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Stefania

Pillole di saggezza del prof. emerito ecapaR!

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Stefania
Dal "Manuale delle malattie delle piante di peperoncino e - soprattutto - dei suoi coltivatori"
del luminare della materia emerito prof. ecapaR
Ansia Capsica: Malattia cronica e contagiosa.
Non esiste alcuna cura nota.
Tende ad acuirsi nel tempo, ma non è mortale .
Nei soggetti affetti sono ben noti effetti collaterali quali:
- distorta percezione dello scorrere del tempo (le piantine sembrano sempre crescere troppo lentamente, i frutti non maturano mai)
- distorta percezione dei numeri (non si riesce piu' a contare..... pensi di coltivare 20 piante e ti ritrovi con 200)
- distorta percezione stagionale (per essere sicuro semini sempre prima, salvo poi trovarti presto con piante grandi e non sapere dove metterle)
- Iperattività dannosa (le piante stanno benissimo e va tutto bene, ma tu devi per forza fare qualcosa - probabilmente danni, talvolta irreparabili)
- Logorrea (devi parlare continuamente delle piante o di argomenti connessi)
Dal famoso trattato "Effetti collaterali dell' Ansia Capsica" del Prof. ecapaR (docente emerito)
"Uno degli effetti collaterali talvolta rilevato nei casi cronicizzati piu' gravi di ansia Capsica è la surrogazione di qualsiasi pulsione con attività collegate alla coltivazione delle specie "capsicum" .
In questi casi una vaga speranza di superare la problematica è legata alla precoce produzione di frutti con conseguente consumo da parte del soggetto che possa bilanciare, grazie agli effetti di vaso dilatatore ben noti, gli effetti collaterali citati.
In ogni caso il soggetto resta in un fase di pulsione sospesa fino alla maturazione dei frutti stessi.
Si consiglia di procedere in tali casi alla semina di varietà di Capsicum che consentono maturazioni precoci (il famoso studioso del settore prof. flowenoL consiglia la varietà "Habanero Jaguar")"
Dal trattato "Oltre l' Ansia Capsica: La sindrome della coltivazione Infinita" (dell' emerito Prof. ecapaR)
"La sindrome della coltivazione infinita è molto frequente nei coltivatori del genere Capsicum.
Se ne conoscono due forme che si manifestano spesso congiuntamente:
Forma CI1 - Nota anche come "Sindrome infinito-spaziale"
I soggetti affetti da questa patologia non sono piu' in grado di percepire correttamente lo spazio a disposizione e continuano ad incrementare il numero delle piante coltivate tendendo all' infinito. Talvolta reperiscono spazi piu' grandi al solo scopo di continuare ad incrementare il numero di piante coltivate.
Forma CI2 - Nota anche come "Sindrome infinito-temporale"
In questo caso il soggetto affetto non riesce mai a smettere di coltivare, quindi procede a impegnare tutto il tempo a disposizione senza soluzione di continuità, cercando di sovvertire mediante mezzi artificiali (illuminazione, riscaldamento etc.) il naturale fruire delle stagioni al fine di ottenere in qualsiasi momento piante in tutte le fasi della crescita, secondo - appunto - un ciclo temporale continuo ed infinito.
Taluni studiosi sostengono che la Forma CI2 sia collegata strettamente alla notoria sindrome da ANSIA capsica (della quale potrebbe essere considerata un effetto secondario)."
Il prof ecapaR appena informato delle affermazioni pubblicate su questo forum da tale "Chocolatorang"

 

chocolatorang, on 18 Jan 2014 - 08:42 AM, said: Vedrai che dopo 5/6 anni che coltivi peppers, L'A.N.S.I.A non la proverai più
ha provveduto immediatamente a spedire al suddetto soggetto una copia autografata del suo famoso trattato:
"L' Ansia capsica - Una sindrome per tutte le stagioni"
Con evidenziato il celeberrimo passo (che il signor. "Chocolatorang" sembra non conoscere) dove si conclude (a seguito di prove scientifiche di laboratorio ed anni di ricerca) che:
" < Omissis >
E' provato scientificamente che l' unico rimedio conosciuto per combattare l'Ansia Capsica è la profilassi...... ovvero non iniziare mai la coltivazione del genere Capsicum
Seppur non oggetto del presente trattato, è d'uopo ricordare che tale profilassi ha comunque delle controindicazioni in quanto nega la produzione delle endorfine collegate all' Ansia Capsica che danno benessere al soggetto affetto. Non ci sentiamo quindi assolutamente di suggerirne l' applicazione.
Concludendo quindi le evidenze scientifiche - provate dallo studio clinico di vari casi con metodologie all' avanguardia nel settore - confermano che:
L' Ansia Capsica è una sindrome cronica ma non mortale che di manifesta con fasi di diversa intensità (spesso con picchi compulsivi) di cui non è a tutt' oggi nota alcuna cura.
Si avvertono gli interessati che in tempi recenti su alcuni forum del settore sono stati segnalati casi di millantatori facenti riferimento a "sedicenti" possibilità di cura di tale sindrome da ansia capsica. Si ribadisce per l' ennesima volta che tali cure non hanno alcun riscontro clinico e potrebbero avere effetti negativi sul paziente.
< Omissis >
Dott. Prof. O. ecapaR - docente emerito"
  • Like 19

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Demoniacal666

Hahahahah, mitico!

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claudi

sono malato terminale :80:

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tron

 

Dal "Manuale delle malattie delle piante di peperoncino e - soprattutto - dei suoi coltivatori"
del luminare della materia emerito prof. ecapaR
Ansia Capsica: Malattia cronica e contagiosa.
Non esiste alcuna cura nota.
Tende ad acuirsi nel tempo, ma non è mortale .
Nei soggetti affetti sono ben noti effetti collaterali quali:
- distorta percezione dello scorrere del tempo (le piantine sembrano sempre crescere troppo lentamente, i frutti non maturano mai)
- distorta percezione dei numeri (non si riesce piu' a contare..... pensi di coltivare 20 piante e ti ritrovi con 200)
- distorta percezione stagionale (per essere sicuro semini sempre prima, salvo poi trovarti presto con piante grandi e non sapere dove metterle)
- Iperattività dannosa (le piante stanno benissimo e va tutto bene, ma tu devi per forza fare qualcosa - probabilmente danni, talvolta irreparabili)
- Logorrea (devi parlare continuamente delle piante o di argomenti connessi)
Dal famoso trattato "Effetti collaterali dell' Ansia Capsica" del Prof. ecapaR (docente emerito)
"Uno degli effetti collaterali talvolta rilevato nei casi cronicizzati piu' gravi di ansia Capsica è la surrogazione di qualsiasi pulsione con attività collegate alla coltivazione delle specie "capsicum" .
In questi casi una vaga speranza di superare la problematica è legata alla precoce produzione di frutti con conseguente consumo da parte del soggetto che possa bilanciare, grazie agli effetti di vaso dilatatore ben noti, gli effetti collaterali citati.
In ogni caso il soggetto resta in un fase di pulsione sospesa fino alla maturazione dei frutti stessi.
Si consiglia di procedere in tali casi alla semina di varietà di Capsicum che consentono maturazioni precoci (il famoso studioso del settore prof. flowenoL consiglia la varietà "Habanero Jaguar")"
Dal trattato "Oltre l' Ansia Capsica: La sindrome della coltivazione Infinita" (dell' emerito Prof. ecapaR)
"La sindrome della coltivazione infinita è molto frequente nei coltivatori del genere Capsicum.
Se ne conoscono due forme che si manifestano spesso congiuntamente:
Forma CI1 - Nota anche come "Sindrome infinito-spaziale"
I soggetti affetti da questa patologia non sono piu' in grado di percepire correttamente lo spazio a disposizione e continuano ad incrementare il numero delle piante coltivate tendendo all' infinito. Talvolta reperiscono spazi piu' grandi al solo scopo di continuare ad incrementare il numero di piante coltivate.
Forma CI2 - Nota anche come "Sindrome infinito-temporale"
In questo caso il soggetto affetto non riesce mai a smettere di coltivare, quindi procede a impegnare tutto il tempo a disposizione senza soluzione di continuità, cercando di sovvertire mediante mezzi artificiali (illuminazione, riscaldamento etc.) il naturale fruire delle stagioni al fine di ottenere in qualsiasi momento piante in tutte le fasi della crescita, secondo - appunto - un ciclo temporale continuo ed infinito.
Taluni studiosi sostengono che la Forma CI2 sia collegata strettamente alla notoria sindrome da ANSIA capsica (della quale potrebbe essere considerata un effetto secondario)."
Il prof ecapaR appena informato delle affermazioni pubblicate su questo forum da tale "Chocolatorang"

 

ha provveduto immediatamente a spedire al suddetto soggetto una copia autografata del suo famoso trattato:
"L' Ansia capsica - Una sindrome per tutte le stagioni"
Con evidenziato il celeberrimo passo (che il signor. "Chocolatorang" sembra non conoscere) dove si conclude (a seguito di prove scientifiche di laboratorio ed anni di ricerca) che:
" < Omissis >
E' provato scientificamente che l' unico rimedio conosciuto per combattare l'Ansia Capsica è la profilassi...... ovvero non iniziare mai la coltivazione del genere Capsicum
Seppur non oggetto del presente trattato, è d'uopo ricordare che tale profilassi ha comunque delle controindicazioni in quanto nega la produzione delle endorfine collegate all' Ansia Capsica che danno benessere al soggetto affetto. Non ci sentiamo quindi assolutamente di suggerirne l' applicazione.
Concludendo quindi le evidenze scientifiche - provate dallo studio clinico di vari casi con metodologie all' avanguardia nel settore - confermano che:
L' Ansia Capsica è una sindrome cronica ma non mortale che di manifesta con fasi di diversa intensità (spesso con picchi compulsivi) di cui non è a tutt' oggi nota alcuna cura.
Si avvertono gli interessati che in tempi recenti su alcuni forum del settore sono stati segnalati casi di millantatori facenti riferimento a "sedicenti" possibilità di cura di tale sindrome da ansia capsica. Si ribadisce per l' ennesima volta che tali cure non hanno alcun riscontro clinico e potrebbero avere effetti negativi sul paziente.
< Omissis >
Dott. Prof. O. ecapaR - docente emerito"

 

 

 

 

:lol2: Troppo bello!! Sono rimasto estasiato della capacità di sintesi di Stefania che aveva memorizzato gli interventi del Dott. Prof. O. ecapaR - docente emerito". :lol2:

 

Con la R che scappa. :lol:

 

E allo stesso modo dei post di Carlo che hanno toccato tutti gli aspetti dell' ansia capsica;per le risate non riuscivo a finire la lettura . :lol2:

 

Bravissimi entrambi!! :good:

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Lonewolf

Troppo forte!

 

... ma questi problemi non mi toccano, mai sofferto di queste sindromi! :no:

 

:yes:

:lol:

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Rapace

 

 

... ma questi problemi non mi toccano, mai sofferto di queste sindromi! :no:

 

 

Il prof. ecapaR mi ha incaricato di dedicarti questa canzone

 

http://www.youtube.com/watch?v=g54jQUHq_gY

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Ara Pacis

ahahahaha....fortissima Carlo!!!!

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chocolatorang

Troppo forte. Sto piangendo dal ridere.

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olinto

Grande!! L'unico dottore che mi piace!

 

Saluti

Alessandro

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Umberm

Adesso che il Professore si è iscritto al Forum attendiamo altri suoi autorevoli interventi!

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ecapaR

Nell' augurare a tutti gli abitanti di questo stimato forum, volevo segnalare che, dopo un anno di osservazione di un soggetto specifico (del quale non posso ovviamente rilevare le generalità) sto per pubblicare un articolo scientifico su una nuova "sindrome capsica" il cui studio è ancora agli albori ma per la quale - grazie anche alle informazioni rilevate sul forum di pepperfriends - si stanno delineando delle peculiarità specifiche.



Il titolo dell' articolo è ancora provvisorio e potrebbe essere quindi soggetto a qualche modifica, per il momento comunque si intitola:



"Oltre l' Ansia Capsica: il "morbus rapacis"



Del quale voglio pubblicare in anteprima su questo forum un estratto:



"L' analisi della popolazione dei coltivatori di peperoncino ha mostrato - oltre alla ben nota sindrome da ansia capsica - una serie di annessi comportamenti compulsivi di vario genere.


Uno di questi è stato oggetto di una ricerca sistematica tramite lo studio di un soggetto affetto da questa sindrome che ho denominato "morbus rapacis".


Il principale sintomo di tale morbo è rappresentato dalla continua compulsiva collezione di svariati numeri e produzione di complicate (spesso incomprensibili ai più) statistiche e grafici colorati - ovviamente relativi ad argomenti "capscici".



L' osservazione del fenomeno ha mostrato che tale attività risulta sostanzialmente apprezzata dalla comunità capscica che si perde in tali rappresentazioni e tende ad esserne coinvolta.



Non esistono ancora basi scientifiche sufficientemente solide per una diagnosi definitiva ma si sospetta fortemente che tale sindrome abbia anch'essa le caratteristiche dei principali morbi capsici (in primis l' Ansia Capsica), ovvero:



- Contagio probabile


- Cura inesistente (o comunque non nota)


- Cronicità


- Nessun rischio a livello di mortalità



Anche in questo caso quindi per l' "homus capscicus" il livello di pericolosità si ritiene sia basso"



Grazie a tutti per l' attenzione.



O. ecapaR

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ecapaR

Buona giornata a tutti,

 

Dopo qualche tempo di assenza dal Forum mi par d'uopo metterVi a conoscenza che negli ultimi mesi sto effettuando studi approfonditi relativi ad una sindrome capsica già nota ma mai trattata in modo sistematico (attenzione ! sistematico, non sistemico come alcuni antiparassitari !).

 

Si tratta della cosiddetta "Ansia da sterminio capsico", appellata talvolta "volgarmente" su questo forum come "Ansia da Napalm"

 

Sebbene ancora in corso di completamento posso già anticiparVi i principali risultati di questo studio.

 

L' ansia da sterminio capscico è sindrome contagiosa e (in base alle conoscenze attuali) non curabile, nonché contagiosa.

Si sono però rilevati dei casi immuni per i quali non è ancora stato individuato con esattezza l' agente immunizzate (alcuni soggetti sono anche frequentatori di questo forum).

 

Chiariamo innanzi tutto quali sono gli usuali fattori scatenanti:

 

1 - Lettura su internet di problematiche alle piante per presenza di parassiti

2 - Avvistamento sulle proprie piante di qualsiasi cosa (vivente o meno) che sembra non appartenere naturalmente alla pianta stessa.

 

Il soggetto affetto dalla sindrome manifesta usualmente questi comportamenti (in ordine cronologico)

 

1 - Acquista tutti gli insetticidi che riesce a trovare sul mercato locale con facilità (non importa a cosa servono realmente) secondo la logica "nel piu' ci sta il meno"

2 - Tratta le piante considerate a "rischio" (talvolta anche tutte le altre secondo una logica di "prevenzione")

3 - Non vedendo i risultati attesi....... legge le istruzioni degli insetticidi acquistati

4 - Posta sul forum dei topic chiedendo informazioni sui prodotti acquistati

5 - Posta sul forum dei topic chiedendo se esistono prodotti piu' potenti

6 - Acquista prodotti piu' potenti

7 - Effettua trattamenti con tali prodotti (altrimenti che li ha comprati a fare)

8 - Legge le risposte sul forum

9 - Si rende conto che ci sono delle controindicazioni e legge le istruzioni

10-Si rende conto delle controindicazioni

11-Si autoconvince che le controindicazioni sono delle esagerazioni scritte per motivi di "copertura legale" da parte del produttore.

12-Riesegue il trattamento forte dell' autoconvincimento di cui al punto 11.

13-Rilegge meglio le istruzioni e si rende conto che non avrebbe dovuto rieffettuare il trattamento così presto.

14-Si autoconvince che le istruzioni riguardo alla ripetizione del trattamento sono esagerate.

15-Controlla il risultato dei trattamenti sulle piante ..... e qui si possono verificare 3 casi:

 

16 A - Niente è cambiato perché il tutto era a titolo preventivo....... E' comunque soddisfatto per aver fatto la prevenzione e quindi aver scongiurato rischi per il futuro

 

16 B - Il numero dei (presunti) parassiti è diminuito....... E' soddisfatto, infatti prima erano stati osservati 10 parassiti in 5 piante, mentre adesso ce ne sono solo 2........ meglio ripetere ancora il trattamento, ma i risultati sono evidenti !

 

16 C - Non si rileva alcun parassita in giro, neanche coccinelle o insetti impollinatori...... Soddisfazione massima, missione compiuta (forse meglio un' ultima spruzzatina per essere sicuri)......... Da qui in poi si placa l' Ansia da sterminio capsico ed inizia la sindrome di "Ansia da scarsa allegagione" (perché non ci sono piu' insetti impollinatori che si tengono ben alla larga dalle piante trattate) e si comincia a chiedere quali prodotti deve comprare per favorire l' allegagione.

 

Tale sindrome capsica è particolarmente forte nel consentire di rendere totalmente irrilevanti alcuni aspetti che normalmente sono considerati significativi, ovvero per il soggetto affetto non ha rilevanza alcuna:

 

A - Costo dei prodotti

B - Istruzioni sull' utilizzo dei prodotti

C - Controindicazioni all' utilizzo di tali prodotti

 

L' argomento merita maggiori approfondimenti, in ogni caso si rileva che tale sindrome non scompare completamente durante una stagione, ma continua ad essere presente (così come i parassiti, che ritornano usualmente anche dopo i trattamenti).

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Lonewolf

:lol2:

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Barbantano

:lol2: Bentornato

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Hellas

Bentornato Professore, mi rispecchio in alcuni dei casi sopra citati! Sono grave allora :crazy:

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chocolatorang

Bentornato esimio Professore. Lei e cone l'elettricità: dove non c'è bisognerebbe portarcela. :lol:

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Solerosso

:D :D :D

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Maxx5

ahahah :lol2::lol2:

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nessuno2006

bisognerebbe raccogliere i saggi dell'emerito prof. ecapaR in un tomo.

il titolo potrebbe essere ad es. : "Psicopatologie dei coltivatori di pepper "

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sbronzetto

Hahaha bellísimo! Grandissimo medico.

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luca1973

Semplicemente meraviglioso!!!

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ecapaR

Mi è d'uopo informare che le informazioni che reperisco su questo forum sono di significativa ispirazione scientifica per approfondimenti e classificazione di nuove sindromi capsiche.

 

Mi sento in dovere quindi di informarvi che sto lavorando allo studio di una ulteriore sindrome capsica le cui avvisaglie si erano già rese evidenti in alcuni scritti degli anni precedenti, soprattutto in soggetti specifici.

Dall' osservazione da un lato dell' interesse generalizzato mostrato dagli affiliati a questo esimio forum per gli scritti appena sopra menzionati da me medesimo , dall' altro del moltiplicarsi anche nei recenti scritti dedicati alle nuove coltivazioni (o per essere piu' preciso alla predisposizione degli strumenti finalizzati ad attivare tali coltivazioni) sono arrivato alla conclusione (supportata da evidenze scientifiche) che tali comportamenti sono dettati da una sindrome capsica finora non classificata:

 

la "Sindrome dell' ingenere capsico"

 

Visto l' apprezzabile apporto fornito da questo forum mi pare d'uopo fornire un' anteprima sintetica delle caratteristiche di tale sindrome che presenta delle novità assolute nelle sindromi capsiche.

 

Dal trattato di futura pubblicazione "Una sindrome capsica molto peculiare: il morbo dell' ingegnere capsico (Morbus ingenium capsicum)" - dell' emerito Prof. O. ecapaR (me medesimo).

 

Dalle recenti analisi cliniche effettuate su alcuni soggetti appartenenti alla popolazione dei coltivatori del genere Capsicum si è potuta classificare scientificamente una nuova sindrome capsica che presenta rispetto alle altre delle peculiarità molto interessanti oltre a varie caratteristiche tipiche di tutti i morbi capsici.

 

Il "Morbus ingenium capsicum" si diagnostica a seguito della rilevazione dei seguenti comportamenti da parte del soggetto affetto:

 

A ) Compulsività del costruttore

 

Il soggetto affetto deve costruire meccanismi sempre piu' complessi per gestire la coltivazione del peperoncino, aggiungendo alle strutture di coltivazione (volgarmente dette "LightBox", "Germbox" etc.etc.).

 

B ) Innamoramento tecnologico

 

Il soggetto affetto ricerca soluzioni tecnologiche sempre piu' spinte e moderne indipendentemente dalle effettive necessità di coltivazione.

Di norma viene ricercata sempre la soluzione piu' complessa e successivamente viene giustificata parametri ideali per le esigenze di coltivazione. Talvolta invece viene giustificata la complessità della soluzione dai parametri ideali di coltivazione, prendendo in considerazione sempre la situazione con la massima complessità tecnica.

 

C ) Secondarietà della coltivazione

 

Il soggetto affetto ha le seguenti priorità:

 

1. Massimizzare la complessità della struttura

2. Raggiungere le condizioni ideali di coltivazione (tramite la misurazione di parametri complessi)

 

Fatta questa premessa sulla diagnosi è estremamente interessante adesso delineare le caratteristiche di tale sindrome:

 

1. La sindrome è cronica

2. La sindrome è incurabile

3. La sindrome è contagiosa (ma ci sono casi di immunità parziale, si veda sotto)

4. La sindrome non è mortale

5. Il peggioramento è progressivo (ovviamente inarrestabile)

Questo aspetto si può sistematizzare in una rappresentazione matematica tramite il seguente limite notevole

Dove, ai nostri fini y rappresenta la complessità della struttura (direttamente proporzionale all' evoluzione del

morbo) ed x l' evoluzione nel tempo.

Per semplicità:

 

 

lim y = ex per x (appartenente ai numeri reali) che tende all' infinito (positivo)

 

exp.jpg

 

6. La sindrome (primaria, si veda sotto) stimola e mantiene attive le cellule neurali con probabili effetti positivi sullo sviluppo delle capacità intellettive dei soggetti affetti.

 

7. Alcuni soggetti (ho fatto studi specifici su un soggetto iscritto di cui non posso fare il nome - sempre lo stesso comunque) mostrano una qualche immunità alla sindrome, oppure (molto probabilmente) un livello cognitivo troppo basso sull' argomento che non consente di comprendere le complessità strutturali.

Il soggetto studiato ha comunque mostrato un interesse significativo sulla complessità crescente delle strutture che caratterizzano tale sindrome, quindi molto probabilmente si può parlare di:

"Morbus ingenium primario" per chi attua tali complessità, grazie ad un adeguato livello cognitivo al riguardo e di

"Morbus ingenium secondario o rapacis" per chi osserva con bramosia tali realizzazioni (senza però comprendere e tantomeno essere capace di replicarle).

 

Mi è d'uopo ringraziare ancora e cogliere l' occasione (d'uopo) per fare a tutti i miei auguri di buona continuità delle feste di fine ed inizio anno.

 

Un distinto saluto d'uopo a tutto il forum.

 

Prof. O. ecapaR

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stefanet

Professore sono grave!!! ho tutti e tre i sintomi A, B e C. Credo che quest'anno avrò il "Morbus ingenium secondario", ma credo che il prossimo anno si aggraverà in "Morbus ingenium primario"

 

Help me!!! Please!!!

 

:hyper: :hyper: :hyper:

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Lonewolf

:lol2:

 

Vorrei pero' smentire, almeno in parte, il punto 2 delle caratteristiche della nuova sindrome.

La patologia non e' incurabile; se proprio non si puo' guarire, almeno si puo' in qualche modo bloccarne l'evoluzione.

Credo di essere stato tra i primi a "ingegnerizzare" la coltivazione, circa 10-12 anni fa (prima con il light-box denominato "la bara", poi con la light-room).

Tuttavia, dopo un inizio con frequenti e numerosi miglioramenti tecnici, mi sono "calmato" e da qualche anno non cerco ulteriori sofisticazioni tecniche.

 

E' possibile che la voglia di sperimentare e studiare soluzioni innovative sia stata efficacemente contrastata da un potente antidoto ... la pigrizia! :lol:

  • Like 2

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