni quanto passare il piretro e per quanto tempo.

Si passa appena ci si accorge degli afidi o anche come prevenzione?

È ammesso in coltura biologica?

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Lonewolf

Si passa appena ci si accorge degli afidi o anche come prevenzione?

È ammesso in coltura biologica?

 

E' ammesso in agricoltura biologica.

Poiche' agisce esclusivamente per contatto e si degrada molto rapidamente, non ha alcuna efficacia come prevenzione.

Si usa quando si vedono attacchi.

Nel caso specifico dell'attacco di afidi alati nel 2012 lo utilizzavo ogni sera perche' ogni giorno arrivavano decine di migliaia di nuovi afidi (stimo di averne catturato almeno mezzo milione sulle trappole, quindi probabilmente ne sono arrivati molti milioni in dieci giorni) e volevo assolutamente evitare che iniziassero a riprodursi per partenogenesi (processo che genera individui atteri a vagonate)

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andrewto

Nel link trovo scritto acida a che punto, con che pH?

 

P.s. Agricoltura biologica esatto [emoji6], sul momento mi era uscito erroneamente coltura

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Lonewolf

PH 6-6.5

Per il piretro che uso attualmente, le indicazioni in scheda tecnica sono chiare:

http://www.serbios.it/prodotto/asset/

(ultime due righe in basso)

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