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bilos2511

quindi, come procede ragazzi con i vostri innesti ?

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gianni1064

notizie sugli innesti ? :no::yes: ?

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FalcoBianco

In teoria si potrebbe usare come portainnesto una pianta molto produttiva e innesto una poco produttiva?

@Fedrobon avresti altri semi di solanum trovum?

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Black Habath

Ecco...lo sapevo che dicevo una stupidaggine!!!

È una mezza stupidaggine ahaha, poichè il portainnesto porta parte del suo patrimonio genetico anche alla pianta innestata, quindi la resistenza al freddo magari o alla siccità migliora per la pianta innestata, però fino ad un certo punto giustamente non al livello del portainnesto quindi si migliora anche la pianta innestata in sé

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leonidas

Mi sta venendo un'idea malsana... mi sembra di aver letto che l'unica verità resistente al gelo sia il c. flexuosum... e se noi lo usassimo come portainnesto?

dite che riuscirebbe a far sopravvivere le altre varietà al gelo oppure sta dicendo una stupidaggine?

secondo me può essere una teoria...non ina stupidaggine.

mi han detto che resiste al gelo anche il "Manu" di Dadomo, fino a -5/-6

e volevo provare ad innestare un chinensis su Manu, proprio pre vedere se grazie al piede di manu, può supportare un chinensis che sopporta meno il freddo...

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leonidas

Così...per vedere se si irrobustisce

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leonidas

Non sopravvivono al massimo rimane vitale il porta innesto ( succede anche con gli agrumi),

ah...ok!

allora abbiam detto una cavolata in due...ok s'impara sempre più.

Fischia!

visto che siamo in tema...

voglio prendere il morouga Yellow che ad ora è alto 120cm,

tagliarlo sotto alla ramificazione e, visto che il tronco ha una sezione di circa 2cm, farci sopra 3 fori equidistanti da 5 mm con l'avvitatore, messi a triangolo in modo da imitare la naturale triforcazione del mio morouga.

a questo punto in ogni foro, infilerei un rametto di 5/6 mm, opportunamente spelato, in modo ce s'incastri bene dentro al foro.

è una cavolata?

per gli innesti ci vogliono solo tagli netti e non fori?

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Barbantano

Non so se funzioni anche se a occhio e croce sembra più un sistema da metalmeccanico che da innesto [emoji16] [emoji51]

Comunque attendo risposte so curioso

 

Davide

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leonidas

Hihi...io voglio provare, a meno che qualcuno non mi dica che non funziona....

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francofour

anche io mi diverto a tentare innesti di piante orticole, tra cui il peperoncino. Però lo faccio con piante selvatiche, con la speranza di trovare un portinnesto che dia rusticità alla pianta innestata per renderla più resistente a malattie e trasformarla in perenne. Purtroppo, mancando di competenze tecniche, procedo per tentativi empirici con scarsi risultati! Ma qualche miracolo...

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francofour

Anche io mi diverto a trovare innesti per le piante orticole con arbusti spontanei della macchia mediterranea, per ottenere piante rustiche e capaci di resistere a malattie e diventare perenni. Mi mancano le competenze tecniche e i risultati non si vedono... Ma se esistono i miracoli, qualcosa succederà!

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Borto76

ah...ok!

allora abbiam detto una cavolata in due...ok s'impara sempre più.

Fischia!

visto che siamo in tema...

voglio prendere il morouga Yellow che ad ora è alto 120cm,

tagliarlo sotto alla ramificazione e, visto che il tronco ha una sezione di circa 2cm, farci sopra 3 fori equidistanti da 5 mm con l'avvitatore, messi a triangolo in modo da imitare la naturale triforcazione del mio morouga.

a questo punto in ogni foro, infilerei un rametto di 5/6 mm, opportunamente spelato, in modo ce s'incastri bene dentro al foro.

è una cavolata?

per gli innesti ci vogliono solo tagli netti e non fori?

Prova ma ho seri dubbi , sicuramente la punta dev'essere nuovissima

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big jolokia

Credo che il sistema non funzionerebbe perché con la punta dell'avvitatore/trapano andresti a "maciullare" completamente i canali linfatici e quindi l'attecchimento diventerebbe pressoche impossibile.

 

Prova piuttosto con un innesto a spacco (link descrittivo) oppure come suggerito su questo video, un innesto a corona

 

https://www.youtube.com/watch?v=3Y83RBnuToU

 

roberto

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leonidas

Grande!

cercavo proprio una cosa così...BIG bullo JOLOKIA, l'innesto a spacco e ci voleva tanto?!?

GRAZIE!

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big jolokia

GRAZIE!

Di nulla ;)

 

roberto

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Black Habath

Ecco...lo sapevo che dicevo una stupidaggine!!!

Eii Mak, oltre al flexuosum c'è anche il pubescens che è molto resistente al freddo.

Ti invito ad informarti ulteriormente su queste due specie (flexuosum e pubescens) ma soprattutto a provare, quanto prima lo farò anch'io se posso per vedere i reali vantaggi dell'innesto di queste specie :)

 

PS: Informarci sui possibili futuri sviluppi magari non è cosa cattiva ;)

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Lonewolf

oltre al flexuosum c'è anche il pubescens che è molto resistente al freddo.

 

Le due specie non sono paragonabili.

Il C.pubescens e' relativamente resistente al freddo (temperatura intorno a 0°C o poco sotto per breve periodo), il C.flexuosum resiste al gelo (mio test fino a -13°C, test (non voluto) in Finlandia fino a -25°C)

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leonidas

Ma così tanto Lonewolf...-25?

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leonidas

Ma poi col caldo estivo resistono?

e i frutescens resistono sotto 0?

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big jolokia

Posso ribadire quanto detto da Lonewolf: l'unica pianta che ha passato almeno un paio di inverni è il C.flexuosum, tutte le altre... non ce l'hanno fatta.

 

roberto

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Umberm

Ma poi col caldo estivo resistono?

e i frutescens resistono sotto 0?

Tranne eccezioni nessun cultivar resiste al gelo. Occasionalmente i pubescens in primo luogo ma anche tutti gli altri, possono resistere per brevi periodi poco sotto lo 0. A -15° le specie coltivate muoiono tutte.

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Trinidad_Dog

I pubescent già sotto i 3 gradi iniziano a perdere colpi pur non morendo.

I rocoto sotto lo 0 per una notte vi salutano allegramente facendosi trovare morti stecchiti.

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Lonewolf

Ma così tanto Lonewolf...-25?

 

E' stato in questo modo che si e' scoperto che il C.flexuosum resiste al gelo.

Un appassionato finlandese si e' dimenticato la pianta all'aperto in inverno (in Finlandia!) e l'ha recuperata dopo alcuni giorni con minime a -25°C

A primavera la pianta e' ripartita tranquillamente.

 

Alcune mie, svernate sul balcone senza alcuna protezione, hanno resistito bene a due inverni.

L'anno scorso a febbraio avevano ancora quasi tutte le foglie, solo la "galaverna" (nebbia in notti fredde che causa la formazione di cristalli di ghiaccio su rami e foglie) e' riuscita a metterle temporaneamente ko, ma gia' a marzo sono ripartite prontamente (5 piante su 5).

Le piante svernate non producono tante foglie come il primo anno, ma in compenso sono molto produttive e i frutti sono mediamente belli grossi e con molti semi; oggi ne ho trovati 7 su un frutto, ma il mio record e' ben 18 semi in un frutto (diametro 1 cm)

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Lonewolf

 

E' stato in questo modo che si e' scoperto che il C.flexuosum resiste al gelo.

Un appassionato finlandese si e' dimenticato la pianta all'aperto in inverno (in Finlandia!) e l'ha recuperata dopo alcuni giorni con minime a -25°C

A primavera la pianta e' ripartita tranquillamente.

 

Avevo visto la notizia originale in finlandese (!) da qualche parte, ma qui e' ripresa in inglese dallo stesso appassionato

http://chilifoorumi.fi/index.php?topic=7124.15

(a meta' del messaggio di Aji Inferno marcato "Vastaus #18: Helmikuu 11, 2012, 00:46:53 ap")

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Black Habath

 

Le due specie non sono paragonabili.

Il C.pubescens e' relativamente resistente al freddo (temperatura intorno a 0°C o poco sotto per breve periodo), il C.flexuosum resiste al gelo (mio test fino a -13°C, test (non voluto) in Finlandia fino a -25°C)

Dipende anche dove si abita la scelta della specie, in Calabria raramente si toccano gli 0°, quindi il pubescens credo che andrebbe a gonfie vele, se poi certo si scende sotto ulteriormente il flexuosum sarà la scelta giusta.

Lonewolf vorrei chiederti se è resistente (il flexuosum) al caldo tipico del clima italiano in generale ed alla siccità e se quindi è una valida scelta al pubescens anche qui in Calabria.

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