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Zeoliti e Zeolititi

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Ciao a tutti, quest'anno ho deciso di provare per alcune piante di Peperoncino (Annum e Chinense) la Zeolite.

Cos'è la Zeolite?

Ecco qui in basso quello che sono riuscito a trovare cercando nella rete:

 

Introduzione:
Le Zeoliti sono particolari minerali con proprietà uniche nel loro genere.
Vengono chiamate Zeolititi le rocce che sono formate da più del 50% di questi minerali.
Questi incredibili minerali furono scoperti nel 1756 da A. F. Constedt, scienziato svedese, che pubblicò la sua scoperta in un articolo scientifico intitolato “Observation and description of an unknown kind of rock to be named zeolites” (osservazione e descrizione di un tipo sconosciuto di roccia chiamato zeolite).
Da allora numerosi sono stati gli studi su questi minerali. Le loro numerose applicazioni hanno fatto sì che i ricercatori di numerose aziende in tutto il mondo, e numerosi scienziati ne descrivessero minuziosamente le diverse tipologie e le caratteristiche chimiche e fisiche, e ne creassero artificialmente di nuove. Dagli anni ’50 gli studi sulle Zeoliti si sono concentrare sulle zeoliti naturali, facilmente reperibili e dai costi molto bassi.
Cosa sono le Zeoliti?
Le Zeoliti sono minerali appartenenti al gruppo dei silicati, ovvero di minerali costituiti da impalcature di tetraedri formati da quattro atomi di Ossigeno (O) collegati al loro interno da un atomo di Silicio (Si), che possono essere sostituiti da atomi di Alluminio (Al) Insieme ai Feldspati, ai Feldspatoidi ed ad altri minerali silicatici, costituiscono la sottoclasse dei tettosilicati. In questa sottoclasse, le unità strutturali (i tetraedri (Si, Al)O4) sono unite tra di loro mediante la condivisione dei quattro ossigeni apicali, dando origine ad un’impalcatura tetraedrica tridimensionale estesa teoricamente all’infinito. I minerali silicatici si differenziano gli uni dagli altri per le strutture che questi tetraedri riescono a creare: a diverse strutture corrispondono differenti proprietà chimiche e fisiche, perciò ogni minerale ha una diversa composizione chimica e diverse proprietà.
La famiglia delle Zeoliti è formata da 52 specie mineralogiche differenti, caratterizzate dall’avere:
  • Struttura molto aperta, con cavità che variano dal 30% al 50% del volume del minerale.
  • Presenza di canali che collegano tra di loro le cavità del minerale e l’esterno del cristallo.
Proprio queste cavità (dette anche cavità extraimpalcatura tetraedrica), di diverse forme e volumi, e i canali che le mettono in contatto, anch’essi di diverse forme e volumi, sono ciò che permette di diversificare le Zeoliti in diversi minerali.
Allo stato naturale le cavità ed i canali sono riempiti da cationi (K, Na, Ca), e da acqua (H2O), che sono legati al minerale da legami
deboli (Forze di Van der Walse), e possono essere sostituiti da altri elementi.
La formula chimica generale delle Zeoliti è così schematizzata:
Ma Bb [Al(a+2b) Sin-(a+2b) O2n] x mH2O
Le Zeoliti hanno genesi idrotermale o diagenetica.
Proprietà chimiche e fisiche delle Zeoliti:
Per la loro particolare struttura e composizione chimica, le Zeoliti hanno proprietà uniche nel loro genere:
  • Capacità di scambio cationico elevata e selettiva (CSC). I cationi all’interno degli interstizi (cavità e canali) possono essere facilmente rimossi e sostituiti da altri elementi mantenendo il bilanciamento delle cariche cationiche positive. Questa proprietà dipende dalla quantità di Alluminio che sostituisce il Silicio all’interno dei tetraedri. Si misura in termini di capacità, ovvero di milliequivalenti di cationi scambiati per grammo di sostanza (meq/g). le Zeoliti variano da un minimo di circa 2 meq/g ad un massimo di 7 meq/g (la Montmorillonite, il materiale argilloso che più assomiglia alle Zeoliti, può arrivare ad un massimo di 1 meq/g).

 

  • Disidratazione reversibile. Le Zeoliti sono minerali idrati, cioè contengono acqua; l’acqua, all’interno delle Zeoliti, varia da un 10% al 20% del peso del minerale. Si trova nelle cavità e nei canali, assieme ai cationi, e può pertanto essere facilmente rimossa. Riscaldando il minerale a 350 – 400°C, l’acqua viene completamente persa. Raffreddando il minerale, fino a temperatura ambiente, questo si reidrata (cioè assorbe acqua) tornando al contenuto d’acqua iniziale. Il processo di disidratazione – reidratazione, è reversibile all’infinito, perché non danneggia la struttura molecolare del minerale. Inoltre la reidratazione avviene sempre in modo da portare la Zeolite ad un contenuto d’acqua in equilibrio con l’umidità dell’ambiente.

 

  • Adsorbimento molecolare. Gli interstizi (i canali e le cavità strutturali) possono essere resi disponibili per l’adsorbimento di molecole liquide o gassose in modo selettivo: si comportano infatti come dei veri e propri “setacci di molecole”, intrappolando le molecole più piccole e lasciando passare le molecole più grosse. La capacità di adsorbimento aumenta con l’aumentare della pressione e col diminuire della temperatura.

 

  • Comportamento catalitico. Strettamente legato alla particolare struttura cristallina sono le straordinarie proprietà catalitiche di questi minerali (cioè favoriscono reazioni chimiche), dovute essenzialmente alla selettività molecolare ed all’enorme superficie interna utile per la catalisi.
Le proprietà delle Zeolititi (rocce composte da più del 50% da Zeoliti) dipendono dalla quantità e dal tipo di Zeolite presenti.
Applicazioni industriali delle Zeolititi:
I principali settori dove attualmente vengono utilizzate le Zeolititi sono:
  • Edilizia.
  • Industria della carta.
  • Depurazione di reflui industriali, civili e zootecnici.
  • Ittiocoltura.
  • Nutrizione animale.
  • Agricoltura e floricoltura.
Applicazioni in agricoltura e in floricoltura:
In campo agricolo le Zeolititi possono essere utilizzate sia allo stato naturale, insieme ai tradizionali concimi naturali (stallatico, liquami zootecnici) e fertilizzanti di sintesi (sali solubili di Azoto, Potassio, Fosforo) o dopo arricchimento, naturale o artificiale, in elementi nutritivi (Potassio, Ammoniaca).
Gli effetti benefici delle Zeolititi dipendono dal tipo di terreno, e le quantità e qualità dipendono dal tipo di coltura.
L’aggiunta di Zeolititi naturali a terreni a pieno campo o in serra fa sì che:
  • Neutralizza gli eccessi di acidità del terreno.
  • Cede il Potassio, nutriente per le piante, presente nelle Zeoliti in modo lento e graduale nel tempo.
  • Cattura il Potassio e l’Ammoniaca dai fertilizzanti e dai concimi per cederli gradualmente al terreno, in modo che non vengano subito dispersi.
  • Aumenta le quantità di nutrienti per le colture e diminuisce le perdite ad opera del dilavamento.
  • Rilascia Fosforo e rallenta il processo di retrogradazione del Fosfato monocalcico dei fertilizzanti.
  • Riduce l’assorbimento di elementi nocivi e radioattivi da parte delle colture.
  • In terreni sabbiosi aumenta la capacità di scambi cationici, aumenta la ritenzione idrica (trattiene maggiormente l’acqua disponibile per le colture) mantenendo lo stesso grado di permeabilità, e riduce l’escursione termica al suolo.
  • In terreni argillosi aumenta il grado di areazione del terreno e la sua permeabilità.
Pertanto, l’aggiunta di queste rocce ai terreni (di qualsiasi tipo) porta a grossi vantaggi, sia economici, sia ambientali, sia in campo produttivo:
  • Miglioramento qualitativo delle colture.
  • Miglioramento quantitativo delle colture.
  • Riduzione dell’uso di fertilizzanti e concimi.
  • Riduzione dell’uso di acqua per l’irrigazione.
  • Riduzione dell’inquinamento del sistema idrogeologico.
Questi vantaggi sono stati provati da numerosi studi scientifici. Va ricordato che l’aggiunta di Zeolititi in terreno fa in modo che queste diventino anch’esse parti del terreno, e rimangono per lungo tempo al suo interno, continuando a svolgere i loro effetti benefici, con conseguenti notevoli risparmi economici!
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vmuraglie

Riporto anche alcuni esempi di applicazione della Zeolite a:

Riso, Lattuga, Basilico, Sedano, Pomodoro, Peperone, Zucchino, Melone, Fragola, Kiwi

con sorprendenti risultati.

 

Zeoliti 1.doc

 

Zeoliti 2.doc

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Umberm

Credo che tu faccia benissimo a provare. La descrizione, sopratutto dei prodotti "zeolite agro" è molto convincente, potrebbe essere una aggiunta vincente al terriccio.

Inutile dire che attendo con ansia i risultati! :good:

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Demoniacal666

Ottimo grazie! Appena ho due minuti studio :)

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big jolokia

Ho un paio di domande per te:

1) dove pensi di acquistare la zeolite?

2) hai per caso trovato informazioni sul quantitativo da usare miscelato al terriccio?

 

roberto

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vmuraglie

Ho un paio di domande per te:

1) dove pensi di acquistare la zeolite?

2) hai per caso trovato informazioni sul quantitativo da usare miscelato al terriccio?

 

roberto

 

Ciao Roberto,

1) ho trovato un rivenditore su Ebay indicatomi dalla ditta che produce la Zeolite; un sacco da 35 litri (25 Kg circa) costa 20 euro esclusa la spedizione. Costa un bel po, ma devi considerare che io ne acquisterò solo 2 sacchi e lo utlizzerò solo per alcune piante.

2) La ditta che produce la Zeolite mi ha detto che il quantitativo da utilizzare miscelato al terriccio dovrebbe essere intorno al 20% (anche se io vorrei poi provare a confrontare diversi quantitativi su piante della stessa varietà per vedere eventuali differenze nella crescita).

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Trinidad_Dog

intetessante,

tienici aggiornati

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Rapace

Interessante soprattutto per un esperimento.

 

Il 20% in percentuale sul terriccio è piuttosto alta..... per uno uso sistematico ce ne vuole parecchia.......

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big jolokia

Posso anticipare che da parte mia il test è già partito, ho acquistato pure io la zeolite (e credo che vmuraglie l'acquisterà nello stesso posto).

 

Da quanto ho letto in giro per la rete, articoli e test su varie colture (purtroppo non ho trovato test su pepper), mi sono messo in testa che la quantità da usare è del 10% e così ho fatto.

Al momento ho messo in terra nel nuovo mix 6 piantine di wild, però ho intenzione di fare una prova con dei C.annuum (Goat's weed) e seguirne l'evoluzione.

 

L'esperimento che vorrei condurre prevede tre situazioni con variazioni di inerti e quantitativo di fertilizzante:

  1. pianta con perlite e pomice, fertilizzazione normale (procedura collaudata negli anni precedenti);
  2. pianta con zeolite e pomice, fertilizzazione normale (curiosità, anche se non dovrei farlo);
  3. pianta con zeolite e pomice, fertilizzazione ridotta di un terzo (test vero e proprio per vedere come reagisce la pianta);

roberto

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Trinidad_Dog

bene,

vi seguirò con molto interesse

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RHCPepper

Io la utilizzai nella coltivazione 2013 con un rapporto del 10% con ottimi risultati.

La crescita risulta più veloce anche in vasi ristretti.

l'unica nota negativa, la reperibilità.. molto scarsa e a molti la zeolite risulta sconosciuta.

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