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Botulino, amico per il chirurgo nemico mortale per l'uomo!

Ciao a tutti... visto che tanti non sanno nemmeno di cosa si tratti è bene mettere in chiaro i diversi punti di questo batterio mortale.. cercherò di essere il più chiaro e conciso possibile, facendo avvolte anche esempi "stupidi". non me ne voglia chi già sà e si mette a ridere.. (non tutti siamo svegli).. il batterio in se non è mortale, ma produce una tossina neuroattiva, uno dei veleni più pericolosi in natura (come anche la tetrodotossina del pesce palla, o le nematocisti della C.fleckeri) che conduce alla morte per paralisi nel giro di pochi giorni fino ai casi più gravi in cui si può morire anche in un giorno ca. innanzitutto chi e che cos'è?   allora c'è una netta distinzione tra botulino e botulismo, il primo è la causa, il secondo la sindrome... il botulismo è l'intossicazione causata da cibo contamitato con la tossina botulinica, ma ci possono essere anche altre vie di contatto. La tossina creata dal batterio è una neurotossina che legandosi (semplificando) con l'acetilcolina, (un neurotrasmettitore) lo blocca e la contrazione del muscolo viene meno.. provocando cosi la paralisi. i sintomi se li conosci ti salvano la vita!!!! il periodo di incubazione per ingestione è di circa 6 ore. dopo queste arrivano i primi sintomi: nausea, vertigini, astenia e vomito che non presentano tutti, poi cominciano i sintomi "veri": difficoltà a deglutire, dilatamento delle pupille, mucose secche, vista doppia, paralisi dei muscoli facciali, fino ad arrivare a paralisi dei muscoli del collo e poi delle braccia e poi dei polmoni. E' clinicamente asintomatico, nel senso che non si vede dalle analisi, i riflessi rimangono, ecc... Come, dove ??? IL botulino (Clostridium Botulinum) cresce in situazioni anaerobiche, ovvero in assenza di ossigeno, alcuni gruppi sono proteolitici, ovvero, capaci di degradare le proteine, questo comporta un caratteristico "odore cattivo" e fermentano gli zuccheri, creando idrogeno solforato (l'odore di marcio) e le famose bollicine visibili dal vasetto. Ma attenzione perchè un gruppo in particolare, e per "sfortuna" nostra, quello più diffuso in europa, è invisibile... può infatti non produrre effetti visibili di degradazione nel vasetto nonostante lui ci sia... e persino in grandi quantità! Si può trovare (forma attiva o passiva) nei cibi, nel terreno, nella sabbia e nelle acque dolci e salate. Cosa?? allora... ci sono 3 diversi "protagonisti" da considerare: il batterio; la tossina; la spora.   ci rimane da parlare della spora. La spora... cosa è? ebbene, sono cellule disidradate prodotte dal batterio, in grado di resistere a condizioni avverse alla crescita del C.B. Possono rimanere in fase dormiente per molto tempo, infatti la spora non produce tossina, fino a che non si ritrovano in un ambiente favorevole dove a sua volta si trasforma in batterio attivo. Come proteggerci quindi?? ci sono diversi sistemi per stare sicuri contro questo problema, ma vanno saputi molto bene perchè è facile cadere in misunderstanding vari. Il batterio è termolabile a 100°C (x20 30 minuti#), anaerobico* (pot. redox), sensibile ad acidità (ph sicuro 4,0), inoltre, sale e zucchero in concentrazioni superiori rispettivamente del 20% e 50% riescono ad uccidere il batterio modificando la pressione osmotica della membrana cellulare (letteralmente il batterio scoppia) e sensibile ad alcool in quantità superiori al 5% La tossina è termolabile a 80°C(x15 20 minuti#), ma resistente a ph acido. La spora è termolabile a 121°C (x10 20 minuti#), anaerobica* (pot. redox) e sensibile ad acidità (ph sicuro 4,0) e sensibile ad alcool in quantità superiori al 5%   conclusioni Detto questo.. ricordatevi bene tutto, in modo da prevenire qualsiasi errore si possa aver commesso durante la preparazione dei prodotti casalinghi.. lascio aperto ad aggiornamenti l'articolo..   * i batteri anaerobi obbligati sono carenti di alcuni enzimi che non riescono a proteggerlo dallo stress ossidativo esercitato dall'ossigeno.   #Note i prodotti sott'olio sono uno degli ambienti favorevoli al botulino in quanto privi di ossigeno la presenza di acqua negli alimenti aumenta esponenzialmente l'attività del batterio per i prodotti sott'olio serve il doppio del tempo riportato sopra   Curiosità 75 ng di tossina pura sono in grado di uccidere un essere umano, mentre 450 grammi sarebbero più che sufficienti a sterminare ogni essere vivente sul pianeta

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Dorifora questa antipatica...

ciao a tutti raga... oggi parleremo della dorifora.. chi di voi non l'ha mai vista alzi la mano.. soprattutto sulle proprie patate? non fate i furbi.. vi vedo eh!!   bene allora oggi vi dico come scacciarla dal vostro orto... non serve molto.. non servono infusi, macerati, spray, soldi, non serve altro un fiore..   la Petunia!   mettete questi bei fiori vicino alle vostre piante e vedrete.. o meglio non vedrete più le dorifore! oltre alle petunie potete usare i tagete (molto belli anche quelli), il rafano (si proprio quella pianta di cui si usa la radice per fare quella salsa "piccante") e il lino     vedrete ottimi risultati.. vi allego una pianticella della mia petunia..       alla prossima regà!

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Aglio...non solo antibiotico ...

In quanti non hanno sentito le voci sull'aglio come antibiotico, rafforzatore del sistema immunitario, multivitaminico, antidiarroico, antipiretico, ecc ecc ecc bene.. non solo a noi fa bene l'aglio.. oggi vi dico una ricettina semplice semplice per preparare un discreto antiparassitario naturale!   è utilizzabile su fiori, piante, arbusti, capelli e qualsiasi altro tipo di pianta, per trattare le suddette contro parassiti come afidi, cocciniglie varie e ragnetto rosso.   100 grammi di aglio macinato 8 litri d’acqua. Si lascia in infusione per 24 ore, poi è pronto per essere filtrato e spruzzato direttamente sui parassiti.   è molto utile soprattutto su quei parassiti che fanno la melassa, che come sapete (e se non lo sapete ve lo dico odesso) aumentano il rischio di malattie fungine.   ciao a tutti e che il vostro pollice risplenda di uno scintillante color smeraldo!   ah.. come sempre.. ricordatevi che se avete qualsiasi domanda potete contattarmi in qualsiasi momento! ora è tutto davvero!   alla prossima!  

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pomodoro: frutti nell'insalata e pianta contro gli afidi!

quanti di voi nell'orto non ha nemmeno una pianta di pomodori? è praticamente impossibile.. il pomodoro è diventato un alimento talmente comune nella nostra dieta che non manca mai sulla tavola degli italiani.. Per non parlare delle sue proprietà salutari per tutti noi.. anti cancerogene, anti radicali liberi, stimolante della riparazione cellulare, ecc ecc un piccolo riassuntino delle sostanze più importanti contenute nel nostro pomo d'oro!!!!!! LICOPENE! (importantissimo contro i radicali liberi) VITAMINA C (importante in molteplici funzioni organiche) VITAMINA A (importante per la pelle e gli occhi) FOSFORO (importante per i muscoli e non solo) FIBRE (importanti per l'intestino) e chi più ne ha più ne metta...   ma passiamo oltre... tutti non sanno però, che è possibile utilizzare anche la pianta del pomodoro.. non solo il frutto..!!! come?? e per cosa?? vi chiederete! ebbene.. la pianta del pomodoro è possibile utilizzarla per proteggere da diversi parassiti le piante nel nostro orto!!!!   vi spiego come...   l'importante è che le piante non abbiano già fatto frutti... quindi quando sfemminellate, fermi! non buttate via niente... prendete tutto e mettere a macerare in un secchio le dosi sono all'incirca 400 500 gr di pianta (escluse radici) per litro d'acqua (se la prendete dal rubinetto lasciatela decantare qualche giorno in maniera che evapori il cloro residuo) fatto questo filtrate e spruzzate sulle parti colpite... funziona perlopiù sugli afidi.. ma allontana anche altri tipi di animaletti che fanno la "bua" alle vostre piante!     come sempre.. chiedete quello che vi serve per altre info..     ciao Barcello!

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preparativi stagione 2011

ed eccomi in uno dei pochi momenti liberi che ho attualmente per postare la prima immagine dell'anno relativa ai nostri cari peppers!   verso metà o la fine di marzo comincerò a mettere i semi.. lo scorso anno partendo il 1 marzo ebbi brutte sorprese meteo.. e nonostante avessi le piantine in serra non bastò a salvarle.. (ne persi quasi la metà)   dunque.. visto che la prima insegna alla seconda.. e che di fretta NON ne ho assolutamente.. quest'anno si parte un po' dopo.. posticipando (relativamente [in serra recupero un bel po' di tempo rispetto all'outdoor completo]) di un po' la raccolta...   la lista è pressappioppo questa:   •Pimenta da Neyde •capezzolo di scimmia •Trinidad Scorpion •Bhut J. improved II •Black Habanero •Indian PC-1 •Rocoto •Red Cherry strastrabomb... •Cayenna o Spagna o Inferno simili •Jam. Hot Lemon   speremo ben.

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Gestione bonsai novembre

Ciao a tutti.. oggi ho potato alcuni dei bonsai che ho.. un olmo di 12 anni circa.. "aggiustato" un ficus e un prebonsai di mirto..   tra qualche giorno applicherò il filo al mirto.. vediamo cosa viene fuori...   intanto li ho spostati in casa, in una camera dove ricevono sole e niente vento.. troppo umido.. e freddo ci sono qua... e siamo solo a novembre..

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Macerato d'ortica: concime naturale e insetticida!

Il macerato d'ortica è ricco di calcio, potassio e azoto a rapida disponibilità.   Per prepararlo si usa tutta la pianta senza radici e il periodo migliore per la raccolta va da maggio ad agosto. 1 kg di pianta fresca (o 200 g di pianta essiccata) x Litro d'acqua fredda.   è preferibile non utilizzare materiali di metallo, si mette tutto insieme a macerare mescolando una volta al giorno. Macerato di 12 ore: si utilizza concentrato, spruzzato sulle foglie, per combattere gli afidi, in particolare all'inizio dell'attacco. Macerato di 4 giorni: si utilizza diluito in acqua nella proporzione di 1:0.5 o con aggiunta di decotto di equiseto nel rapporto di 1:1,5 per combattere afidi e ragno rosso. Macerato maturo di 15 giorni: si diluisce in ragione di una parte per 10 parti di acqua e si irrora il terreno in vicinanza delle piante per stimolarne la crescita.

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BIO anticrittogamico: equiseto

l’infuso di equiseto è utilizzato contro mal bianco, ruggine, fumaggine e quasi tutti i tipi di muffe..   l equiseto, pianta detta anche “coda cavallina” è una pianta perenne con steli alti 20-25 centimetri, senza foglie e fiori ma con piccole spighe che contengono spore.   - 1,5 litri di acqua - 50 gr. di equiseto secco - 2 cucchiai di sapone di Marsiglia liquido o in scaglie     Far macerare l’equiseto nell’acqua per un giorno intero, dopo la macerazione far bollire per mezz’ora, togliere dal fuoco, sciogliere l’eventuale sapone di Marsiglia ed aspettare che si freddi. Il sapone di Marsiglia rafforza (come detto nell'intervento precedente) l’effetto svolgendo un’azione fissativa e protettiva dei principi attivi.. Filtrare l infuso, aggiungere (diluizione) in 5 lt di acqua e nebulizzarla omogenamente un paio di volte al giorno (tenendo conto le regole di base della nebulazione: non durante il giorno a sole pieno).   il macerato filtrato (SENZA SAPONE DI MARSIGLIA) o anche la cenere si possono usare anche come fertilizzanti, infatti l E. è una forte fonte di silicio.

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sapone di marsiglia [tanto utile quanto antico]

oggigiorno il sapone di Marsiglia lo troviamo ovunque, ma chi conosce veramente la storia di questo sapone? ebbene.. il nostro caro S.d.M. ha origini molto antiche.. deriva da un altro sapone che facevano ben 1200 anni fa ed oltre dal nome Sapone di Aleppo.. chiamato cosi per un motivo più che altro geografico, infatti, veniva preparato ad Aleppo in Siria..   il S.d.A. ogni anno nel periodo della frangitura (ottobre, novembre) veniva preparato in questa maniera dalle carovane che si tramandavano la ricetta come fa oggigiorno la nostra cara nonna con noi. si tratta l'olio d'oliva con acqua e carbonato di sodio (all'epoca prodotto utilizzando ceneri della pianta della salicornia), piano piano in un pentolone di pietra... quando la pasta è pronta prima della cottura si aggiunge olio di alloro in % tra lo 0 ed il 45 (ed è questa caratteristica che conferisce la qualità al sapone), una volta cotto, il sapone di colore verde viene messo in impalcature a torre (tipo alcuni formaggi) a maturare.. a causa della fotosintesi della clorofilla presente nel giovane sapone, e grazie al sole dopo alcuni mesi (circa 8 9) il sapone sarà divenuto del classico colore dorato.. i primi saponifici italiani nacquero a Savona ed a Venezia. i primi saponifici francesi nacquero (ovviamente) a Marsiglia (da dove prende il nome il sapone) :-)   con l'avvento della "tecnologia", la scoperta di nuovi materiali, ecc il sapone durante i secoli venne sempre migliorato con prodotti qualitativi ma rimanendo sempre fedeli alle tradizioni.. in Francia durante l'era di Luigi XIV un suo consigliere regolamentò addirittura la fabbricazione del sapone (all'epoca la francia produceva oltre 76'000 tonnellate di sapone l'anno). e queste regole contribuirono a mantenere il nome prestigioso che ancora oggi ha il sapone..   ma perchè parlare del S.d.M.? cosa centra con noi?   centra eccome... infatti il S.d.M. è un potente alleato alle nostre coltivazioni Bio! infatti oltre ad aiutare a sconfiggere molti parassiti e muffe ha anche un effetto fissativo per i principi attivi dei nostri medicinali BIO e li protegge dalle eventuali piogge che potrebbero lavarli via dalle piante trattate...   presto metterò una "ricetta" di un anticrittogammatico, fatto anche con il S.d.M.

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applicazione filo

uhhh.. tra poco comincerò a mettere il filo ad alcuni dei miei prebonsai... voglio fare un esperimento... usando un filo che non è del tutto consono rispetterò cmq sia la dimensione del filo..     in altri bonsai che ho usando un filo "buono" mi ha lasciato tutti i segni sul tronco e non riesco a mandarli via..   ho paura che a pulirlo con uno spazzolino si possa sciupare la corteccia!   qualcuno ha info su come togliere segni (di ruggine) e/o macchie da un ramo/fusto ?????     thanks

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funghicida CYPRU 25 DF – FUN 2 (bio)

Il prodotto fitosanitario a base di Rame metallico è un fungicida biologico che nasce dalla partnership tra Cifo e Nufarm, ed è la valida e sicura soluzione al problema della peronospora, dei cancri rameali, della bolla e della ruggine delle principali piante frutticole, orticole e ornamentali. Il prodotto, in granuli idrodisperdibili, è caratterizzato da un’alta percentuale di principio attivo, ciò garantisce un’altissima efficacia a bassi dosaggi e una più rapida azione contro le infezioni fungine.

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piretrine e piretroidi...: ehhh???

Tutti abbiamo sentito parlare di piretro in ambio BIOlogico.. detta cosi è un po vaga la cosa quindi scrivo queste righe per delucidare i novizi o chi ne vuol sapere di più su questo estratto "miracoloso"   Piretro... -> piretrine -> piretroidi   chi non ha mai letto sul retro di una confezione di classico insetticida.. a base di piretrine o piretroidi.. ecco cosa sono:   PIRETRINE   le P.ine sono esteri (composti organici) derivati per la maggior parte dalle piante della famiglia del crisantemo. Hanno ben note qualità insetticide, e si dividono in 2 P.ine I e II... quelle più attive ed efficaci nella lotta ai parassiti tanto odiati da noi (ma dannosi anche per le nostre amate api/tutti gli impollinatori/insetti benefici) sono quelle di tipo I (uno). Hanno preso un largo impiego nell'uso quitidiano, dall'appassionato di bonsai, giardinaggio, ortolano fino alle grandi aziende produttrici che lavorano col BIOlogico perchè nelle dosi giuste sono di una LIEVISSIMA tossicità per l'uomo.. stiamo parlando di dosi tra 0,005 mg - 0,5mg / kg al giorno per rimanere in totale sicurezza.. la carenza (periodo di sicurezza in cui è bene non toccare/mangiare frutti della pianta trattata) delle P.ine è di soli 2 giorni.   PIRETROIDI   i P.oidi non sono altro che derivati sintetici delle P.ine, questi derivati sono migliori in prestazioni in quanto più resistenti agli agenti atmosferici/sole i maggiori P.oidi sono: permetrina, deltametrina, alletrina, esbiotrina, cipimetrina. La permetrina è quella usata anche nei prodotti disinfestanti per animali domestici (vedi cani, gatti). i P.oidi non sono ammessi in ag. BIO     COSA SUCCEDE AGLI INSETTI/PARASSITI COLPITI le P.ine e i P.oidi funzionano sia per contatto che per ingestione ed inducono alla paralisi del sistema nervoso centrale, di solito nei prodotti professionali si vengono a trovare anche prodotti che lavorando in sinergia con questi principi attivi ne rendono maggiore la durata e l'efficacia (impedendo la metabolizzazione da parte dell'insetto), il più famoso è il piperonilbutossido (PPBO).     QUALI INSETTI SONO INTERESSATI diversi e tra questi afidi, gli acari, le cimici, i Lepidotteri, i Coleotteri, zanzare, mosche, tarme.. una particolare menzione va ad insetti non dannosi come api, bombi, coccinelle. per questo mi raccomando sempre nell'utilizzo, se dovete per forza darlo su piante fiorite o direttamente su fiori.. limitatene il piu possibile l'utilizzo in quanto potreste uccidere questi utilissimi insetti che ci aiutano nella lotta ai parassiti!   SALUTE E PIRETRO molti studi sono stati fatti prima di far passare questi esteri idonei all'agricoltura BIOlogica e ne è derivato che non ci sono particolari rischi... l'associazione mondiale nella cura del cancro (IARC) ha stabilito che per i piretroidi più comuni in commercio non ci sono dati rilevabili per determinare un incisività nell'insorgenza del cancro. se vengono rispettate le precauzioni e le dosi che ho sopracitato (tra 0,005 mg - 0,5mg / kg al giorno) possiamo stare in completa sicurezza... l'esposizione a questi, è principalmente per ingestione tramite ortaggi, ecc quindi rispettate le carenze e lavate bene gli i prodotti prima di utilizzarli!     a VS. disposizione   Barcello

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Bio:Decis Jet (piretro)

Insetticida attivo contro numerosi parassiti (tra cui afidi, lepidotteri e coleotteri) su un ampio numero di colture autorizzate. Basato su innovativi coformulanti di origine vegetale, Decis Jet agisce per contatto e ingestione, ha elevato potere abbattente e lunga durata di azione. Si usa a dosi di principio attivo molto basse e possiede un breve intervallo di sicurezza sulle principali colture; è adatto per i programmi e i disciplinari di difesa delle colture industriali e delle orticole in pieno campo e in coltura protetta.     per ulteriori informazioni su questo prodotto molto molto usato ed utile vi rimando alla scheda fornita proprio su pepperfriends!!! trovate il link proprio qui

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Sfemminellatura

ciao a tutti.. mi capita spesso di sentire utenti (sopratutto novizi) che chiedono cos'è la sfemminellatura e/o se si può fare anche ai peperoncini oltre che al pomodoro.. ebbene SI! la si può fare.. La Sf. è l'eliminazione dei germogli che si sviluppano nell''ascella delle foglie e si può fare su peperoni, peperoncini, pomodori e melanzane.   per altre info chiedete!

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piretroidi!!: Karate Zeon 1.5

Karate Zeon 1.5, il nuovo formulato a base di Lambda-cialotrina di Syngenta Crop Protection, è riconosciuto dagli agricoltori come il nuovo standard di riferimento tra gli insetticidi piretroidi. La tecnologia Zeon in nanocapsule applicata alla formulazione 1.5 da origine a Karate Zeon 1.5, è un efficace strumento per la difesa delle colture specializzate (frutticole, orticole ed ornamentali di pieno campo e protette) e delle colture industriali (mais, foraggere ed oleaginose). La comprovata efficacia su un ampio numero di parassiti permette a Karate Zeon 1.5 di riportare in etichetta più di 60 colture in pieno campo e in serra. Efficacia e ampia etichetta fanno di Karate Zeon 1.5 uno strumento al quale il moderno agricoltore non può rinunciare. Zeon, una tecnologia unica ed esclusiva Gli agricoltori riconoscono a Karate Zeon 1.5 straordinaria efficacia e persistenza. Infatti, grazie alla tecnologia Zeon, le nanocapsule in cui è racchiusa la Lambda-cialotrina liberano la sostanza attiva solo quando il deposito sulle superfici trattate si asciuga. La Lambda-cialotrina può così esplicare al massimo la sua efficacia esclusivamente sulle superfici bersaglio, evitando fenomeni di dilavamento dovuti a piogge dopo il trattamento.   Sicuro e in linea con le richieste dei disciplinari La tecnologia Zeon è garanzia di sicurezza per l'operatore e l'ambiente. Numerose prove scientifiche dimostrano come le peculiari caratteristiche di Karate Zeon 1.5 mitighino i rischi di esposizione per l'operatore e d'inquinamento dell'ambiente. Infatti, Karate Zeon 1.5 è caratterizzato da una favorevole classificazione tossicologica (Xi) e si acquista senza patentino. Karate Zeon 1.5 è dunque il piretroide in linea con le richieste dei disciplinari di produzione integrata.

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produzione di fitotossine

l'escrezione radicale di cataboliti secondari crea condizioni ostili per gli apparati radicali di giovani piante reimpiantate nello stesso terreno, inibendone l'accrescimento: questo fenomeno va sotto il nome di allelopatia e i messaggi chimici rilasciati dalle piante sono molecole organiche non nutrizionali, il più delle volte fitotossiche (allelosostanze). Le allelopatie sono meccanismi tramite i quali una specie tenta di inibire lo sviluppo di individui conspecifici o eterospecifici, limitandone la diffusione spaziale. Il senso sta nella imposizione di una organizzazione strutturale, nella individuazione di una gerarchia spaziale e temporale delle piante all’interno di una comunità vegetale, tanto in ecosistemi naturali quanto negli agroecosistemi. Una forma interessante di allelopatia è l’autotossicità, tipica di alcune specie coltivate come erba medica, asparago, grano saraceno, veccia, trifoglio rosso. Ma l'allelopatia non si ferma ad un esclusivo antagonismo radicale, si esprime altresì nella parte areica: alcune specie sintetizzano canfore, composti organici volatili che tengono a debita distanza l'avanzare di altre specie nella competizione per il suolo in ecosistemi naturali quali le brughiere.

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peperone e ormoni!

Il peperone è tra le ortive più sensibili alla stanchezza del terreno, per l’escrezione radicale di sostanze tossiche e loro accumulo nel terreno a causa della lenta demolizione ad opera della microflora tellurica. Inoltre, per problemi comuni legati alla comparsa di tracheofusariosi si sconsiglia il ritorno della coltura o di altre Solanacee sullo stesso appezzamento prima di tre-quattro anni. E’ noto che le radici di pesco sintetizzano una miscela di fitotossine tra cui amigdalina e prunasina (Fig.2), glucosidi cianogenetici che nella rizosfera si idrolizzano a benzaldeide e acido cianidrico, che inibisce la respirazione cellulare. Analogo discorso riguarda il melo con la sintesi radicale di florizina. in caso di reimpianto di pescheti In definitiva, la semplificazione degli ecosistemi attraverso la riduzione della biodiversità (sia in termini di specie vegetali coltivate che di biocenosi) rappresenta la principale origine dei fenomeni di stanchezza del terreno. Tecniche agricole quali la rotazione colturale, impiegando possibilmente specie botanicamente lontane, contribuiscono a ripristinare un minimo di biodiversità nei terreni coltivati.

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peronospora bye bye!! Valbon!

Valbon è un nuovo antiperonosporico che associa l’attività curativa e penetrante del benthiavalicarb a quella preventiva e di copertura del mancozeb. Il nuovo principio attivo, benthiavalicarb-isopropyl, agisce a livello delle membrane cellulari interferendo con la biosintesi dei lipidi del patogeno ed è attivo nei confronti di diverse Peronosporaceae. In Italia è registrato per il controllo delle Peronospore della vite, della patata e del pomodoro. Per la patata Valbon rappresenta oggi l’antiperonosporico di riferimento per le aree del Centro-Nord Europa, dove la malattia causa costantemente rilevanti danni economici. Valbon è inoltre autorizzato su pomodoro anche per i trattamenti dopo la prima fioritura, sia in serra che in pieno campo, fino ad un massimo di sei. Caratteristiche Valbon è un prodotto caratterizzato da spiccata azione citotropica, translaminare e localmente sistemica, assicurando in tal modo la protezione perfino della vegetazione non ancora formata o in fase di sviluppo. Assorbito dalla pianta in meno di un’ora garantisce un’adeguata protezione anche in situazioni di elevata copertura vegetativa e con rischio di piogge successive all’applicazione. Benthiavalicarb-isopropyl agisce inibendo l'infezione a più livelli: inibisce infatti la germinazione delle spore di resistenza, la crescita del micelio, la sporulazione del fungo come pure la germinazione degli sporangi. Il benthiavalicarb inoltre, ha un meccanismo d’azione innovativo rispetto a diversi altri prodotti in commercio, quali le strobilurine (azoxystrobin e prodotti similari) e le fenilamidi come per esempio il metalaxyl. Utilizzato quindi nei complessi programmi di difesa antiperonosporica, Valbon risulta un ottimo strumento anche nell'ottica di strategie anti-resistenza. Vantaggi Il meccanismo d’azione di Valbon è innovativo, assicurando elevata efficacia preventiva, curativa e antisporulante, come pure rende Valbon efficace anche su ceppi resistenti a fenilamidi e strobilurine. Molto rapida appare anche la penetrazione nella pianta, che si traduce in una spiccata prontezza d'azione e in un'ottima resistenza al dilavamento. Prolungata anche l'efficacia biologica nel tempo, la quale consente comunque un ridotto intervallo di sicurezza, che su patata e pomodoro in pieno campo è di soli 7 giorni (3 per il pomodoro in coltura protetta). Valbon si dimostra quindi versatile e molto efficace anche in condizioni meteorologiche variabili. Valbon, infine, si caratterizza per l'ottima formulazione in granuli idrodispersibili che assicura maggiore praticità e sicurezza per l’utilizzatore, come pure una rapida e ottimale dissoluzione in acqua.

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BIO: Kenyatox Verde della Copyr

è un insetticida concentrato a base di estratto naturale di piretro e di piperonil butossido, dotato di rapida azione abbattente e insetto-repellente. La formulazione ha un effetto shock sugli insetti e avendo un intervallo pre-raccolta di soli 2 giorni permette di trattare in prossimità della raccolta con risultati rapidi e visibili.     attivo su: colture frutticole come drupacee, pomacee, agrumi, olivo, vite, fragola, melograno, fico e frutta a guscio come mandorle e nocciole; colture orticole, esclusi i funghi, come carciofo, fagiolo, lattuga, fava, cipolla, carota, cavolo, pomodoro, asparago, melanzana, patata, tabacco. L'impiego è possibile anche sulle colture floreali e ornamentali in pieno campo, quali crisantemo, garofano, rosa.   contro: afidi, aleurodidi, metcalfa, psille, cocciniglie, tignole, cavolaia, tripidi, tentredini, criocera dell’asparago, moscerino del pomodoro, dorifora della patata e della melanzana, nonché contro gli insetti defogliatori della vegetazione, come ifantria americana e galerucella luteola, oppure succhiatori come Corythuca ciliata.

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Nuovo Bonsai!!!

e dopo il primo ficus si passa al primo olmo!!!   piano piano si va sul complicato.. un passetto alla volta!!! mi arriverà tra pochi giorni!   per la fine dell'estate mi prenderò pure un acero rosso! almeno comincio a capire come funzionano pure i fertilizzanti per i bonsai!   intanto facciamo sopravvivere il nuovo acquisto!

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ilsavega! il primo concime organico!

Ilsavega è il primo concime organico liquido di origine vegetale proposto dall'azienda vicentina a seguito di un lungo progetto di ricerca, denominato Vebiof, che ha studiato le potenzialità agronomiche di matrici vegetali. Il progetto, recentemente concluso, ha visto come finanziatore la regione Veneto e come partner l'Università di Padova. Il prodotto ha una spiccata azione nutriente e biostimolante, ed è a base di estratti vegetali da lieviti e alghe brune (Ascophyllum nodosum) del nord Europa. Gli elementi contenuti in Ilsavega vengono totalmente e facilmente assimilati dalle foglie e dalle radici delle piante. Il prodotto svolge una importante azione nutriente ed aumenta la capacità di reagire alle situazioni di stress. Ilsavega contiene aminoacidi liberi di origine vegetale, carboidrati, mannitolo e betaina, sostanze in grado di veicolare con facilità i nutrienti nella pianta. Ilsavega favorisce la fotosintesi clorofilliana con incremento della superficie fogliare e della produzione, migliora lo sviluppo radicale nelle fasi iniziali con conseguente maggior capacità di assorbimento dei nutrienti, riduce la suscettibilità a micro carenze ed induce uno sviluppo equilibrato. Il prodotto è poi in grado di aumentare il contenuto di sostanza secca allungando i tempi di conservabilità e di migliorare la resistenza alle situazioni di stress (trapianto, impianto, sbalzi di temperatura, etc.) e agli attacchi di insetti, di muffe e funghi.

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chimiberg KOP TWIN (verde rame)

mi è arrivata una mail molto interessante che parla di questo prodotto... lo testerò perchè mi sembra davvero valido (almeno per quanto dice la carta)   Kop-Twin – prodotto da Chimiberg, Div. Agr. di Diachem S.p.A.   E’ il nuovo formulato rameico contenente 300 g/l di rame metallo da Solfato Tribasico ed idrossido; l’innovativa miscela abbina l’equilibrio del Solfato Tribasico (180 g/l) alla prontezza d’azione dell’idrossido (120 g/l). Il perfetto bilanciamento tra sali rameici differenti consente di ridurre ulteriormente l’apporto di rame metallo ad ettaro, mantenendo elevati livelli di efficacia; ad esempio la dose minima per l’impiego su Vite è pari a 2 lt/ha che corrisponde a 600 g/ha di rame metallo (Cu2+). La formulazione liquida priva di solvente si distingue per la corretta distribuzione granulometrica delle particelle in sospensione e le proprietà adesivanti che conferiscono caratteristiche di uniforme e migliore copertura della vegetazione trattata. Formulato senza aggiunta di colorante e classificato favorevolmente, Kop-Twin si può impiegare su numerose colture tra cui tutte le principali orto-frutticole: vite, olivo, actinidia, agrumi, drupacee, pomacee (melo, pero, cotogno), noce, nocciolo, fragola, patata, ortaggi* a radice e tubero, a bulbo, a frutto (pomodoro, melanzana, cucurbitacee), a foglia ed erbe fresche, a stelo, cavoli e legumi freschi. Completano l’etichetta gli impieghi autorizzati su asparago, tabacco, floreali, ornamentali e forestali, riso (alghe e molluschi in risaia). L’intervallo di sicurezza è ridotto a soli 3 gg su fragola, patata, pomodoro e gli altri ortaggi; l’etichetta, già adeguata alle recenti disposizioni del Reg CE 396/2005, prevede anche l’impiego in post-fioritura delle pomacee con 40 gg di intervallo di sicurezza.

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pH

Che cos'è il pH?? il pH (si dice che derivi dal latino "pondus hydrogenii") non è altro che la scala di misurazione dell'acidità/alcalinità per il nostro scopo del suolo.. Ha dei valori standard che vanno dall'1 al 14 dove 7 è un pH neutro. Nei suoli un pH da 3 a 5 è molto acido, da 5 a 6 è acido da 6 a 7,5 è neutro e da 7,5 in poi è alcalino (o basico). Calcolare il pH della terra è fondamentale perchè regola molti processi!** Come detto anche in altro loco l'incidenza del pH anche in base alle sostanze disciolte nella terra può far cambiare l'assorbimento di altri elementi*.. I terreni che hanno un pH acido se non correttamente integrati hanno una bassa disponibilità di calcio, magnesio e fosforo, al contrario hanno un’alta solubilità dell’alluminio (che è tossico in dosi anche non elevate), del ferro e del boro. Per il molibdeno è anche troppo bassa. Per quelli alcalini (o basici) pH 8,0 il calcio ed il magnesio sono abbondanti. Inversamente al terreno acido, una forte alcalinità limita o addirittura impedisce la solubilità dei metalli (fosforo[questo però è un non- metallo], ferro, zinco, manganese, rame, e boro) e quindi può causare una carenza!   Interazioni biologiche** un Livello acido del terreno favorisce lo sviluppo di funghi.. un livello neutro favorisce invece organismi che producono l’azoto, il fosforo e zolfo. Si può e come si misura il pH? Certo che si può, ci sono diversi metodi per farlo, io utilizzo la cartina al t ornasole, ma ci sono anche reagenti o elettrodi col sensore da infilare nella terra stessa. Curiosità* un fertilizzante può influenzare il pH. per alcalinizzare il terreno in maniera naturale (e mettere a disposizione Calcio (Ca) si possono sbriciolare gusci d'uovo e disporli nel vaso.     questa è una piccola guida sul ph (non andando nello specifico) che ho scritto avvalendomi anche di spunti presi da internet

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Rame (Cu)

come tutti i metalli il rame in dosi eccessive è fitotossico e porta direttamente alla morte della pianta.. la carenza è molto rara e si verifica con dosi elevate di fosforo (che ne limita l'assorbimento) i sintomi sono: foglie nuove di colore verde scuro. zone necrotiche (secche) e le foglie si contorgono partendo da un arricciatura.

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Zinco (Zn)

Lo zinco tra le altre cose è uno stimolatore degli ormoni della pianta, quindi dire che è fondamentale (del resto come tutti gli altri) è inutile...   I sintomi della carenza sono: malformazione dei margini delle foglie. crescita stentata. crescita a “rosa o rosetta”(non si sviluppa in altezza ma fa un cespuglietto basso).       Curiosità: Troppo fosforo può impedire l'assorbimento dello zinco.

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