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Umberm

Guida alla scelta dell'illuminazione per la light box

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Umberm

Nella scelta dell’illuminazione della light box bisogna tenere conto di molti fattori.

In generale vale la regola che quanto più luce riusciamo a dare alle giovani piantine tanto meglio è.

Altrettanto importante è la diffusione della luce in modo quanto più possibile uniforme su tutte le piante.

Spesso si domanda (e ci si domanda) che tipo di lampada/e acquistare per soddisfare al meglio questa esigenza

La prima cosa è la temperatura di colore emessa dalle nostre lampade, che si misura in gradi Kelvin.

La temperatura che fa più piacere alle piante è intorno ai 6500° K.

Per chi volesse approfondire:

http://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura_di_colore

Il secondo parametro da tenere presente è molto più complesso ed è la quantità di luce, ma non tanto quella emessa (lumen) quanto quella che arriva sulle piante (lux)

Il lumen è l’unità di misura del flusso luminoso.

Corrisponde al flusso luminoso di una candela per steradiante. Questa parola, certamente poco diffusa tra i “non matematici” sta a significare, per quanto ci riguarda ovviamente, più o meno, “cono di proiezione” della luce stessa.

Una candela emette in totale circa 12,5 lumen (4*π), ma, come detto, solo 1 lumen per ogni steradiante. Se le piantine fossero quindi sotto un unico “cono di proiezione” riceverebbero solo un lumen e 11,5 andrebbero dispersi.

Ogni sorgente luminosa ha un certo numero di lumen totali e, ovviamente, dovremo cercare di canalizzare il maggior numero possibile dei lumen che installiamo verso le piante. Mettere un tubo neon senza una plafoniera o un riflettore o un soffitto riflettente significa inevitabilmente disperdere la maggior parte della luce.

Fatte queste premesse diciamo che il lux è uguale al lumen diviso metri quadri. Pertanto se il cosiddetto “cono di proiezione” della nostra candela (almeno in condizioni teoriche) illuminasse 1 metro quadro quella superfice riceverebbe 1 lux, mentre se illuminasse solo 1 centimetro quadro quel centimetro quadro riceverebbe 10.000 lux!

Da questi numeri si capisce quanto importante sia la distanza della luce dalla pianta: tanto più vicini siamo alla luce tanto più in alto intercetteremo il nostro “cono di proiezione” e tanti di più saranno quindi i lux che daremo alle piante. La diminuzione peraltro è esponenziale, cioè diminuisce in proporzione non della distanza ma del quadrato della distanza.

Con la ovvia controindicazione che se mettiamo una fonte luminosa molto bassa su una superfice abbastanza vasta le piante ai lati “usciranno” dal “cono di proiezione” e pertanto resteranno senza luce o quasi.

E’ anche molto importante, per semplici motivi “geometrici” che la luce arrivi in modo perpendicolare alle piante: tanto meno il flusso di luce sarà perpendicolare e tanta meno luce arriverà.

I Lumen sono spesso dichiarati sulle lampade in commercio, ma non è comunque complesso ricavare quanti lumen emette la nostra sorgente luminosa aiutandoci con questa tabella, di cui riporto qui solo un estratto, lasciando il link alla fonte (wikipedia) http://it.wikipedia.org/wiki/Efficienza_luminosa

 

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Questo vuol dire che una lampada ad incandescenza da 100W sviluppa 1.380 lumen, una lampada a led bianco da 20 W può sviluppare dai 200 ai 5.520 lumen e un tubo neon T8 da 30 W può sviluppare dai 2.400 ai 3.000 lumen.

Tranne che per i led l’intervallo è sufficientemente piccolo da poter calcolare con buona approssimazione i lumen emessi dalla lampada che ci interessa.

I lux, purtroppo, sono quasi impossibili da calcolare anche se sono facilissimi da misurare.

Esiste infatti un apposito strumento (luxometro) che permette di misurare quanti lux ci sono in qualunque punto (costo a partire dai 30 euro). Purtroppo possiamo fare questa misurazione solo dopo aver terminato il nostro lavoro… e potrebbe essere troppo tardi!

Non sappiamo infatti quanta dispersione dovremo “pagare” una volta installata la nostra lampada nel light box. Per recuperare la luce che tende a disperdersi è quindi consigliabile come prima cosa curare la parte alta della lampada. Una plafoniera di buona qualità è importante, a conti fatti, quanto una luce più potente!

Si può supplire anche foderando di alluminio lucido o di bianco il soffitto della light box.

Il risultato migliore si otterrà, ovviamente con un riflettore, costruito apposta per canalizzare il nostro “cono di proiezione” nella direzione giusta.

Sarà fondamentale poter regolare l’altezza della nostra fonte luminosa in quanto, come detto precedentemente, tanto più vicina sarà la fonte luminose alle piante tanto meno disperderemo.

Se abbiamo fatto un buon lavoro dovremmo riuscire a sfruttare dal buona parte dei lumen emessi dalla lampada.

Per spiegare come possiamo fare un discreto calcolo dei lux che avremo disponibili mi spiego con un esempio:

Nel post “Dalla semina al primo rinvaso” https://www.pepperfriends.com/forum/topic/10905-dalla-semina-al-primo-rinvaso-versione-aggiornata/ Lonewolf spiega che ha impiegato 6 tubi neon da 58 W (da 5.000 lumen) su una superfice di 70 x 170 cm.

Bisogna notare innanzitutto come la “copertura” della superficie sia pressoché totale. (neon lunghi 150 cm per coprirne 170 di lunghezza e 6 neon in 70 cm di larghezza, quindi un neon ogni 10 cm lasciandone 5 liberi per ogni lato)

Notiamo anche come il sistema di catenelle consenta ai neon di arrivare vicinissimi alla superfice da illuminare con conseguente bassissima dispersione della luce.

Lonewolf ha impiegato 5.000x6x=30.000 lumen su una superfice di 1,7x0,7=1,19 metri quadri.

Senza dispersione avrebbe quindi 30.000/1,19 = circa 25.210 lux sulla sua superfice.

Il dato è stato di fatto verificato da Lonewolf che parla di misurazione con il suo luxometro di picchi di 20.000 lux. E’ assolutamente ovvio che per quanto buone e ben posizionate possano essere le plafoniere parte della luce non sia utilizzata per l’illuminazione delle piante. (nella stanza c’è della luminosità che altro non è che luce dispersa). Peraltro non potremo avvicinarci a più di 5-6 cm dalle piante, per il calore emesso dalle luci, ma anche perché un minimo di visuale di controllo delle piante all’interno la dobbiamo tenere.

Probabilmente foderando le pareti della light box di superfici riflettenti il valore ottenuto sarebbe stato più alto, ma non di molto, e il prezzo da pagare sarebbe stato quello di inserire un impianto di raffreddamento che su una estensione così grande sarebbe costoso e complesso.

Detto tutto ciò arriviamo a riepilogare come possiamo calcolare se le luci che abbiamo pensato per la nostra light box sono sufficienti.

Prima cosa domandiamoci se la superfice è uniformemente irrorata di luce o se alcune parti saranno più scure e altre più luminose.

In generale si ottiene una buona copertura con tubi neon di lunghezza di poco inferiore alla lunghezza da coprire e inserendone uno ogni 10 centimetri per quanto riguarda la larghezza oppure usando una o più lampade CFL con riflettori. Con quest’ultimo dispositivo si ottengono valori decisamente più alti. Ad esempio una light box (come la mia, 40x50) coperto da una lampada CFL da 125 con riflettore ha circa 50.000 lux teorici. Se però dovessimo moltiplicare per coprire una superfice più ampia i costi sarebbero decisamente più alti, sia a livello di acquisto che di consumi. Quindi il consiglio è tubi neon per superfici ampie, lampada CFL con riflettore per superfici quadrate o semi quadrate di dimensioni non eccessive.

Se abbiamo ottenuto una copertura uniforme della superfice possiamo fare il seguente calcolo:

- Rileviamo tipo e potenza della nostra lampada e calcoliamo i lumen (oppure se disponiamo dei lumen dalle specifiche del costruttore saltiamo questo passaggio)

- Moltiplichiamo il valore precedente per il numero di lampade usate

- Calcoliamo l’area della nostra light box

- Dividiamo il numero dei lumen per l’area della light box

Otterremo il valore “teorico” dei nostri lux.

Diciamo che se il valore ottenuto è superiore a 20.000 ben difficilmente le piante fileranno, se significativamente inferiore forse è il caso di aumentare la potenza dell’impianto di illuminazione.

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nipotastro

bene!

 

aggiungerei solo per chi volesse provare altri tipi di illuminazione di dare una letta anche a questo articolo di bonnet

 

https://www.pepperfriends.com/forum/topic/9202-bonnet-2013/page-3?do=findComment&comment=266491

 

 

ps. posso affermare che per i light box anche i 4000° vanno bene

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Umberm

Grazie Nipo!
Per l'apprezzamento, e sopratutto per il link, (bellissimo l'intervento di bonnet)

ps. posso affermare che per i light box anche i 4000° vanno bene

Questa è molto interessante! Essendoci varie difficoltà nel reperimento delle luci, se abbiamo dati sufficienti per dire che anche i 4000 K possono bastare, tanto meglio! Ci sono altri che hanno provato con i 4000, o addirittura con i 2700?

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Lonewolf

Ottimo lavoro!

Ho usato sempre neon a 6400-6500°K

Per facilitare l'acquisto, ricordo che questi neon sono identificati dalle sigle 765, 865, 965 sempre impresse sul tubo stesso.

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nipotastro

io mi sono trovato molto bene con gli 840...

 

hanno un costo accettabile ed una ottima resa.. e le piante non hanno avuto problemi

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Umberm

io mi sono trovato molto bene con gli 840...

 

Approfitto per fare un po' di chiarezza sulle sigle:

T5 e T8 (le sigle più comuni) rappresentano il diametro del tubo fluorescente. esistono anche T2, T4 e T12.

T2 = 7mm

T4 = 12,5 mm

T5 = 16 mm

T8 = 26 mm

T12 = 40 mm

 

La sigla di tre cifre (tipo 840) rappresenta il tipo di polvere utilizzata e la temperatura di colore.

 

La prima cifra può essere 6,7,8 o 9 e significano:

  • 6 per standard,
  • 7 per standard extra, ossia standard trattata per migliorare la resa cromatica, oppure trifosforo trattata per aumentare la luminosità, peggiorando però la resa cromatica,
  • 8 per trifosforo,
  • 9 per pentafosforo;

 

La seconda e la terza variano da 25 a 80

 

Serie standard:

  • 630 : standard, warm white (3.000 K)
  • 640 : standard, cool white (4.000 K)
  • 665 : standard, daylight (6.500 K)
  • 740 : standard extra, cool white (4.000 K)
  • 765 : standard extra, daylight (6.500 K)

 

Serie trifosforo:

  • 825 = trifosforo, warm comfort light (2.500 K)
  • 827 = trifosforo, extracalda (2.700 K)
  • 830 = trifosforo, warm white (3.000 K)
  • 835 = trifosforo, white (3.500 K)
  • 840 = trifosforo, cool white (4.000 K)
  • 845 = trifosforo, 4.500 K
  • 850 = trifosforo, 5.000 K
  • 860 = trifosforo, 6.000 K
  • 865 = trifosforo, daylight (6.500 K)
  • 880 = trifosforo, skywhite (8.000 K)

Serie pentafosforo:

  • 930 = pentafosforo, warm white (3.000 K)
  • 940 = pentafosforo, cool white (4.000 K)
  • 950 = pentafosforo, 5.000 K
  • 960 = pentafosforo, 6.000 K
  • 965 = pentafosforo, daylight (6.500 K)

(fonte: wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Lampada_fluorescente)

 

I watt sono sempre indicati, i lumen a volte vengono omessi.

Le lunghezze dei tubi in commercio sono molto variabili e dipendono dal singolo produttore

 

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nipotastro
...

 

I watt sono sempre indicati, i lumen a volte vengono omessi.

Le lunghezze dei tubi in commercio sono molto variabili e dipendono dal singolo produttore

 

 

per i "t8" sono "standard"

 

18w 60cm

32w 120cm

 

sono i tubi piu' diffusi e quindi piu' economici... un 840 costa a partire dai 4 € (motivo della mia scelta)

 

purtroppo stanno lentamente venendo sostituiti dai T5 che hanno una resa migliore (cioe' piu' watt a parita' di lunghezza) ma che costano di piu'

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bilos2511

per i "t8" sono "standard"

 

18w 60cm

32w 120cm

 

sono i tubi piu' diffusi e quindi piu' economici... un 840 costa a partire dai 4 € (motivo della mia scelta)

 

purtroppo stanno lentamente venendo sostituiti dai T5 che hanno una resa migliore (cioe' piu' watt a parita' di lunghezza) ma che costano di piu'

Datte un'occhiata qui: http://www.bricoman.it/negozio/elettricita-illuminazione/lampadine/tubi-fluorescenti/tubi-fluorescenti-4158/tubo-fluor-trifosforo-58w-luce-fredda/10041141/

 

Altrimenti questo: http://www.bricoman.it/negozio/elettricita-illuminazione/lampadine/tubi-fluorescenti/led-3223/tubo-t8-10w-6000k-2200lm-150cm/10039657/

 

anche se costa abbastanza, secondo me a parita watt/lumen/anni/soldi/ non e male!

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Umberm

Non riesco a ritrovare il link ma ricordo che Lonewolf aveva fatto delle prove con i Led e i risultati erano tutt'altro che esaltanti.

Dai un'occhiata anche ai tubi T5 costano poco di più e hanno una luminosità maggiore.

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nipotastro

i led per la coltivazione costano un botto.. ci paghi la corrente consumata dai neon per parecchi anni..

 

e comunque non tutte le piante hanno le stesse preferenze in quanto a luci.. il "taglio delle frequenze" dei led probabilmente non va a genio ai peppers

 

___

 

edit ovviamente mi riferivo ai banchi led rosso/blu per la coltivazione, ma la scarsa penetrazione ed il taglio delle frequenze lo avra' anche questo tubo

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Rapace

 

La prima cosa è la temperatura di colore emessa dalle nostre lampade, che si misura in gradi Kelvin.

La temperatura che fa più piacere alle piante è intorno ai 6500° K o superiore.

C’è da dire che sino ai 6500° K si trovano in commercio lampade a prezzi “normali”, oltre i prezzi lievitano, ma una lampada a fluorescenza da 8000°K per una piantina è un sogno…

 

 

Colgo l' occasione di questa guida (molto utile) per fare una domanda.

Io per la mia Light (not a) Box ho riciclato (fin dall' anno scorso) una plafoniera da acquario scoperto.

Quest' anno ho già avuto (a causa - credo - di scarsa annaffiatura in mia assenza) due o tre piantine "seccate".

Dico a causa di scarsa annaffiatura perché il terriccio era veramente strasecco (anche su piante che stavano "bene").

 

Ora ho ricontrollato, ho 4 neon (di quelli con un diametro piccolo, non "standard") da 10.000 K l' uno.

 

Ho visto su Wikipedia che tale luce corrisponde piu' o meno ad un cielo fra il nuvoloso ed il sereno........(non mi parebbe così male... ammesso che io abbia capito bene).

L' anno scorso mi sono trovato bene (avevo però 3 neon, non 4 perché 1 dei 4 non funzionava per un contatto che adesso ho risistemato).

 

Dato che leggo che 6500 vanno bene ... ma 8.000 K sarebbero un sogno per le piantine..... che devo dedurre... che 10.000 K è ancora meglio ?

Oppure ci sono altre controindicazioni ?

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Demoniacal666

A rigor di logica le 10.000k sarebbero ancora meglio. Tuttavia la mia domanda è simile alla tua : la pianta da che/a che gradazione è sensibile?

 

Esempio stupido, ma se ci fosse una lampadina da 1k, e una da 100.000k, tutto questo spettro di luce sarebbe sempre assimilabile dalla pianta? O noi ci soffermiamo su quella migliore?

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Umberm

Premetto che tutto ciò che ho scritto non deriva né da una cultura professionale né da esperienza, ma dalla lettura e sintesi di quanto scritto da altri (da Claudio in particolare, senza nulla togliere ad altri validissimi contributi) e da uno studio di alcune "nottate" su internet.

 

Detto questo, da quanto ho capito si, 10.000 K dovrebbero essere decisamente meglio dei nostri "comunissimi" 6.500 K.

Se poi per qualche ragione biochimica a me ignota, la temperatura di 6.500K è quella ideale questo purtroppo non lo so.

Sino a 9.000 K sono certo che ci sono in vendita lampade per uso agricolo, oltre ne ho trovate (sempre in Internet) solo per acquari (arrivano, il massimo che ho visto, sino a 18.000 K).

 

C'è da dire che le lampade a 9.000 K vengono indicate per "propagazione"... anzi riporto dal sito di un produttore (secret jardin):

Full range for all applications:

2700°: Blooming

6500°: Growing & Mother plants

9000°: Propagation by cutting

Quindi prendendo alla lettera queste indicazioni per il nostro uso le 6.500 K sarebbero le più indicate...

 

Qui mi fermo per evitare di dare informazioni confuse, se ci fosse un agronomo in grado di chiare questo dubbio sarei felice di leggere una risposta.

In assenza di questa resto della mia opinione "didattica" che per la crescita più è alta la temperatura di colore meglio è.

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Lonewolf

Non ho basi teoriche per stabilire se lampade da 10000K sono migliori di quelle da 6500K.

Le mie scelte iniziali derivano dalla lettura di articoli online (chissa' dove e quando) che parlavano dei picchi di emissione luminosa piu' utili per la fotosintesi e indicavano come ottimale la temperatura di colore 6400°K.

Nella pratica, i risultati con questo tipo di neon sono ottimi e quindi non mi sono mai posto il problema di cambiare.

Ho anche visitato vari laboratori in cui si utilizzano neon per far crescere piantine (per micropropagazione ecc) e ho visto sempre neon con queste caratteristiche (sigle 765, 865 ecc)

 

Le indicazioni di un vero esperto sarebbero ben gradite ...

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Umberm

Partendo dal fatto, sul quale concordiamo tutti, che con 6400-6500 K si ottengono buoni risultati (e quindi non vale la pena di cambiare!) come discorso teorico i 9.000 K o più sono meglio?

 

Una risposta possibile (ma è solo una speculazione teorica) potrebbe essere che sono leggermente migliori ma quasi equivalenti per il nostro scopo e il fatto che Nipo giudica valide le 4.000K non fa che avvalorare questa tesi.

Un amico, appassionato di acquari, mi ha detto che per mantenere l'acquario al meglio bisogna cambiare le luci ogni 6 mesi perché l'efficienza della temperatura di colore delle >= a 10.000 K degrada rapidamente. Quindi per un piccolo (o quasi nullo) miglioramento costi molto superiori.

Ma quoto Claudio:

 

Le indicazioni di un vero esperto sarebbero ben gradite ...

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Demoniacal666

picchi di emissione luminosa piu' utili per la fotosintesi e indicavano come ottimale la temperatura di colore 6400°K.

 

Penso che questo però sia abbastanza chiaro. Il passaggio da 6400/6500 a 10.000 è notevole. Verrà ugualmente assorbita? Porterà la pianta a crescere più rapidamente?

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mike

Nella scelta dell’illuminazione della light box bisogna tenere conto di molti fattori.

In generale vale la regola che quanto più luce riusciamo a dare alle giovani piantine tanto meglio è.

Altrettanto importante è la diffusione della luce in modo quanto più possibile uniforme su tutte le piante.

Spesso si domanda (e ci si domanda) che tipo di lampada/e acquistare per soddisfare al meglio questa esigenza

La prima cosa è la temperatura di colore emessa dalle nostre lampade, che si misura in gradi Kelvin.

La temperatura che fa più piacere alle piante è intorno ai 6500° K.

Per chi volesse approfondire:

http://it.wikipedia.org/wiki/Temperatura_di_colore

Il secondo parametro da tenere presente è molto più complesso ed è la quantità di luce, ma non tanto quella emessa (lumen) quanto quella che arriva sulle piante (lux)

Il lumen è l’unità di misura del flusso luminoso.

Corrisponde al flusso luminoso di una candela per steradiante. Questa parola, certamente poco diffusa tra i “non matematici” sta a significare, per quanto ci riguarda ovviamente, più o meno, “cono di proiezione” della luce stessa.

Una candela emette in totale circa 12,5 lumen (4*π), ma, come detto, solo 1 lumen per ogni steradiante. Se le piantine fossero quindi sotto un unico “cono di proiezione” riceverebbero solo un lumen e 11,5 andrebbero dispersi.

Ogni sorgente luminosa ha un certo numero di lumen totali e, ovviamente, dovremo cercare di canalizzare il maggior numero possibile dei lumen che installiamo verso le piante. Mettere un tubo neon senza una plafoniera o un riflettore o un soffitto riflettente significa inevitabilmente disperdere la maggior parte della luce.

Fatte queste premesse diciamo che il lux è uguale al lumen diviso metri quadri. Pertanto se il cosiddetto “cono di proiezione” della nostra candela (almeno in condizioni teoriche) illuminasse 1 metro quadro quella superfice riceverebbe 1 lux, mentre se illuminasse solo 1 centimetro quadro quel centimetro quadro riceverebbe 10.000 lux!

Da questi numeri si capisce quanto importante sia la distanza della luce dalla pianta: tanto più vicini siamo alla luce tanto più in alto intercetteremo il nostro “cono di proiezione” e tanti di più saranno quindi i lux che daremo alle piante. La diminuzione peraltro è esponenziale, cioè diminuisce in proporzione non della distanza ma del quadrato della distanza.

Con la ovvia controindicazione che se mettiamo una fonte luminosa molto bassa su una superfice abbastanza vasta le piante ai lati “usciranno” dal “cono di proiezione” e pertanto resteranno senza luce o quasi.

E’ anche molto importante, per semplici motivi “geometrici” che la luce arrivi in modo perpendicolare alle piante: tanto meno il flusso di luce sarà perpendicolare e tanta meno luce arriverà.

I Lumen sono spesso dichiarati sulle lampade in commercio, ma non è comunque complesso ricavare quanti lumen emette la nostra sorgente luminosa aiutandoci con questa tabella, di cui riporto qui solo un estratto, lasciando il link alla fonte (wikipedia) http://it.wikipedia.org/wiki/Efficienza_luminosa

 

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Questo vuol dire che una lampada ad incandescenza da 100W sviluppa 1.380 lumen, una lampada a led bianco da 20 W può sviluppare dai 200 ai 5.520 lumen e un tubo neon T8 da 30 W può sviluppare dai 2.400 ai 3.000 lumen.

Tranne che per i led l’intervallo è sufficientemente piccolo da poter calcolare con buona approssimazione i lumen emessi dalla lampada che ci interessa.

I lux, purtroppo, sono quasi impossibili da calcolare anche se sono facilissimi da misurare.

Esiste infatti un apposito strumento (luxometro) che permette di misurare quanti lux ci sono in qualunque punto (costo a partire dai 30 euro). Purtroppo possiamo fare questa misurazione solo dopo aver terminato il nostro lavoro… e potrebbe essere troppo tardi!

Non sappiamo infatti quanta dispersione dovremo “pagare” una volta installata la nostra lampada nel light box. Per recuperare la luce che tende a disperdersi è quindi consigliabile come prima cosa curare la parte alta della lampada. Una plafoniera di buona qualità è importante, a conti fatti, quanto una luce più potente!

Si può supplire anche foderando di alluminio lucido o di bianco il soffitto della light box.

Il risultato migliore si otterrà, ovviamente con un riflettore, costruito apposta per canalizzare il nostro “cono di proiezione” nella direzione giusta.

Sarà fondamentale poter regolare l’altezza della nostra fonte luminosa in quanto, come detto precedentemente, tanto più vicina sarà la fonte luminose alle piante tanto meno disperderemo.

Se abbiamo fatto un buon lavoro dovremmo riuscire a sfruttare dal buona parte dei lumen emessi dalla lampada.

Per spiegare come possiamo fare un discreto calcolo dei lux che avremo disponibili mi spiego con un esempio:

Nel post “Dalla semina al primo rinvaso” https://www.pepperfriends.com/forum/topic/10905-dalla-semina-al-primo-rinvaso-versione-aggiornata/ Lonewolf spiega che ha impiegato 6 tubi neon da 58 W (da 5.000 lumen) su una superfice di 70 x 170 cm.

Bisogna notare innanzitutto come la “copertura” della superficie sia pressoché totale. (neon lunghi 150 cm per coprirne 170 di lunghezza e 6 neon in 70 cm di larghezza, quindi un neon ogni 10 cm lasciandone 5 liberi per ogni lato)

Notiamo anche come il sistema di catenelle consenta ai neon di arrivare vicinissimi alla superfice da illuminare con conseguente bassissima dispersione della luce.

Lonewolf ha impiegato 5.000x6x=30.000 lumen su una superfice di 1,7x0,7=1,19 metri quadri.

Senza dispersione avrebbe quindi 30.000/1,19 = circa 25.210 lux sulla sua superfice.

Il dato è stato di fatto verificato da Lonewolf che parla di misurazione con il suo luxometro di picchi di 20.000 lux. E’ assolutamente ovvio che per quanto buone e ben posizionate possano essere le plafoniere parte della luce non sia utilizzata per l’illuminazione delle piante. (nella stanza c’è della luminosità che altro non è che luce dispersa). Peraltro non potremo avvicinarci a più di 5-6 cm dalle piante, per il calore emesso dalle luci, ma anche perché un minimo di visuale di controllo delle piante all’interno la dobbiamo tenere.

Probabilmente foderando le pareti della light box di superfici riflettenti il valore ottenuto sarebbe stato più alto, ma non di molto, e il prezzo da pagare sarebbe stato quello di inserire un impianto di raffreddamento che su una estensione così grande sarebbe costoso e complesso.

Detto tutto ciò arriviamo a riepilogare come possiamo calcolare se le luci che abbiamo pensato per la nostra light box sono sufficienti.

Prima cosa domandiamoci se la superfice è uniformemente irrorata di luce o se alcune parti saranno più scure e altre più luminose.

In generale si ottiene una buona copertura con tubi neon di lunghezza di poco inferiore alla lunghezza da coprire e inserendone uno ogni 10 centimetri per quanto riguarda la larghezza oppure usando una o più lampade CFL con riflettori. Con quest’ultimo dispositivo si ottengono valori decisamente più alti. Ad esempio una light box (come la mia, 40x50) coperto da una lampada CFL da 125 con riflettore ha circa 50.000 lux teorici. Se però dovessimo moltiplicare per coprire una superfice più ampia i costi sarebbero decisamente più alti, sia a livello di acquisto che di consumi. Quindi il consiglio è tubi neon per superfici ampie, lampada CFL con riflettore per superfici quadrate o semi quadrate di dimensioni non eccessive.

Se abbiamo ottenuto una copertura uniforme della superfice possiamo fare il seguente calcolo:

- Rileviamo tipo e potenza della nostra lampada e calcoliamo i lumen (oppure se disponiamo dei lumen dalle specifiche del costruttore saltiamo questo passaggio)

- Moltiplichiamo il valore precedente per il numero di lampade usate

- Calcoliamo l’area della nostra light box

- Dividiamo il numero dei lumen per l’area della light box

Otterremo il valore “teorico” dei nostri lux.

Diciamo che se il valore ottenuto è superiore a 20.000 ben difficilmente le piante fileranno, se significativamente inferiore forse è il caso di aumentare la potenza dell’impianto di illuminazione.

Mi accingo a sperimentare la mia prima light box, ho visitato tanto in merito nel forum ma alcune cose non mi sono chiarissime:

-Ho letto che per evitare che le piante arrivino a filare bisogna assicurare 20.000 lumen nella light ma anche se la stessa è di dimensioni ridotte?

-Prendendo come esempio Lonewolf sopra citato (Lonewolf ha impiegato 5.000x6x=30.000 lumen su una superfice di 1,7x0,7=1,19 metri quadri.) ho fatto un pò di proporzioni basandomi sulla superficie della mia ligt box (0,35x0,50=0,175) e se 30.000 lumen bastano a coprire una superficie di 1.19 metri quadri mi tocca pensare che per una superficie di 0.175 dovrebberp bastare 4500 lumen.

Premetto che sono lontanissimo dalla materia e forse i miei calcoli sono un tantino azzardati ma mi piacerebbe saperne di più. :-)

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Umberm

Mi accingo a sperimentare la mia prima light box, ho visitato tanto in merito nel forum ma alcune cose non mi sono chiarissime:

-Ho letto che per evitare che le piante arrivino a filare bisogna assicurare 20.000 lumen ...

Il valore di 20.000 indicato (peraltro è un valore di sicurezza, potrebbero bastare anche di meno) è di LUX e non di LUMEN.

I Lux si ottengono dividendo i Lumen per i metri quadri.

Sulla tua light box di 0,175 metri quadri 4.000 lumen dovrebbero essere ampiamente sufficienti (ovviamente, come sempre, limitando le dispersioni con soffitto e pareti riflettenti o bianche e/o con riflettore)

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ZAPPALAND

molto interessante e completo. credo sarà d'aiuto per molti!! :)

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mike

Il valore di 20.000 indicato (peraltro è un valore di sicurezza, potrebbero bastare anche di meno) è di LUX e non di LUMEN.

I Lux si ottengono dividendo i Lumen per i metri quadri.

Sulla tua light box di 0,175 metri quadri 4.000 lumen dovrebbero essere ampiamente sufficienti (ovviamente, come sempre, limitando le dispersioni con soffitto e pareti riflettenti o bianche e/o con riflettore)

Grazie mille per la delucidazione. Divendo i 4000 lumen con i metri quadri ho come risultato più di 22.000 lux :-) Ho costruito la mia light in polistirolo e da quanto ho letto non avrei bisogno di rivestire poichè il bianco del materiale funge come ottima parete riflettente.

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luigigernone10

Grazie Nipo!

Per l'apprezzamento, e sopratutto per il link, (bellissimo l'intervento di bonnet)

 

 

Questa è molto interessante! Essendoci varie difficoltà nel reperimento delle luci, se abbiamo dati sufficienti per dire che anche i 4000 K possono bastare, tanto meglio! Ci sono altri che hanno provato con i 4000, o addirittura con i 2700?

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luigigernone10

Ciao a tutti sono nuovo di questo forum....vi volevo Kiefer se 2 neon da 4300 K possono bastare per la crescita.

Poi in fare di fioritura non saprei Je usare.. Ke mi consigliate??

E come terriccio?

Grazie a tutti

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Umberm

Ciao luigigernone10, benvenuto nel Forum.

Per quanto riguarda le luci, alla domanda che hai fatto non è possibile rispondere...

Serve sapere, oltre alla temperatura di colore della luce, i lumen prodotti dalle lampade (o quanto meno i watt) e la superficie che deve essere illuminata

La domanda riguardo alla fioritura è perché vuoi fare tutta la coltivazione indoor?

 

Comunque, se puoi e se vuoi, ti consiglio di presentarti nell'apposita sezione, è un modo per farsi conoscere che aiuta il dialogo!

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luigigernone10

Ok ti ringrazio per il momento..

..vorrei provare a coltivare tutto indoor...in modo da trovare un modo ed imparare per bene. ..è la prima volta che lo faccio. ...

...comunque uso dei comuni neon da 18w luce bianca, e ne ho montati 2 in serie

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luigigernone10

Ok ti ringrazio per il momento..

..vorrei provare a coltivare tutto indoor...in modo da trovare un modo ed imparare per bene. ..è la prima volta che lo faccio. ...

...comunque uso dei comuni neon da 18w luce bianca, e ne ho montati 2 in serie

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