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Hellas

How It's Made - Tabasco

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Hellas

Interessante video che illustra il procedimento su come viene prodotta e creata una delle più famose salse Tabasco.

Viste le mie grosse difficoltà a tradurre dall'Inglese (Americano) parlato, se qualche anima pia riesce a farlo, magari spiegando i passaggi più importanti, le sarà riservato un posto in paradiso :innocent:

 

https://www.youtube.com/watch?v=FsSd6mNDbNs

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big jolokia

Bisognerebbe cercare il video... io l'ho visto in italiano (e quindi da qualche parte ci sarà)

 

roberto

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Hellas

Bisognerebbe cercare il video... io l'ho visto in italiano (e quindi da qualche parte ci sarà)

 

roberto

 

Se riesci a trovarlo e caricarlo tu Roberto sarebbe una bella cosa, così accontentiamo tutti ^_^

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Nico93

se lo guardi su youtube puoi attivare i sottotitoli, se vuoi puoi anche selezionare la traduzione automatica in italiano! non sono perfetti ma funzionano decentemente!

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claudio gore

se lo guardi su youtube puoi attivare i sottotitoli, se vuoi puoi anche selezionare la traduzione automatica in italiano! non sono perfetti ma funzionano decentemente!

 

 

come si fa'!???

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Lonewolf

Interessante!

C'e' qualcuno che per lavoro "assaggia Tabasco" (al minuto 4:00)

Non oso pensare alle sue condizioni dopo 8 ore di lavoro :lol2:

 

Interessante anche notare come i frutti si raccolgano bene senza picciolo e siano belli succosi; non tutti i "Tabasco" in circolazione presentano queste caratteristiche :rolleyes:.

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Vincer

Interessante...beh con i sottotitoli in inglese si riesce a seguire bene (a parte che qualche sottotitolo che, secondo me, è sbagliato ... tipo seats al posto di seeds)...

 

Comunque non pensavo facessero ancora molto lavoro manualmente...invece le prime fasi sono ancora "artigianali"...

 

Ciao

Vincenzo

 

P.s.: Beh...anche il signore che toglie il sale e apre le botti mi sa che va a casa frastornato da capsaicina :lol:

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Lonewolf

Comunque non pensavo facessero ancora molto lavoro manualmente...invece le prime fasi sono ancora "artigianali"...

 

Sono molto legati alle tradizioni.

In "Spiriti bollenti" c'e' un capitolo dedicato che spiega tutto molto bene,

Dal filo per segnare le piante da seme, al petit baton rouge, alla giacca e cravatta per procedere alla pesatura del raccolto.

C'e' una fase (non ricordo quale) che storicamente veniva interrotta per il pranzo; l'interruzione c'e' ancora, anche se ora quel procedimento e' automatizzato!

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Vincer

 

Sono molto legati alle tradizioni.

In "Spiriti bollenti" c'e' un capitolo dedicato che spiega tutto molto bene,

Dal filo per segnare le piante da seme, al petit baton rouge, alla giacca e cravatta per procedere alla pesatura del raccolto.

C'e' una fase (non ricordo quale) che storicamente veniva interrotta per il pranzo; l'interruzione c'e' ancora, anche se ora quel procedimento e' automatizzato!

 

Beh..devo dire che il Tabasco in sé non è che mi entusiasmi molto...però il mantenere queste ritualità "romantiche" fa loro molto onore...hanno la mia ammirazione!

 

Ciao

VIncenzo

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Laelia

Sorry, ho letto ora.. :rolleyes:

 

In simultanea! :hyper:

 

Quando si tratta di cucina, "a qualcuno piace caldo". Un modo veloce per soddisfare un palato amante del piccante è con una spruzzata o due di salsa piccante, tipicamente servita con cibo messicano come Nachos, tacos e burritos. Può anche rendere speziato il cibo di tutti i giorni, come uova, patate e sandwich.

Questa ditta americana produce salsa piccante, altrimenti detta "salsa di peperoncino", dal 1868. La sua versione più nota è ottenuta a partire dai peperoncini Tabasco, un tipo di peperoncino. Sotto questo marchio compaiono anche altre varianti, a base di Habanero, Chipotle e Jalapeno verdi.

La ditta ha campi (di coltivazione) di peperoncino nella Louisiana, sua (della ditta) terra d'origine, e in centro e sud America, (campi) che usano semi recuperati dal raccolto della Louisiana. Il presidente della compagnia si affida al suo occhio esperto per selezionare le migliori piante da cui estrarre i semi, (scegliendole tra) quelle con resa uniforme di peperoncini succosi, branche ben formate e ben disposte e resistenza alle patologie. Segna le (piante) selezionate con un nastro (cordicella), quindi i raccoglitori raccolgono i peperoncini di quelle piante (quei peperoncini) e li mandano all'estrattore di semi.

I peperoncini sono raccolti manualmente anche per quanto riguarda (quelli per) la produzione della salsa. Per determinare quali siano maturi al punto giusto (lett. "abbastanza maturi"), i raccoglitori si servono di quello che i Cajun chiamano "Petit bâton rouge", espressione francese traducibile con "Bastoncino rosso". Se il peperoncino ha la stessa colorazione del bastoncino, lo raccolgono. Se no, lo lasciano sulla pianta. (Questo protocollo) richiede molto lavoro ma permette che solo i peperoncini perfetti (a uno stadio di maturazione perfetto, nd) finiscano nella salsa. Entro poche ore dalla raccolta, nell'impianto i peperoncini vengono tritati ("la ditta macina", lett.) e li mescola col sale. Si viene quindi a creare ("questo crea" lett.) una purea che (a questo punto) finisce in botti di quercia (già utilizzati per far maturare il) whiskey, per fermentare e invecchiare. Le botti di legno traspirano ("respirano" lett.), lasciando passare un minimo (di ricambio) d'aria da stimolare la crescita spontanea di lieviti, la chiave della fermentazione, ma non tanta da scolorire la purea e produrre un retrogusto ("sapore", lett. ma immagino sia un retrogusto, anche se retrogusto lett. sarebbe "aftertaste") metallico. Dopo aver disposto della carta in cima alla purea per evitare lo scolorimento superficiale (a causa, come detto prima, dell'ossidazione dell'aria, nd), i lavoratori sigillano le botti. A questo punto, stendono uno strato di sale in cima (al barile). Le botti vanno quindi a finire nel magazzino dove la purea fermenta e invecchia per tre anni. La fermentazione libera CO2, che spinge fuori i liquidi attraverso un foro di ventilazione (posto) in cima alla botte. Il sale assorbe questi liquidi e si solidifica. Dopo tre anni di fermentazione e maturazione ("periodo di invecchiamento" lett.), (gli addetti) rompono (la crosta di) sale e aprono la botte. Ciò che all'inizio ("un tempo", lett., come sono poetici..) era (di odore) pungente e acre ora è aromatico, con un gusto invitante e complesso. Nonostante ciò richiede ancora parecchie (fasi di) raffinazione. Per questo pompano (il composto) in grandi vasconi di mescolamento, aggiungono aceto, e lo rimescolano ("churn" è lo stesso verbo che si usa per descrivere la zangolatura del burro) per tre o quattro settimane. Questo è il tempo necessario all'aceto per degradare le particelle solide dei peperoncini in particelle più piccole. Durante questo processo, l'aceto prende anche il colore, il sapore e il profumo dei peperoncini. La salsa non richiede alcun tipo di cottura in quanto l'aceto agisce da conservante naturale. Il passo successivo è una doppia ("in due fasi" lett.) macinazione. La prima macina estrae la polpa di peperoncino, la seconda rimuove i semi (e gli altri scarti come bucce e residui non sciolti, immagino, nd). A questo punto la salsa è finita.

Il dipartimento (la sezione) del controllo qualità analizza campioni da ogni lotto di salsa per (controllare la) viscosità, pH, salinità, e altri criteri (forse il gusto metallico di cui parlavano all'inizio? Nd.). I tecnici di laboratorio fanno anche delle prove assaggio per (verificare) il sapore, pulendo il palato fra un assaggio e l'altro con dei crackers e mitigando il piccante deciso (vabbè.. :lol: ) con barrette gelato (po'relli, che lavoraccio! :lol2: ). Una volta che il lotto è stato approvato, viene pompato alla linea di imbottigliamento. La ditta usa (bottiglie di) vetro anziché plastica perché il vetro è una miglior barriera nei confronti dell'ossigeno. La penetrazione dell'ossigeno rovinerebbe gusto e colore della salsa. La macchina confezionatrice ("tappatrice" lett.) avvita un tappo a vite di plastica, quindi le bottiglie si avviano verso l'etichettatrice, che attacca l'etichetta corrispondente, una fascetta decorativa sul collo della bottiglia (lett. "collarino decorativo") e applica un sigillo di plastica trasparente sul tappo. Imbottigliata, uscita dal processo di produzione e pronta a andare (in vendita).

 

Almeno non mettete neanche i sottotitoli, che tanto 10 a 1 saranno mezzi sbagliati.. :blum:

Sperando possa essere utile a qualcuno :)

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Stefania

Grazie Matilde! :friends:

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Lonewolf

Matilde, se non ci fossi bisognerebbe inventarti! :wub:

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Hellas

Matilde sei un mito... come faremmo senza di te?

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