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Una società perfetta (The Masterpiece Society)

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nipotastro

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una considerazione importante per inquadrare gli anni 60:

 

tali anni sono pressocche' equidistanti della prima guerra mondiale e dai nostri giorni... e questo fa capire che enorme differenza c'e' stata "prima" rispetto al "dopo".

 

La straordinaria novita' del periodo e' la nascita dei giovani:

 

fino a quegli anni la transizione dall' eta' infantile a quella adulta era netta, ed anche visibile: i calzoni corti. I ragazzi, e si parla di gente anche fino a 20 anni, li portavano anche di inverno, con il cappotto; erano il segno esteriore della loro giovinezza (o della non indipendenza).

 

quando un ragazzo indossava i pantaloni lunghi, cio' voleva dire che era diventato un uomo, come suo padre, suo nonno, e via cosi'... e come suo padre e suo nonno doveva pensare a "farsi una famiglia"; e come loro avrebbe dovuto abbandonare le siocchezze da ragazzi per dedicarsi alle cose serie della vita (!).

 

Negli anni '60 invece, iniziano a vedersi i primi frutti della colonizzazione consumistica; si crea una nuova tipologia di consumatore: il giovane, con le sue mode, le manie e con tutto cio' che in prospettiva possiamo vedere anche oggi.

La sindrome di Peter pan, forse e' iniziata cosi'.

 

Per noi, i primi anni 60 non segnano solo il passaggio tra il dopoguerra e il boom, ma anche e soprattutto il vero cambiamento della societa' italiana, seguendo i nuovi miti americani: inizia ad esserci un po' di benessere, che in fondo vuol dire solo che facendo qualche sacrificio, si hanno i soldi per comperare oggetti domestici a cui ora siamo abituati: il frigorifero, la televisione, la lavatrice...

 

Non e' tutto rose e fiori; l'Italia e' da sempre una realta' contadina, ed il miraggio del benessere porta ad una costante migrazione verso il nord, o verso le citta', di personale non qualificato che verra' sfruttato nell'industria con salari minimi e condizioni di lavoro da schiavismo.

 

I giovani, via via negli anni 60, iniziano a muovere il mercato: sfondano i beatles ed i capelli a caschetto (all'epoca considerati delle lunghe zazzere) spopolano insieme agli abiti stretti e agli stivaletti... in pochissimi anni si accavalleranno mode ed idee, e anche radio e tv alla fine, e con molta censura, apriranno a questa nuova ondata con programmi che hanno fatto storia, e che spesso vengono riproposti in spezzoni come tappabuchi in orari da vampiri o in estate.

 

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