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Laelia

Le mie esperienze piccanti

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leonidas

Mitica Matilde!

Ci voleva un peperoncino saporoso e speziato, con piccantezza persistente ma non prepotente, un po' più per tutti.

Quindi é portato anche per essiccatura mi pare di capire....

Complimenti per la descrizione

E complimenti a Rapace per la creazione!

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Laelia

A breve un altro assaggio, stavolta di una "bestia rara" a quanto pare! :)
Prima però devo assicurarmi di legare quanto più possibile.. tempesta di vento in arrivo! Sta volando tutto!

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Laelia

WBJW - Wish Bih Jolokia White

 

 

Wish, desiderio, di quelli che si fanno guardando le stelle, bianche come la nostra idea.. e chi non desidererebbe una cosa del genere? :) un superhot bianco come una perla preziosa.. sai che ganzata sarebbe?

 

..e se vi dicessi che a volte i desideri si avverano?

 

 

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..e se vi dicessi che, a differenza di molti chinense, lo vedo particolarmente adatto ai piatti italiani?

 

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..e se vi dicessi anche che questa candida bellezza può essere una buona palestra per chi si destreggia con gli Habanero, suda il Red Savina e soffre i veri Superhot? ;)

 

Prima di tutto lo guardo con attenzione. È un peperoncino leggero per le sue dimensioni, rugoso, dall'aspetto accattivante che contrasta col suo colore bianco pallido, di latte buono. Quest'ondata di caldo ha fatto cadere quasi tutti i boccioli, ma ricordo che ne aveva più degli habanero: se allegassero in buona quantità (da verificare in un anno meno avverso), questa potrebbe candidarsi anche come pianta ornamentale, quasi natalizia: un bel cespuglio folto, con le foglie verde intenso, e una gran quantità di quelli che sembrano cristalli di ghiaccio a pendere dai rami. Un tocco di fresco nella calura estiva.

 

Lo taglio a metà: il profumo è dolce, fiorito, con sfumature interessanti di basilico cannella e di linfa dolce. Ha anche un che di resinoso, di pinoli verdi, ma che si mantiene molto leggero e gradevole, come una nota di fondo che dà un giusto contrappunto esaltando le altre componenti aromatiche. Lascio passare un po' di tempo e il profumo si fa più zuccherino, fiorito, quasi vanigliato.. mi ricorda i fiori dolci, d'acacia, i fiori canditi.

 

Prendo la punta: ha anch'essa un profumo dolce, ma vegetale, non speziato, di linfa dolce. Il gusto è invece asprino, amarotico, ma molto molto leggero e piacevole, si trasforma prsto in un gusto che ricorda il cetriolo. È il retrogusto, però, a colpirmi: contemporaneamente erbaceo e come di frutta secca, mi porta subito alla mente le noci fresche, quelle che tingono le mani e si trovano solo per un periodo limitatissimo dell'anno.. ma quanto sono golose! Erbacee ma con quel goloso gusto di frutta secca ancora accennato, e amarognole quanto basta a non fartene stancare mai. La piccantezza è solo leggera, si sente da ultimo e non provoca fastidio o sensazione di spilli, solo un leggerissimo calore appena pepato in fondo alla gola e sulla punta della lingua.

Prendo un bel pezzo dal centro. L'odore è di susine mature: penso alle Regina Claudia, quelle blu-verdi, piccole, che sono la gioia dell'estate, dall'aroma mieloso ma con quel tocco acidino che non te le fa stuccare. Passato un po' di tempo il profumo si fa più fiorito: mi vengono in mente la lavanda, i fiori delle aromatiche, particolarmente delle labiate. Il sapore è simile a quello della punta, ma si associa a picchi leggermente più zuccherini.. siamo passati dal cetriolo al carosello, al melone bianco. La piccantezza è contenuta quasi unicamente nella placenta sporgente, quella che regge i semi: la polpa dona solo un po' di calore diffuso, leggero e piacevole, mentre i pezzi con la placenta danno una sensazione di morso alla lingua, con un bel bruciore pizzichino, quasi di spilli, tanto calore e un po' di pepato in gola. In ogni caso, il retrogusto nella saliva è netto di frutta secca, con un tocco in più che ricorda quasi il burro di pascolo, la panna buona. Davvero goloso!

La cima ha un aroma sia dolce di frutta matura che piacevole di erba tagliata, erba secca. Sembra di essere a raccogliere susine morbide in un campo sfalciato di fresco, col sole che inizia a seccare lo strato d'erba, il cui aroma si mescola a quello zuccherino del sugo della frutta. Il sapore mi stupisce: inizialmente amaro, salgono il pepato e il piccante. Si tratta di un piccante strano, secchissimo: è da una parte forte calore, dall'altra un frizzare come quando mordi per sbaglio un grano intero di pepe nero. Il pepato si ritrova anche un po' nel retrogusto, ma delicato e accompagnato da quella piacevolissima sensazione burrosa, pannosa. Complessivamente a livello di piccantezza lo metterei oltre gli Habanero, ma non a livello dei superhot. Come premesso, può essere un ottimo trampolino di lancio per qualcosa di più impegnativo dei classici Habanero, ma senza rischiare uno spavento o un trauma con una cena rovinata e successive brutte esperienze a livello dello stomaco. Non è certo violento come il suo illustre antenato indiano, ma secondo me può avere un ruolo importante in qualunque cucina di buongustaio: un peperoncino dal gusto piacevole e interessante, con una piccantezza ben percepibile ma abbastanza modesta da renderlo più che versatile. Non avendo sapore fruttato o esageratamente zuccherino si può prestare, a mio avviso, a molti piatti della tradizione italiana. In particolare, per il suo gusto cremoso, burroso, durante l'assaggio non facevo che pensare a una cacio e pepe in cui buttarlo a piene mani. Purtroppo però dovrò attendere per questo esperimento: ispirata anche dalla parte di frutta secca del suo retrogusto sono andata in cucina, ho affettato il pane alle noci ancora caldo che avevo di là, e con olio, sale e pepe.. me lo sono mangiata tutto!!

 

Caldamente consigliato :acute:

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Vincer

Sempre bella "recensione"!!!

 

Il colore di questo peppers ha quasi dell'incredibile...bianco quasi non vero...spettacolare...

 

Ciao

Vincenzo

 

P.s.: Comunque i "white's" in genere hanno sempre un non so che di erbaceo che in altre colorazioni, se è presente, è molto molto attenuata...

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Laelia

Grazie! :) hai ragione, il colore è davvero spettacolare.. più bianco degli Habanero white che avevo l'anno scorso, e quest'anno c'è pure più sole! Belli belli.

P.s.: Comunque i "white's" in genere hanno sempre un non so che di erbaceo che in altre colorazioni, se è presente, è molto molto attenuata...

 

In effetti anch'io me l'aspettavo molto più evidente! La parte erbacea-amarotica è data da quel sapore di noci fresche, che però è anche piacevolissimo, si percepisce bene il gusto rotondo e pieno che caratterizza quella bontà stagionale. Nulla di estremo, quindi, anzi l'ho trovato davvero piacevole, specie in quel contesto di retrogusto così particolare.. col pane alle noci si è rivelata una vera golosità! Se ci ripenso mi vien voglia di rifarmene un altro! :D

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Stefania

Bellissima recensione, come sempre ...

 

La varietà arriva da un incrocio effettuato da Blast nel 2008 tra un habanero white giant e un bih Jolokia.

Portato avanti negli anni successivi da Claudio in seconda generazione i frutti sono usciti rossi, ma a forma di bih jolokia;

in terza generazione stessa forma, ma di colore giallo;

in quarta generazione sempre stessa forma, ma di colore bianco.

 

Ecco il risultato ottenuto

 

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leonidas

É pure grossino é?

Dimmi una cosa Matilde più buono questo o il Jay' peach?

Ovviamente é solo un parere...sentiti libera!

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Laelia

A me piacciono con un sapore più strong, quindi Jay's :)
Questo è molto delicato ma allo stesso tempo interessante.. ha un sapore che si sente poco spesso nel mondo dei peperoncini, e non stufa.

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leonidas

Ciao Matilde, ho letto solo ora l'assaggio del Giaguar, mi è sembrato di mangiarlo con te!

Descrizione favolosa e bel confronto fra maturo e frutto più acerbo.

Confermato anche da Griggio, ci sono dei peperoncini che meritano veramente l'attenzione di cuochi esperti.

Sempre un piacere leggerti

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leonidas

Tu per erba limone cosa intendi, quello che io chiamo timo limone?

Cioè sembra timo e profuma di limone?

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Laelia

Scusami, ho letto ora!

Ma grazie a te!! :) che ti sia piaciuto per me è un complimento doppio, come quando me lo dice Elena!

Detto ciò, con erba limone o erba limoncina intendo un'erba del genere Oxalis, simile a un trifoglione a fiori rosa.. Da piccina (ma anche ora quando la trovo! :) ) mordicchiavo il gambo per far uscire il succo che ricorda una limonata freschissima, piacevolmente aspra e un po' astringente. L'anno scorso l'ho fatta assaggiare ai miei amici, tutti hanno fatto il bis: è buona e anche "simpatica" perché, specialmente per la gente di città, morsicchiare un gambo d'erba fa un po' strano.. :)

Ad alte dosi in soggetti predisposti può dare noia ai reni (calcoli); un uso come quello detto sopra non crea problemi..

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Rapace

Io pensavo fosse la Cedrina (cut & paste da qui: http://www.agraria.org/coltivazionierbacee/aromatiche/cedrina.htm

 

Famiglia: Verbenaceae
Specie: Lippia citriodora Kuntze
Sinonimo: Lippia triphylla (L’Her.) Kuntze; Aloysia triphylla Royle
Altri nomi comuni: Limoncina, Verbena odorosa, Erba luigia

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leonidas

E grazie a te...e al prof! :lol:

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gianni48

Penso che molti di voi abbiano provato; ho mescolato un pizzico do polvere di zimbabwe e altri peppers di questo tipo con della polvere di caffè.

Il caffè che ne ottengo mi piace perchè ha un sapore piccante che svanissce presto, senza lasciarti a bocca aperta :D

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Starkan

Scusami, ho letto ora!

Ma grazie a te!! :) che ti sia piaciuto per me è un complimento doppio, come quando me lo dice Elena!

Detto ciò, con erba limone o erba limoncina intendo un'erba del genere Oxalis, simile a un trifoglione a fiori rosa.. Da piccina (ma anche ora quando la trovo! :) ) mordicchiavo il gambo per far uscire il succo che ricorda una limonata freschissima, piacevolmente aspra e un po' astringente. L'anno scorso l'ho fatta assaggiare ai miei amici, tutti hanno fatto il bis: è buona e anche "simpatica" perché, specialmente per la gente di città, morsicchiare un gambo d'erba fa un po' strano.. :)

Ad alte dosi in soggetti predisposti può dare noia ai reni (calcoli); un uso come quello detto sopra non crea problemi..

Ho letto solo ora questo messaggio e mi ha incuriosito. Anche io conosco un erba simile, ma è un trifoglio a fiori gialli, il gambo dove c'è il fiore è succoso e sa proprio di limone. Credo sia acetosella, la variante a fiori rosa non ne conoscevo l'esistenza!

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Laelia

Probabilmente è un'acetosella ornamentale :D ha fiori più piccoli dell'acetosella a fiori bianchi (o meglio, ha i fiori molto più piccoli delle foglie, invece nell'acetosella la differenza di dimensioni è minore), e soprattutto sono di un bel "rosa Barbie".
Appena fa i fiori faccio una foto ;)

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Laelia

Da giorni quel frutto mi guardava dalla finestra. Giorni, o forse quasi due settimane da quando è diventato di un giallo così allegro da rendere impossibile non farsi strappare un sorriso.. eppure ogni volta lo facevo rimanere lì appeso.
È tanto che manco dal forum, non completamente ma non sono qui quanto vorrei.. questa estate si è rivelata dura ed alcuni eventi mi hanno travolto. Sono una buona ascoltatrice ma non parlo volentieri, e quando dentro nasce un po' di paura o si fa uscire o diventa sempre più grande e nera. È vitale cambiare colore.. è efficace, fra tutti, affidarsi al giallo.

Avevo bisogno di dimostrarmi che riesco ancora a perseguire le mie passioni, e "sentire" i peperoncini è una di quelle che mi dà più soddisfazioni. Il bellissimo Fatalii, attorcigliato come un cervello, mi ha parlato e mi ha detto un sacco di cose interessanti.. e oggi mi piace ancora di più.

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Per questo test ho improvvisato una stanza buia e isolata acusticamente per cercare di massimizzare olfatto e gusto.

Al taglio il Fatalii rivela un profumo delicatamente speziato di cannella, non ci sento il pepe come in altri peperoncini; è erbaceo quel tanto che basta ma rimane fresco, ricorda il basilico cannella. In coda l'aroma si fa zuccherino blando e fresco come di anguria; solo dopo un po' compare l'aroma di chinense, più caldo. Dopo un paio di minuti nel turbine di chinense compare un fruttato più intenso, di albicocca matura, con leggerissimo contrappunto leggermente erbaceo di fieno umido.

La punta ha un odore speziato ma subito dolce di anguria, forte, ricorda le pesche tabacchiere ibride, poco aromatiche e molto spinte sul dolce; ancora il sottofondo di cannella, molto piacevole, associato stavolta al melone bianco. Pur aspettando l'aroma non sembra evolversi ulteriormente. Passo quindi all'assaggio: subito piccante, intenso, amaro erbaceo da chinense. Un amaro particolare, molto salino, che lascia quasi subito spazio a un gusto che definirei umami, di buccia di pomodoro; la piccantezza è forte e avvolgente, intorpidisce la bocca pur non risultando fastidiosa. Il piccante rimane presto una sensazione di calore in bocca, insieme a un intorpidimento della lingua che mi ricorda il pepe di Szechuan, anche come leggera componente aromatica di sottofondo, piacevolmente agrumata, anche se delicata. A ciò si accompagna un netto gusto metallico nella saliva che trovo molto piacevole. Il sapore che resta sulle labbra all'inizio è inspiegabilmente dolciastro anziché amaro, poi si evolve come descritto in precedenza. La sensazione a livello di texture è quella di masticare la buccia delle mele, senza un riscontro nel sapore.

Il centro profuma di carosello, è delicato, non mi stupisce. Solo da ultimo avverto un po' di melone bianco e una leggera spezia calda in cui ritornano anche le note di fieno. Il sapore non risulta amaro, inizialmente è anzi piuttosto delicato, fresco, quasi di cetriolo buono; in chiusura il gusto si fa invece interessante, dolce (ma non zuccherino!) e avvolgente, quasi di panna, con un retrogusto che rimane erbaceo e fresco come i meloni bianchi poco maturi e la parte bianca del cocomero, creando un interessante e piacevole contrappunto. Buono il retrogusto dolciastro generalizzato in bocca, che oserei definire burroso.

Prendo la cima: l'aroma è ricco, goloso, prima sobriamente dolce di tabacchiere non mature, poi di albicocche, fino a diventare quasi eccessivamente zuccherino nella sua fruttosità, tanto da richiamarmi alla mente l'estatè alla pesca. Il gusto è un felice contrappunto all'aroma, inizialmente aspro-amaro per un attimo, poi amaro molto carico, caldo, avvolgente, che diventa presto erbaceo. Un amaro forte e di linfa, mi ricorda certe cicorie di campo raccolte dopo che hanno già fiorito. La piccantezza arriva in ritardo ma in maniera più forte che nel resto del frutto: è calda ma anche noiosa sulla punta della lingua, aumenta la salivazione e gli dona un leggero gusto metallico, quindi, prima di avere tempo di lamentarsi, si fa finalmente mansueto calore nella gola. In bocca rimane un calore intermittente, che segue il respiro a onde, accompagnato da un leggero intorpidimento che non infastidisce. Buon retrogusto in bocca, di panna, pepe e un po' di spezie. Una delle mie combinazioni preferite :)

È bello, è buono, è generoso. È forte e deciso ma mai violento, più di fatti e sapore che di parole e piccantezza senza gusto come si vede troppo spesso oggi. È così esotico e unico da risultare intrigante, ma allo stesso tempo così piacevole e riconoscibile da risultare confortante, come un vecchio amico che ti racconta dei suoi viaggi intorno al mondo e ti invita a partire con lui.
Che dire.. non perdete l'occasione!

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Lonewolf

:wub:

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Laelia

Vi ci ritrovate ancora o mi sono "starata"? :D
Chiedo seriamente (purtroppo!)

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Vincer

Vi ci ritrovate ancora o mi sono "starata"? :D

Chiedo seriamente (purtroppo!)

Ciao Mati...

ritrovarcisi è complicato. Nel senso che è difficile arrivare alla tua sensibilità e conoscenza.

Sì, sensibilità, perché il gusto è un senso complicato e non tutti sentiamo tutto e con tale dovizia di particolari.

Sì, conoscenza, perché bisogna conoscere per paragonare e bisogna conoscere per sapere descrivere e coinvolgere gli altri nelle proprie sensazioni.

 

Sicuramente alcune note riesco a coglierle anch'io....altre, forse la maggior parte, mi sfuggono...altre non le conosco.

In ogni caso i tuoi assaggi sono un caposaldo, una pietra miliare da cui partire per scoprire le proprie sensazioni.

 

Tra l'altro ho scoperto che nella mia ben più modesta pagina di assaggi (che è ferma da molto tempo) manca il Fatalii...e quest'anno ne ho disponibile fresco...mi sa che assaggio anch'io ;)

 

Sempre bravissima Mati!!! :good::hi::drinks:

 

Ciao

Vincenzo

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Piccadillo

 

On 23 agosto 2014 at 2:42 PM, Laelia said:

...

Ecco a voi l'Habolokia che non assomiglia affatto a lui:

ma più a lui:

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Dall'esterno bello aggressivo, di quel marrone così opaco da sembrare quasi finto, e quei genitori così "mordaci".. ma come siamo fatti dentro, poi, è tutto un altro discorso :lol:

 

Al taglio mi ha colpito subito l'assenza di placenta, che invece mi aspettavo di vedere, se non in abbondanza, almeno in parte del frutto

...

Insomma.. Con buona pace di tutti, se anche ha fallito nel diventare un "aromatico avvampatore di gole" come (immagino) negli intenti del suo ibridatore, non ha certo lesinato sulla prima parte, concentrandosi sullo sviluppare un sapore davvero particolare e piacevole, oltre che persistente.

Se qualcuno ha questa linea, per favore, che provi a tenere i semi! Io, di sicuro, lo pianterei...

È passato del tempo dal tuo assaggio dell'Habolokia, lo leggo solo ora..

Ho avuto la stessa esperienza con un bhut Jolokia preso in un vivaio, frutti abbastanza conformi, solo un po' più piccoli, e praticamente non piccanti.

non so se questa cosa sia replicabile da seme, quindi svernerò la piantina e proverò a replicarla per talea la prossima primavera, approfittando della potatura.

se avrò successo te ne posso mandare una, visto che sei una "chinensiologa".

 

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Laelia

Ciao! Hai poi fatto le talee? I Chinense non piccanti sono sempre piacevoli per me, visto che permettono di aggiungere gusto alle salse di chinense senza aumentarne troppo la piccantezza ;)

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