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Laelia

Le mie esperienze piccanti

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Laelia
Volevo scrivere due righe nel mio topic ma Demoniacal mi ha obbligato stressato esortato ad aprire un nuovo topic qui.. :no: mi sto vergognando come una ladra, per dire la verità. Mi sento nel posto sbagliato, con un topic davvero serio proprio qui sotto.. speriamo bene.

Griggio perdonami, non è stata una mia idea! :lol:


Scherzi (neanche troppo!) a parte, visto sia che cucinando molto ho olfatto e palato ben addestrati a cogliere le sfumature di gusto e aroma, sia perché i chinense non mi fanno particolari effetti (NON ridete!!).. potrebbe risultare utile a qualcuno :) (anche qui, sono stata fortemente spronata dal suddetto, quindi prendetevela con lui!).


Insomma, per farla breve, sono uscita nella notte per sentire il mio primo Yellow Pointy.. beh, non c'è più! In tre bei bocconi è sparito tutto ;)

Si sa che, pur essendo importante (se non fondamentale!) come si è "fatti dentro", la prima cosa che colpisce è la vista. Lo Yellow Pointy è un peperoncino simpatico, sembrava avesse la "pancetta" intorno alla vita, è lucido e di un bel giallo che mette allegria. Mi piace davvero molto.. non vedevo davvero l'ora di aprirlo, quindi ho preso un coltello e l'ho aperto a metà. Da lontano non si sente un gran profumo, da vicino nell'insieme ho notato un profumo delicato: dico "nell'insieme" perché il profumo si intensifica e cambia da metà in su, verso il picciolo. L'ho quindi diviso in tre parti, come faccio sempre per sentirlo tutto. Che ci crediate o no, cambia un po' nei vari punti, almeno secondo me!

Parto dalla punta e dagli incisivi, "per conoscersi" :yes: so che sembra molto ironico detto da una ventiquattrenne, ma sono tornata all'infanzia! Da piccola (neanche parlavo, a detta di mia mamma), avevo il vizio di "brucarle" interi vasconi di un'erba simile a un trifoglio a fiori fucsia, perché il gambo sugoso, se morsicato, buttava fuori una linfa al sapore di limone.. non me ne sono mai dimenticata, e negli anni se mi capita di rivedere quella pianta un paio di steli non me li toglie nessuno :yes: ed è quell'esatto sapore che ho sentito: un gusto fortissimo di limone per un secondo, poi sempre asprino, ma con quel netto gusto di "erba".. come il mio trifoglio. Buonissimo! Mi perdo in questo pensiero mentre mi servo di nuovo, anche ora che ci ripenso mi viene da sorridere a pensare a quanto è piccolo il mondo, anche nei sapori. Ne ho già mangiato il primo terzo, e vado avanti. La parte centrale cambia molto.. è sempre asprina, ma la prima cosa che mi è venuta in mente è l'aspro del sughino delle mele verdi, quelle aspre che io uso col salato.. uno dei pochi frutti che gradisco. Buono buono, ha anche un che di lime, ma molto leggero. Mi piace! Davvero buono, quindi perché smettere di mangiare? :lol:

Arrivo alla parte più vicina al picciolo.. quella più piccante, anche se non sono affidabile perché non lo sento eccessivamente se ci sono altri sapori a distrarmi.. ma del piccante parlerò dopo, ora il gusto, che per me è la parte più importante!

Nella parte più vicina al picciolo, dicevo, ho avuto una sensazione strana.. sembrava di "mordere il profumo". È difficile spiegarlo.. non si sente un vero sapore, è abbastanza blando rispetto al resto, ma è come se ti esplodesse in bocca un profumo, come quando stacco i singoli "chicchi" degli spicchi dei mandarini e li mordo: non si sente un gran gusto di mandarino, è un'acqua, ma percepisci il profumo, fortissimo, in bocca. Naso e palato sono collegati, e a volte le cose le sento così. Mi è piaciuto meno delle altre parti, ma anche questa mi ha fatto fare subito un collegamento di idee: un dessert di cui avevo letto anni fa. Lo chef aveva deciso di ricreare, con vari ingredienti, resine e fiori, una replica sotto forma di semifreddo di un famosissimo profumo da donna (non facciamo nomi!). Ricordo che il critico gastronomico scrittore dell'articolo lo aveva presentato come l'unico piatto sbagliato della serata, proprio perché, al di là della genialità dell'idea, sembrava davvero di prendere cucchiaiate di profumo. La cosa può disturbare, è vero.. ma ha anche un certo fascino, o almeno è come ho percepito la cosa. È insolito poter mordere una sensazione.. e, vi dirò, l'idea non mi disturba affatto, in barba al critico! Finisco anche quest'ultimo pezzo.. ora prova dell'amaro.

Prendo una striscia "verticale" del peperoncino così da sentirlo insieme, e provarlo sulle varie parti della lingua. Mordo benissimo e con cura, è molto granuloso come sensazione sulla lingua. Prima di tutto testo l'amaro, che è il sapore che meno gradisco: butto dietro sul fondo della lingua.. tutto tace! Benissimo, non potevo essere più contenta di così. Si riparte passando dal centro della lingua per l'aspro, riecco quel buon sapore di limoni acerbi, molto profumato! Arrivato ai lati della lingua sento il "sale" di questo peperoncino, che ha un sapore quasi metallico per la mia percezione (e lo dico come un pregio!). Da piccola avevo un altro vizio, quello di mordere con forza le catenine d'oro.. adoravo il sapore. Questo peperoncino sa di oro, e lascia questo sapore nella saliva: a distanza di dieci minuti lo sto ancora sentendo, anche se leggermente ormai. Se Marchesi sapesse..! Metterebbe questo sul risotto allo zafferano al posto della foglia d'oro, doppia soddisfazione, risparmio e molta più persistenza sul lungo periodo. Passo sulla punta per sentire il dolce, il Fatalii mi ha viziato con la sua mielosità, qui ricorda di nuovo le mele, e un leggero gusto di zuccherini aromatizzati agli agrumi (le zollette mescolate alla scorza, avete presente?). Anche qui, è più un profumo, una sensazione, che una vera percezione del gusto.

Il piccante non è forte secondo me, dà un leggerissimo calduccino, ma solo sulla parte del palato alto più vicina alla gola, e ottenibile da metà peperoncino in poi: zero punture, zero sofferenza, molto piacevole secondo me.


Purtroppo sta svanendo il sapore "dorato".. credo che andrò a cogliere il secondo frutto :yes:

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Demoniacal666

Ottima descrizione. Secondo me gli altri non saranno affatto dispiaciuti dalla mia insistenza nel farti aprire questo thread.

Complimenti; )

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Barbantano

Spettacolo complimenti Matilde tienimi qualche semino.

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Stefania

Matilde, mi hai fatto venire voglia di assaggiarlo, ma non ce l'ho ... :w00t: e lo dice una che non riuscirebbe neanche a mangiarne un quarto!

 

Brava! :good:

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Umberm

Mi domando se, anche nel campo "assaggi" questa non sia una ulteriore prova che le donne hanno "una marcia in più"...

Non mi rispondo e mi gusto la PRIMA lettura di un tuo assaggio, tra te e Griggio presto avremo una vera enciclopedia del gusto dei Pepper!

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Lonewolf

Peccato non si possa cliccare piu' volte su "Mi piace" B)

 

Provo una punta di invidia; non ho praticamente il senso dell'odorato e anche il gusto e' penalizzato da questa limitazione :(

Senzazioni come quelle descritte qui posso solo leggerle!

Grazie di cuore, quindi, a chi, come Laelia e Griggio, mi fa vivere in qualche modo esperienze che non posso sperimentare da solo.

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Hellas

Ecco un'altra prova che conferma perchè Pepperfriends è il miglior forum sui peperoncini che esista.

Descrizioni e sensazioni come quelle scritte da Matilde sono uniche, mai lette da altre parti e mi chiedo perchè hai aspettato così tanto ad aprire un topic di cotanto contenuto?

Percezioni e sfumature che soltanto una donna riesce a cogliere e descrivere così bene, c'è poco da fare!

Sinceri complimenti a te Matilde e una citazione d'onore a Marco che ti ha convinta.

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Laelia

Caspita, non pensavo che un mio commento spassionato potesse avere tutto questo seguito..
Grazie a tutti per i complimenti, secondo me esagerati, ma cercherò di non deludere le aspettative se mi capiterà di scrivere (e descrivere) di nuovo.. :)
È bello vedere tutto questo interesse nei confronti di gusto e profumo, oltre la piccantezza in sé. Vorrei poter cucinare qualcosa per tutti voi, un giorno!

A proposito di questo.. Ieri, prima di dormire, mi è venuta in mente una ricetta da fare con lo Yellow Pointy, con ingredienti che esaltino le sfumature che ho sentito.. visto l'interesse suscitato dalla mia personale descrizione, se riesco a trovare gli ingredienti oggi la preparo e ve la posto, così chi ce l'ha in coltivazione può provarlo anche così e vedere se effettivamente viene esaltato nelle sue componenti (o, almeno, in quelle che ho percepito io) :)

Grazie di nuovo a tutti, e viva lo Yellow Pointy!

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Vincer

Ottimo racconto Matilde!!!

 

Però se senti poco il piccante non vale :lol: (scherzo)

Perché alcuni peppers sono sinonimo di calda brezza, altri di vento infuocato e altri di devastazione :lol:

 

Mi ha fatto venire in mente le scene quando gli anni scorsi facevo le degustazioni di peppers in ufficio (non ti dico le reazioni...anzi le trovi qui https://www.pepperfriends.com/forum/topic/8258-verticale-di-scoville/)

 

Comunque brava...ora si aspetta il secondo...

 

Ciao

Vincenzo

 

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griggio

BELLO!!

Grazie Laelia, uno stile tutto tuo!

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Laelia

Grazie a te! Detto dalla maestra nel campo è un super complimento.. :hi:

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Laelia

Come vi avevo accennato, mi piaceva l'idea di pensare una ricetta "su misura" per questo peperoncino.. qualcosa che mi ricordasse i suoi aromi, il suo gusto particolare.
Ho pensato a una tartare. Il suo gusto fresco e acidulo mi ha subito fatto pensare all'abbinamento col pesce, in particolare un pesce piacevolmente grasso, con cui l'asprino e l'agrumato potessero contrastare, esaltandosi e, allo stesso tempo, pulendo il palato fra un boccone e l'altro. Ho quindi scelto 200 grammi di bellissimo salmone scozzese di un bel color pesca vivo, e l'ho tagliato a cubetti. A questo punto, servivano note non più di contrasto, ma assonanti, così da intensificare il gusto e la percezione del peperoncino stesso. Il collegamento è stato immediato: lime, mela verde, salato, una coda leggermente metallica. Ho preso una bella Granny Smith, ne ho tagliata metà, scegliendo fra le parti migliori e più regolari, a cubetti grandi come quelli del salmone, li ho mescolati con una goccia d'olio extravergine e ho insaporito con pepe e una punta di sale. Nel frattempo, il resto della mela è finito nel frullatore insieme al succo di lime, una punta di zucchero e una goccia di soia, così da estrarre bene il suo sughetto agrodolce e delizioso, come il cuore del peperoncino. La salsina è stata poi passata al setaccio fine ed emulsionata con un tocco di extravergine. A questo, ho aggiunto dello Yellow Pointy tagliato in minuscoli cubetti.
Ho disposto la tartare nel piatto dopo averla condita con un paio di cucchiaiate di salsa, ne ho aggiunta altra sopra così da fargliela bene assorbire, ho aggiunto delle uova di lompo nere per ricordare il gusto salato e metallico dello Yellow Pointy, così che chiudessero con lo stesso "ricordo" nel palato.
Ho decorato con un po' di finocchio selvatico, del pepe macinato di fresco e ho servito subito.

post-1780-0-26157200-1407845231.jpg

 

Questo piatto, nonostante la scarsa piccantezza, ha raccontato lo Yellow Pointy ad ogni boccone. Posso solo consigliare a chi ha questa splendida pianta di provarlo così.. :)

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Vincer

Bellissima preparazione!!!

 

Fa venir fare solo a vederla....

 

Ciao

Vincenzo

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Demoniacal666

Sembra davvero ottimo!

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Lonewolf

Meraviglioso!

 

Mai letto nulla di simile in alcun libro di ricette piccanti! :no:

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Hellas

Grande piatto, peccato abitare così lontani :hmm:

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Laelia

Nella vita non può piacere tutto e le esperienze non possono essere sempre positive, ma la chiave è sempre non scoraggiarsi, ingegnarsi per trovare una soluzione e.. godersi i risultati! :yes:

Non mi sono mai piaciuti gli annuum.
Come quasi tutti gli italiani, ho iniziato il mio cammino piccante con queste piccole bestiacce.

Figlia di due genitori amanti dei sapori forti, fin dalla più tenera età mi son vista passare davanti spaghettate aglio, olio e peperoncino, sughi piccanti, pomarole condite con più polvere che Parmigiano. Un assaggio non era mai negato alla mia curiosità, e ogni volta dovevo celare il mio profondo disgusto. Iniziare a mangiare piccante non era una scelta di gusto, era un dovere.. lo dovevo al mio orgoglio, mi sembrava una cosa da adulti e non c'era assolutamente alcuna possibilità per me di accettare di rimanere emarginata da questo “club del piccante”, di gradire quella mia pasta condita a parte. Penso sia lo stesso meccanismo per cui i quindicenni iniziano a fumare.. ho saltato quella fase, ma non mi sono risparmiata quella, forse più rara, del “cibo da grandi”. È così che ho iniziato a dare spettacolo al ristorante, una bambina appena approdata alle elementari che ordinava cibo piccante, e ce ne rimetteva pure sopra un po'.

Il gusto però era un'altra cosa.. non sono mai riuscita a sentirci nulla di più che un lieve gusto di peperone annacquato e un gran bruciore.. non a caso, l'amore per i peperoncini, per me, è nato due anni fa coi chinense. Una pianta di Fatalii regalatami dalla mamma, che mi ha fatto capire che dietro al mondo del piccante c'era un mondo di infiniti sapori, poesie che con un morso potevano parlare di viaggi, terre lontane, abbinamenti infiniti con cibi dolci e salati..

Oggi, però, c'era di nuovo un annuum per me.

Mi vergogno ad ammettere che queste brutte bestie mi creano molti più problemi dei chinense, anche se so che non ha senso, almeno basandosi sulla scala Scoville. Anche se questi ultimi sono in generale più piccanti, si presentano sempre con una sinfonia di sapori e profumi che mi “distraggono” e mi fanno venire voglia di mangiarne ancora. Sono peperoncini che hanno molto da raccontare, non ti mettono fretta e il piccante è solo parte del gioco.. parte del viaggio. La loro forza, almeno per quanto mi riguarda, è mitigata dal fatto che i sensi sono distratti dal cogliere ogni sfumatura di questi distillati di sapore. Con gli annuum tutto questo non c'è.. sento sempre il solito sapore di acqua, blando, seguito solo da una sensazione di bruciore e di acido allo stomaco.. mi sembra una cosa senza senso, è un placebo di gusto con gli effetti collaterali di una medicina vera. Per farla breve, che ci crediate o no, quando ho a che fare con questi finisco sempre con un bicchiere di latte in mano. E oggi non c'era altro che quei quattro Goat's Weed che sono ormai belli rossi da giorni..

Ne prendo uno e lo apro a metà. Nessun odore.. riesco a sentirlo solo avvicinandolo fino praticamente a toccare il naso, ed è comunque leggero, asprino come la scorza del limone. Assaggio un pezzo di punta, e sento subito un sapore annacquato di peperoni cattivi, come quelli acquosi e pompati del supermercato, mi sembra di mangiare il loro odore pesante e dolciastro che mi risulta nauseabondo. Parte subito un piccante che per me è forte perché non legato a sapori piacevoli, riesco a pensare solo a quello. Non è un piccante forte, è un piccante acido. Brucia nelle gengive e sulla lingua e mi indispone lo stomaco. Anche stavolta non mi piacerà..
Per amore della scienza prendo un pezzo dal centro del peperoncino. L'odore cambia, pur rimanendo leggero mi ricorda i pout pourri, la lavanda secca, non si legano all'odore di peperone che ho ancora in bocca. Il sapore per un attimo risulta più dolce, quasi mieloso, ma svanisce subito. Sento di nuovo quel sapore di annacquato, un'acquetta amarognola e acida che non trasmette nulla più del piccante. Mi stavo disgustando, e decido di non assaggiare la parte più vicina al picciolo. Ero stufa di quel fastidioso bruciore, mi sembrava di perdere tempo non arrivando a nulla. Doveva smettere. Mi sono avvicinata al frigo in cerca di un goccio di latte.. no, voglio la panna! Dopo tanta fatica sprecata volevo proprio qualcosa che mi piacesse davvero.. una golosità, e un cucchiaino di panna per me è sempre stato un bellissimo regalo da concedermi. Non esito e me lo prendo, e.. subito, sento in tutta la bocca un fortissimo sapore di.. miele! Che sia possibile? Mi prendo un altro cucchiaio, stavolta, però, ci metto sopra un pezzo di Goat's Weed.. di nuovo un gusto intenso di miele, mescolato al burroso della panna e a un leggero retrogusto asprino, che mi fanno subito pensare al mascarpone artigianale. Che gola! Possibile che stia facendo il pace con questo peperoncino stupido? Allora c'è qualcosa oltre alla bellezza della pianta? Se avete un Goat's Weed correte ad affettarlo su un cucchiaio di panna liquida, vi garantisco che non ve ne pentirete!
Inizio a pensare alle applicazioni culinarie.. l'idea sorge spontanea e immediata: dovrà essere un dessert. Un dolce burroso, di panna fresca. Un dolce di miele.. Miele e peperoncino.. il pensiero va subito agli Aztechi, era questo il loro modo per insaporire il più scuro dei fondenti. La panna avrebbe potuto rendere al tempo stesso classico e moderno questo antichissimo abbinamento, per creare una vera e propria “cioccolata calda al cucchiaio” in grado di sciogliersi in bocca. Una torta fondente al miele e Goat's Weed canditi.

Ho messo a bollire contemporaneamente un pentolino con 50 grammi di zucchero, 50 grammi di miele, 150 di acqua e due Goat's Weed cui ho praticato un piccolo foro alla base, e un secondo pentolino con 200 grammi di panna, 100 di burro e un Goat's Weed tagliato in minuscoli quadruccini. Ho fatto bollire entrambi per una mezz'ora, così da farli ben ridurre: lo sciroppo dovrà glassare i peperoncini, addensarsi e prendere un bel colore ambrato, e la panna dovrà risultare cremosa e di consistenza vischiosa, tanto da non bollire più violentemente. Passato il tempo necessario, ho scolato i peperoncini dallo sciroppo di miele e li ho messo ad asciugare su un piattino, ho unito i due liquidi e fatto bollire ancora per 5 minuti. Una volta intiepiditi, ho aggiunto 200 grammi di cioccolata fondente scura e aromatica, facendola sciogliere bene, un cucchiaino colmo di lecitina e ho emulsionato con cura con un frullatore ad immersione, con movimenti verticali così da far inglobare bene aria al composto. L'ho quindi suddiviso in cocottine monoporzione ricoperte di domopak e ho messo il tutto a riposare in frigo così da farlo solidificare. Vanno tirati fuori un quarto d'ora prima di servirli, quindi rovesciati su un piattino eliminando la pellicola e guarniti all'ultimo con cioccolata fondente sbriciolata e i peperoncini canditi.
L'abbiamo gustato con un dito di Zacapa 23.

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Commento finale.. positivo, dopo tanti, troppi anni! :)

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claudi

Nella vita non può piacere tutto e le esperienze non possono essere sempre positive, ma la chiave è sempre non scoraggiarsi, ingegnarsi per trovare una soluzione e.. godersi i risultati! :yes:

 

Non mi sono mai piaciuti gli annuum.

Come quasi tutti gli italiani, ho iniziato il mio cammino piccante con queste piccole bestiacce.

Figlia di due genitori amanti dei sapori forti, fin dalla più tenera età mi son vista passare davanti spaghettate aglio, olio e peperoncino, sughi piccanti, pomarole condite con più polvere che Parmigiano. Un assaggio non era mai negato alla mia curiosità, e ogni volta dovevo celare il mio profondo disgusto. Iniziare a mangiare piccante non era una scelta di gusto, era un dovere.. lo dovevo al mio orgoglio, mi sembrava una cosa da adulti e non c'era assolutamente alcuna possibilità per me di accettare di rimanere emarginata da questo “club del piccante”, di gradire quella mia pasta condita a parte. Penso sia lo stesso meccanismo per cui i quindicenni iniziano a fumare.. ho saltato quella fase, ma non mi sono risparmiata quella, forse più rara, del “cibo da grandi”. È così che ho iniziato a dare spettacolo al ristorante, una bambina appena approdata alle elementari che ordinava cibo piccante, e ce ne rimetteva pure sopra un po'.

Il gusto però era un'altra cosa.. non sono mai riuscita a sentirci nulla di più che un lieve gusto di peperone annacquato e un gran bruciore.. non a caso, l'amore per i peperoncini, per me, è nato due anni fa coi chinense. Una pianta di Fatalii regalatami dalla mamma, che mi ha fatto capire che dietro al mondo del piccante c'era un mondo di infiniti sapori, poesie che con un morso potevano parlare di viaggi, terre lontane, abbinamenti infiniti con cibi dolci e salati..

Oggi, però, c'era di nuovo un annuum per me.

Mi vergogno ad ammettere che queste brutte bestie mi creano molti più problemi dei chinense, anche se so che non ha senso, almeno basandosi sulla scala Scoville. Anche se questi ultimi sono in generale più piccanti, si presentano sempre con una sinfonia di sapori e profumi che mi “distraggono” e mi fanno venire voglia di mangiarne ancora. Sono peperoncini che hanno molto da raccontare, non ti mettono fretta e il piccante è solo parte del gioco.. parte del viaggio. La loro forza, almeno per quanto mi riguarda, è mitigata dal fatto che i sensi sono distratti dal cogliere ogni sfumatura di questi distillati di sapore. Con gli annuum tutto questo non c'è.. sento sempre il solito sapore di acqua, blando, seguito solo da una sensazione di bruciore e di acido allo stomaco.. mi sembra una cosa senza senso, è un placebo di gusto con gli effetti collaterali di una medicina vera. Per farla breve, che ci crediate o no, quando ho a che fare con questi finisco sempre con un bicchiere di latte in mano. E oggi non c'era altro che quei quattro Goat's Weed che sono ormai belli rossi da giorni..

Ne prendo uno e lo apro a metà. Nessun odore.. riesco a sentirlo solo avvicinandolo fino praticamente a toccare il naso, ed è comunque leggero, asprino come la scorza del limone. Assaggio un pezzo di punta, e sento subito un sapore annacquato di peperoni cattivi, come quelli acquosi e pompati del supermercato, mi sembra di mangiare il loro odore pesante e dolciastro che mi risulta nauseabondo. Parte subito un piccante che per me è forte perché non legato a sapori piacevoli, riesco a pensare solo a quello. Non è un piccante forte, è un piccante acido. Brucia nelle gengive e sulla lingua e mi indispone lo stomaco. Anche stavolta non mi piacerà..

Per amore della scienza prendo un pezzo dal centro del peperoncino. L'odore cambia, pur rimanendo leggero mi ricorda i pout pourri, la lavanda secca, non si legano all'odore di peperone che ho ancora in bocca. Il sapore per un attimo risulta più dolce, quasi mieloso, ma svanisce subito. Sento di nuovo quel sapore di annacquato, un'acquetta amarognola e acida che non trasmette nulla più del piccante. Mi stavo disgustando, e decido di non assaggiare la parte più vicina al picciolo. Ero stufa di quel fastidioso bruciore, mi sembrava di perdere tempo non arrivando a nulla. Doveva smettere. Mi sono avvicinata al frigo in cerca di un goccio di latte.. no, voglio la panna! Dopo tanta fatica sprecata volevo proprio qualcosa che mi piacesse davvero.. una golosità, e un cucchiaino di panna per me è sempre stato un bellissimo regalo da concedermi. Non esito e me lo prendo, e.. subito, sento in tutta la bocca un fortissimo sapore di.. miele! Che sia possibile? Mi prendo un altro cucchiaio, stavolta, però, ci metto sopra un pezzo di Goat's Weed.. di nuovo un gusto intenso di miele, mescolato al burroso della panna e a un leggero retrogusto asprino, che mi fanno subito pensare al mascarpone artigianale. Che gola! Possibile che stia facendo il pace con questo peperoncino stupido? Allora c'è qualcosa oltre alla bellezza della pianta? Se avete un Goat's Weed correte ad affettarlo su un cucchiaio di panna liquida, vi garantisco che non ve ne pentirete!

Inizio a pensare alle applicazioni culinarie.. l'idea sorge spontanea e immediata: dovrà essere un dessert. Un dolce burroso, di panna fresca. Un dolce di miele.. Miele e peperoncino.. il pensiero va subito agli Aztechi, era questo il loro modo per insaporire il più scuro dei fondenti. La panna avrebbe potuto rendere al tempo stesso classico e moderno questo antichissimo abbinamento, per creare una vera e propria “cioccolata calda al cucchiaio” in grado di sciogliersi in bocca. Una torta fondente al miele e Goat's Weed canditi.

 

Ho messo a bollire contemporaneamente un pentolino con 50 grammi di zucchero, 50 grammi di miele, 150 di acqua e due Goat's Weed cui ho praticato un piccolo foro alla base, e un secondo pentolino con 200 grammi di panna, 100 di burro e un Goat's Weed tagliato in minuscoli quadruccini. Ho fatto bollire entrambi per una mezz'ora, così da farli ben ridurre: lo sciroppo dovrà glassare i peperoncini, addensarsi e prendere un bel colore ambrato, e la panna dovrà risultare cremosa e di consistenza vischiosa, tanto da non bollire più violentemente. Passato il tempo necessario, ho scolato i peperoncini dallo sciroppo di miele e li ho messo ad asciugare su un piattino, ho unito i due liquidi e fatto bollire ancora per 5 minuti. Una volta intiepiditi, ho aggiunto 200 grammi di cioccolata fondente scura e aromatica, facendola sciogliere bene, un cucchiaino colmo di lecitina e ho emulsionato con cura con un frullatore ad immersione, con movimenti verticali così da far inglobare bene aria al composto. L'ho quindi suddiviso in cocottine monoporzione ricoperte di domopak e ho messo il tutto a riposare in frigo così da farlo solidificare. Vanno tirati fuori un quarto d'ora prima di servirli, quindi rovesciati su un piattino eliminando la pellicola e guarniti all'ultimo con cioccolata fondente sbriciolata e i peperoncini canditi.

L'abbiamo gustato con un dito di Zacapa 23.

 

attachicon.gifGoat's Weed Chocolate Cake.jpg

 

Commento finale.. positivo, dopo tanti, troppi anni! :)

tosto??? :logik:

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Laelia

Miiiii ma hai citato tutto il papiro? :lol2: scherzo!

Per il MIO gusto personale (so di essere montata alla rovescia, probabilmente), degli annuum sento solo il bruciore, dei chinense sento il gusto che mi rapisce e anche il piccante, ma è un "qualcosa in più", non una sofferenza. Per questo ho seminato praticamente solo chinense, gli annuum son tutti frutto di regali :lol:
In realtà anche a me è sempre sembrata strana questa storia, ma.. ognuno nasce come nasce, suppongo :pardon: non mi so dare altre spiegazioni per la mia "inversione scovilliana"! Ahaha
Proprio non li sopporto sopportavo, questa tortina mi sta facendo ricredere.. :yes:

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chili

Stavi per 'distruggere' la pianta che più di altre amo, ed il peperoncino che si annovera nella top five della mia personale classifica....poi però mi hai stupito ed affascinato con questa fantastica degustazione...

Il Goat's non è un peperoncino facile, non sei la prima che pur 'sopportando' i chinese trovano difficoltà con questo frutto...

Complimenti, per me è stata poesia...

Ciao!

Chili

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Stefania

Matilde non finisci mai di stupire ...

 

Coltivatrice, cuoca provetta, narratrice 36_1_55.gif

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Barbantano

 

L'abbiamo gustato con un dito di Zacapa 23.

 

attachicon.gifGoat's Weed Chocolate Cake.jpg

 

Commento finale.. positivo, dopo tanti, troppi anni! :)

 

 

 

ottima degustazione e ottime ricette complimenti come sempre Matilde sei una spanna avanti quel papo e proprio fortunato,

 

adoro lo Zacapa

 

Davide

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Lonewolf

Wow!

Quoto in pieno Stefania!

Ogni giorno scopriamo nuove virtu' di Matilde :)

 

Un grande "acquisto" per Pepperfriends! :yes:

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Hellas

Se scrivessi un qualche libro Matilde sarei il primo ad acquistarlo, fortunati ad averti tra di noi ^_^

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Laelia

Grazie davvero a tutti per i commenti positivi e i complimenti.. son proprio felice di vedere che vi piacciono le mie recensioni, anche se un po' atipiche forse.. speriamo che anche questo contribuisca a far appassionare a queste magnifiche piante chi passa per caso dal forum :) (troppe pretese? Meglio puntare in alto, già che ci siamo.. :lol: )

 

Stavi per 'distruggere' la pianta che più di altre amo, ed il peperoncino che si annovera nella top five della mia personale classifica....poi però mi hai stupito ed affascinato con questa fantastica degustazione...

Grazie davvero. Ora devo confessarti una cosa: il Goat's Weed è anche una delle mie piante preferite! È davvero troppo bella, con la sua eleganza, i suoi colori, le sue variazioni.. l'ho svernata dall'anno scorso, e giusto ieri sera stavo dicendo a Papo che non mi dispiacerebbe affatto metterne un alberello accanto alla porta di casa, da coprire d'inverno come gli aranci.. esteticamente mi piace anche più del Neyde, e forse per questo mi son decisa a insistere con gli assaggi :D (quello descritto non era il primo..) davvero una bella scoperta vedere che questa pianta non è la classica "bella e basta", una volta trovato il "verso" per prenderla! Come tutti i caratteri difficili, c'è sempre un modo per andare d'accordo.. fino a ieri il mio era lasciarli in pace sulla pianta: forse uno "spreco culinario", come ho poi visto, ma quell'alberello rosso, nero e argento era comunque una bellissima vista dalla porta-finestra della sala.. :wub:

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