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MatteoMurlaMuraro

Donare pepper ad un pub per serata a tema

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MatteoMurlaMuraro

Ripropongo qui il quesito visto che centra poco col post sulla coltivazione.

Il mio orticello prevede 10 piante di Chinense, 5 di Habanero Red Savina e 5 di Trinidad Scorpion.

Dopo aver provato la potenza dei due pepper mi rendo conto che rischio di accumulare una marea di frutti senza riuscire a consumarli.
Infatti io li mangio abbastanza facilmente e volentieri(più gli habanero che i Trinidad) ma i miei familiari zero di zero e gli amici "arrancano"..

Di qui la mia idea: "regalare" ad un amico, proprietario di un pub piuttosto famoso nella zona, una dose di pepper per poter organizzare una serata a tema "panini hot". Nel suo pub, oltre alle birre più ricercate d'Italia e del mondo, si consumano ottimi hamburger "casalinghi" di carne di primissima qualità. In più è solito fare serate a tema. Per questo ho pensato a lui!

Secondo voi è fattibile? Corro/corriamo qualche rischio legale? Avete qualche consiglio?

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Gius

Beh non credo che qualcuno ti possa dire niente...che io sappia non esiste alcuna legge che vieti di cucinare con materie prime proprie o regalate! Magari gli fai da sponsor!

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Lonewolf

A mio avviso devi concordare con il tuo amico il fatto che si prenda lui, in quanto gestore del locale, ogni responsabilita'.

Con frutti freschi non ci sono particolari problemi legati a possibili alterazioni del prodotto, ma e' sempre meglio andare sul sicuro.

In particolare in nessun caso deve risultare che i frutti sono stati forniti da un "hobbista" che non ha alcun titolo per cedere (sia pure a titolo gratuito) "alimenti".

Considerando poi la particolarita' del prodotto (la piccantezza) e' senz'altro una buona idea far firmare una liberatoria ai possibili clienti prima degli assaggi; devono essere consapevoli che alcuni frutti possono essere estremamente piccanti e assumersene i rischi.

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Lonewolf

Abbiamo risposto in simultanea.

 

che io sappia non esiste alcuna legge che vieti di cucinare con materie prime proprie o regalate!

 

Non penso proprio che sia così.

Un esercizio pubblico deve assolutamente rendere conto della provenienza delle materie prime che utilizza, in caso di controlli o contestazioni.

L'utilizzo di materie prime "autoprodotte" e' probabilmente riservato solo ad agriturismo e simili, ma di questo non sono sicuro; molti ristoranti hanno un proprio orticello.

In ogni modo, le normative in materia sono molto rigide (per fortuna!)

 

Tra l'altro, in caso di controlli, per il Fisco il concetto di "regalo" non esiste.

Dichiarare che Tizio ha "regalato" a Caio un prodotto equivale a dire che glielo ha venduto "in nero".

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MatteoMurlaMuraro

Grazie a tutti delle risposte..

 

Quindi per adesso l'unica è sentire il mio amico Vanni, spiegargli tutti i rischi/procedure e poi vedere se è disposto a prendersi la briga..

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Hellas

Riporto anche qui la mia risposta al quesito di Matteo:



Credo che se organizzate una serata tra amici al pub potete consumare tutti i peperoncini che volete ma se i pepper vengono usati, diciamo così, a livello commerciale, il discorso cambia radicalmente.


Immagina se un cliente mangia un hamburger piccante, si sente male (anche se i peperoncini non c'entrano niente) ed incolpa il tuo amico, denunciandolo!


Vi ritrovate in mezzo a un fiume di m....., sai come funziona in Italia!


La liberatoria potrebbe essere una buona soluzione ma ricordo un caso successo anni fa in una nota trasmissione televisiva culinaria in onda sulla televisione pubblica, dove una persona del pubblico presente in studio si è sentita male dopo aver assaggiato un piatto cucinato pochi minuti prima e seppur avesse prima firmato una liberatoria, ha pensato bene di denunciare la trasmissione e l'emittente stessa.


Ora non si è mai saputo come è andata a finire la storia (probabilmente non si è ancora conclusa), ma da quel momento sono stati proibiti gli assaggi del pubblico.

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