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Stefania

Bahamian Goat's Pepper

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Stefania

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Stefania

Compilatore: Rapace 2014

 

Capsicum chinense

 

Bahamian Goat's Pepper

 

 

Questa varietà di Capsicum Chinense è originaria della isole Bahamas (nel mar dei Caraibi). Produce frutti piuttosto grandi e di forme diverse anche sulla stessa pianta.

 

I semi sono di forma rotonda leggermente allungata, nella media come grandezza per i Capsicum Chinense. Colore giallo paglierino. Germinabilità nella norma.

 

I cotiledoni sono di forma lanceolata, piuttosto corti, di colore verde piuttosto “brillante”. Il fusticino è viola.

 

La pianta è piuttosto vigorosa, con il portamento tipico di molti C.Chinense caraibici, leggermente piu' alta che larga (120 cm X 100 cm).

 

Le foglie sono di forma intermedia fra ovata e lanceolata, di colore verde. La pagina superiore è piu' scura della pagina inferiore.

 

I fiori sono con corolla di colore bianco, rotata. Le antere sono blu/violacee mentre i petali sono bianchi. La postura è intermedia.

 

I frutti si presentano di due forme diverse. Una simile a quella di un Habanero, l' altra con una forma campanulata che ricorda alcune varietà di Trinidad (tipo il Moruga. I semi sono presenti soprattutto nella nella parte superiore del frutto (intorno alla base).
Il colore del frutto passa dal verde (immaturo) all' arancione. Il cambio di colore inizia dalla base e si estende poi gradualmente verso l' apice. Si presentano di norma 2 o 3 fiori per nodo, talvolta anche 4.
Fioritura dopo 166 giorni dalla nascita dell' archetto, maturazione frutto 35-40 giorni dall' allegagione
Pianta di media produttività, allegagione senza particolari problemi.
La piccantezza è medio-alta, paragonabile a quella di un Habanero. L' azione non è immediata e sale dopo pochi secondi. Non è molto persistente. Il profumo è fruttato ed il gusto dolciastro con note agrumante.
La pianta è da utilizzarsi per la produzione ed i frutti adatti a chi apprezza il gusto tipico dei C.Chinense di piccantezza medio/alta ma non estrema. Frutti utilizzabili sia freschi che in salse o in polvere. Questa varietà ha anche un certo interesse estetico data la forma dei frutti, il colore brillante arancione e la modalità di cambio di colore in maturazione.

La coltivazione 2014 è avvenuta seguendo questi passi:
Germinazione in scottex, interramento in vasetto da 0,2 litri, travaso in vaso da 0,5 litri, interramento in campo (piena terra). Le fasi iniziali si sono svolte indoor (in appartamento riscaldato normalmente) con illuminazione artificiale; a fine aprile la pianta è stata interrata in piena terra.
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Stefania

Matilde Sarti 2014 - Le mie esperienze piccanti

 

La prima cosa che mi ha colpito di questo peperoncino, ancor più della sua forma bizzarra, somigliante, visto di fianco, a uno Scotch Bonnet con la coda, e a un trifoglio dall'alto, è stato il colore, un arancione chiaro che oserei definire pesca. E non il solito pesca slavato a cui ci hanno abituati nel mondo dei peppers! Un vero color pesca, ricco e intenso, che unito a una lucentezza quasi di plastica e a quella che sembra una granulosità in stile Morouga, ma sottopelle, lo rende davvero invitante all'occhio prima ancora che agli altri sensi.
Lo taglio a metà, e vengo travolta dal suo profumo, caratteristico e fortissimo. Ci sento immediatamente il lime, l'erba, la scorza di limone e le foglie del lime kaffir: un profumo davvero piacevole e freschissimo, per un attimo mi immagino all'ombra di un pergolato, in un pomeriggio d'estate, a sorseggiare una bibita fresca di acqua frizzante, melissa e limone. Guardo l'interno: è bellissimo, completamente ricoperto di placenta di un rosa così chiaro da sembrare bianco, lattiginoso e lucido. Dev'essere un bel peperino! Mi fa sorridere il forte contrasto tra i colori esterni e interni, una separazione così netta da ricordarmi gli ovetti Kinder. Davvero un bel peperoncino.. ma da non prendere sottogamba!
Prendo un pezzetto dalla punta: è incredibile l'intensità del profumo di fiori di giacinto che si sviluppa da questa porzione, rimane anche sulle dita ed è piacevolissimo. Sotto i denti il peperoncino si scioglie in bocca come una mousse; il gusto parte burroso e delicatissimo, quasi impercettibile, ma rivela subito un'ottima piccantezza. La saliva cambia sapore, diventa salata e metallica (e, come ben sapete, io lo intendo come un complimento!).. forse è così che si sviluppa il sapore in questo peperoncino. A distanza di un minuto sento il sale e un gusto fresco, come di acqua ghiacciata col limone, che contrasta col calore diffuso della capsaicina e col sapore dorato che mi piace. Questo sapore sembra attaccarsi alle ghiandole salivari, ed è incredibile la persistenza del retrogusto.
Lascio scemare per non falsare l'assaggio successivo e mi dedico al centro: il profumo cambia, ci sento distintamente le foglie di limone e di melissa. Solita texture tipo mousse, il sapore si rivela sempre delicatissimo, ma con note a tratti più amarognole e salate, ci sento un po' di sedano e carota.. secondo me si sentirebbe perfettamente a suo agio anche in un bel soffritto! Ovviamente, parlando di questo peperoncino, si parla sempre di delicatissimi retrogusti: e, di sicuro, la sua piccantezza da rispettare e la consistenza spugnosa e impalpabile non fanno che accentuare questa sensazione di non sapore, in netto contrasto coi ricchi profumi che sprigiona e con la sua lunga persistenza. Mi sembra di avere la bocca invasa dal profumo ricco di questo peperoncino, più che da un suo gusto.
Prendo un pezzetto dalla parte più vicina al picciolo. Mi stupisce l'odore di lime e resina. Solita consistenza schiumosa, come una buccia di mandarino al morso spruzza fuori gocce di olio piccante e amaro: sembra davvero di affondare i denti in una profumatissima scorza d'arancio. Il piccante è forte e gratta un po' la gola, ma dà anche una piacevole sensazione di calore intenso, in gola e sulla punta della lingua.
A essere onesti, a fine assaggio non sapevo dire se mi fosse piaciuto o no: il profumo è inebriante, ma il sapore si è rivelato blando e amarognolo, non certo due dei miei aggettivi preferiti. Sicuramente un must per gli amanti dei gusti amari (estimatori del radicchio, su le mani!) e metallici, ma soprattutto per chi apprezza i peperoncini pieni di placenta, con relative conseguenze papillari. Ma per me?
Decido di pensarci e, visto che avevo intenzione di fare altri assaggi, decido di azzerare gusti e aromi con una tazzina di espresso. Per fortuna l'ho fatto!
Amaro su amaro, è iniziata una danza: il peperoncino e la miscela scura si esaltano a vicenda pur giocando sugli stessi toni del gusto, si mescolano i profumi creando un aroma meraviglioso, il Bahamian esalta e porta a un livello stratosferico le note tostate e agrumate del caffè, e la sua vena dolce e amara. Il piccante si spande, sembra pulsare ma diventa davvero piacevolissimo: sento distintamente il calore del peperoncino e della bevanda calda che si espandono dalla gola, allo stomaco, a tutto il corpo; una vera goduria! Bevo il caffè a piccoli sorsi, tutto si mescola e si esalta sempre di più. Sembra di essere travolti dai profumi di questa combinazione tanto casuale quanto azzeccatissima. Scalda e scende come un liquore, regalando la stessa sensazione di un vin brulée d'inverno. Eh sì, oggi il caffè è stato un vero piacere!
E voi, cosa state aspettando? :) consigliatissimo!
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